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Ricordi di un mondo passato - FJBrown

Titolo: Ricordi di un mondo passato

Autore: FJBrown

Trama: 

Anno 2026 - Periodo post epidemia - Non è rimasto molto della popolazione mondiale.

I pochi sopravvissuti vivono nella speranza di poter rimediare agli errori fatti da chi, nel XXI secolo, credeva di poter risolvere il collasso del sistema economico, diffondendo un virus in grado di trasformare l'essere umano in una specie primitiva avente solo impulsi primari, rendendolo così un cannibale. Di conseguenza il genere umano si sarebbe autodistrutto, e i governi mondiali avrebbero potuto far ripartire l'economia da zero.

Nell'anno 2021 numerosi scienziati, tra cui il dottor Goethe (premio nobel per la medicina), disegnarono il prospetto di un immenso grattacielo dalle qualità rivoluzionarie, denominandolo "Arca di Noè". Solo un anno più tardi, un gruppo ristretto di persone diede vita alla prima struttura invisibile a occhio nudo, contenente centinaia di capsule d'ibernazione.

In quel periodo il dottor Goethe mutò la sua concezione cosmica, formulando tesi e visioni futuristiche che fecero rabbrividire i vari capi dei governi mondiali. Pertanto, nonostante il suo enorme aiuto, egli venne rinchiuso in una prigione isolata poco prima dell'epidemia, e di lui non si seppe più nulla.

Nel giro di pochi mesi, il grattacielo venne arricchito e perfezionato per il raggiungimento di un solo e unico obiettivo: preservare la specie umana, animale e vegetale. Il 7 Gennaio 2023, quando il progetto "Arca di Noè" giunse al termine, una nota casa farmaceutica diffuse un virus batteriologico che distrusse ogni specie esistente sulla Terra, o quasi.

Da quel momento nulla fu più come prima: la morte impregnò di sudicio ogni granello di esistenza, materiale e immateriale. Le ombre scesero sulla terraferma e sbraitarono la loro angoscia attraverso il sussurro del vento. Le innumerevoli piogge si abbatterono con prepotenza su ogni cosa, depurando i fiumi di sangue e perfidia.

Ma così come il grattacielo, un invisibile scenario, vecchio milioni e milioni di lustri, rimarrà assopito nel cuore del pianeta per altri tre lunghi anni. Al suo risveglio, i pochi e rari sopravvissuti approderanno su una realtà mistica e surreale. Inizia così l'avventura dei superstiti che, attraverso la linea del tempo e l'aiuto di presenze inaspettate, verranno messi di fronte a delle scelte che determineranno il nuovo futuro.

Uno science-fantasy che renderà plausibile l'impossibile.

Personaggi principali:

Kephas (Pietro):

Desideravo la morte, desideravo che uno di loro m'avesse strappato di netto il cuore, ma non ricordavo più il perché. Nulla aveva un senso, ma forse tutto aveva una ragione. Come pezzi di un puzzle spezzati a metà e poi mischiati con un altro modello. L'ordinaria follia dei giorni nostri fusa a una piaga angosciante e distopica. Ogni cosa sganciata dal proprio ancoraggio. Sospesa nell'aria cinerea. Sostenuta da un respiro tremante. Se solo il mio cuore fosse stato di pietra. Forse avrei potuto farli smettere. Forse avrei potuto ibernare questo momento. Ma che importanza aveva; non ricordavo più il perché. All'improvviso alcune immagini apparvero sbiadite nella mia mente. Erano sempre state lì, ma qualcosa li aveva offuscate. Come foto sommerse dalla sabbia in attesa di essere riesumate e ricordate. Un leggero venticello sospirò nella mia testa e andò spolverando la sabbia depositata su quelle immagini. E adesso che le avevo davanti agli occhi mi era di nuovo tutto dannatamente chiaro. D'istinto il mio pugno destro tagliò l'aria e, con enorme potenza, colpì la mascella di una di quelle aberrazioni. Probabilmente mi sarebbe saltata addosso se non l'avessi fatto. O forse no. Ma finalmente ricordavo il perché. Tutto riacquistava importanza. Ero tornato nel delirio della città per farmi giustizia, per vendicare la morte della mia famiglia. Di mia moglie Marie e di mio figlio Ettore. Loro me li avevano strappati dalle mani e dal cuore, e adesso dovevano pagare. Dovevano soffrire. E non mi sarei fermato finché non fossi morto.

