Capitolo 25
"Perché come disse Einstein il tempo un illusione, non esiste per davvero, noi contiamo gli anni perchè li abbiamo creati noi, sappiamo che un'ora è formata da sessanta minuti perchè qualcuno ha deciso così, sappiamo che una giornata dura ventiquattro ore perchè tanto tempo fa un giorno qualcuno ha stabilito che i giorni dovessero durare solo ventiquattro ore, ma questo non è il vero tempo, il vero tempo non si può calcolare in secondi o in minuti, magari in un universo parallelo esistono giornate divise in sei ore e ore di cento minuti, non lo sappiamo non possiamo veramente misurarlo. Non è mai troppo tardi per fare una cosa seguendo la logica di Einstein, non esistendo il tempo non può passare, si diventa vecchi ma non si possono avere rimpianti per non avere fatto una cosa nel passato, perchè teoricamente il passato non esiste e non si può sperare nel fut..." Le mie parole vengono bloccate dal professore che alza la mano interrompendomi.
"Irwin, questo non è la risposta alla domanda che ti ho fatto" Dice il professore Smokerooster tenendo la sua tazza di té verde tra le mani e guardandomi confuso.
"Ah, quale era la domanda?" Chiedo non ricordandomi da dove avevo iniziato il mio discorso filosofico sul tempo, impressionante vero?
"Ti ho chiesto come si chiamava di secondo nome la protagonista di orgoglio e pregiudizio"
Oh.
"Vabbè fa niente, tanto lo so che questo libro lo hai visto solo da lontano mentre sospiravi pensando al tuo bel ragazzo addominalato che sa solo passarsi le mani trai capelli e grugnire come un primitivo ma lascia che ti spieghi una cosa mia cara cosetta, nella vita a nessuno frega niente se mentre lavori nella tua testa sta andando avanti una tragedia amorosa trash" Mi dice il professore ed io deglutisco abbassando lo sguardo e cercando di evitare il suo sguardo di fuoco.
"Cosetti, voglio dei temi per le prossime settimane, ovviamente non voglio la storia di come avete passato le vostre vacanze e neanche il riassunto delle vostre storie d'amore piene di sesso e rabbia, quelle tenetele per qualcuno a cui frega minimamente di voi, voglio un tema che parli dei ruoli nella società, e non voglio vedere cose come mio papà è il mio eroe perchè svolge un ruolo umile, cercate di scrivere qualcosa che non mi faccia venire voglia di suicidarmi nel weekend, grazie, ora andate pure" Dice l'uomo congedandoci e noi tutti ci alziamo ancora molto confusi.
I ruoli nella società? Che cosa vorrebbe dire questa cosa? Okay, sto per rimpiangere i temi in cui dovevo solo descrivere la mia famiglia.
Afferro il mio zaino ma prima che possa andarmene dalla mia classe i miei occhi si fermano su quelli di Luke Hemmings il quale si alza dal suo banco e continua a guardarmi male, avete presente cane e gatto? Ecco io e quel troglodita biondo siamo ancora più agguerriti, un po' come Larry contro Haylor.
"Lo sai vero che non è educato continuare a guardare male le persone?" Chiedo non appena il biondo si ferma davanti a me con uno sguardo strano.
"Non devi dirlo a nessuno" Dice con tono serio ed io alzo gli occhi al cielo esasperata.
"Davvero? Pensavo di andare in mensa salire sul tavolo ed urlarlo a tutti, per fortuna che me lo hai ricordato, sei il mio angelo Hemmings" Dico uscendo dalla classe ma sentendo comunque i passi di Luke alle mie spalle.
"Perché non lo fai? Provi qualcosa per me Irwin?" Chiede ed io mi giro ritrovando i suoi occhi azzurri.
"Ma secondo te il mondo girà solo attorno al grande e meraviglioso Luke Hemmings? Idiota, lo faccio per Michael e comunque tu prova soltanto a fargli del male ed io giuro che prendo ogni tuo singolo capello ossigenato che ti ritrovi in testa e te lo strappo bruciandotelo davanti alla faccia" Dico con fare aggressivo e lui indietreggia leggermente forse spaventato.
"Io non provo niente per Michael, ho una ragazza" Dice ed io annuisco.
