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Capitolo 17

MICHAEL'S POV

Non mi sono mai fatto intimidire da niente e da nessuno, non ho mai avuto paura dei grandi cani rabbiosi, non ho mai creduto alla storia dell'uomo nero, non ho mai avuto paura per i piccoli insetti e neanche per i bulli della mia scuola, insomma sono un ragazzo coraggioso.

Ma vedere Rebecca mentre mi guarda con gli occhi fissi su di me, le labbra serrate ed i pugni stretti mentre mi indica infuriata le scale della casa di Luke mi fa paura, vedo quasi le fiamme nei suoi occhi mentre mi mima una minaccia per farmi muovere.
Deglutisco leggermente spaventato dalla morettina e chiudo velocemente il discorso con Ashton il quale mi sta parlando di come una volta è riuscito a incontrare Leonardo Di Caprio per uscire dalla piscina e seguire Luke verso il piano superiore.

La casa del biondo è enorme, una di quelle ville da copertina, un giardino spazioso e con piscina adatto per radunare i suoi amici, tre piani di casa, uno intermedio per la cucina ed il salotto, uno inferiore a cui ha proibito categoricamente l'accesso a noi invitati ed infine il piano superiore raggiungibile tramite una scala in legno con i gradini spaziosi e un tappeto blu sopra essi, mentre salgo le scale osservo le foto appese al muro, raffigurano la sua famiglia e lui.
Ci sono foto dei suoi fratelli con il tocco del diploma in testa e dei sorrisi smaglianti, c'è la madre di Luke mentre legge un libro sorridente e una foto di Luke quando era più piccolo insieme a suo padre mentre tengono un grosso pesce tra le mani.

Arrivo in cima alle scale e mi ritrovo davanti ad un corridoio con solo una porta aperta e la stanza illuminata, mi mordo il labbro mentre penso a quello che sto facendo, sto realmente andando da Luke Hemmings per dirgli che sono la persona con cui ha parlato per quasi un mese? Spero non mi colpisca in faccia con il suo pugno.

Cammino silenzioso fino alla camera illuminata ed entro trovandola vuota, c'è un letto al centro della stanza con delle normali lenzuola azzurre chiaro e una scrivania davanti alla finestra con un pc acceso con la foto di un pinguino cucciolo tra la neve... non mi farò domande.

Entro nella stanza guardandomi attorno, al contrario della mia le pareti sono bianche, senza quadri o disegni o poster, normali pareti bianche ordinate, eccetto per un poster accanto al letto raffigurante il poster dei Blink 182, sono decisamente in camera di Luke.
Mi avvicino al suo comodino dove vedo una piccola cornice ma prima che possa guardarla meglio una voce mi fa quasi prendere un'infarto.
"Che cazzo ci fai in camera mia?" Chiede Luke alle mie spalle, mi giro vedendolo con un paio di pantaloncini da calcio neri e il petto nudo mentre con un asciugamano si sta asciugando i capelli.

"Mi stai bagnando tutta la moquette" dice scocciato prima di lanciarmi l'asciugamano, io mi risveglio da questa visione e arrossisco rendendomi conto di aver fatto la figura di un pesce lesso, guardo in basso ed effettivamente attorno a me ci sono delle goccioline, mi ero dimenticato di essere appena uscito dalla piscina.

"Senti sfigato, che ne dici di prendere le tue cose e quella stronza della tua fidanzata e andartene da casa mia? Avete già fatto abbastanza casini per i miei gusti e sinceramente mi state altamente sulle palle specialmente Irwin, dunque levatevi dai coglioni" dice il ragazzo afferrando una maglietta nera e dirigendosi verso l'uscita della sua camera, io stringo i pugni per i suoi modi di fare e mi trattengo dall'ucciderlo.
"Tu non sei così Luke" dico a bassa voce ed il biondo si blocca sulla soglia della sua camera dandomi la visuale delle sue spalle larghe e pallide.

"Che cosa hai detto?" Chiede girandosi verso di me infastidito e facendomi incontrare i suoi occhi color zaffiro luminosi.
"Ho detto che tu in realtà non sei così stronzo come fai credere, in realtà sei una brava persona Luke" dico senza distogliere lo sguardo da lui il quale mi guarda confuso e anche parecchio incazzato, so che non gli piace quando le persone gli dicono la verità che cerca di nascondere.
"Tu non mi conosci" dice scoppiando in una risata amara ed io deglutisco ricordandomi le parole di Rebecca, ha detto che non può dirmi più di un semplice no.

