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3. Campeggio!

Rannicchiandomi nell'involucro di plaid blu sbirciai da sotto i capelli ancora un po' umidi che mi erano caduti sugli occhi riuscendo a vedere Peter e Angelica sistemati nei loro sacchi a pelo alla mia destra e sinistra.  "dormi finché puoi! " mi dissi dato che a mezzanotte precisa Pet mi avrebbe svegliata. 

Chiusi gli occhi e mormorai una buonanotte ai miei amici. I sogni e le tenebre della notte si impossessarono subito di me... Il buio mi accolse come un vecchio amico e mi addormentai. Ma dopo quello che mi sembrò un secondo mi sentii scossa per una spalla. Poi ci fu un rumore gorgogliante... Ma quello era il mio stomaco che chiedeva cibo. Mugolai qualcosa tipo "lasciami dormire" e mi voltai sul lato opposto. Poi però qualcuno mi chiamò nuovamente.
- Peter lasciami... - biascicai con la voce ancora impastata di sonno.
- Ci sono pop-corn e serie TV! -
- Serie TV! - ci mancò poco che i genitori di Peter mi sentissero... Dato che avevo mangiato praticamente un solo pezzo di pizza mezzo sbrindellato, i pop-corn non mi avrebbero fatto male. Aprii gli occhi e cercai Peter con lo sguardo. Vidi solo un'ombra più scura delle altre. Un movimento fulmineo mi attirò, ma si rivelò essere Angelica. Aggrappandomi alle sue braccia mi misi in piedi e ancora in pigiama uscimmo dalla stanza del mio amico. Dopo aver chiuso la porta della camera matrimoniale dove dormivano i signori Allen andammo in cucina.

Peter aprì il microonde e ci ficcò dentro un pacco intero di pop-corn. Prima che esplodessero li tirò fuori e li versò in una mega-coppa assieme ad un pacco di patatine. Accendemmo la TV e dopo che Pet ebbe smanettato sul telecomando riuscimmo a trovare Quantico nel labirinto di Sky Box Set. Dopo esserci sistemati sul divano, tutti e tre rannicchiati sotto una mega coperta di pile, iniziammo a trangugiare le palline di mais mezze esplose.

3:23

Tre ore di serie TV e tre pacchi di pop-corn e patatine. Sbadigliai, anche troppo sonoramente, e abbandonai gli altri sul divano mezzi rimbambiti, tornando in camera e lasciandomi cadere sul mio sacco a pelo. Mi intrufolai nella coperta calda e mi addormentai più in fretta del previsto. La notte era bella e confortevole... In qualche modo calda, quasi tranquilla... No, scherzo. La notte può essere tranquilla solo non c'è un deficiente che viene a romperti le scatole alle sette di mattina. 

7:00

- Sveglia Allyson!!!! DORMIGLIONA ALZATI! -
- Ma cosa vuoi!? LASCIAMI DORMIRE CRETINO. - mugugnai.
- Dobbiamo andare in campeggio scema. -
- Campeggio!? -
- Campeggio. -
- Cinque minuti. -
- Due - eccolo che inizia con gli affari di tempo!
- Quattro... -
- Tre. -
- Tre. - dopo aver sollevato di poco la testa la feci ricadere pesantemente su un ipotetico cuscino che nemmeno c'era.
- Due. -
- Che!? - dissi con voce roca
- Due minuti. -
- Così non vale. -
- Non è colpa mia se il tempo scorre - ridacchiò... Era il mio migliore amico anche per quello.
- Panta rei. -
- Si si, quello che è. -
- Gne gne. -
- Uno. -
- Ma tu bari! -
- No, no. - continuò a scuotermi.
- Io rimango qui. -
- E allora niente colazione. - probabilmente stava sogghignando o qualcosa del genere ma io avevo gli occhi chiusi quindi non lo vidi.
- Ma... non puoi farmi questo! - mugolai senza la minima voglia di svegliarmi del tutto.
- Sì, se non ti alzi... -
- Ok, ok, hai vinto. - borbottai imbronciata tirandomi a sedere..

Andai in bagno dopo aver tirato un calcio a Peter e mi lavai la faccia. Legai i capelli in una morbida e lunga treccia nera con le punte castane che mi scendeva da una spalla fino alla metà del busto. Dopo aver indossato i jeans ed una felpona extra-large uscii dal bagno. 

Raggiunsi gli Allen in cucina e mi sedetti su una sedia posta ad un'estremità del tavolo. Avvicinai a me una tazza stracolma di latte caldo e vi immersi l'ennesimo cornetto che mangiavo in due giorni. Finito di fare colazione seguii quella famiglia simpaticissima fuori casa e contemporaneamente mi infilai il cappotto.
I genitori di Peter finirono di caricare i cesti con il pranzo, la cena e le tende da campeggio, poi si sedettero ai sedili anteriori mentre noi ai posteriori. La loro Jeep era enorme quindi non si stava stretti. 

