Capitolo 5
"Shout out to my ex, you're really quite the manYou made my heart break and that made me who I amHere's to my ex, hey, look at me nowWell, I, I'm all the way up"
"Sorella" smetto di cantare a squarciagola e chiudo l'acqua bollente della doccia per ascoltare la voce di mio fratello proveniente dal corridoio.
"Dimmi" Urlo per farmi sentire mentre le note delle Little Mix mi fanno sculettare come una ragazza country con uno scoiattolo nei pantaloni.
"Hai un ex?" Chiede lui ed io corruccio lo sguardo confusa, che razza di domanda è? Lo sa benissimo che pure il gatto della vicina ha una vita sentimentale più vasta della mia.
"No...?" Dico quasi incerta sulla risposta ed in silenzio attendo la risposta.
"Ed allora esci da quella cazzo di doccia e smetti di cantare come una iena in calore lasciandomi entrare in bagno che devo pisciare"
La finezza di Ashton Irwin la mattina, ah che canto gioioso.
"Cosa stai ripassando? Non ti vedevo leggere così disperatamente da quando hai comprato quella rivista con le foto di Harry mezzo nudo" dice mio fratello mentre mi lancia una veloce occhiata prima di ripuntare i suoi occhi verdi sulla strada.
Lo osservo, capelli spettinati apposta per dare l'impressione di essersi svegliato già figo, maglietta bianca perfettamente stirata che fascia il suo busto e avvolge le sue braccia rendendo ben evidenti i suoi bicipiti dovuti a tutte le ore che passa a fare rumore con quella maledetta batteria e occhiali da sole appoggiati sul suo naso per non dover affrontare il fastidioso sole del mattino.
"Il professor Smokerooster oggi interroga su tutta la poetica di Keats, argomento che ha spiegato solo ieri dicendo che era un idiota a parlare della bellezza così" dico io continuando ad evidenziare con colori diversi le pagine del mio libro di letteratura e cercando di memorizzare più cose possibili.
"Oh, l'ho studiato la settimana scorsa, è una stronzata" dice lui alzando le spalle e sorridendo, fermi tutti, soffermiamoci nel discutere il concetto di stronzata per mio fratello, ha considerato anche il calcolo infinitesimale una stronzata... non è normale, stiamo cercando di curarlo.
"Sai che sottolineare tutto è uguale a non sottolineare niente?" Chiede lui mentre io scambio l'evidenziatore giallo con quello azzurro, prendo in bocca a penna e lo guardo male.§
"E tu lo sai che chi si fa gli affari propri campa cento anni?"
"Hey Irwin" mio fratello esce dalla macchina mentre io ignoro i suoi amici continuando a leggere le ultime righe sulla maledetta poetica rivoluzionaria di Keats, maledetto lui e la sua voglia di scrivere.
Continuo a sottolineare mentre distrattamente ascolto mio fratello che sta parlando probabilmente con quelle teste vuote dei suoi amichetti, una volta li ho visti mentre cantavano come ragazzine in fase ormonale Selena Gomez, da quel momento in poi la loro immagine da ragazzi cattivi e fighi per me è sparita.
"Sai che sottolin..." inizia una voce fastidiosa io alzo gli occhi al cielo sbuffando prima di rivolgermi verso mio fratello incazzata.
"Ashton ma ti fai i cazz.... Oh" mi fermo trovando davanti a me due occhi azzurri cielo ed un sorriso quasi fastidioso.
"Scusa pensavo fossi mio fratello" dico a Luke cominciando a buttare i miei amati evidenziatori dentro lo zaino insieme agli appunti disordinati, gli occhi del biondo non mi lasciano neanche un'attimo.
"Non sapevo fossi... emh una secchiona" dice lui prendendomi in giro, alzo gli occhi al cielo.
"Non hai niente di meglio da fare che fingere di fare il bulletto? Dai per favore, il badboy non va più di moda dal giorno in cui Hardin ha messo incinta Tessa" dico io alzandomi ed aprendo la portiera uscendo dalla vettura lasciando spaesato Luke.
"Sorella" Mio fratello mi richiama non appena tento di incamminarmi verso la classe, mi giro e lo trovo seduto sul cofano della macchina con accanto Valerie e due ragazzi che non ho mai visto.
"Che c'è?" Chiedo e nel frattempo Luke esce dalla macchina di mio fratello e comincia a fissarmi di nuovo, sa di essere fastidioso?
