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Quartodicesima Parte

I giorni passavano, ed io e Enogard continuavamo a non parlarci, per essere precisi fui io ad ignorarlo, mi ferirono molto le sue parole, io non ero un giocattolo ma un essere vivente con sentimenti, e doveva stare più attento a quello che diceva, però nello stesso momento mi faceva anche tanta pena, da quando presi le distanze da lui, era sempre triste, forse era ora di perdonarlo? In fondo era sempre Enogard, lui  e fatto così.

Quella sera, dopo aver purificato altre anime, passai prima nella stanza di Enogard, per parlare con lui, bussai alla porta ed entrai, lui era seduto sul letto che mi guardava con la coda dell’occhio, vedendo la sua espressione dissi sconfitta :

-"Enogard, perdonami se ho reagito male, però mi a ferito ciò che hai detto" lui senza guardarmi disse con un filo di voce:

-"Ero geloso, va bene?!? "

Avevo sentito bene? Geloso lui? Lo guardai stupida, non capivo perché doveva essere geloso di me, non ne capivo il motivo, lui notando la mia espressione aggiunse rosso in viso:

-" Stupida, non guardarmi così, so che è difficile da credere ma anch'io provo emozioni"

Disse quella frase, con un filo di ironia, mischiato con del l'imbarazzo, non sembrava nemmeno più lui, mi ricomposi e sedendomi accanto ha lui aggiunsi:

-"Io non stavo facendo niente, me ne stavo andando e Jay mi afferrò per il braccio e mi tirò a se, ha fatto tutto lui"

Enogard mi rispose :

-"Questo lo so bene, ma vederti tra le sue braccia mi ha fatto perdere comunque il controllo" fece una breve pausa per guardarmi negli occhi, e prosegui dicendo in modo profondo :

-"Anche se non te lo dimostro, devi sapere che tengo tanto a te"

Non capì bene il significato di quelle parole, però anch'io tenevo a lui, con la differenza che io l'amavo da morire, ancora ricordo il primo giorno che lo vidi, all'inizio mi faceva paura, ma col tempo imparando a conoscerlo, mi innamorai di lui, e capì che non era cosi spaventoso come voleva apparire, lo abbracciai forte, e stranamente ricambiò il mio abbraccio, stammo così alcuni minuti, quando per la stanchezza mi addormentai fra le sue braccia.

Finalmente tra me è lui era tornata la normalità, in fatti il giorno seguente tornammo a parlarci come se niente fosse, io invece per evitare ulteriori problemi evitai accuratamente Jay, non volevo che Enogard passasse dei problemi a causa di quel dongiovanni, però nonostante tutti i miei sforzi, non potevo evitarlo durante le riunioni, Boethia spezzò il silenzio imbarazzante dicendo:

-"Bene, grazie a Serana ora sono libere mille gabbie di contenimento, però vorrei che restassi ancora qui, almeno per poco ma Hermes a richiesto la rua presenza, i frammenti di anime stanno crescendo a dismisura"

Io annuì e risposi :

-"D'accordo partiremo sta sera, farò ritorno tra tre mesi per continuare il lavoro" Enogard obbietto rivolgendosi a Boethia :

-"Mi scusi sua maestà, ma la ragazza deve anche riposare altrimenti crollerà" io tentai di oppormi, ma Enogard non voleva sentire ragioni, in fine la reggina rispose trattenedo una risata:

-"io non ho detto niente, al riguardo della data di ritorno, ma comunque credo sia giusto, Serana devi anche riposarti ricordati di non strafare. "

Finita la riunione, andai nella mia stanza a prepararmi le cose per il viaggio, quando sentì bussare, mi aspettai di vedere Enogard, ma invece sulla soglia c'era Jay che mi guardava con tristezza, ero confusa dal suo sguardo, come mai era così triste? Dopo qualche minuto, mi disse:

-" non te ne andare, per fare, non ti trovi bene qui? “

Io lo guardai, e dissi seriamente :

-" Non prendertela a male, ma il regno di Hermes e diventato come una seconda casa per me, anche se a dire la verità non sono mai uscita fuori dalle mura del castello, però, li e tutto così verde mentre qui.... " 

Non sapevo spiegarlo bene a voce, ma sentivo che qui non era il mio posto, Jay stava per rispondermi quando Enogard apparendogli alle spalle con un aura minacciosa facendolo trasalire, e balbettando qualcosa se n'è andò di corsa, guardai Enogard con uno sguardo inquisitorio, va bene essere protettivi, ma così era decisamente troppo, e gli dissi :

- " non serviva spaventarlo a morte, sai?" lui fece spallucce e rispose in modo arrogante :

-"Se tu la smettessi di flirtare con chi unque magari non dovrei arrivare a tanto "

Perfetto, sempre colpa mia è, sbuffai infastidita e lui di risposta mi disse:

-"Smettila di sbuffare e muoviti a prepararti voglio tornare a casa, questo posto è troppo deprimente per me"

Enogard alcune volte sembrava proprio un bambino, ma in fondo anche questo suo lato era adorabile, gli sorrisi gentilmente, e mi affrettai a preparare le cose per il viaggio di ritorno.

