Undicesimo Capitolo
È passato un mese da quando ci fu quella tremenda lotta, e da allora Sithis non si fece più vedere, temevo stesse macchinando qualcosa di brutto, conoscendolo non c'era da fidarsi di lui ancge Enogard la pensava come me, infatti pure lui sospettava qualche colpo basso da parte di quel demonio, ma c'era una cosa che non capivo, Enogard mi raccontò dei demoni arcani che erano veri demoni, mentre lui si definì come me, cosa voleva dire? Che forse in passato anch'egli era un umano, incuriosita da questi dubbi gli sposi i miei dubbi, e lui rispose:
-"No, non sono un umano, io sono nato e cresciuto qui" lo guardai spaventata, lui quindi… lui e?!? Indietreggiai distinto rispondendogli:
-"Quindi tu sei un demone arcano? " Enogard mi guardò divertito, lo so benissimo che la mia sofferenza gli causava piacere lo capivo dal suo sguardo. Dopo qualche secondo a sghignazzare, tornò il solito freddo apatico rispondendomi senza nemmeno guardarmi in faccia:
-"Ti ricordi che ti dissi che sei un demone di categoria dieci? " Io annui e prosegui dicendo :
-"Per farla semplice, tu sei un demone acquisito diciamo, infatti questo privilegio viene concesso solo a casi speciali ed il fatto che sei una purificatrice così potente ti a permesso di essere così forte," fece una breve pausa oer osservarmi e notanto la mia espressione confusa specificò dicendo:
-"Le graduatorie partono dall'uno al dieci. I demoni di classe uno sono sempre anime che sono state trasformate ed anno il dieci percento di sangue demoniaco, mentre quelli come me e te, di classe dieci ne hanno il settanta per cento e cosi via. Invece per i cosidetti demoni arcani anno il centro per cento di sangue demoniaco, sono creature senza sentimenti, col solo scopo di portare distruzione"
Però c'era ancora qualcosa che non capivo, così chiesi dubbiosa:
-"Ma Enogard io non sono come te, io sono tata trasformata quindi perché non sono di classe uno? E perché tu essendo nato e cresciuto qui non sei anche tu un demone arcano? " lui mi guardò infastidito so che gli stavo facendo sempre le stesse domande ma non è colpa mia se spiega da cani. Enogard sospirò rumorosamente per poi rispondermi infastidito:
-"Mamma mia quante domande, mi stai infastidendo donna! Per la seconda volta tu non sei di classe uno per il semplice fatto che sei la purificatrice, e secondo io non sono un demone arcano per il semplice fatto che loro sono nati dalle viscere dell'inferno, mentre io nel limbo, contenta ora? O vuoi continuare con l'interrogatorio?"
forse era meglio non continuare con le domande, ultimamente era sempre di cattivo umore da quando fu proclamato successore al trono, aveva sempre più responsabilità che iniziavano a pesargli, tornò ad essere il ragazzo scorbutico ed arrogante che conoscevo, però dopo tutto il tempo passato insieme non riuscivo più ad odiarlo, capivo benissimo il suo stato d'animo.
Quella sera il re Hermes, invitò i figli ad una cena di famiglia per discutere d'affari, ovviamente io non ero stata invitata perciò ne approfittai per aiutare i frammenti di anime a reincarnarsi, negli ultimi tempi fui così impegnata ad aiutare Enogard che affine serata, ero così stanca da non avere più forze;
Mentre aiutavo le anime nel cortile del castello, senti dei rumori di passi che mi fecero sobbalzare, mi voltai e nel vedere Sithis che si avvicinava a me mi spaventò a tal punto da indietreggiare, rimanemmo qualche minuto a fissarci negli occhi, poi interruppi quel silenzio chiedendo:
-"Che ci fai qui? Non eri alla cena? " lui fece spalluccie e disse con un tono di voce distaccato:
-"Io non sono stato invitato, essendo una cena d'affari tra mio padre ed il discendente al trono"
rimasi sulla difensiva, sicuramente stava macchinando qualcosa, non c'era da fidarsi di uno come lui,che diavolo aveva in mente, quel bastardo?