"C'è che hai nel tuo zaino i miei appunti di fisica, ti ho visto mentre me li rubavi ieri, non sono stupido" dice lui allungando la mano verso di me in attesa, sbuffo prima di aprire lo zaino e consegnargli i suoi maledetti fogli.
"Grazie sorellina, so che puoi fare un ottimo lavoro anche senza copiare" dice sorridendomi dolcemente ed io ricambio, povero fesso, ho i bigliettini nel reggiseno.
"Sai di avere una camminata molto veloce... non pensavo fosse possibile visto le tue gambe tozze e corte" dice Luke raggiungendomi e facendomi quasi spaventare, accelero per seminarlo ma le sue gambe da giraffa sono più agili delle mie.
"Puoi anche non correre Irwin, devo venire nella tua stessa classe ricordi?" Chiede Luke ed io mi ritrovo ad alzare gli occhi al cielo per la ottava volta nella giornata.
Ad un certo punto mi blocco davanti alla classe e Luke non facendo caso a me poichè troppo impegnato a fissare le ragazzine di seconda nei loro top attillati mi viene a sbattere addosso.
"Ascoltami bene Hemmings" dico io puntandogli il dito addosso e lui mi guarda con il sopracciglio alzato ed il solito sorriso con cui lo prenderei volentieri a schiaffi.
"Le ho lette questo tipo di storie okay? La povera ragazzina sfigata che tutto d'un tratto viene considerata dal più figo della scuola il quale sicuramente avrà fatto una scommessa con altri suoi amici per portarmi a letto, io te lo dico ora e spero per te che sia chiaro, non ho scritto idiota in fronte, sono silenziosa e tranquilla ma non stupida, dunque per favore smetti di fare lo scorbutico coglione con me e torna a fare lo stronzetto con altre perchè io non ho intenzione di farti entrare nella mia zona sacra, capito bello?" Dico tutto d'un fiato e il biondo mi guarda quasi scioccato, okay, forse sono stata troppo diretta.
"Ohw, ecco cosa amo fare di mattina, vedere cosetti che vengono respinti dalla vagina magnetica, ah, proprio magnifico, ora se avete finito di inscenare Orgoglio e Pregiudizio versione trash possiamo iniziare la lezione?" Entrambi ci giriamo di scatto verso il professore Smokerooster il quale ci sta fissando con la sua solita espressione apatica e scocciata.
"Si, ci scusi" dice velocemente Luke lasciandolo passare ed io abbasso lo sguardo imbarazzata, se prima avevo il dubbio di essere interrogata ora ne ho la certezza, non solo quell'uomo mi interrogherà ma mi ribalterà come un calzino chiedendomi anche in che anno è morta la nonna di Keats.
Entriamo in classe entrambi a testa bassa mentre il professore appoggia la sua tazza di thè verde sulla cattedra fissandoci male.
"Hemmings cosa stai facendo?" Chiede l'uomo con tono serio ed il biondo si ferma davanti al suo solito banco.
"Emh... mi sto sedendo?" Chiede lui ed il professore scuote la testa indicandogli la fine della classe.
"Infondo, non starai vicino al tuo amichetto per tutta l'ora, la volta scorsa avevo l'insano istinto di prendervi a librate in faccia mentre vi vantavate come gorilla nella stagione degli amori di quante povere creature vi siete consumati" dice il professore sventolando per aria la sua mano schifato, Luke lo guarda confuso prima di dirigersi verso l'ultimo banco... il mio banco.
"Cosetta, tranquilla anche se non state appiccicati per un'ora non spariranno i vostri impulsi animaleschi, si sieda qui davanti accanto a Hood" dice prima di girarsi verso la lavagna e cominciare a scrivere cose.
Mi volto verso il banco a me assegnato ed impallidisco non appena riconosco il volto del ragazzo in questione... no, non lui.
Imbarazzata mi siedo al solito posto di Luke e cerco in ogni modo di non guardare negli occhi Calum il quale si gira totalmente verso di me mentre comincio a cercare nello zaino il mio libro e quaderno degli appunti.
"Tranquilla non ti rinfaccerò il fatto che ti abbia beccata a fissare Luke mentre si stava facendo la doccia" dice lui sottovoce ed io sento le mie guance avvampare, ma perchè le persone non possono semplicemente resettare il cervello ogni qualvolta che faccio uno stronzata?
"Emh, io non stavo fissando Luke, cercavo le chiavi della macchina" dico sperando che nessuno ci senta, il moro sorride leggermente fissandomi negli occhi.
"Si, si, le avevi perse nel box doccia di Hemmings?" Chiede prendendomi di nuovo in giro ed io sbuffo, okay, ora diventerò la pervertita della scuola.