Kephas è un uomo che al sorgere dell'epidemia perde la sua famiglia e vuole farsi giustizia. Sin da subito incontra persone che hanno bisogno del suo aiuto e che gli danno una ragione per rimanere in vita. Lui stesso diventerà colui che dovrà infondere speranza nel cuore dei superstiti, indirizzandoli verso un'avventura che non prospetta nulla di lontanamente immaginabile.

Kariot (Giuda):

Malgrado nell'ultimo periodo avesse avuto degli alti e bassi, potevo fidarmi di Kariot. Sembrava la persona che, più delle altre, fosse riuscita ad ambientarsi e accettare questo mondo. E come biasimarlo? Non aveva nessuno prima di tutto questo, nemmeno un amico per quanto ne sapessi. Viveva solo, faceva un lavoro monotono e ripetitivo e, quando la sera tornava a casa, trovava un posto umido, cupo e solitario. Dopo cena continuava il lavoro lasciato a metà nell'officina che il padre gli aveva affidato dopo la sua scomparsa, e non appena lo terminava, si sdraiava sul suo divano di pelle sgangherato, accendeva la tv e si perdeva nei meandri della sua mente, immaginando la sua vecchiaia. Era riuscito a mettere da parte un bel gruzzoletto e, una volta in pensione, pensava di ritirarsi in un'isola circondata dal mare, con cocktail e donne mezze nude annessi, fino alla fine dei suoi giorni. Dopotutto le isole avevano tutto ciò che si potesse desiderare, ripeteva di tanto in tanto. Una natura tra le più incontaminate del pianeta, una tranquillità invidiabile, una totale assenza di criminalità e di inquinamento, e di conseguenza una qualità della vita sicuramente migliore. E come dargli torto. Come contraddire i suoi viaggi mentali verso le rugose pagine di libri fantastici sfogliate nelle più fredde notti d'autunno. Lì dove tutto sembrava essere avvolto dalla magia e la speranza riempiva d'inchiostro le parole. E mentre le sere passavano ad afferrare il senso di un cielo maculato di stelle e di una terra macchiata di dolore, e gli occhi viaggiavano un po' qua e un po' là in cerca di risposte, avevo imparato a conoscere le sue gioie e le sue paure, i suoi desideri e le sue debolezze. Ciò che era prima e ciò che era diventato. Un uomo testardo, silenzioso, riservato. E poi ancora scontroso e impulsivo. Altruista e coraggioso. Vittima di un'infanzia imbrattata di sofferenza: dalla madre perita durante il parto, al padre scomparso da un giorno all'altro. Un tempo vittima di ferite; adesso veterano di cicatrici. Ostacolato da ricordi incisi come graffi nel cuore; spinto dal desiderio di ritrovare l'amore.

In fin dei conti era il mio migliore amico, ma l'unica cosa che ci legava l'un l'altro era il dolore. E per quanto mi fidassi ciecamente di lui, avevo come la sensazione che, prima o poi, la rabbia che aveva tenuto a bada fino a quel momento sarebbe riuscita a sprigionarsi, scatenando così morte e distruzione. Avrei dovuto evitare che ciò accadesse. Adesso più che mai mi sentivo in dovere di fargli capire di essersi guadagnato il rispetto di tutti, di essere diventato una risorsa essenziale all'interno del gruppo. Inoltre, se i disegni apparsimi in sogno raffiguravano ciò che pensassi, avrei avuto bisogno di meccanici; e al momento le uniche figure in grado di ricoprire tale ruolo erano lui e Iacopo.