"Bravo, vallo a dire a Lukas di Eyewitness e poi ne riparliamo bello mio"
Non ho mai capito una cosa delle fanfiction, perché tutte quelle ragazze sfigate non devono mai fare neanche cento metri a piedi, perché non prendono mai un autobus o un taxi, perché devono sempre avere un figo che le scarrozza ovunque o addirittura una serie di famose rockstar che interrompono il tour per portare miss perfezione a casa in modo sicuro?
Insomma, a me neanche mio fratello mi porta a casa, e dobbiamo andare nello stesso posto.
Dunque eccomi qui, come ogni giorno, nella metropolitana in piedi mentre tengo stretto il palo che mi tiene in piedi durante le brusche fermate, lo stesso dove probabilmente qualcuno ha sputato o starnutito, già amabile e igienico, proprio come la descrivono su Tumblr.
Esco dalla metropolitana salendo le scale e ritrovandomi in un viale pieno di alberi con tante piccole adorabili casette, proprio accanto alla vivacità di Camden Town c'è questo piccolo quartiere dove c'è anche lo zoo pieno di ricconi con case stupende, ed è proprio qui che abita Valerie.
Perchè sì, oltre ad essere bella, magra, intelligente e con un ragazzo perfetto lei è pure ricca, già.
Arrivo davanti alla sua modesta casetta da ricca e suono il campanello, dopo neanche trenta secondi una donna di bel aspetto con i capelli bianchi ossigenati e gli occhi verdi mi apre sorridendomi come io sorrido alle girl scout quando mi portano i biscotti.
"Rebecca, era da tanto che non venivi, sei arrivata giusto in tempo ho preparato degli ottimi biscotti" Dice lei ed io le sorrido mentre entro in casa.
"Grazie signora Diaz, Valerie è in camera?" Chiedo a sua madre la quale mi annuisce dolcemente ed io corro al piano di sopra bussando alla porta della ragazza.
"Chi è?" Chiede una voce da dietro la porta ed io sorrido.
"La tua Irwin preferita" Rispondo e subito la porta si apre rivelando la mia amica con i suoi lunghi capelli dorati raccolti in una disordinata treccia ed il suo corpo in genere avvolto da costosi abiti stretti e femminili ora avvolto da un paio di pantaloni larghi della tuta grigi ed un felpone color giallo scolorito.
"Stai da schifo Val" Dico io e lei sorride alzando gli occhi al cielo.
"Ho avuto la febbre in questi giorni, scusa se non mi sono truccata e vestita per la tua visita completamente inaspettata, cosa ci fai qui Reb?" Chiede facendomi entrare in camera sua che al contrario delle solite vole è tutta in disordine, Valerie è una delle ragazze più perfettine ed ordinate che io conosca, in diciotto anni di vita non avevo mai visto camera sua in disordine.
"Ti ho portato i compiti, sono una persona gentile e amorevole nonchè una delle tue migliori amiche che ti vogliono ben..." La ragazza mi interrompe alzando gli occhi al cielo.
"Ti sei ricordata che quando sto male mia madre mi prepara i biscotti all'arancia vero?" Chiede ed io sorrido innocentemente.
"Forse, ma ti ho anche portato i compiti" Dico appoggiando i fogli sul letto e sorridendole gentilmente, la ragazza si avvicina e prende in mano un foglio storcendo il naso e guardandomi poi negli occhi schifata.
"Sei te che hai questo odore orribile?" Chiede ed io la guardo confusa prima di odorarmi la felpa ed alzare le spalle.
"Sono stata in metropolitana ma non sento questo odore orribile" Dico alzando le spalle e lui si porta una mano alla bocca come se avesse un conato di vomito."
"Dio, è nauseante, credo sia ancora colpa della febbre" Annuisco confusa prima che sua madre entri in camera nostra con una teglia di biscotti.
"Ragazze volete?" Chiede ed io mi lancio su di lei afferrando almeno dieci biscotti mentre Valerie scuote la testa schifata.
"Preferisco lo zenzero grazie" Dice lei ed io la guardo male mentre addenta un cubetto crudo di zenzero cominciando a masticarlo.
