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Chapter 16.

Il tempo passa e di conseguenza anche la mia permanenza sulla Terra, il susseguirsi di strani eventi continua a sconvolgere la mia vita su questo pianeta, situazioni che mai mi sarei aspettata di dover affrontare.
Non credevo di poter arrivare a provare tutte queste emozioni, di sentirmi cosi appagata, non credevo neanche fosse possibile provare tali sensazioni grazie ad un essere umano.
Ma in me è nata un'altra emozione: la paura.
Di cosa? Di quel che sento, di tutti quei sentimenti contrastanti che stanno prendendo sempre di più il sopravvento, facendo sì che la mia anima così come la mia aura siano scomposte e scombinate da tali emozioni.

Jarvis:<<Buongiorno signorina Swan,come ha dormito?>>

Sorrido per la voce robotica che accompagna la mia entrata in cucina.
Questo non fa altro che mettere in dubbio chi sia il suo creatore, data la notevole differenza nell'approcciare con le persone.

Io:<<Diciamo che è stata la prima notte in cui ho chiuso entrambi gli occhi da quando sono su questo pianeta.>>

Con i piedi in punta,cerco di aprire lo scaffale per prendere il piccolo contenitore del caffè macinato ma con scarsi risultati.

Jarvis:<<È forse dovuto alla serata che ha passato ieri sera,signorina Swan?>>

Poggio le piante dei piedi a terra,scombussolata per la domanda alquanto imbarazzante, domanda che mi è stata posta da una voce elettronica, comandata per..ad oggi me lo chiedo ancora.

Tony:<<Cos'è che hai combinato ieri sera,Swan?>>

Non riesco a voltarmi perché è proprio dietro di me e prima che me ne accorgessi, si struscia nella parte di dietro del mio corpo per prendere il caffè nel ripiano in alto,quel che non sono riuscita a raggiungere.

Si sofferma sul mio collo, respirandovi sopra, provocando in me un miscuglio di emozioni nel mio stomaco e brividi lungo tutto il corpo.

Scosto leggermente il mio viso verso il suo, ancora a pochi millimetri dal mio collo, giusto per vederlo meglio.

Io:<<E tu Stark,cos'hai combinato ieri sera?>>

Giro il capo completamente ritrovandomi di fronte a lui, ciò fa si che i nostri nasi quasi si sfiorino, facendoci cadere in una tentazione pericolosa.

Tony:<<Vuoi che te lo mostri?>>

E che Dio mi perdoni ma si, qualsiasi cosa tu voglia mostrarmi io l'accoglierò e l'accetterò senza obbiettare.

Io:<<Attendo con ansia.>>

Lentamente, quasi come fosse una tortura, si avvicina a me non distogliendo neanche per un secondo il suo sguardo dalle mie labbra, ed io stavo morendo dalla voglia di sentirlo così vicino nuovamente.

Chiudo gli occhi bramando un momento che sembra non arrivare mai,fino all'istante in cui poggia le sue labbra sulle mie, e il resto sembra storia.

Mi attira a se stringendomi la vita mentre io con le mie braccia avvolgo il suo collo attirandolo ancora di più a me, la sua assenza quasi mi brucia dentro, sento una sensazione di completezza, lui è il pezzo mancante ma non di questa missione, è il mio.

Mi stacco controvoglia da lui,ricordandogli di dover partire per una missione che salverà il mondo così come potrebbe salvare l'intero universo.

Tony:<<Te l'ha mai detto nessuno che sei incredibile nel rovinare i bei momenti?>>

Inizio ad allontanarmi ridacchiando per via della sua reazione.

Io:<<Si,recentemente.>>

Tony:<<Ah si? E chi se posso sapere,vorrei stringergli la mano.>>

Io ridendo, sono già entrata nella stanza ma sento in lontananza la risposta ironica di Jarvis, dato che oramai solo lui è in grado di capirmi subito.

Jarvis:<<È lei signore, gliel'ha appena detto.>>

Tony:<<Jarvis,non ti ho programmato per venire in mio sfavore, devi essermi grato non fare l'ingrato.>>

E non so dire per quanto tempo abbia continuato a discutere con il suo assistente virtuale, così come non so dare una spiegazione a ciò che il mio cuore stia provando in questo momento.