Lux (Luce):

Nonostante non appartenesse a questa città (Palermo), con il tempo aveva imparato a vederla come una campana di vetro. Un luogo protetto dal quale nulla poteva più entrare e nulla sarebbe dovuto più uscire. Un posto in cui poter ricostruire una civiltà e dare origine a una nuova era. Ottimista, forse più di me. E con un cuore d'oro. Ma anche testarda, orgogliosa e intraprendente. Una donna solare che credeva molto nella scienza e si lasciava trasportare meno da tutto ciò che non le appartenesse. Una persona con un animo forte che aveva fatto del suo lavoro la sua passione, tralasciando aspetti per lei meno importanti come quello sentimentale. Tuttavia non era solo questo. Ed io lo avevo visto con i miei occhi. Ero stato l'unico a conoscere la selva oscura che occupava parte del suo cuore. I suoi racconti mi erano rimasti impressi nell'anima; incollati addosso come sanguisughe capaci di sottrarmi persino il respiro. Era passata poco più di una settimana da quando quel prete si era spento davanti a noi, e lei, ubriaca e senza freni alla lingua, mi aveva raccontato tutto della sua atroce infanzia. Dalle violenze sessuali subite dal padre alle serate brave e deplorevoli della madre. Dalla rabbia violenta del fratello nei confronti del capofamiglia al silenzio, o meglio al silenzio complice e collusivo, dei parenti. Quella bottiglia di whisky aveva riaperto una voragine nel suo cuore, una ferita profonda e inguaribile. E tra allucinazioni, deliri e attimi di follia mi aveva descritto scene davvero scabrose. I suoi gesti e i suoi pensieri, allora, erano quelli di una povera vittima a cui avevano strappato il valore dell'amore.

Una preda impotente di fronte al destino. Succube di un incubo schifoso durato per anni, poi terminato con la carcerazione del padre. Aveva, tra l'altro, ricordato la sua reazione di fronte alla vita. Del taglio dei rapporti con tutti gli amici e dell'importanza del suo lavoro come unica salvezza terrena. Ma adesso Lux non era più quella bambina la cui innocenza era stata irrimediabilmente violata. Il dolore non aveva fatto altro che renderla forte, determinata e nobile come il sole.

Misteriosa, sensuale e dolce come la luna. Tuttavia il marcio della sua esistenza non l'avrebbe mai abbandonata per sempre. Le ferite cicatrizzate della sua infanzia l'avrebbero perseguitata in ogni sua scelta futura. E per quanto fossi ormai legato a lei, avevo come la sensazione che, prima o poi, il destino ci avrebbe divisi.

Goethe:

Uno scienziato che apparirà a loro come unica speranza di salvezza, a tre anni dall'epidemia. Colui che gli permetterà di tornare indietro nel tempo e salvare l'umanità. Solo allora capiranno che non è chi dice di essere.

Ambientazione:

Italia, periodo post epidemia.

Copertina:

Dal testo:

"Fin dalla vostra nascita siete stati abituati a vedere il finito come due concetti opposti, che mai si potranno incontrare. Come il Sole e la Luna, la terra e il cielo, l'amore e l'odio, il bene e il male. Ma fidatevi quando vi dico che nulla è, ma tutto sembra; che tutto può, ma nulla regna." Il Maestro protese le braccia verso di noi e disse: "Adesso stringete le mie mani, vi porterò in un luogo magico."

Recensione:

Innanzitutto mi scuso con l'autore per l'enorme ritardo nello scrivere la recensione. Sono davvero costernata, ma in questi mesi ho praticamente vissuto nei sotterranei e nei laboratori del mio Dipartimento di Biologia facendo esperimenti su zebrafish. Non sto scherzando. E quei pesciolini sono adorabili (e fluorescenti).