Dopo aver passato tutto il pomeriggio con Valerie la quale sembrava strana rispetto al solito, era sempre assente e quando parlavo non mi interrompeva mai come al solito ma mi ha asciato continuare il mio discorso senza neanche ascoltarlo, come se avesse problemi più gravi a cui pensare, forse ha litigato con mio fratello, non mi stupirei visto quella volta in cui l,ho vista scappare in lacrime da Ashton.
Sono una coppia strana, ormai non ci faccio più caso a queste cose.
Salgo gli scalini della stazione della metropolitana vicino a casa mia stringendomi la mia sciarpa attorno al collo per evitare che il fastidioso vento invernale mi faccia ammalare, anche se non mi dispiacerebbe passare una settimana a casa nel letto, probabilmente riuscirei a mettermi in pari con lo studio... okay no, conoscendomi l'unica cosa con cui mi metterei in pari sarebbero le serie tv.
"Lo sapevi che in queste zone è stato compiuto un terribile omicidio?" Una voce mi fa letteralmente saltare dalla paura, del resto sono in una strada deserta di notte con solo la luce dei lampioni a illuminarmi, mi spaventerei anche con il rumore delle foglie immaginatevi una voce alle mie spalle.
"Calum ma sei impazzito? Non puoi sbucare alle spalle delle ragazze e farle venire gli infarti" Dico portandomi una mano sul cuore mentre il moro ride tranquillamente prima di affiancarsi a me e cominciare a camminare.
"Tu sei pazza a girare per le strade da sola di notte, chissà quante persone potrebbero farti del male o aggredirti" Dice lui ed io lo guardo confusa.
"L'unico pericolo in questo quartiere è lo scoiattolo della signora Tenny, quel roditore una volta ha morso Ashton mentre tornava a casa, ora ha la fobia degli scoiattoli" Dico e Calum sorride leggermente mentre continua ad accompagnarmi nella mia camminata.
"E poi, perché tu sei a piedi di notte in una zona a te estranea, abiti da tutta altra parte Calum" Dico guardandolo male e lui alza gli occhi al cielo.
"Diciamo che una ragazza ieri mi ha rifiutato per l'ennesima volta così sono venuto per chiederle delle reali spiegazioni, insomma, io capisco che lei sia bellissima e forse troppo alta per i miei standard ma non sono poi così tanto male, dunque tu, ragazza che mi ha di nuovo rifiutato, perché non accetti di uscire con me?" Chiede fermandosi vicino ad un angolo della strada vietandomi di svoltare a destra per tornare a casa.
"TI ho già detto che io non sono la rag..." Le mie parole vengono interrotte dalla sua mano che si posa sulla mia bocca ed il suo corpo che si spinge contro il mio lanciandomi letteralmente contro il muro, lo guardo confusa cercando di ribellarmi ma i suoi occhi sono concentrati su una cosa oltre l'angolo a me oscura.
"Mi dispiace, ti ho fatto male?" Chiede mollandomi non appena gli faccio notare che mi sta schiacciando ed io lo guardo male sistemandomi la sciarpa che aveva spostato lui nella fretta di lanciarmi lontano dalla strada.
"Ma sei fuori..." Di nuovo le mie parole vengono interrotte dal moro il quale mi zittisce.
"C'è Theresa con un ragazzo" Dice lui poi sporgendosi dall'angolo e irrigidendosi, io lo guardo confusa per poi sporgermi e vedere la ragazza in questione vestita con un cappotto verde smeraldo ed un vestito nero che le fascia il suo corpo perfettamente proporzionato e mette in risalto i suoi occhi dello stesso colore del vestito, il mio sguardo passa al ragazzo che la tiene per mano parlandole in modo dolce mentre camminano accanto alle vetrine ridendo e scherzando.
"E chissene frega no?" Chiedo io non capendo ancora il motivo per cui mi ha lanciato fuori dalla loro visuale.
"Chi è quello stronzo?" Chiede poi il moro continuando a fissarli male, io sbuffo alzando le spalle, probabilmente la sua nuova fiamma, del resto da quando l'ho conosciuta l'ho vista insieme a tre ragazzi, quattro compreso Calum.
"Non lo so, fa freddo, io vado a casa" Dico cercando di girare l'angolo ma il moro mi afferra per il braccio fermandomi.