- Wannabe? - strillo Peter. Eravamo molto radicati alle tradizioni e amavamo quella canzone delle Spice Girls. La mettevamo ogni volta che andavamo in campeggio! Anche se eravamo un coro decisamente (esageratamente) stonato. Ma aspettate che arrivi la parte di Just Dance. 

- Yo, I'll tell you what I wont, what I really, really wont. So tell me what you want, what you really, really want. I'll tell you what I want, what I really, really wont. So tell me what you wont, what you really, really wont. I wanna I wanna I wanna I wanna! I wanna really, really, really wanna zigzag ah!
 If you want my future, forget my past. If you wanna get with me, better make it fast! -

Le case di Boston scorrevano veloci alla mia destra, dove stavo guardando. Accesi il cellulare e mandai il buongiorno a mia zia. Tutti quei palazzi grigi che stavamo per lasciare per un giorno mi mettevano un po' di tristezza... Ma la campagna dove stavamo andando mi rassicurava, in qualche modo. Non vedevo l'ora di arrivare al campo, marshmallows infilzati nei rametti e arrostiti sul fuoco, pesca, funghi raccolti nel bosco, storie dell'orrore e... CAMPEGGIO!

- If you wanna be my lover, you gotta get with my friend! - quello era il mio secondo pezzo preferito della canzone - Make it last forever, friendship never ends. If you wanna be my lover you have got to give. Taking is to easy! - Continuammo a cantare nonostante ci facessero male le orecchie ogni volta che qualcuno sbagliava tonalità... A volte pensavo che le altre persone nelle altre macchine che ci passavano davanti ci guardassero male... Eravamo davvero strani. E strani è dire poco.

La suoneria dei messaggi del mio cellulare mi fece abbassare lo sguardo dal paesaggio oltre il finestrino allo schermo nero del telefono che reggevo in mano. La zia mi aveva scritto... -DOMANI NON SI VA A SCUOLA!? - strillai non appena la canzone finì.
- Cosa!? - urlò Peter.
- DOMANI NON SI VA A SCUOLA!? - mi fece eco Angelica.
- Disinfestazione! - disse la signora Allen dal sedile davanti. La prima disinfestazione nella storia della Newman School. O almeno da quando ci andavo io. Tutti e tre (io, Pet e An) ci misimo a strillare come degli scemi finché non ci fece male la gola e tornammo a fissare i finestrini. O meglio, quello che c'era dietro. 

Gli feci spallucce e tornai a osservare il paesaggio fuori dal finestrino. Case, case, strade, case, strade e ancora case e strade. Dopo una decina di minuti riuscii a trovare un puntolino di verde in quell'ammasso grigio: il primo albero dopo chilometri. Tutti eravamo in silenzio... Non sapevamo di che parlare. Dopo poco tempo iniziai a scorgere le prime macchie di prato, sempre più frequenti man mano che uscivamo dalla città. Non vedevo l'ora di montare le tende.

Circa mezz'ora dopo eravamo in aperta campagna. Mi piaceva la campagna... Il profumo di erba e terra, gli alberi, tutto! Prendemmo una stradina incastrata tra dei pini. Faceva freddo, lo sentivo dall'aria che passava dallo spiraglio che si era creato quando avevo abbassato di un paio di centimetri il vetro del finestrino, per far cambiare un po' l'aria dopo tre quarti d'ora di viaggio in macchia. Era difficile uscire da Boston con tutto quel traffico, per giunta se era il 24 ottobre. E mancava una circa settimana ad Halloween.  

Scesi dalla macchina respirando l'aria pulita della campagna. Saltellai nel prato verde con i capelli liberatisi dalla treccia che mi svolazzavano intorno al viso e aiutai gli Allen a scaricare dalla macchina le tende da campeggio. Le trascinammo fino ad una zona tra il lago (minuscolo) e un boschetto e iniziammo ad estrarle dall'involucro plasticoso. Io, An e Pet iniziammo a tirare in piedi la nostra, conficcando nel terreno i paletti per tenerla dritta. 

Mezz'ora dopo non eravamo nemmeno riusciti a montarne metà. Non imparavamo mai nulla... Sempre i soliti. In meno di dieci minuti, invece, Colton era riuscito a montarla completamente. Senza né ma né però ci intrufolammo nella tenda e stendemmo i sacchi a pelo e i cuscini.
- Tutti al lago! - chiamò Melanie. 

