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Chapter 10.

Sono rientrata da poco a "casa",o meglio,alla Stark Industries.
Dopo la "chiacchierata" con Steve,mi sento strana e mi rendo conto che,non ho mai detto la mia opinione riguardo tutto ciò,non ho neanche mai trattato a fondo quest'argomento con il signor Stark,mai analizzato da vicino tutta questa situazione,sto aspettando semplicemente la prossima missione,in cui si metterà in pericolo e io lancerò una palla di fuoco al cattivo per salvargli la vita.

Jarvis:<<Bentornata signorina Swan,passato una bella giornata?>>

Chiudo gli occhi e butto un sospiro esasperato.

Io:<<Ne ho avute di migliori.>>

Di colpo mi si accende una lampadina e mi ricordo del compito che avevo assegnato a Jarvis e delle infinite riunioni del signor Stark.

Io:<<Jarvis,com'è andata con il signor Stark?>>

Jarvis:<<Il signor Stark,con mia grande sorpresa,ha partecipato a tutte le riunioni in programma.>>

Io:<<Dici davvero?>>

Jarvis:<<Non sono programmato per dire bugie,signorina.>>

Rido.

Io:<<Grazie Jarvis.>>

Capisco che,il vero motivo per cui era presente a tutte le riunioni,non era per dovere,credo di sapere il perché.

Mi dirigo al piano di sotto,sicura di trovare lì il signor Stark.
Devo ammettere però,che è la prima volta che scendo a vedere il suo "laboratorio",per tutto questo tempo ho preferito che fosse solo un posto tutto suo,in cui poteva dare sfogo alla sua creatività e grande intelligenza.
Arrivata al piano di sotto,mi poggio sullo stipite della porta,osservando il signor Stark intento ad armeggiare con del fili elettrici.

È davvero molto bello visto di profilo,e non solo,con quel po di barba ben fatta che accompagna i lineamenti del suo mento,le labbra sottili che attualmente stringe tra i denti e lo sguardo corrucciato intento a concentrarsi,sembra così bello e impossibile.
Giuro che non vorrei ritrovarmi a pensare queste cose di lui,non lo voglio davvero,ma non posso farne a meno,nonostante Thor mi abbia avvertita,io ho deciso di prendere alla leggera questa faccenda,pensando solo a portare a termine questa missione,che non so neanche se sia già iniziata e quando finirà.

Tony:<<So che è lì,signorina Swan.>>

Continua a fare quel che stava facendo senza distogliere lo sguardo.
Ma come diamine ha fatto?

Sorrido sorpresa e mi avvicino alla sua postazione.

È così bello.

Io:<<Volevo ringraziarla per non aver disdetto i suoi impegni.>>

Tony:<<Perché mi sta ringraziando per aver fatto il mio lavoro?>>

Sembra così concentrato in quel che sta costruendo che non sono neanche sicura che mi stia ascoltando.

Io:<<Lei è il capo,no?

Attiro la sua attenzione.
Volta leggermente il capo nella mia direzione e mi sorride a mezza bocca.

Tony:<<Sono felice che finalmente abbia capito,meglio tardi che mai,mia cara.>>

Rido.

Io:<<Sa cosa voglio dire.>>

Tony:<<No signorina Swan,non ne ho la minima idea.>>

Torna a guardare ciò per cui sta lavorando mentre io continuo il mio discorso.

Io:<<In quanto sua segretaria a tempo determinato,quando lei da un ordine,io dovrei eseguirlo ma non l'ho fatto e ha deciso di ascoltarmi.>>

Corruga le sopracciglia osservandomi curioso,con il suo classico sorriso strafottente.

Tony:<<È una donna perspicace,mi è piaciuta soprattutto la parte del "io ordino e lei esegue",suona meraviglioso,non trova?>>

Io:<<L'ha fatto per non farmi fare una brutta figura con la signorina Pepper,non è vero?>>

Si volta per qualche secondo verso di me ma poi,distoglie lo sguardo.

Ho centrato il punto.

Io:<<Lei era libero di ignorare la mia richiesta e cancellare tutto ma non l'ha fatto perché non voleva farmi fare una brutta figura con la sua segreteria al mio primo "incarico".>>

E sottolineo le virgolette.

Tony:<<Signorina Swan,solitamente sono io l'egocentrico,non si creda così importante,mi ferisce sapere che abbia creduto avessi disdetto i miei appuntamenti solo perché avevo voglia di passare più tempo con i miei amici di latta.>>

Sorrido mentre lui continua a prendermi in giro e fare lo spaccone.
Mi avvicino di poco a lui,cosa che attira l'attenzione del signor Stark,così si volta leggermente verso di me mentre io gli lascio un bacio sulla guancia,in segno di gratitudine.

Io:<<Grazie.>>

Quando mi allontano,noto il suo sguardo confuso e sorpreso.

Tony:<<Mi piace quando è grata di qualcosa,lo faccia più spesso.>>

Sorrido divertita per la battuta squallida.
Gli lascio un'occhiata amichevole prima di uscire dal laboratorio e dirigermi al piano di sopra,precisamente nel soggiorno.

