Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

"Rest in peace"

-...Che ci fai qui??
Rosie quasi fece un salto, a quella voce che si era improvvisamente levata proprio alle sue spalle, e si girò di scatto, distogliendo comunque volentieri lo sguardo da quel corpo, in apparenza, privo di vita; sospirò di sollievo, mentre riconosceva di fronte a sé Chris, che la guardava con chiaro sbigottimento negli occhi verdi: sulla sua spalla stava appollaiato, nella bizzarra imitazione di un falco, proprio il famoso gatto, che la fissava con grandi occhi gialli brillanti in quella semi oscurità.
-Ti stavo cercando-rispose lei, seppur imbarazzata.-Sei scappato via prima che potessi avvisarti. Questa è Notturn Alley. E l'ingresso, generalmente, non è consentito a...
-Lo so -ribattè però il ragazzino, con una smorfia.-O meglio, l'ho capito cinque minuti dopo che ci sono entrato. Una strega voleva predirmi il futuro. Nulla di male, intendiamoci. Però al collo aveva delle dita che sembravano proprio umane-aggiunse, mentre la smorfia schifata sul suo volto si accentuava, e indicando il gatto col pollice.-Ma non potevo andarmene senza prima aver trovato lui. Comunque, ti ringrazio. Però non saresti dovuta venire! Questo posto fa venire i brividi-aggiunse, con un piccolo sorriso, che Rosie ricambiò.
-A proposito, lui si chiama Zeus-precisò Chris, carezzando il felino, che subito si profuse in rumorose fusa.-Ce l'ho da quando avevo cinque anni. È strano il modo in cui è scappato via... Di solito mi sta sempre appiccicato!-sottolineò, falsamente seccato, mentre il micio strusciava il muso sulla sua guancia.
Rosie sorrise, intenerita.
-Immagino che il nome sia per via della macchia a forma di saetta, giusto?-gli domandò, con un pizzico di sarcasmo.
-...Be', chiamarlo Harry sarebbe stato banale, non ti pare?-ribattè lui, nel medesimo tono, e inarcando un sopracciglio.

Rosie scoppiò a ridere, incapace di trattenersi; ma, subito, si tappò la bocca con la mano: per un istante, si era dimenticata dove erano entrambi.
E, soprattutto, di quello che aveva appena trovato.
Voltò infatti la testa verso il cadavere; Chris, seguendo il suo sguardo, sgranò gli occhi incredulo, facendo un cauto passo avanti.
- Oddio...-bisbigliò.-Credi che sia...??
- Non ho ancora controllato-replicò Rosie, facendo anche lei un timoroso passo avanti: era la prima volta che vedeva per davvero un cadavere; solo in un'occasione, con zio Sherlock, aveva intravisto un braccio di uno; e lo zio si era altresì premurato di nasconderlo rapidamente alla sua vista.
Poi, certo, nel frigorifero a Baker Street aveva trovato, più di una volta, arti umani che il detective usava per svariati esperimenti: ricordò in particolare l'episodio della testa mozzata; suo padre aveva inveito contro lo zio per ore, dopo quello...
Ma trovarsi di fronte un cadavere vero e proprio era tutta un'altra cosa.
-Credo che dovremmo prendergli il polso-azzardò Chris, seppur timoroso.- Dall'aspetto direi che è proprio morto, ma non si sa mai...
Rosie annuì, anche se l'idea non certo la allettava, e si chinò verso il corpo.

Prima che potesse allungare la mano, però, Zeus-che era rimasto sino a quel momento immobile sulla spalla del suo padroncino-spalancò gli occhi gialli e, dopo aver rivolto al corpo riverso a terra un ringhio e una soffiata, saltò giù, scappando poi dal vicolo, sotto lo sguardo attonito di entrambi.
-No, di nuovo!-esclamò Chris, affranto, portandosi le mani nei capelli.- Ma che diavolo gli prende?? Non ha mai fatto così! Ora mi toccherà corrergli dietro...
Rosie, però, aveva ancora lo sguardo fisso sul corpo, la mano ferma a mezz'aria verso il polso che non si decideva a prendere tra le dita per controllare il battito.
Avvertiva, dentro di sè, uno strano presentimento, a cui non riusciva a dare una spiegazione.
Era come se qualcuno nella sua testa le stesse urlando di scappare, di non avvicinarsi...
Scosse la testa: che assurdità.
Quell'uomo forse era in fin di vita, poteva aver bisogno di aiuto, forse immediato, e non poteva certo aspettare che lei avesse coraggio a sufficienza anche solo per prendergli il polso: in fondo, cosa ci voleva?