"Tranquilla, so che non sei una maniaca, Luke fa questo effetto su tutte, non ti giudico" dice lui facendomi l'occhiolino come se avesse capito tutto... peccato non abbia capito un cazzo.
"Non mi piace quel goril.." Inizio praticamente urlando ma le mie parole vengono subito interrotte.
"Cosetta, smettila di parlare, a nessuno della classe interessano i tuoi drammi adolescenziali nè tanto meno ci interessa sapere la potenza della tua ira.. dunque a meno che tu non sappia fare un collegamento tra le tue azioni amorose e le poesi di Keats sei pregata di chiudere la bocca e prendere appunti" dice il professore alzando gli occhi dal libro che ci stava commentando e io mi zittisco immediatamente imbarazzata.
Quest'anno quell'uomo mi aprirà in sei pezzettini diversi e poi mangerà le mie carni commentandole come suo solito.
In silenzio apro il libro sfogliandolo per cercare la pagina e sento su di me gli occhi di Calum il quale mi sta fissando divertito, o meglio sta fissando il mio libro.
"Che hai da ridere?" Chiedo sperando che il pazzo non mi senta ed il moro mi indica con un cenno il libro.
"Ti piacciono i colori?" Chiede notando le pagine totalmente evidenziate di colori diversi, io sorrido leggermente.
"No, una volta ho visto una serie tv in cui una ragazza sottolineava in verde quello che capiva, in giallo quello non totalmente chiaro e in rosso quello impossibile da capire, mi è piaciuta come tecnica e l'ho adottata pure io" dico alzando le spalle e Calum annuisce prima di riguardare il libro.
"Sai che è quasi totalmente sottolineato in rosso vero?" Chiede ed io sbuffo annuendo, diciamo che letteratura inglese non è il mio forte, il ragazzo mi sorride ancora una volta come se gli avessi detto una cosa divertente ed io non posso fare a meno di ricambiare sinceramente il sorriso.
"Hood, almeno te resisti alla potenza della vagina magnetica per l'amor di Dio"
Cammino stanca morta per i corridori, mia mamma è convinta che io non faccia mai niente ma vorrei vedere lei qui dentro, lezioni impossibili, scale ovunque, classi lontane, ore perse a scrivere appunti, ore passate nel terrore dell'interrogazioni... la scuola è stancante, ho la necessità di seppellirmi nel mio letto per tutto il pomeriggio e non parlare con nessuno fino a domani mattina.
"Reb" Okay per lui posso fare un'eccezione.
"Hey Michael" dico rallentando e guardando il rosso che corre per il corridoio fino a raggiungermi e sorridermi dolcemente.
"Che fai?" Chiede lui infilandosi le mani in tasca mentre ci dirigiamo verso le scale che portano verso l'ultimo corridoio prima dell'uscita.
"Sto andando a casa, voglio tipo chiudermi in camera mia accendere il computer e guardare Stranger Things per la settima volta aspettando che il cattivo umore mi passi" dico onestamente ed il ragazzo sorride mentre cominciamo a scendere le lunghe scale.
"Oh, so che ti potrà sembrare una proposta orribile visto la tua incredibile voglia di isolarti e mandare a fanculo il mondo restando nel tuo letto ma che ne dici di venire a casa mia e guardare quella meravigliosa serie tv insieme, magari nel letto, magari anche con un pacco di patatine" dice lui ed io a momenti prendo un infarto.
Rebecca, calmati, ti ha solo invitato a casa sua, per guardare una serie tv, nel suo letto, nel suo letto... nel letto... per guardare la serie tv... nel letto... a casa sua... Rebecca rispondi, stai guardando nel vuoto e sembri ritardata.
"Se non vuoi non mi offend..." inizia lui ma lo interrompo freneticamente.
"No, no, no, per me va benissim......"
"Oddio qualcuno raccolga la ragazza che è appena caduta dalle scale"
Hey Everybody
Non osate ridere... questa cosa mi è successa praticamente l'altro ieri, ho ancora un livido sul culo e la mia crush era proprio lì, non è stato per niente divertente.
Vabbè ho riso pure io...
Allora, voi che team siete? Luke, Michael o Calum? Beh Ashton non credo sia molto possibile, ma non sarà inutile fidatevi.
Non so che dire sinceramente, dunque opterò per una cosa seria, che San Gabriele sia con voi nelle vostre giornate scolastiche, il santo protettore degli studenti vi salverà.
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