Quella sera, prima di partire mentre tutti dormivano, volevo purificare un altro po' di divoratori, le guardie vedendomi a quell'ora della notte, mi fermano dicendomi all'unisono :

-" che fa lei qui, non è consentito entrare in questo stabile, a quest'ora senza un permesso della regina "

Io li tranquillizzai dicendogli:

-" tra poco dovrò partire per il regno di Hermes, ed ero venuta per purificare un altro po' di divorati, visto che sarò via per un paio di mesi "

Non erano molto contenti, però visto la situazione capirono e mi fecero entrare. Una volta dentro tutto sembrava come le  altre volte, però d'un tratto senti qualcosa di diverso dal solito, era una voce che proveniva dietro una porta gigantesca, era super blindata, sicuramente al suo interno c'era qualcosa di molto pericoloso, però ero certa che non si trattava di un Divoratore, infatti i pensieri di quell'essere all'interno, mi supplicava di liberarlo, avrei voluto aiutarlo, ma dentro di me qualcosa mi frenava, sentivo che stava mentendo, ma pur troppo non ne ero certa, cosa dovevo fare? All'improvviso l'essere, iniziò a ripetere una cantilena, li per li sembravano soltanto parole senza senzo, ma dopo alcuni minuti la testa iniziò a farmi male, il dolore aumentava sempre di più, era come se qualcuno mi stesse trapanando il cervello, di stinto urlai il nome di Enogard, ero spaventata a morte e il peggio e che non sapevo cosa mi stesse facendo, ulrai di nuovo il nome di Enogard, ma al suo posto vennero le guarde affiancandosi a me preoccupati, uno di l’oro disse all'altro :

-"va ad avvertire il principe Enogard, lui saprà cosa fare"

Io ero nel panico più totale, nella mia testa tuonava la sua voce demonica e più la sentivo e più mi sentivo strana, per fortuna arrivò Enogard poco dopo che ruggendo contro la porta facendo placare chi uncque fosse al suo interno;
io invece mi sentivo strana, cosa mi aveva fatto? E cos'era quella cosa all'interno della porta, Enogard vedendo il mio stato mi domando preoccupato :

-"Serana tutto a posto? Cos'è successo? " io gli risposi in maniera confusionaria:

-" io.... No.... Cioè si.... Non lo so mi sento strana" Enogard mi venne vicino fissandomi negli occhi e la sua reazione mi fece spaventare, perché appena incrociò il mio sguardo, trasalì, io allora gli chiesi impaurita :

-"Cos'hanno i miei occhi? " lui stupito rispose :

-" I tuoi occhi sono rossi, Serana stavi per perdere il controllo, spiegami cos’è successo "

Mi presi alcuni minuti per riprendermi, ed appena tornai normale gli dissi :

-" All'interno della porta sentivo i pensieri di un essere molto potente, che all'inizio mi supplicava di liberarlo, e siccome esitai nel farlo, iniziò a ripetere una cantilena, li per li non sentì niente, ma dopo alcuni minuti mi scoppiò un mal di testa che andava aumentando sempre di più" Enogard rispose preoccupato :

-"sai ripetermi cosa diceva la cantilena? " io annuì, e gli risposi:

-" Mi diceva  « Anivor artsov al àras otserp, aznareps id ecirtatrop é ehc ieloc » che significa Enogard? "

Ignorò totalmente la mia domanda, per urlare alle guardie:

-" Come potete tenere qui una cosa cosi pericolosa, pur sapendo che c'è una purificatrice in giro, siete pazzi? " io non ci stavo capendo niente, però la guardia tentò di giustificarsi dicendo :

-" noi non pensavamo che lei potesse esserne in grado "

Enogard perdette completamente la calma e furibondo gli urlò :

-" Idioti! essere o non essere in grado non è una giustificazione e comunque una purificatrice, ed e il vostro dovere assicurarvi che tutto sia sicuro, al nostro ritorno non voglio vedere più quella cosa, sono stato chiaro! "

Le guardie annuirono e se ne andarono di fretta, io nel frattempo ancora non capivo cosa stesse succedendo, ma vedevo che Enogard era parecchio furibondo, provai a choedergli spiegazioni, ma lui ignorava totalmente le mie domande, in fine dopo la centesima volta che gle lo ripetetti, mi rispose urlando:

-" era un demone arcano va bene! "  vedendo la mia espressione, si scusò dicendo :

-" Perdonami, io sono un po' nervoso, e che se non fossi arrivato in tempo " ora che si era un po' calmato provai a chiedergli:

-" Ma non capisco una cosa, non avevi detto che potevo evocarli io, come ha potuto risvegliarsi cosi da solo"

Lui mi guardò cupo in viso e rispose seriamente :

-" perché sei più forte di quello che pensavamo, è basta la tua vicinanza per risvegliarlo"

Io rimasi scioccata ed adesso che l'avevo risvegliato cosa avremmo fatto? Mi sentivo: avvilita, arrabbiata, depressa perché senza volerlo avevo combinato un casino.

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Nota autore:
Spero che vi piaccia, lasciate pure un commento se volete =)






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