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Chapter 15.

Alla fine io e Tony abbiamo passato tutta la serata a raccontarci gli episodi più divertenti e emozionanti delle nostre vite,nonostante i diversi mondi da cui proveniamo,anche perché,l'amore funziona nello stesso modo in tutto l'universo,giusto?

Dalla riunione di ieri,è saltato fuori che tra qualche giorno saremmo dovuti partite per Stoccarda,è li che è stato rilevato Loki,attualmente stiamo organizzando il miglior modo possibile per catturarlo senza nuocere alla città e ai suoi abitanti,dobbiamo scegliere molto attentamente le prossime mosse.

Ora,mi trovo con Tony sulla terrazza,seduti su una coperta a guardare le stelle,anche se a dir la verità,più che le stelle,sto cercando di spiegargli come funzionano le cose nell'universo.

Tony:<<Quindi,mi dicevi..dov'è che si trova Asgard?>>

Sorrido guardando l'immenso cielo davanti a me.

Io:<<Si trova nel regno di Ásaheimr.>>

Corruga le sopracciglia e mi guarda con fare ovvio ma mi rendo conto che la sua ovvietà è ironica.

Tony:<<Oh ma si,certo,come ho fatto a non pensarci prima?>>

Sposto lo sguardo dalle stelle e inizio ad osservare lui,gli sorrido dolcemente.
È così tenero con quella sua espressione corrucciata.

Io:<<Non è così complicato,funziona nell'esatto modo in cui funziona la Terra,ogni paese ha la sua capitale,d'accordo?>>

Annuisce osservandomi in maniera confusa,questo mi conferma di poter continuare il mio discorso.

Io:<<Molto bene,Asgard è la capitale di Asaheimr,nonché Terra degli Dei.>>

I lineamenti del suo viso mi fanno intendere che ha capito,soprattutto dal mezzo sorriso che gli è appena spuntato sul volto.
Sembra così interessato a questo argomento e nel sapere nei minimi dettagli ogni cosa,e guai a me se salto qualche pezzo della storia.

Tony:<<Quindi Asgard è una grande città?>>

Non è proprio una città,noi asgardiani usiamo il termine sala, secondo l'usanza nordica, per indicare l'edificio principale nel quale hanno luogo le feste nelle varie occasioni speciali,diciamo che sono tante sale messe insieme ma questa è un'altra storia,diamo per buona la grande città o magari,provo a spiegarlo in un altro modo.

Io:<<È più un grande castello,che è diviso in 12 palazzi principali.>>

Tony:<<E sono pronto a scommettere che questi 12 palazzi principali hanno dei nomi,non è così?>>

Io:<<Già.>>

Tony:<<Secondo te li voglio sapere?>>

Io:<<Non te ne ricorderesti neanche uno,credimi.>>

Gli sorrido e lui ricambia,scuotendo la testa.

Tony:<<Voi asgardiani siete così complicati.>>

Rido scuotendo il capo,stringendomi di più la coperta che ho sulle spalle.

Io:<<Non immagini quanto.>>

Tony:<<E invece tu?Che mi dici di te?>>

Si volta verso di me e il suo sguardo non fa altro che farmi venire la pelle d'oca,sono sicura che non sia il freddo.

Io:<<Cosa vorresti sapere?>>

Poggia la testa sulla mano sinistra,che a sua volta è poggiata sulle gambe.

Tony:<<Qualsiasi cosa.>>

Io:<<Non c'è molto da dire su di me.>>

Tony:<<Io sono sicuro di si.>>

Quali sono le cose che voglio che lui sappia?E perché ci sono delle cose che voglio nascondergli?
Non posso pretendere che lui sia sincero con me e non mi nasconda nulla,se io non sono disposta a raccontargli la verità sulla mia vita.

Stavo per prendere parola quando Tony mi interrompe.

Tony:<<Non so,ad esempio,non hai mai parlato dei..tuoi genitori?>>

Già,i miei genitori,proprio il tasto che meno volevo toccare.

Io:<<Ho lasciato Asgard mentre Thor era in guerra con Loki, non so come siano le cose ad Asgard,non so nulla dei miei genitori da troppo tempo ormai,spero solo che stiano bene,anzi,sono sicura che sia così,e beh,io..non saprei che altro dirti..>>

Tony:<<Ti mancano?>>

Forzo un sorriso,guardando l'immensità che c'è davanti a noi.

Io:<<Molto.>>

Tony:<<Cosa ti manca di più?>>

Quasi mi vengono gli occhi lucidi nel ricordare ma cerco di trattenermi e mi limito a sorridere nostalgica mentre penso ad uno dei tanti ricordi che ho con i miei genitori.

Io:<<Beh,prima di qualsiasi evento a mia madre piaceva pettinarmi i capelli,qualsiasi esso fosse,anche prima di andare a dormire,adorava farmi varie acconciature che apprendeva poco a poco e da lì,tra un sorriso e una carezza iniziavamo a canticchiare una canzone che mi dedicava sempre prima di andare a dormire,ha una voce magnifica,davvero celestiale...>>

Tony:<<Adesso capisco da chi hai ripreso.>>

Abbasso il viso imbarazzata e trattengo un sorriso,era un bellissimo complimento.
Non so più cosa fare con quest'uomo,non riesco a capire perché mi sento così ogni volta che è vicino a me,per non parlare di quando mi guarda,mi sorride e poi mi fa uno dei suoi complimenti che mi imbarazzano ogni volta,nonostante cerchi in tutti i modi di non farlo notare,sono sicura che lui sappia benissimo l'effetto che mi fa.