***********
*
Dal punto di viata di Enogard*
Quella sera, la cena sembrasse non voler finire più, ma la cosa che mi preoccupò maggiormente era Sithis, durante la cena si alzò prima del previsto, dicendo che aveva degli affari di cui sbrigarsi, ma non mi fidavo di lui, nel suo sguardo c'era qualcosa che non andava, stava tramando qualcosa.
Una volta tornato nella mia stanza, appena entrai, di Serana nessuna traccia, quella stupida se n'era andata a girovagare di nuovo per il castello, purtroppo avevo una brutta sensazione al riguardo, usci di fretta per dirigermi nelle stanze di mio fratello, temevo che stesse di nuovo escogitando qualcosa per portarmi via Serana, lo conoscevo pure troppo bene, a tal punto da sapere che se voleva qualcosa non si faceva scrupoli pur d'ottenere ciò che desiderava. Appena entrai nel vedere la stanza vuota mi preoccupai maggiormente, stavo per uscire a cercarla, quando una strana lettera sullo scrittoio attirò la mia attenzione, la aprì e cera scritto:
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Caro Sithis,
Non posso più trattenere i sentimenti che provo per te, ti amo disperatamente, non c'è la faccio più a sopportare quel rammollito di Enogard, per favore incontriamoci a più presto, domani Enogard sarà impegnato con la sua stupida cena, sarà un'occasione perfetta per vederci di nascosto.
Per sempre tua Serana.
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Cos'era questa storia? No Serana non poteva aver scritto queste stupidagini, e così timida che si vergogna persino a vedermi a petto nudo, figuriamoci nel scrivere una lettera del genere, una parte di me non ci credeva ma l'altra stava esplodendo di rabbia, infilai la lettera in tasca ed uscì di corsa a cercarla. Dovevo fare chiarezza su tutta questa faccenda, mi veniva in mente un solo posto dove poterla trovare. Una volta raggiunto i giardini del castello ciò che vidi mi spezzò il cuore, vidi Serana tra le braccia di mio fratello che si baciavano, come poteva farmi una cosa del gene? L'afferrai per una spalla trascinandola via, e guardandola furibondo le chiesi:
-"Si può sapere che diavolo stai facendo? Non eri tu stessa che l'odiavi " lei mi guardò con uno sguardo glaciale:
:-"No io lo amo" sentendo quelle parole mi sentì morire però più la guardavo, più notavo qualcosa che non andava in lei, il suo sguardo era diverso, di solito è una ragazza allegra mentre adesso sembrava una marionetta raccapricciante, guardai furente mio fratello e gli dissi urlando dalla rabbia:
-"Che diavolo le hai fatto bastardo" lui scoppiò a ridere e rispose divertito:
-"Io? Niente, il problema fratellone e che detesti perdere, devi rassegnati al fatto che io sia più affascinante di te"
Serana mi strattonò liberandosi dalla mia presa, tornò fra le sue braccia iniziando a baciarlo davanti a me, la ragazza che conoscevo io non avrebbe mai fatto certe cose in pubblico, qui c'era il suo zampino, non volevo credere che gli piacesse veramente quel verme, così dissi a Serana per farla ragionare :
-"Dai Serana ritorna in te, non ricordi che quel viscido verme tentò di divorarti? Come puoi stare fra le sue braccia" e qui che Serana mi disse qualcosa di strano:
-"Ma che dici! Il mio amato Sithis non tenterebbe mai di mangiarmi, lui mi ama e io amo lui"
Questa era la prova che gli aveva fatto qualcosa di male, come non poteva ricordarsi di quel giorno? Ma se non scoprivo cosa gli aveva fatto non potevo aiutarla, sicuramente si trattava di un incantesimo d'amore, ma c'è n'erano a migliaia se volevo farla tornare normale avevo bisogno di aiuto, per adesso feci finta di credere al suo gioco, per non farlo insospettire perciò guardandola freddamente risposi:
-"Bene se vuoi stare con luinfa come ti pare, non voglio più saperne niente di te"
Per un secondo, vidi il suo sguardo riempirsi di tristezza, quindi deduco che una piccola parte di lei era ancora cosciente, ma se mio fratello voleva giocare allora avremmo giocato, anche perché avrei vinto io. Mi girai e me ne andai senza mai voltarmi in dietro.
