Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Chapter 19.

Clint:<<Quindi, fammi capire bene, vieni da un altro pianeta?>>

Annuisco.

Clint:<<E ti chiamano la salvatrice perché sei venuta qui per salvare la Terra e aiutare Tony Stark?>>

Io:<<Esatto, hai centrato il punto.>>

Corruga le sopracciglia.
Dopo la lite che abbiamo avuto durante la riunione nella sala principale, mi sono imbattuta nel personaggio più esposto del momento, colui che era stato rapito e ipnotizzato dallo scettro di Loki.
Diciamo che, dopo aver avuto quasi tutta la squadra contro, passare del tempo con Clint Barton mi è sembrata l'opzione migliore.

Clint:<<C'è ancora un cosa che però, mi lascia perplesso.>>

Siamo rimasti nella stanza del porto d'armi, seduti sopra una grande casseruola in mezzo alla stanza, ci era sembrato il luogo migliore per poter conversare e scappare dalla nostra attuale realtà.

Io:<<Dimmi pure.>>

Non pensavo di arrivare già a questo ''rapporto confidenziale'', nel mio pianeta ci diamo costantemente del ''voi'' ma qui si passa subito al ''tu'' e cosa non meno importante, lui è stato appena salvato da morte certa, eppure è incuriosito dalle mie origini e dalla mia storia.

Inizialmente mi ero fatta un'idea sbagliata di lui, non è cosi male, apparentemente sembra essere una persona molto scontrosa e distante ma in realtà si protegge dal mondo li fuori, dopo tutto quello che ha passato credo sia un miracolo che non sia passato dalla parte oscura.

Oh Midgard,sei cosi strana.

Clint:<<Sei una pura di cuore e non uccidi per salvare il mondo, giusto?>>

Io:<<Giusto.>>

Clint:<<Perché?>>

Sospiro.

Io:<<Vedi, per un puro di cuore, uccidere significherebbe...>>

Mi interrompe.

Clint:<<Cedere all'oscurità.>>

Abbasso il capo e sospiro, trovando improvvisamente le mie unghia più interessanti.

Io:<<Già...>>

In questo momento ha lo sguardo di una persona che ha risolto un'equazione matematica dopo aver pensato per 3 ore al suo procedimento.

Clint:<<Il tuo cuore si macchierebbe e non saresti più la salvatrice.>>

Forzo un sorriso, ricambiando il suo sguardo.

Io:<<Vedo che hai fatto i compiti a casa, sono colpita.>>

Abbozza una risata e mi osserva attentamente.

Clint:<<Sei un osso dura, ragazzina.>>

''Ragazzina.''
Ripenso a Tony e alla discussione che abbiamo avuto e a tutte le parole che sono state dette.
Non so cosa fare e neanche cosa pensare, riesce sempre a cacciare fuori la parte peggiore di me, sempre nelle occasioni in cui sarebbe meglio evitare.

Non riusciamo a smettere di discutere e neanche a trovare un punto d'incontro.
Inizio a pensare che forse i nostri cuori non siano davvero destinati.

Clint sembra notare il mio cambio d'umore improvviso.

Clint:<<Nessuno comprende il tuo dolore, non è cosi?>>

Forzo un sorriso.

Io:<<Non voglio piangermi addosso.>>

Non si arrende facilmente e prosegue con il suo discorso.

Clint:<<Sei qui per salvare un pianeta che non è il tuo, potresti anche concederti un momento per farlo.>>

E sento magicamente, per la prima volta, quel calore che mi circonda le braccia, quasi simile a quello di un abbraccio.
La comprensione e l'empatia, cose che da quando sono qui, nessuno mi ha mai dimostrato.

Io:<<Diciamo che, se non ci fossero due pianeti a rischio d'estinzione, potrei anche concedermi 5 minuti di pianto isterico per realizzare tutto quello che sto vivendo ma ora non mi è possibile.>>

Mi sorride dandomi una pacca sulla spalla, probabilmente è un suo modo per infondermi coraggio e lo apprezzo, dato che sembra essere stato l'unico ad offrirmi una spalla su cui piangere senza neanche conoscermi.

Qualcuno irrompe improvvisamente nella stanza.

Steve.

Steve:<<Abbiamo localizzato Loki, si dirige a Manhattan.>>

Pensierosa guardo un punto indefinito nella stanza, rivelazione che mi lascia alquanto perplessa e solo poco dopo mi rendo conto del perché.