---

- ...Da quando sia Lestrade che Molly mi hanno parlato della scomparsa di quei corpi, ho iniziato a fare ricerche.
Sherlock, continuando a parlare, imboccò con aria sicura uno dei tanti vicoli; John si scoprì sollevato, notando che le strade si facevano un po' meno buie: significa che stavano avvicinandosi a Diagon Alley, e dunque alla civiltà.
-Dopo qualche settimana di nulla assoluto, ho finalmente appurato che queste scomparse non riguardavano solo distretti di polizia e obitori.
John agrottò la fronte.
-...Quei due, quindi, non erano episodi isolati?
Sherlock increspò le labbra nel solito sorriso di quando pregustava un mistero da risolvere, gli occhi brillanti sotto quel cappello malconcio.
-Qualche giorno, fa un uomo è venuto da me per sottopormi un caso-ribattè, per tutta risposta.- Diceva che stava cercando sua zia. Un semplice caso di sparizione, pensai. Noioso. Stavo quasi per metterlo alla porta, quando notai un dettaglio insolito. L'uomo teneva stretto a sé un oggetto quanto mai singolare. Riesci a immaginare cosa fosse, John?

Il medico emise un piccolo sbuffo sommesso: Sherlock e la sua mania di fare spettacolo...
-No, non ne ho nessuna idea-ammise, gettando un'occhiata distratta a un gatto che gli era appena passato rapidamente vicino alla gamba destra: buffo, gli sembrava di averlo già visto.- E tu sai che io so che non ho idea. Quindi, perché non arrivi al sodo e ti risparmi il teatrino?
-Un'urna funeraria-rispose il detective, il cui sorrisetto si allargò, di fronte all'espressione palesemente dubbiosa, ma anche sorpresa, dell'amico.
-Mi disse, e, cito testualmente, che quelle nell'urna non erano le ceneri della sua compianta parente. Che lui conosceva bene le ceneri umane, perché aveva lavorato in un forno crematorio. È stato a quel punto che ha solleticato la mia curiosità, e che mi ha spinto ad allargare il mio campo d'investigazione, più precisamente a pompe funebri e ospedali. Ho così scoperto altre bizzarre sparizioni di salme, e ho potuto iniziare a formulare qualche teoria. Ho scoperto che il nostro soggetto, chiunque sia, predilige corpi morti da poco tempo, come ho potuto constatare dalle date dei decessi. In secondo luogo, non gli importa del genere: uomo, donna... Ma anche mago o Babbano... I corpi scomparsi appartenevano a entrambe le categorie. Terzo, come nel caso, predilige corpi destinati alla cremazione, certo che nessuno si accorgerà che le ceneri non sono del defunto... giusto. Non si è più limitato a prendere corpi donati alla scienza o quelli senza parenti che li reclamino. Per qualche motivo, è diventato più avido. Il perché li prenda e cosa se ne faccia lo ignoro. Anche se ho qualche idea...

-Be', di certo è uno psicopatico senza alcun rispetto per i morti e le loro famiglie! Le parole "riposa in pace" non significano più niente??-sbottò John, incapace di trattenere la rabbia e il disgusto verso chi compiva una simile nefandezza.-Certo, a meno che non li frusti nel tempo libero... O che li usi per strani esperimenti... Sicuro di non c'entrare niente tu?-insinuò, con pungente sarcasmo, e smorzando almeno in parte la cupezza dell'argomento.
-Ha ha... Davvero spiritoso.-Sherlock alzò gli occhi al cielo, anche se non potè impedire alle sue labbra del sollevarsi appena in un sorrisetto divertito suo malgrado: anche a lui quel caso, per quanto intrigante, procurava un moto di nausea: un conto era compiere i suoi bizzarri esperimenti su corpi donati alla scienza, un altro era sottrarli per motivi oscuri.-Forse, dopotutto,  non sei andato così lontano dalla veritá-riflettè, incupendosi, mentre il suo sguardo guizzava a destra e a sinistra del vicolo, come a controllare che la via fosse libera da orecchie e sguardi indiscreti.
-Sono venuto qui a parlare con uno dei miei tanti contatti di fiducia proprio in merito a una voce che ho sentito. Qualcosa riguardante la Magia Oscura. Molto oscura- sottolineò, con serietà.

Lo sguardo del medico si assottigliò; ma prima che potesse domandargli ulteriori spiegazioni, il suo cellulare-fortunatamente impostato sulla vibrazione- lo informò di una chiamata in arrivo; vedendo il mittente, la accettò subito.
Sospirò, dopo le prime parole del suo interlocutore.
-...Lo so, Mary. Mi dispiace moltissimo, ma ho dovuto recuperare un certo imbecille...- Trattenne a fatica una risata di fronte all'occhiata offesa del detective.-Sono certo che Rosie ti avrà detto che...
Ma, a quel punto, Sherlock sentì un palese cambio di tono dalla voce all'altro capo dell'apparecchio; e, subito dopo, vide il volto di John prima impietrirsi e poi impallidire visibilmente, gli occhi sgranati.
-...Che significa "Rosie non è con me"??-esalò, mentre anche il detective si paralizzava.- Stava...!
Fu in quel preciso momento che si udì un urlo.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro