Chapter 14.
Tony da quando siamo tornati,non ha fatto altro se non rinchiudersi nel suo laboratorio e non uscire per ore,e in questo tempo non ho fatto altro che pensare di aver esagerato con lui e che non mi debba dare nessuna spiegazione,ma non riesco a capire cosa mi succede da quando sono arrivata su questo pianeta.
Il mio pensiero torna nuovamente al signor Stark,non ha mangiato nulla e sono giorni che non dorme,dovrei portargli qualcosa da mangiare?Dovrei andare da lui a parlargli?
Vado in cucina cercando quanti più ingredienti possibili per cercare di fare qualcosa di quanto più simile ad un hamburger.
Faccio cuocere la carne su una piastra e appena prende colore,le faccio un taglietto nel
mezzo per vedere se è cotta ed effettivamente è così.
Senza neanche pensarci,mi ritrovo a camminare in direzione del laboratorio per vedere cosa combina il signor Stark e magari convincerlo a riposarsi.
Io:<<Jarvis?>>
Jarvis:<<Signorina Swan?>>
Io:<<Mi dirigo verso il laboratorio,riesci a consentirmi l'accesso?>>
Jarvis:<<Accesso consentito.>>
Io:<<Grazie Jarvis.>>
Jarvis:<<Sempre un piacere poter esserle d'aiuto.>>
Sorrido e scuoto la testa.
È davvero incredibile tutto ciò che il signor Stark è riuscito a fare e ad inventare,non ho mai conosciuto una persona così, non riesco neanche a capire se gli abbia appena fatto un complimento o meno.
Scesa al piano di sotto,mi ritrovo di fronte l'entrata del laboratorio e senza fare nulla,le porte si aprono automaticamente,rivelandomi Tony alle prese con un'armatura non ancora completata ma non dubito che la finirà in poco tempo.
Io:<<Signor Stark?>>
Non si gira a guardarmi perché troppo concentrato con quello che sta facendo ma
credo che ci sia qualcosa di più.
Deve essere successo qualcosa o c'è qualcosa che lo turba.
Io:<<Signore,tut..>>
Mi interrompe voltandosi verso di me,non togliendo le mani dall'armatura.
Tony:<<Cos'è questo odore?>>
I nostri sguardi cadono sul piatto che ho tra le mani e mi trovo in imbarazzo davanti al
suo viso che mi osserva.
Mi avvicino lentamente alla sua postazione cercando di dire qualcosa ma non faccio altro se non che balbettare.
Io:<<Io ecco..è rinchiuso qui da molto tempo,così..ho pensato che..magari avesse fame,dato che non ha cenato.>>
Perché sono così nervosa?Dov'è finita tutta la sfacciataggine di stamattina prima della riunione?l
Poggio il panino sul tavolo da lavoro e incrocio le braccia al petto,non sapendo più cosa dire.
Tony:<<È venuta qui per questo?Le ho detto che non sarebbe riuscita a resistermi per sempre.>>
Si volta completamente verso di me,lasciando quel che stava facendo e rivolgendomi tutta la sua attenzione.
Io:<<Beh..non l'ho più vista dopo la riunione e volevo vedere come stava.>>
Alza un sopracciglio.
Tony:<<Quindi..vuol dire che non è più arrabbiata?>>
Sospiro avvicinandomi a lui,abbasso lo sguardo incapace di guardarlo.
Io:<<A tal proposito,io..volevo dirle che mi dispiace davvero per essermi arrabbiata con lei,non avrei dovuto.>>
Alzo lo sguardo per un secondo per poi riabbassarlo,per quella piccola frazione di secondo,posso giurare di aver visto un piccolo sorriso.
Io:<<Non è tenuto a dirmi tutto e non me la sarei dovuta prendere con lei.>>
Prima che possa rendermene conto,Tony poggia la sua fronte sulla mia e mi accarezza le braccia,riuscendo a farmi sentire il battito del mio cuore aumentare sempre di più.
Oh signor Stark,se solo lei sapesse.
Tony:<<Non deve scusarsi,non che mi dispiaccia che lei sia così carina con me ma..non ce ne bisogno,insomma,lei ha ragione,devo fidarmi di lei solo che...non sono abituato al lavoro di squadra.>>
Io:<<Signore..>>
Chiudo gli occhi godendomi il momento,questa sua vicinanza che non fa altro che farmi bene al cuore,così come il suo profumo che inebria le mie narici.
Tony:<<Può smetterla di chiamarmi signore?Vorrei arrivassimo al livello successivo,in cui mi da del tu.>>
Io:<<Non lo so,non credo che..>>
Mi interrompe.
Tony:<<Con Steve è già arrivata a quel livello.>>
Io:<<Steve si fida di me.>>
Si stacca da me lasciandomi a dir poco confusa,si è allontanato tornando a lavorare alla sua armatura e non mi degna neanche di uno sguardo.
Tony:<<Ha ragione,quasi dimenticavo che vi ritenete esseri speciali,lui è stato scongelato come fosse una cena precotta,invece lei?Ah giusto,lei è la salvatrice,non c'è nulla da aggiungere su di lei,no?>>
Riesco a sentire dentro di me un vuoto alla bocca della stomaco,è una sensazione abbastanza scomoda,non mi sarei aspettata una reazione del genere,e probabilmente,se mi avesse trapassato un proiettile in questo preciso istante,non sarebbe uscita neanche una goccia di sangue.
Ma cosa diamine è appena successo?
Mi avvicino a lui prendendogli un braccio costringendolo a guardarmi.
Io:<<Possa sapere qual è il suo problema?>>
Lancia sul tavolo gli attrezzi che aveva tra le mani e prende a guardarmi in modo abbastanza agitato.
Tony:<<Il mio problema è lei.>>
Mi punta il suo dito contro,avvicinandosi sempre di più a me mentre io indietreggio man mano che si avvicina.
Tony:<<Da un momento all'altro si presenta qui dicendo di essere colei a cui sono destinato,la salvatrice,quindi decide di scombussolare la mia vita,venire a vivere nella mia industria,controllare qualsiasi cosa io faccia e non riesce neanche ad instaurare un rapporto che non sia professionale con me mentre con Capitan ghiacciolo le riesce piuttosto bene,non è così?>>
Mi allontano da lui,forzando un piccolo sorriso,anche se mi ha fatto male sentire il modo in cui si è rivolto a me,questa volta non mi sono sentita ferita.
Io:<<È arrabbiato con me perché ho instaurato un dialogo cordiale e non utilizzato verbi coniugati in terza persona con Steve?>>
Ha il fiatone per via del suo piccolo monologo ma nonostante ciò,non mi ha tolto gli occhi di dosso neanche per un istante.
Tony:<<Detto così,suona infantile ma si,ha centrato il punto.>>
Mi avvicina a lui e gli lascio un bacio sulla guancia mentre con una mano gli accarezzo il viso,mi stacco dopo qualche secondo e lo guardo negli occhi.
Io:<<Se è questo che preferisci,allora d'accordo.>>
Tony:<<Dovrei irritarmi più spesso.>>
Mi allontano leggermente da lui ridacchiando,per via del suo senso dell'umorismo.
Tony:<<Ti ringrazio.>>
Corrugo le sopracciglia per la confusione e mi fa cenno con il capo verso il panino.
Io:<<Oh..figurati,mi ha fatto piacere fare qualcosa per te.>>
Gli scappa una risata e sul suo viso prende vita un'espressione ironica.
Tony:<<Fai già troppo per me,credimi.>>
Io:<<E ti da fastidio?>>
Tony:<<Come?No..Io..>>
Prende lo sgabello dove vi era seduto poco prima mentre lavorava e ci si siede sopra,avvicinandosi a me,tanto da rimanere l'uno di fronte l'altra.
Tony:<<Da quando sei arrivata qui,non so cosa mi stia succedendo e non so neanche come spiegartelo senza sembrare uno squilibrato.>>
Mi prende entrambe le mani,soffermandosi sulla sinistra,sfiorandomi il segno sul polso.
Tony:<<Che sia per questo?>>
Fa riferimento allo stesso segno che ha lui sul polso e non so se è un modo per chiedermi di parlargli e dirgli di più al rispetto.
Scuoto il capo negando.
Io:<<Tutto quel che senti,dipende da te.>>
Tony:<<E allora perché quando combattevi con il distruttore,era come se stessi provando il tuo stesso dolore?Sentivo il mio corpo bruciare.>>
Sospiro abbassando momentaneamente il capo,per poi rialzarlo poco dopo,all'altezza del suo sguardo.
Io:<<In quel momento ho rischiato di morire e l'unico modo per spezzare il nostro legame è la morte di uno dei due.>>
Mi osserva confuso e sorpreso allo stesso tempo.
Tony:<<Quindi ogni volta che uno dei due rischia la vita,lo percepiremo entrambi?>>
Annuisco.
Io:<<Il segno è posizionato sul polso sinistro,sul lato del cuore,questo ci permette di sentire anche quando il cuore di uno dei due cessa di battere.>>
Gli stringo le mani per infondergli coraggio e in risposta,lui osserva le nostre mani intrecciate,non facendo altro che stringerle di più.
Tony:<<Perché un cerchio?>>
Sorrido per la sua improvvisa curiosità.
Io:<<Perché Midgard è a forma di cerchio,com'è che dite voi umani?Che è tonda,no?Il che significa che è in costante mutamento,un ciclo di avvenimenti,quindi le è stato attribuito questo segno.>>
È ancora più confuso di prima e non faccio
altro,se non emettere una piccola risata.
Tony:<<Midgard?Cos'è una specie di parco giochi dei mutanti?>>
Alzo le spalle e annuisco.
Io:<<Non avrei saputo descriverla meglio.>>
Tony:<<Che posto è?>>
Mi scosto leggermente da lui,il che lo fa alzare dalla sedia per poggiarsi di schiena sul tavolo da lavoro.
Io:<<Midgard è uno dei nove regni,ad essere più precisi,è il regno degli uomini.>>
Incrocio le braccia al petto,aspettando che dopo questa piccola informazione,capisca di cosa sto parlando.
Tony:<<Aspetta,Midgard é la Terra?É così che la chiamate?>>
Io:<<Ci sono così tante cose che non conosci e di cui sei all'oscuro sull'universo,Tony.>>
Si stacca dal tavolo e si avvicina a me,molto
lentamente,non distogliendo mai lo sguardo da me o dai miei occhi.
Tony:<<Voglio sapere ogni cosa che riguardi te.>>
Cerco di nascondere un sorriso ma con scarsi risultati.
Io:<<Non basterà una notte.>>
Tony:<<Ho tempo.>>
È per la prima volta,mi sento importante per qualcuno,non una persona qualsiasi ma lui.
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