"Io invece Luke ti conosco molto bene" dico sospirando e abbassando lo sguardo mentre le mie dita cominciano a giocare tra loro per il nervoso.
"Non dirmi che sei uno stalker come quella pazza di Irwin" dice lui esasperato, io lo guardo confuso, che ha fatto Rebecca per essere definita stalker?
"No, non sono un cazzo di stalker, tu mi conosci" dico guardandolo negli occhi e vedo le sue labbra serrarsi mentre mi guarda confuso come se fossi fuori di testa.

"Sì ti conosco, sei il difensore di Irwin e allora? Non sei nessuno per conoscermi e dire stronzate su di me" dice facendo per girarsi e io lo fermo ancora una volta, o ora o mai più.
"Sono io" dico di colpo e Luke ancora una volta non riesce a capirmi, forse partorire sarebbe più facile che ammettere di essere quella persona.
"Io sono il ragazzo con cui ti scrivi da quasi un mese Luke, sono io quella persona" dico e vedo i suoi occhi spalancarsi per lo stupore prima che la sua testa cominci a scuotersi decisa.
"No, no, io ho parlato con una ragazza... io non ho parlato con te, tu sei un ragazzo io non parlerei mai in quel modo con un ragazzo" dice scoppiando a ridere nervoso ed io mi mordo il labbro.

Afferro il cellulare che mi ero portato dietro non appena uscito dalla piscina e sotto lo sguardo di Luke compongo il suo numero e avvio la chiamata guardando negli occhi il biondo il quale mi guarda incredulo e confuso, dopo pochi secondi una suoneria si diffonde per tutta la stanza e rimaniamo per un paio di attimi ad osservarci in silenzio mentre la musichetta continua a suonare.

"Molto divertente" dice lui incrociando le braccia al petto mentre io chiudo la chiamata, lo guardo confuso mentre lui si avvicina a me con fare minaccioso.
"Sarò molto chiaro con te perchè non voglio più vederti, sei stato molto bravo ad ingannarmi a non svelare mai la tua identità, mi hai fregato, ed ora nella tua cazzo di mente malata pensavi di poter venire qua da me e rivelarti sperando che io fossi gay come te vero?" Chiede lui mentre stringe i pugni ed io indietreggio leggermente.
"N-non è così Luke" dico e lui scuote la testa deluso.

"Non sono gay, non sono come te, io non sono fottutamente gay e tu te ne devi andare da questa casa prima che io ti ammazzi" dice chiudendo gli occhi e sento una fitta dentro di me espandersi ad ogni suo urlo.
"Luke aspetta non devi reagir.." inizio io, non voglio che mi escluda dalla sua vita in questo modo.
"Ho detto che te ne devi andare porca puttana" urla sbattendo il pugno contro il muro ed io sto per ribattere ma vedo al suo fianco apparire Catherine la quale mi guarda confusa prima di avvicinarsi a Luke il quale si allontana.

"Tutto bene amore?" Chiede lei preoccupandosi ed il biondo porta gli occhi su di me prima di annuire.
"Alla grande, lui se ne stava giusto per andare" dice ed io sorrido amaramente annuendo prima di dirigermi verso la porta e girarmi verso i due e guardare negli occhi Luke.
"Quando smetterai di fare la testa di cazzo saprai dove trovarmi" dico prima di andare in corridoio lontano da lui.
"Vai a farti fottere Michael" 



"Mi stai facendo male smettila santo cielo" mi urla Rebecca non appena arriviamo davanti all'auto di suo fratello, le mollo il polso che per la rabbia le ho afferrato troppo forte, i suoi occhi nocciola mi guardano incazzati ed io chiudo gli occhi per un'istante per cercare di calmarmi.
"Scusa, non volevo" dico io passandomi una mano trai capelli ancora bagnati mentre rivedo gli occhi di Luke furibondi contro di me.

"Come è and... okay forse è meglio fare un'altra domanda" dice lei non appena la fulmino con lo sguardo, la ragazza si avvicina a me e dolcemente mi afferra le mani con le quali mi sto torturando i capelli  e mi stringe a se in un abbraccio caldo e stretto.
"Michael, benvenuto nella friendzone" dice lei scoppiando a ridere prima di lasciarmi e guardarmi sorridente, cerco di rimanere serio ma vedendola ridere non resisto e scoppio a ridere pure io.

"Aspettami qua, so io il rimedio per questo tipo di cose" dice lei facendomi l'occhiolino e correndo verso casa sua, mi appoggio al cofano della macchina e guardo le mie scarpe prima di alzare lo sguardo verso la casa di Luke e verso la finestra della sua camera illuminata, probabilmente sarà lì dentro con Catherine mentre scopano allegramente... Dio che coglione che sono stato.

"Ecco qua, spero ti piaccia la tequila" dice Rebecca apparendo davanti a me con una bottiglia di liquore in una mano e le chiavi della macchina nell'altra, mi guarda sorridendo e facendo uno strano gioco con le sopracciglia facendomi sorridere.
"Dove l'hai presa?" Chiedo io e lei alza gli occhi al cielo.
"Era in una credenza in vetro tra degli oggetti preziosi... credo sia di valore, ed ora sbronziamoci con stile Clifford, due cuori rotti che insieme posso rimettersi insieme... cazzo, dovrebbero scriverci una canzone con questa affermazione" dice lei pensierosa facendomi scoppiare a ridere prima di rubarle le chiavi della macchina ed aprire la portiera.



"Non è vero" dico io piangendo dal ridere mentre scuoto la testa e Rebecca con ancora la bottiglia ormai mezza vuota mi guarda annuendo.
"Te lo giuro, una volta a Natale tutti fecero i regali ad Ashton e si dimenticarono di me, non so perchè lo fecero, probabilmente erano orgogliosi del loro parente Ashton Irwin vincitore del premio nazionale della gara di spelling, come sei io non sapessi fare lo spelling di anatra, A-N-T... okay sono ubriaca" dice lei facendomi scoppiare a ridere di nuovo, appoggio la testa sul volante visto che sento un forte mal di testa.

Volevamo andarci a sbronzare da qualche parte, magari in un bel pub a Londra ma ci siamo ricordati che io non ho la patente e Rebecca invece non ha il permesso di guidare dopo aver investito un vecchietto l'anno scorso ed avergli frantumato il femore scusandosi dicendo che era in ritardo per gli sconti del Black Friday.

"Voglio uscire da questa macchina e chiedere a quella Catherine se riesce a fargli venire dur... Shhhhh" dico io abbassandomi sul sedile della macchina non appena vedo la porta della casa di Luke aprirsi Rebecca fa lo stesso mentre cerca di trattenersi dal ridere.

Osservo Calum mentre ride di gusto sorreggendo una ragazza barcollante, una bella ragazza dai capelli biondi platino ondulati sulle punte e un vestito molto corto bianco che permette a tutti noi di vederle le lunghe gambe snelle, il moro la tiene saldamente mentre lei ridendo si attacca al suo collo con le braccia ridendo ubriaca marcia, dietro di lui appare Hemmings il quale fa uno strano gesto a Calum che annuisce prima di condurre la ragazza verso la sua macchina e farla sedere con dolcezza sul sedile del passeggero mentre lei cerca di dargli un bacio sulla guancia.

Rebecca smette di ridere mentre segue con lo sguardo Hood il quale di corsa torna verso il biondo e gli dice qualcosa che lo fa ridere prima di battergli il cinque indicando la ragazza in macchina che lentamente sta crollando con la testa in avanti, il moro dopo aver salutato Luke torna in macchina e parte a grande velocità.
Mi giro verso la ragazza accanto a me la quale rimane in silenzio come se stesse pensando a qualcosa di importante prima di sbattersi la mano in fronte e sbuffare esausta.

"Porca di quella puzzola, la stronzetta uscita da After aveva ragione" 


Hey Everybody

Sempre più simpatico Luke eh... Michael poverino ora ha il cuore spezzato... Calum e Luke si sono detti qualcosa di importante... Rebecca da ubriaca ha capito tutto... 
Bene, viva la confusione.

Okay, oggi sono stata a teatro per cinque ore a vedere Pigmalione in lingua inglese, inutile dire che ho dormito per cinque ore filate risvegliandomi solo quando ho sentito le persone applaudire, ma del resto ieri sera sono andata a vedere Animali fantastici e dove trovarli, niente da fare, mi sono innamorata perdutamente di Eddie Redmayne, dio che gnocco cuccioloso che è.

Vabbè parliamo di cose serie, domani pomeriggio parto per Roma dunque questo weekend non riuscirò ad aggiornare e la prossima settimana sarò in fase pre-simulazione terza prova... ho solo un'intero libro di storia da studiare e anche cercare di capire come copiare chimica... ma dettagli, cercherò di aggiornare anyway, perchè sono una brava persona.

Se siete di Roma per favore consigliatemi una buona pasticceria perchè ho una voglia di saccottini al cioccolato in questo preciso istante che non avete un'idea.

Smetto di dire stronzate e mi metto a scrivere Girl Talks Wolf, forse riesco ad aggiornare stasera, buona vita a tutte.

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