L'unico modo di aiutarla era richiedere l'aiuto di una specialista del campo, era una strega di categoria sei ma nonostante ciò era molto abile, conosceva ogni tipo di incantesimo, usci dal castello inoltrandomi nella foresta dei dannati, per chi unque altro sarebbe stato fatale entrare li dentro, ma non per me, i Divoratori temevano la mia presenza in più le anime nere, potevano essere tenute alla larga grazie ad un talismano contenente dell'acqua santa.
Dopo qualche ora di cammino raggiumsi una capanna in legno, per metà ricoperta di edera, attorno alla casa era pieno di fiori, cui usava la donna per le sue pozioni. Bussai alla porta non apri subito, alla fine dopo qualche minuto, sulla sogna apparve un anziana signora, che guardandomi mi disse divertita:
-"Oh salve Enogard, la aspettavo" vedendo la mia espressione sorpresa, mi disse:
-"Ti aspettai una giovane fanciulla non è vero? Purtroppo gli incantesimi anno un prezzo, e all’ungo andare sono invecchiata parecchia, prego si accomodi"
Una volta entrato, la signora mi fece accomodare su una vecchia poltrona, però come faceva a sapere che sarei venuto? La signora si sedette accanto a me e disse:
-"Come posso aiutarti? " io gli raccontai dell’accaduto e dei miei sospetti su mio fratello, a fine racconto la signora mi rispose:
-"Capisco, quindi pensi che si tratti di un incantesimo, ma come mai ne sei così sicuro? " io gli risposi convinto:
-"Perché conosco mio fratello e conosco Serana, lei non l'avrebbe mai baciato, non può amare mio fratello" lei annuì e rispose:
-" Bhe si, da quello che mi hai raccontato effettivamente sembra strano, per arccerttarlo prendi questa pozione, ti basterà spruzzarlo nell'aria, se sulla sua pelle appariranno delle chiazze blu, allora vuol dire che avevi ragione, poi una volta comparse, basterà che verrà baciata dalla persona che ama "
La signora, mi diede la porzione e ringraziandola uscì dalla capanna. Però c'era una paura che mi attanagliava e se lei non mi amasse, cosa sarebbe successo? E se fosse rimasta così per sempre? Dentro di me per la prima volta in vita mia iniziai ad avere il terrore di perdere qualcuno.
Tornato al castello non riuscì a trovare né lui né Serana, lì
cercai per tutto il castello, persino in camera sua, che nella sala del trono, ma niente sembravano essere spariti, dopo ore di ricerca vidi Sithis camminare tranquillo come se niente fosse ma lei non c'era con lui, per ciò gli andai in contro afferrandolo per la maglia, lo guardai furibondo fulminandolo letteralmente con lo sguardo, per poi chiedergli minacciosamente:
-"Dov'è? Parla verme" lui infastidito colpi la mia mano liberandosi, e sistemandosi gli indumenti disse divertito:
-"Giochiamo, se la trovi sarà tutta tua, se non la trovi morirà di nuovo, e considerando che sei stato via un bel po' gli rimane soltanto un ora di vita" lo colpì in viso furibondo, e dissi fuori di me:
-"Giuro che se gli fai del male io.... " lui sfidandomi rispose:
-"Tutto dipende da te, fratello " scoppiò a ridere e prosegui dicendo: -"Tu mi hai portato via il trono e io porterò via la donna che ami" si voltò e continuò dicendo: - " ti consiglio di sbrigarti il tempo stringe"
Stavo esplodendo dalla rabbia, quel verme schifoso si stava vendicando di me odia profondamente perdere e il fatto che Serana abbia scelto me, lo faceva diventare verde dall'invidia, ma non avevo tempo da perdere dovevo salvarla da quel sadico di mio fratello.
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Nota autore:
In questo capitolo ho piegato qualcosina in più sui demoni, spero che non lo troviate noioso.
Buona lettura. :) :)
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