Strabuzzo gli occhi e ricambio lo sguardo teso di Steve.

Io:<<A Manhattan c'è la S...>>

Mi interrompe.

Steve:<<Stark Tower, si.>>

All'improvviso, sento un macigno nel petto, ansia, paura, rabbia, panico, tutto insieme e non so quanto ancora potrò sopportare tanto stress.

Forzo un sorriso lasciando andare un sospiro affannoso, dovuto alla paura di quel che sta per avvenire, mi alzo salutando Clint con una pacca sulla spalla e un sorriso di cortesia, anche per ringraziarlo della compagnia.

Io:<<Ti sono davvero grata, Clint Barton.>>

Mi sorride amabilmente.

Clint:<<Dovere, ragazzina.>>

Gli offro un sorriso di ricambio, mi alzo definitivamente dalla casseruola e vado verso Steve.

Sorpasso Steve ringraziandolo per avermi aggiornata e mi ritiro nel mio dormitorio.

Decido cosi di estraniarmi del tutto da questa situazione fino al nostro arrivo a Manhattam, approfittandone per riposarmi un po' e schiarirmi le idee, credo sia la cosa migliore.

Entro nella mia stanza e mi lascio cadere esausta sul letto singolo disposto al centro della stanza.

Mi manchi madre adorata.
Chissà come stai e cosa stai facendo in questo momento, se tu e papà mi starete pensando o chiedendovi cosa stia facendo, se siete al sicuro, chissà se sarai fiero di me padre, devi credermi, ce la sto mettendo tutta per non deluderti e salvare il nostro mondo ma quando la fine sembra essere vicina c'è sempre qualcosa che rovina i nostri piani.
Spero di rivedervi presto perché sento la vostra mancanza fin dentro le ossa.

Sono sdraiata sul letto ad occhi chiusi godendomi questi attimi di pace e di silenzio, senza nessun rimprovero, nessuna discussione, nessuno sguardo indiscreto.

Bussano alla porta.

Come non detto.

Apro gli occhi ed alzo il busto fino a rimanere seduta sul letto e non più sdraiata, come mi sarebbe piaciuto continuare a stare distesa su questo non meraviglioso letto.

Sbuffando, mi dirigo verso la porta.

Io:<<Chi è? Non ci sono per nessuno.>>

Apro la porta e mi ritrovo davanti l'ultima persona che desideravo vedere in questo momento.

Tony:<<Neanche per me?>>

E' davanti la mia porta che mi guarda mortificato e dispiaciuto alla stesso tempo, si sarà reso conto che questa volta mai sarei andata a bussare alla sua porta per chiarire una situazione che per me era anche inutile trattare, la missione non si abbandona, soprattutto se abbiamo perso un soldato che credeva fermamente in questo progetto.

Tony:<<Ehi...possiamo parlare un po'?>>

Cerco di chiudere la porta ma lui ci infila un piede, impedendomi di chiuderla.

Io:<<Cosa vuoi? Stavo per andare a riposare.>>

Apro di poco la porta per non chiudergliela in faccia,mi guarda con occhi sofferenti e li decido di scostare la porta e farlo entrare, chiudendomela poi alla spalle.

Tony:<<Volevo solo dirti che mi dispiace, davvero tanto per quello che è successo prima.>>

Abbasso lo sguardo senza proferire parola.

Apprezzo che lui adesso sia qui, sono troppo ferita ma potrebbe essere anche l'ultima volta che lo avrò cosi vicino e mi manca sentire il suo profumo e stringermi tra le sue braccia.

Poco dopo mi decido a parlare.

Io:<<Non preoccuparti, siamo tutti molto stressati, Loki sta mettendo a dura prova la nostra pazienza.>>

Afferra il mio viso tra le sue mani, costringendomi a guardarlo, con le nostre fronti pronte a sfiorarsi.

Tony.<<Noi dovremmo appoggiarci e infonderci coraggio a vicenda e invece non faccio altro che renderti le cose difficili e non ho mai provato ad immedesimarmi nella tua situazione e nel tuo dolore e ti chiedo scusa per questo, ti prego di perdonarmi, non voglio combattere e rischiare la mia vita senza averti detto quanto mi dispiaccia.>>

Ed è proprio adesso che mi ha messa a dura prova, far vincere l'orgoglio e chiudergli la porta in faccia o alzare bandiera bianca?

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro