Da quando ebbi quella brutta esperienza, Enogard non si staccò mai da me. Mi rimase affianco. Però sembrava estremamente preoccupato, ed anche se provavo a chiedergli cosa fosse successo, lui mi guardava con espressione truce per poi tornare hai suoi pensieri. Alcune volte avrei voluto che si confidasse con me, ma lui era peggio di una donna in menopausa, con sbalzi continui di umore.

Quella sera io e Enogard tanto per cambiare, stavamo nella sua stanza, ognuno nel proprio silenzio. Iniziavo seriamente ha pensare che c'è l'avesse con me, ormai mi rivolgeva a stento la parola, in più non potevo nemmeno sentire i suoi pensieri. Mi annoiavo a morte, così provai a intraprendere una conversazione, almeno così passavo il tempo:

-"Come stà tuo padre?"

Ma lui mi sussurrò un bene, essendo troppo impegnato a non rivolgermi la parola. Così chiesi nuovamente :

-" E i feriti? Si sono ripresi? "

Lui annui. Bene sta volta nemmeno mi rispose. Ormai al limite sbottai:

-" Oh insomma, parlami almeno!?! Si può sapere che ti ho fatto? "

Lui mi guardò per qualche secondo come se fosse preoccupato, ma poi tornando serio rispose :

-" Non sono arrabbiato con te, ho solo tanti pensieri per la testa"   gli misi una mano sulla spalla. I nostri sguardi si incrociarono. Eravamo ipnotizzati l'uno nello sguardo dell'altro:

-"Sai che con me puoi parlare! "

-" Lo so, ma questa cosa proprio non posso parlarne con te. Ti darei solo ulteriori preoccupazioni"  disse non staccando lo sguardo da me.

-"Enogard parlamene, lo risolveremo insieme. "

Continuava a guardarmi. Sembrava così affranto. Lo abbracciai forte. E finalmente si confido ma sempre con un tono preoccupato :

-" Non ne sono sicuro. Ma penso che tu sia la reincarnazione di Azusa. E se lo fossi spiegherebbero i tuoi insoliti poteri. Sei troppo forte per essere solo una purificatrice "

Mi staccai dal suo abbraccio scioccata. Io la reincarnazione di Azusa? Ma è impossibile. E poi non ci sono prove per quello che dice.  Enogard interruppe i miei pensieri dicendomi:

-"Devi fare una cosa per me!"

*********

Come da copione, dovevo stare a stretto contatto con Sithis, ed io e Enogard cercavamo di scambiarci meno conversazioni possibili. Il suo piano consisteva nel conquistare la sua fiducia, in modo tale da scoprire i piani del fratello, e non sarebbe stato semplice. Escogitammo tutto questo perché ad Enogard sembrò molto strano che rimanesse indenne dell'attacco del demone Arcano,anche perché mi confidò che il fratello quando mi fece quel assurdo incantesimo, aveva esplicitamente detto "che voleva risvegliarli " e siccome io ero capace di leggere nel pensiero, per me sarebbe stato più semplice scoprire cosa stesse macchinando la sua testolina malata. Mi fermai dinanzi alla porta di Sithis. Mi feci coraggio ed entrai assumendo un espressione spavalda.  Lui era seduto su una piccola poltroncina di pelle, impegnato a sorseggiare un bicchiere di vino bianco. Mi guardò con sospetto, per poi chiedermi:

-"Allora Serana cosa ti porta nelle mie stanze! " mi chiese con il suo solito sorrisetto beffardo.

-" Vedi Sithis, ho capito che rimane al fianco di Enogard, non mi potrà da nessuna parte. Lui vuole frenare i miei poteri, ed inizio a pensare  che sia solo geloso. "

Shitis mi guardò incredulo, per poi passare ad uno sguardo inquisitorio. Se volevo convincerlo dovevo dire qualcosa di più convincente. Lui ed il fratello credevano che ero la reincarnazione di Azzura?!? Bene allora dovrò premere su questo tasto. Così aggiunsi:

-"Vedi mio caro, non so spiegarmi nemmeno io il motivo. Ma.... Mi sento diversa. E da quando successe tutto quel casino nel Regno di Boethia che non mi sento più la stessa. Non voglio più essere la schiava di nessuno. Voglio vendetta per tutte le sofferenze subite. E chi meglio di te può aiutarmi. Visto che sei la creatura più subdola che abbia mai conosciuto? "

Mmm.... Non pensavo che fossi così brava a recitare. Infatti Sithis sembrava convinto delle mie parole, ma non del tutto infatti mi guardò dubbioso e rispose :

-" Ciò che dici è molto bello ma..... Chi mi dice che tu non stia mentendo? "

Aveva ragione, per potersi fidare di me doveva avere una prova. Dovevo portarlo a fidarsi di me, in modo tale da leggergli nel pensiero. Enogard mi chiese di scoprire se dietro la storia del demone arcano ci fosse lui, ma era una parola convincerlo a fidarsi. Cercai di sembrare il più convincente possibile e risposi:

-"Non puoi, devi fidarti di me è basta. E poi dovresti considerarlo un onore l'accordo che vorrei stipulare con te. Se accetti ti prometto che governeremo assieme. E chi ci ostacolerà verrà eliminato. Tutti si inginocchieranno al nostro cospetto. Ma se rifiuti sarai il primo a morire"

Per convincerlo a fidarsi ripetei in parte le parole del sogno che feci. Se avevo sognato Azusa, allora solo facendo così avrei potuto conquistare la sua fiducia. Shitis sembrò illuminarsi, ed un ghigno divertito mi rispose :

-"Mia signora! Finalmente si è risvegliata. Iniziavo ha pensare che non sarebbe più tornata. Accetto "

Scacco. Il cretino ci era cascato alla grande, ma per esserne più sicura gli lessi il pensiero.

« finalmente mio fratello si inginocchierà hai miei piedi. Con Azusa al mio fianco presto sarò imbattibile»

Perfetto, sei fregato mio caro. Assunsi un espressione minacciosa, e dissi contrariata:

-" senti moccioso, credi per caso che io sia nata ieri? Io sono molto più vecchia di te. E solo perché sono dentro questo squallido corpo non vuol dire che tu né possa approfittatene. Se mai.... sei tu che sei al mio fianco e non viceversa. Quindi gurami lealtà e distruggeremo Enogard e suo padre assieme! "

Oddio sono sempre più conveniente. Mi stupi persino io nel mondo in cui lo dissi, sembravo veramente un altra persona. Anche Sithis sembrava sconvolto, ma in senso buono. Poi si alzò inginocchiandosi dinanzi a me, per dirmi con tono sottomesso:

-" Sono al vostro servizio mia signora! "

Bene e adesso apriamo le danze, ti farò cambiare quel tuo caratterino.