"No aspetta stanno entrando al cinema, seguimi" Dice lui avviandosi oltre l'angolo con passo furtivo mentre io rimango ferma con le braccia conserte ed uno sguardo scettico, ho diciotto anni non mi metterò a fare la stalker alla sua ex.
"Muoviti" Calum mi afferra di nuovo per il braccio trascinandomi dietro di se fino ad arrivare davanti al botteghino del cinema dove un ragazzo pieno di acne e con un apparecchio argenteo ci guarda annoiato mentre mastica la sua cicca.
"Che film sono andati a vedere i due ragazzi di prima?" Chiede sottovoce il moro mentre io lo guardo incredula.
"Che ragazzi?" Chiede annoiato il commesso e Calum lo guarda male.
"Il ragazzo dai capelli mori e la ragazza alla quale hai fissato le tette, a che film sono andati?" Chiede di nuovo Calum con più prepotenza ed il giovane commesso alza le spalle indifferente.
"Non so di cosa tu stia parlando" Risponde e Calum lo fulmina con gli occhi prima di estrarre dal suo portafoglio dieci sterline ed appoggiarle sul bancone facendo illuminare lo sguardo del ragazzo.
"Sono andati a vedere Princess, ecco a voi i biglietti signori" Dice porgendoci i biglietti ed io lo guardo confusa ma non faccio in tempo a chiedere la trama che la mano di Calum afferra il mio cappotto tirandomi all'interno del cinema.
Sbuffo mentre apre silenziosamente le porte della sala guardandosi attorno prima di sussultare individuando la coppia nel mezzo della sala con le teste puntate verso il film che sta facendo vedere una principessa mentre litiga con uno strano ragazzo dai capelli colorati, ma che razza di film è questo? Frozen?
Calum mi tira fino a due fila prima di loro e mi fa sedere proprio dietro di loro continuandoli a fissare come farebbe un padre durante il primo appuntamento della figlia, io alzo gli occhi al cielo sistemandomi sulla poltrona prima di girarmi verso il moro il quale con i pugni stretti fissa la sua ex ragazza mentre il misterioso ragazzo la fa ridere per qualche stupida battuta.
"Non mi hai fatto neanche prendere i pop corn" Dico sbuffando ma il ragazzo mi ignora.
"Le sta tenendo la mano credo" Dice poi sottovoce ed io alzo gli occhi al cielo."
"Non mi dire, lui le sta tenendo la mano? Wow, ci manca solo che la bac... oh, lo ha appena fatto" Dico poi io e Calum mi guarda malissimo.
Punto la mia attenzione sul film dove vedo una strana banda di ragazzi con armi vari e dietro di loro una principessa con un vestito sfarzoso mentre cerca di scappare da altri tipi armati, questo film è ridicolo, come si fa a inventarsi una roba del genere?
"Lei odia questi film" Dice poi Calum smettendo di stringere i pugni e appoggiando la schiena allo schienale morbido puntando la sua attenzione sullo schermo.
"Odia la violenza e le armi, ogni volta che le chiedevo di accompagnarmi al cinema a vedere un film lei storceva il naso schifata perché sapeva che l'avrei portata a vedere qualche stupido film dei supereroi o di azione, però dopo essersi lamentata per almeno mezzora tentando di convincermi a restare a casa con lei accettava il mio invito e veniva con me a vedere il film" Dice lui mentre i suoi occhi rimangono incollati allo schermo.
"Mi ricordo che si sedeva accanto a me con la sua enorme porzione di popcorn al caramello e le sue maledette strisce di liquirizia che prendeva solo se colorate di rosso e poi mi sorrideva con quel sorriso da sfida perché ogni volta le dicevo che non sarebbe mai riuscita a mangiare tutto, passava il film a farmi tremila domande e ridere in ritardo per le battute e nelle scene di violenza mi ricordo che mi stringeva forte la mano spaventata mentre i suoi occhi verdi venivano coperti dalla sua mano che a volte spostava per controllare che nessuno fosse morto" Osservo il ragazzo moro mentre posa il suo sguardo di nuovo sulla ragazza che ha sempre amato la quale appoggia la testa sulle spalle di quel ragazzo.