Jarvis:<<Signorina Swan,una chiamata in entrata per lei.>>

Io:<<Ah si?E chi è?>>

Confusa,prendo il telefono dalla tasca posteriore del pantalone.

Pepper.

Io:<<Signorina Pepper,salve,com'è andato il suo viaggio?>>

Pepper:<<Un po' di mal di testa ma il volo è andato bene,grazie per averlo chiesto.>>

Sorrido anche se so che non può vedermi.

Pepper:<<Allora,com'è andato il suo primo giorno?>>

Sospiro.

Io:<<È stato..intenso.>>

La sento ridere dall'altra parte del telefono.

Pepper:<<Non avrebbe potuto descriverlo meglio.>>

Rido anche io insieme a lei.

Pepper:<<Bene,allora la lascio riposare,d'accordo?>>

Io:<<La ringrazio,lo faccia anche lei,deve esser stanca dopo il viaggio.>>

Pepper:<<Si un pochino ma nulla a cui non sia abituata,ah!E la prego,diamoci del tu,d'accordo?>>

Io:<<Oh..d'accordo,la ringra..cioè,volevo dire,ti ringrazio.>>

Prima che potessi riattaccare,sento urlare il mio nome dall'altra parte della cornetta.

Pepper:<<Maite!>>

Posiziono il telefono nuovamente vicino l'orecchio.

Io:<<Si?>>

Pepper:<<Per favore,di a Tony che nella sua stanza c'è un regalo per lui.>>

Un regalo?
Un regalo da parte della sua segretaria?
Non è strano per avere solo un rapporto professionale e amichevole?
Ma perché sto pensando a queste cose?
Cosa diavolo me ne dovrebbe importare della vita sentimentale del signor Stark?

Io:<<Certo,sarà fatto.>>

Pepper:<<Ti ringrazio.>>

Io:<<Figurati.>>

Pepper:<<Bene,allora Maite,buonanotte.>>

Io:<<Buonanotte anche a te.>>

Riattacco.

Che donna adorabile.
Mi chiedo come abbia fatto Stark a conviverci tutto questo tempo e non essersene innamorato?
Nonostante questo pensiero mi rabbui un po',mi rendo conto che Pepper è una grande donna,per Tony è sempre stata presente,quindi,secondo quanto mi dice il mio cervello,sotto c'è molto di più.
E il regalo mi fa sospettare ancora di più.

Dato che oggi,i pensieri sembrano tormentarmi,mi dirigo nuovamente nel laboratorio del signor Stark,per vedere cosa combina o se per lo meno,abbia fatto una pausa.

Arrivata davanti la porta,mi poggio su di essa osservando il signor Stark in tutta la sua bellezza,di nuovo.

Tony:<<Cosa sta facendo?>>

Lascia gli attrezzi sul tavolo,poggiando le mani su di esso e mi guarda,con lo sguardo coperto da degli occhiali protettivi mentre mi avvicino poco a poco.

Io:<<La sto osservando,signore.>>

Sono in piedi,vicino la postazione del signor Stark,con le braccia conserte.

Tony:<<E le piace quello che vede?>>

Si avvicina lentamente a me,facendo il giro del tavolo,non togliendomi gli occhi di dosso.

Io:<<Dovrebbe?>>

Tony:<<A me piace quello che vedo.>>

Si ferma di fronte a me,non distogliendo lo sguardo,anzi,squadrandomi ogni angolo del viso.

Io:<<E cosa vede?>>

Tony:<<Lei,vedo lei.>>

Che qualcuno mi dia una buona ragione per non accorciare la poca distanza che ci separa,io con quest'uomo non so più cosa devo fare.

Abbasso lo sguardo,incapace di continuare a guardarlo ma lui contrario di questa scelta,con l'indice posizionato sotto il mio mento,cerca di farmi alzare il capo.

Tony:<<Non distolga lo sguardo,mi guardi.>>

Mi lascio guidare dai suoi movimenti e torno a guardarlo.

Tony:<<C'è qualcosa che la turba,non è così?>>

Continua a non distogliere lo sguardo e sinceramente,non ne ho intenzione neanche io.

Io:<<È che,solo ora mi rendo conto che non abbiamo mai affrontato il fatto che sia apparsa così all'improvviso nella sua vita.>>

Tony:<<A me piace averla intorno,beh si..a volte mi fa davvero andare fuori di testa,ma nonostante ciò,mi piace averla qui.>>

Forzo un sorriso ma non è questa la risposta che mi aspettavo.

Io:<<Signore,anche io sono felice di essere al suo fianco ma non mi riferivo a questo e lo sa bene.>>

Mi allontano da lui,capendo che è la cosa migliore e gli do le spalle.

Tony:<<Cosa vuole sapere?>>

Mi volto nuovamente verso di lui.
Perché non capisce?

Io:<<Signore,abbiamo mai parlato del mio ruolo nella sua vita?>>

Si siede sullo sgabello con lo sguardo pensieroso.

Tony:<<Beh,lei è la salvatrice.>>

Io:<<Sa almeno cosa significa?>>

Tony:<<Che mi salva ogni volta che mi metto nei guai,logico.>>

Mi risponde con fare ovvio,io mi limito a restare ferma nella mia posizione,accanto alla postazione del signor Stark.

Io:<<Non sono la sua babysitter,signore.>>

Tony:<<Allora,cos'è?>>

Io:<<Non sono la prima dei salvatori,ce ne sono stati altri prima di me,ognuno con una missione.>>

Tony:<<Qual è la sua?>>

Io:<<È lei.>>

Detto questo,riesco ad attirare la sua attenzione e nuovamente,attiro il suo sguardo su di me.

Io:<<Sono l'unica in grado di rompere la maledizione che è stata lanciata sui 9 mondi e l'intero universo ma lei è il pezzo mancante.>>

Tony:<<Quindi lei sarebbe un eroina ed io il suo strumento?>>

Io:<<Io non sono niente senza di lei.>>

Si alza e si avvicina lentamente a me,con i suoi occhi fissi sui miei.

Tony:<<Come dice?>>

Io:<<Gliel'ho già detto ma lei pare non voler capire.>>

Mi sfrego la fronte con la mano destra per cercare di placare un po' il forte dolore che provo alla testa.
Con quel po di volontà che mi è rimasta,la stessa che vuole solo metter fine a questa conversazione e andare a riposare,provo a spiegargli la situazione.

Io:<<Io sono la salvatrice ma è lei a dover salvare il mondo,signor Stark,sono io il suo strumento,è questo che sto cercando di farle capire da quando sono qui.>>

Io:<<Ma lei non sembra voler ascoltare.>>

Tolgo la mano dalla fronte e torno a guardarlo ma lui sembra non essersi mosso dalla sua posizione.

Tony:<<E una volta salvato il mondo,lei dove andrà?>>

Non pensavo mi avrebbe fatto questa domanda.

Io:<<Ho due scelte.>>

Tony:<<Quali sarebbero?>>

Incornicia le braccia al petto e aspetta una mia risposta.

Io:<<Tornare ad Asgard o rimanere qui,con lei.>>

Tony:<<Sappiamo entrambi qual è la scelta migliore per lei.>>

Si volta e torna a sedersi sullo sgabello,con gli occhi puntati sul progetto a cui stava lavorando prima mentre io mi avvicino a lui di qualche passo,sempre mantenendo le distanze.

Io:<<No signore,io non ne ho idea,me lo dica lei.>>

Tony:<<Credo che questo non sia il suo posto,signorina Swan.>>

Solo in quel momento,mi rendo conto di quanto mi abbia fatto male sentirgli dire quelle parole,quanto mi faccia male sapere che lui non mi vorrebbe qui per più di un periodo di tempo,che non mi vuole intorno.
Sono stata solo uno stupido imprevisto nella sua vita e sta cercando di conviverci.

Un po' titubante,annuisco.

Io:<<Ok,ho capito.>>

Abbassa di poco lo sguardo,confuso poi,si rende conto della frase che ha appena pronunciato.

Tony:<<No,io non volevo farle intendere questo,volevo dire che..>>

Lo interrompo.

Io:<<No signore,ho capito,è stato molto chiaro.>>

Tony:<<Sa che non è quello che volevo dire.>>

Io:<<Ma è esattamente quello che ha detto e lo capisco,mi creda.>>

Tony:<<No,lei non capisce,io non..>>

Lo interrompo nuovamente.

Io:<<Io invece credo di aver capito perfettamente,non ha bisogno di spiegarmi in un altro modo che questo non è il posto adatto a me,ne sono consapevole.>>

Tony:<<No,lei ha davvero frainteso,io so che creatura straordinaria è e mi creda,non volevo intendere quel che pensa.>>

Io:<<Ma lei ha pienamente ragione,l'ha appena detto,sono una creatura straordinaria,no?Questo non è il mio posto.>>

Tony:<<Cosa?No,no.>>

Io:<<Almeno adesso non dovrò preoccuparmi,pensando a quale sia la scelta giusta.>>

Voglio allontanarmi da lui il prima possibile e rompere qualcosa,qualsiasi cosa.
Ma non glielo darò mai a vedere,non lascerò che veda il dolore nei miei occhi,non gli permetterò di farmi stare male per una stupida frase di cui neanche dovrebbe importarmi.

Cerco di sorridere e allontanarmi da lui lentamente,voltandogli le spalle ma subito dopo mi ricordo di Pepper e mi giro verso di lui.
Speranzoso,crede che voglia riprendere il discorso e lasciarlo spiegare ma onestamente,non sono dell'umore adatto per sentire le sue giustificazioni,voglio solo andarmene.

Io:<<Pepper mi ha chiesto di dirle che c'è qualcosa che l'attende nella sua stanza.>>

Vado verso la porta.

Tony:<<La prego,aspetti!>>

Quasi riesco ad andarmene ma lui chiama nuovamente il mio nome.

Tony:<<Maite!>>

È la prima volta che mi chiama con tanta disperazione.

Lo guardo un'ultima volta prima di andarmene.

Io:<<Buonanotte signore.>>

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