Uscimmo dalla tenda e armati di canna da pesca raggiungemmo gli adulti in riva al lago. L'acqua era increspata dal venticello che soffiava da Nord, ma non si vedevano pesci, nonostante la limpidità del lago. Mi sedetti tra Peter e Angelica attaccando l'amo al filo di nylon e allungandolo. Poi lo feci sprofondare in acqua e risalì con il galleggiante. 

Colton Allen fischiettava con l'amo che galleggiava indisturbatamente sull'acqua, Melanie cercava la legna per il fuoco della sera, Peter fissava l'acqua come se bastasse il pensiero a far abboccare i pesci, Angelica aveva rinunciato e si era ritirata nella tenda a leggere e io ascoltavo musica cercando di attivare lo stesso super potere che anche Peter credeva di avere. Era più di un'ora che ero con le gambe penzoloni nell'acqua e nessun pesce aveva ancora abboccato quando sentii che la mia canna da pesca veniva tirata verso il basso. 

- l'ho preso! L'ho preso! - strillai allarmando gli altri. Tutti mi si avvicinarono abbandonando le proprie canne da pesca per vedere il prestigioso pesce che aveva abboccato. Iniziai ad arrotolare il filo molto lentamente e quando il pesce fu fuori dall'acqua lo tirai verso di me e lo afferrai con una smorfia di disgusto. Uno: puzzava da morire. Due: era viscido. Tre: era un pesce. Quattro... be', non c'è un quattro.
Melanie accorse con An alle calcagna reggendo in mano una mini-borsa-frigo con dei ghiaccioli dentro e mi fece lasciare lì il pesce. Richiuse la scatola e la riportò nella tenda. 

Senza che ci fosse bisogno di dire nulla ci sedemmo tutti in cerchio a terra e con i piatti biodegradabili in mano ci passammo la coppa con il riso con la mozzarella e il prosciutto, versandone alcuni cucchiai in ogni piatto. Osservando la natura e scambiando qualche parola mangiammo quella squisitezza filante e ci strafogammo con il ciambellone.
- Ora funghi -
- Si! - risposi alla signora Allen. Ci alzammo da terra e prendemmo un cestino a testa e ci avviammo verso il boschetto poco distante. Appena entrati nell'ombra avvertii il freddo che si faceva strada tra i vestiti. Facendo scricchiolare i rametti sotto ai miei piedi e guardandomi intorno in cerca di funghi seguii gli Allen. Erano anni che andavamo in campeggio e ormai sapevo distinguere alla perfezione i funghi commestibili da quelli velenosi. A parte quella volta che c'era stata l'intossicazione, quando io e Peter avevamo sette anni.

Avvistai il primo fungo e, armata di coltello e guanti, lo raccolsi e lo misi nel cestino.  Respirai a pieni polmoni l'aria umida del pomeriggio. Il sole che filtrava dalle fronde degli alberi scheletriti del boschetto gettava ombre e giochi di luce sulle pietre sparpagliate sul terreno. Non mi faceva paura, il bosco, ma ci tenevo alla mia testa e guardai dove mettevo i piedi per non cadere, ma dovetti sbirciare davanti a me per evitare di sbattere contro un albero. Rido ancora per quello che ho visto... 

Un Peter mezzo ubriaco che inciampava su una pietra e cadeva a terra in un modo scomposto che vi avrebbe fatti morire dal ridere. E la signora Allen aveva filmato tutto! Probabilmente anche il viaggio in macchina e tutto quello che avevamo fatto fino a quel momento. Teneva una piccolissima videocamera nascosta sotto la giacca. Faceva così ogni volta.

Continuai a ridere e a recuperare funghi nascosti sotto i cespugli o dietro le rocce. Mi scappava una risatina ogni volta che vedevo il mio amico massaggiarsi il sedere per via della caduta... poveretto! Non ho idea di quanto tempo avessimo passato nel bosco ma il cielo stava scurendo e guardando l'orologio scoprii che erano le diciotto e trenta. Il viola e il rosa del tramonto avevano iniziato a colorare l'azzurro del cielo. Stava arrivando la mia parte preferita del campeggio: le storie dell'orrore. 

*Angolo Scrittrice*

Ciao muchacos! Scusate se il capitolo fa cagare... 
Come ho annunciato sulla bacheca ho cambiato la trama, perciò korrete a leggerla!

Ho scoperto che.... ATTENZIONE SCLERI... VENDONO DYLAN O'BRIEN E THOMAS SANGSTER SU AMAZON!!!!!  Dico davvero... E COSTANO PURE POCO! IO NON CI CREDO! (e invece sì yeee)... 

Però... ora vi abbandono muchacos! Buona serata! 

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