"Si lamentava sempre con me alla fine perchè scoppiava a piangere al finale dove i protagonisti morivano, mi ricordo che ogni santissima volta mi urlava contro per tutto il tragitto di ritorno dandomi dello stronzo senza cuore perché ridevo nelle scene violente o perché la prendevo in giro per aver pianto, ma del resto io non li guardavo mai i film quando ero con lei, non mi interessavano, io passavo le ore a guardare lei mentre si faceva prendere dalla vita dei personaggi e si emozionava come se li conoscesse, era bellissima mentre rideva o mentre corrucciava il volto confusa quando facevano battute troppo difficili ed era ancora più bella quando con gli occhi lucidi mi guardava e mi beccava mentre la fissavo, mi ricordo che ogni volta faceva quel piccolo sorriso prima di avvicinarsi a me e baciarmi con tenerezza" Continuo ed io mi sento quasi male per lui mentre guarda colei che ha amato con tutto il cuore fare le stesse cose con un altro ragazzo, proprio davanti ad i suoi occhi.
"Calum.." Provo a interromperlo ma lui continua.
"Se tutto quello che avevamo era vero come può lei stare bene ed essere andata avanti con così tanta facilità mentre io continuo a sognarla ogni notte mentre torna da me e si stringe al mio petto come una volta?" Chiede non a me ma a se stesso ed io abbasso lo sguardo non sapendo cosa rispondergli ma i miei occhi si puntano sullo schermo dove una ragazza con dei lunghi capelli rosa ed un vestito bianco sporco di sangue sta piangendo sopra il copro di un ragazzo.
"Perché Calum quando perdi una persona devi sapere come rialzarti e superare la perdita, chi rimane a terra piangendo rimarrà nell'oscurità, bisogna sempre trovare la forza di rialzarsi e credere in un futuro migliore anche se la persone che amiamo di più se ne è andata" Dico e Calum punta i suoi occhi su di me guardandomi incredulo.
"Come fai a saperlo?" Chiede ed io gli indico lo schermo con i titoli di coda.
"Lo ha appena detto la principessa dai capelli rosa" Dico scoppiando a ridere e facendo sorridere anche il moro.
"Calum Rebecca, cosa ci fate qui?" Chiede Tessa notandoci non appena si alza dalla sua poltrona e sia io che il moro spalanchiamo gli occhi non sapendo come rispondere.
"Emh... Rebecca voleva vedere quest film, l'ho accompagnata" Risponde il moro ed io annuisco spaesata mentre la ragazza si asciuga le lacrime con un fazzoletto sorridendoci.
"Ho pianto tutto il tempo, voi?" Chiede sorridendoci dolcemente e Calum stringe i pugni quando il ragazzo accanto a Theresa la prende per mano baciandole la guancia dolcemente.
"Beh, non abbiamo seguito, stavamo limonando" Risponde il moro ed io mi sbatto la mano in fronte mentre la sua ex ci guarda imbarazzata prima di annuire.
"Beh, grandioso, noi ora andiamo, ci si vede a scuola ragazzi" Dice poi andandosene con il suo ragazzo e lasciandomi in sala da sola con Calum il quale viene fulminato dal mio sguardo.
"Sei fuori di testa?" Chiedo e lui alza le spalle."
"Cosa c'è? Lei era qui con un altro ragazzo non potevo sembrare l'ex che ancora è innamorato di lei così ho detto la cosa che mi è sembrata più intelligente" Dice confuso ed io scuoto la testa alzando gli occhi al cielo.
"Rebecca" Inizia lui ed io alzo gli occhi al cielo sapendo già dove andrà a parare.
"Io sono un ragazzo onesto e non dico mai le bugie" Dice ed io lo guardo in attesa.
"Dunque credo che io ti debba baciare seriamente per non avere la reputazione di bugiardo"
Hey Everybody
Venerdi 13 del 2017, che giornata di merda, io qui a casa con la pioggia dopo essere stata interrogata in inglese ed essermi inzuppata tornando a casa e mia sorella invece già in fila per i Green Day, Lucrezia sei una lurida sappilo.
Vabbè, gioe io aspetto qui eh.
Volevo dirvi che probabilmente oggi avrò un altra speciale sorpresa tutta per voi, ma sono ancora indecisa se farlo davvero, dunque non contateci molto.
Nel dubbio auguro a tutti una buona vita.
Twitter\Snapchat\Ask; rebeccaneedfood
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