Allora! Nel frattempo, mentre io giocavo a fare Dio su dei poveri pesciolini, il nostro FJBrown ha pubblicato la sua storia. Gli ho già fatto i complimenti sotto all'avviso pubblicato sul suo profilo, ma li voglio ripetere perché se li merita tutti! Soprattutto, visto il fatto che sei giovane, questo mi fa ben sperare per i miei progetti futuri. Ovviamente anche per me essere pubblicata è un sogno. Comunque, la copertina presente in questa recensione è quella originale di quando la storia è stata pubblicata su Wattpad, ma ora è presente su Amazon in forma diversa (nel caso in cui ve lo steste chiedendo sì, è un invito ad acquistare il libro. Io lo farò appena avrò qualche monetina messa da parte).

Ma, giustamente, vi starete chiedendo: perché mai dovrei leggere questa storia? Ebbene, di motivi ce ne sono molti, ma ve ne lascerò solo qualcuno per stimolarvi alla lettura e per non rovinarvi troppe sorprese. Ho voluto leggere qualche capitolo in più oltre ai sette stabiliti nel nostro regolamento per capire meglio la trama. Essa, infatti, si articola su un presente e vari flashback al passato, in cui vengono spiegate le storie dei personaggi protagonisti e l'inizio della catastrofe che caratterizza il libro. Un remainder al titolo? Forse. Come avrete letto nella presentazione dell'opera, la storia inizia a Palermo, dove un'epidemia colpisce la città e trasforma gli uomini in creature cannibali e assetate di sangue. I protagonisti sono superstiti che riescono a non farsi toccare dalla malattia, quasi ci fosse una mano divina che li protegge. In vari momenti ci si chiede se, effettivamente, qualche forza di tipo soprannaturale non intervenga nella vita di queste persone, anche perché i nomi dei personaggi hanno un che di profetico. Le loro caratterizzazioni sono potenti, approfondite e ben studiate, come del resto lo stile della scrittura. Sono presenti dei pezzi di testo che quasi raggiungono il linguaggio poetico, per la potenza narrativa e le emozioni che trasmettono.

La trama, all'inizio, impiega un po' ad ingranare la marcia, ma penso che questo effetto sia dovuto al fatto che la lettura su Wattpad è estremamente fastidiosa (specie nel caso dei capitoli lunghi) e che capitoli al presente si alternano a capitoli al passato, rallentando il ritmo della narrazione. Sono scelte personali, alla fine. Non è che questo metodo sia giusto o sbagliato, ma porta per l'appunto alla lentezza del procedere della storia. Si è così ansiosi di sapere cosa accade nel presente che i momenti di flashback sembrano quasi fuorvianti, fino al punto in cui non si mettono assieme i pezzi del puzzle e si capisce il perché di questa scelta narrativa.

Le ambientazioni sono descritte alla perfezione, come anche le emozioni dei personaggi riguardo ad esse, che fanno sentire il lettore come se fosse lì con loro a scappare per sopravvivere o a capire il senso dei fatti apparentemente impossibili che accadono. Non ho trovato banalità nella storia, il che, direi, è un grande punto a tuo vantaggio.

Mi ha stupita, di questa storia, il profondo senso religioso e filosofico che accompagna le vicende. C'è sempre un qualcosa di mistico che aleggia nell'aria, che fa apparire le cose al contrario di come dovrebbero essere, e che porta il lettore a porsi tante domande sulla natura umana, sul rapporto con gli altri, l'universo, la divinità, le azioni che ci portano ad affrontare determinate scelte nel corso della nostra vita e a prendere strade che mai avremmo considerato.

Il lessico è appropriato, aulico quando serve e semplice quando necessario. La storia è scritta in modo accurato, grazie anche alle revisioni a cui è stata sottoposta.

Direi che vi ho dato abbastanza motivi per immergervi in questa storia, che conta un alto numero di pagine con cui intrattenersi. Personalmente sono arrivata al punto, credo, di svolta della storia nel quale un avvenimento sovvertirà tutto quello che è accaduto fino a quel momento. Quindi lascio a voi il testimone e aspetto di sentire i vostri commenti al riguardo!

Come sempre invito l'autore a far sapere della recensione sul suo profilo privato e a chiedere un'opinione ai suoi followers, e inoltre a farci sapere se la recensione gli è parsa appropriata.

Alla prossima,

- Nahual

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