07.06.2017- mercoledì
Anonimo:
[...] Le angoscie
che imbiancano i capelli all'improvviso,
sono da voi così lontane!
La gloria vi dà un sorriso fugace:
il meglio onde disponga.
Abbracci
corrono tra di voi, gesti giulivi.
Giovani siete, per la madre vivi;
vi porta il vento a sua difesa. V'ama
anche per questo il poeta, dagli altri
diversamente - ugualmente commosso.
Inviato alle 20.25
Consegnato alle 20.25
Visualizzato alle 20.26
Anonimo: è patetica lo so...
20.26 ✔✔
Alan guardò lo schermo e aggrottò le sopracciglia.
Quella poesia gli era stranamente familiare. Girò lo sguardo verso la scrivania e vide il libro di letteratura aperto sulle opere di Umberto Saba. Ohoh la piccola psicopatica era stata beccata.
Tu: hai realmente scritto una poesia sul calcio?
20.27 ✔✔
Alan quasi si strozzò nello scrivere. Vediamo cosa avrebbe risposto la signorinella. Che avesse preso anche le altre da internet? Aveva pensato realmente che fossero sue... ne rimase stranamente deluso.
Si fiondò come un'aquila sul computer cercando, nell'attesa di una risposta, tutte le altre poesie che l'anonimo gli aveva inviato in questi giorni.
Non trovò niente e se ne sentì quasi involontariamente sollevato.
Anonimo: c'ho provato. Insomma domani hai la partita e volevo scriverti qualcosa di significativo... ma ho appena scoperto che non riesco a comando. Ed io e il calcio non andiamo molto d'accordo -.-
20.28✔✔
Anonimo: come hai fatto a capire che fosse sul calcio? Non c'è un riferimento diretto...
20.28 ✔✔
Tu: intuito.
Bugia.
Tu: Allora di chi è questa poesia? AHAHAHAH
20.28 ✔✔
Anonimo: Umberto Saba...
20.28 ✔✔
Tu: oddio ti prego sto morendo AHAHAH. Dimmi che non sei andata a cercare "poesie sul calcio" su Google. Muoio AHAHAH
20.29 ✔✔
Anonimo: ero nella disperazione più totale, capiscimi!
20.29 ✔✔
Tu: solo per mandarmi una poesia?
20.30 ✔✔
L'Anonimo non rispose.
Alan stranamente capì.
Tu: comunque grazie... L'ho apprezzato davvero.
20.35 ✔✔
Infondo, se ci pensava bene, quello era uno dei gesti più sentiti che qualcuno gli avesse dedicato da tempo.
Sorrise posando il telefono sulla scrivania.
Sua madre si spostò dallo stipite della camera e con un sorrisino divertito gli circondò le spalle stringendolo a sé. La sua piccola statura non l'aveva mai aiutata nell'intento di abbracciare il suo unico figlio e la statura del ragazzo di certo non facilitava le cose.
-Con chi stavi parlando?- gli chiese con voce canzonatoria.
Alan ovviamente non se ne accorse.
-Un'amica- rispose semplicemente facendo allargare vistosamente il sorriso della madre.
-Oh ma davvero? Forza scendi che è pronta la cena. Il mio campione deve essere in forze per domani.- sorrise e Alan rise in risposta all'occhiolino provocatorio che sua madre gli mandò uscendo.
Sono in mega ritardo ma così come l'anonimo non sapevo proprio che pesci prendere con questo capitolo. Grazie al cielo i prossimi capitoli sono pronti e non dovrò disperare per una miracolosa ispirazione divina.
Detto questo mi piacerebbe davvero avere un vostro sincere parere. È un mero esperimento e brancolo nel buio visto che non sono sicura del risultato.
Credete che le reazioni di Alan siano più che ragionevoli? Oppure il suo atteggiamento è irreale per una situazione di questi casi?
Voi cosa fareste al suo posto?
Se trovate degli errori ovviamente è d'obbligo informare l'autrice AHAH
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