Tony:<<Tuo padre?>>

Volto il capo verso di lui,sorpresa dalla domanda,nonostante fosse scontato che me l'avrebbe chiesto,io non mi abituerò mai.

Sospiro e forzo un sorriso.

Adoro mio padre,davvero tanto ma la situazione della mia famiglia è complicata,soprattutto il ruolo di mio padre nella mia vita,adoro mio padre perché ha saputo dire addio alla sua vita passata ma si sa che il passato ti segue sempre.

Io:<<Mio padre è una persona molto speciale,sembra sia stato creato apposta per interpretare il ruolo di asgardiano modello.>>

Suonando ironica,mi porto le gambe verso l'addome e le abbraccio,con la coperta che mi avvolge ancora le spalle,poggio il mento sulle ginocchia.

Tony:<<Che vorrebbe dire?>>

Titubante,mi volto verso di lui e cerco di spiegarmi mentre lui è ancora girato verso di me, ha la testa leggermente inclinata e mi sguarda dalla testa ai piedi,e ancora una volta,sono incapace di decifrare il suo sguardo.

Io:<<Non è mai stato una persona estremamente affettuosa,non come mia madre ma se non altro,sono certa che voglia il meglio per me,so che è così,anche se alle volte il ruolo che interpreta sembra sovrastare quello del padre.>>

Tony:<<Quello di asgardiano perfetto?>>

Più o meno.

Io:<<Già.>>

Tony:<<Sono sicuro che saranno orgogliosi dal lavoro che stai facendo qui.>>

E non so perché,questa sua affermazione mi scalda il cuore,mi fa sentire importante e per la prima volta sento che vale davvero la pena quello che sto facendo,ed è meraviglioso.
Io sono sempre stata sotto l'ala di mio padre,o meglio,nascosta dietro di lui e il suo personaggio,sapere che qualcuno che non siano i miei genitori e Thor si fidi di me e creda in quel che faccio è davvero incredibile.

Io:<<Mi piacerebbe tantissimo che lo fossero,soprattutto mio padre.>>

Corruga le sopracciglia.

Tony:<<Perché non dovrebbe esserlo?>>

Sospiro.

Io:<<È un uomo molto pretenzioso,mi ha educata al meglio,così dice lui,dice che devo dare sempre il 110% nei vari compiti che mi vengono assegnati,diciamo che,il mio compito è portare in alto il nome della mia famiglia e cerco sempre di non deluderlo.>>

Tony:<<Mi suona così familiare.>>

Volto il capo verso di lui e questa volta,è lui a guardare un punto indefinito davanti a se.
Credo di aver toccato un tasto dolente.

Io:<<Intendi tuo padre?>>

Forza un sorriso e li capisco che si sta riferendo proprio a lui.

Io:<<Sai,non sempre i genitori credono di dover essere affettuosi con i propri figli per potergli dare un'ottima educazione o creare un qualsiasi tipo di legame con loro, questo non dev'essere per forza un male,bisogna solamente capire che lo fanno per spronarci a fare sempre meglio ma mi rendo conto che,quando si è dei bambini ci si facciano solo tante domande senza mai avere una risposta e molte volte arrivare anche a conclusioni affrettate,come pensare che i nostri genitori non ci amino come vorremmo.>>

Si volta verso di me,con lo sguardo perso,ed io vorrei solamente stringerlo a me e dirgli che andrà tutto bene ma non posso.

Tony:<<Quando hai capito tutto questo poi,cos'hai fatto?>>

Gli sorrido dolcemente e inclino la testa verso destra per ammirarlo meglio,è così bello.

Io:<<Sono grata ogni giorno per la vita che hanno scelto di darmi,nonostante all'inizio sia stato difficile,il primo passo è dire grazie,grazie per la vita che ci è stata data.>>

Si avvicina lentamente a me,guardandomi così intensamente da farmi sentire nuda sotto i suoi occhi.

Tony:<<Io l'unica cosa di cui sono grato in questo momento,sei tu.>>

Senza aggiungere altro,con il cuore che batte all'impazzata,le sue labbra combaciano con le mie ed io ho poco tempo per metabolizzarlo,perché poco dopo chiede accesso alla lingua ,accesso che gli do subito dopo.

Come poter spiegare quello che sento in questo momento?Paura?Felicitá?
Ho paura,tantissima,soprattutto delle conseguenze ma in questo momento non mi importa di nient'altro se non di lui.
Voglio vivermi questo momento finché posso,con il cuore che batte all'impazzata e le sue labbra che cercano disperatamente le mie.

Poco dopo,interrompe all'improvviso il bacio e poggia la sua fronte sulla mia,accarezzandomi con entrambe le sue mani il volto.

Tony:<<Da quando sei entrata a far parte della mia vita,sono grato ogni giorno.>>

Detto questo,poso la mia mano sul suo viso e lo guardo come non l'ho mai guardato prima.
Non saprei spiegarlo ma dentro di me sento crescere un sentimento meraviglioso che mi sprona ad essere migliore e dargli tutta me stessa,farlo sentire come lui fa sentire me ogni singola volta che mi guarda in questo modo.

Sorrido ampiamente e quando lo nota,fa lo stesso,poggiando nuovamente le sue labbra sulle mie e tutto intorno a noi svanisce,con tutte le mie paure,perché lui le abbatte tutte.

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