Il viaggio è stato molto silenzioso, perché sappiamo a cosa stiamo andando incontro ma questo sicuramente non ha fermato le occhiatine e sorrisini nascosti di Tony.

Appena arrivati sull'Helicarrier, mi rendo conto che sono già tutti qui, Steve, Bruce, Nick, Natasha e Phil.

Io:<<Sono felice di rivederti.>>

Steve viene verso di me stringendomi in un abbraccio.

Steve:<<Anche io sono sollevato nel vedere una faccia amica.>>

Sorrido, lasciandogli una carezza sulla guancia destra.

Io:<<Sono felice che tu sia qui.>>

Forza un sorriso lasciandomi un bacio sulla fronte.

Steve:<<È diventata anche la mia battaglia adesso.>>

Abbasso lo sguardo,ricordandomi di essere stata io a dargli la notizia che, coloro che affronteremo sono esattamente le stesse creature che gli hanno provocato tanta sofferenza diversi anni fa.

Io:<<Lo capisco.>>

Poggia due dita sotto il mio mento, cercando di alzarmi il volto.

Steve:<<Non è colpa tua, scricciolo.>>

Sorrido, sia per il nomignolo che per la rassicurazione.

Tony:<<Si d'accordo, se abbiamo finito con questa telenovela, direi che possiamo dare il via a questa carneficina.>>

Alzo gli occhi al cielo, era troppo bello per essere vero, finalmente è tornato nella sua versione originale.

Steve:<<Maite, hanno lo scettro.>>

Mi volto rapidamente verso di lui.

Io:<<Cosa?>>

Steve annuisce.
Sono sconcertata, com'è possibile che mi sia stata omessa un'informazione così importante?

Io:<<Chi è riuscito nell'impresa?>>

Abbassa il capo.

Io:<<Steve,chi è stato?>>

Steve:<<Ero io a carico della missione ma Tony è venuto in mio soccorso, così siamo riusciti a privarlo dello scettro.>>

Per un momento la mia testa inizia a far male,sento una forte pressione per tutto il cranio e dentro di me rimbomba una voce che non riesco a decifrare.
Non riesco a capire cosa mi stia succedendo, da dove proviene questa strana energia?

Aspetta,
questa voce la riconoscerei tra mille.

"Sono qui."
"Ti ho trovata."

Loki.

Steve:<<Maite,cosa ti succede?Stai bene?>>

Il dolore è sempre più forte.

Steve:<<Maite!>>

Steve:<<Per l'amor del cielo Maite, rispondimi!>>

Fa tanto male, la testa gira, le orecchie fischiano, Loki cosa mi stai facendo?
Non puoi essermi entrato nella mente, so che non sei dentro la mia testa, eppure perché ti sento così vicino?

Tony corre verso di me,non appena mi vede piegata in due dal dolore.

Tony:<<Che succede?Cos'ha?>>

Si volta verso Steve.

Tony:<<Cosa le hai fatto!?>>

Steve:<<Invece di trovare un colpevole, cerchiamo di capire cos'ha!>>

Questa volta, si rende conto che non può controbattere e ritorna a guardami, cercando di capire da dove provenga il mio malessere.

Tony:<<Hei tesorino, respira, d'accordo?Chiudi gli occhi e ricordati che l'oscurità non potrà mai prendere il sopravvento, non dimenticarti di chi sei e cosa rappresenti.>>

Il dolore cominciava ad essere meno intenso, piano piano iniziava a scomparire.

Tony:<<Tu sei la luce.>>

Io sono la luce.

Lentamente, riapro gli occhi, tenendomi la testa fra le mani riesco a far alleggerire ancor di più il dolore, scomparendo quasi del tutto.

Osservo Steve e Tony, mi soffermo particolarmente su quest'ultimo, confusa se ringraziarlo per il grande aiuto che mi ha dato o sconvolgermi per le conclusioni a cui sono arrivata.

Steve:<<Possiamo sapere cosa ti è successo?>>

Io:<<Lui è qui.>>

Tony:<<Di chi stai parlando?>>

Steve mi guarda complice, sa che ho capito.

Io:<<Loki è qui, l'energia che sento è completa, lo scettro non è in grado di fare ciò senza colui che lo possiede, sono entrambi su questa nave.>>

E questo per me, è troppo.

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