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Il Fabbricante di Dei - _Wise_Girl_08


Titolo: Il Fabbricante di Dèi (1° libro della serie 'The Call')

Autore:  _Wise_Girl_08

Genere: Fantascienza

Trama:

Criminale, pedina, logica, fisica, Agente. Il corpo della Polizia Temporale non è come ci si immagina. Sono ragazzini quelli che ne fanno parte, automi o persone, uomini o dèi?

I segreti sono le fondamenta, gli intrighi le mura, la logica ciò che fa funzionare la macchina perfetta dell'Agenzia.

L'allievo più promettente della Scuola conoscerà la leggenda.

Lei ha salvato il mondo, ma chi salverà lei?


Personaggi principali:

· Neumalea: Capelli grigi, occhi arancioni, un tatuaggio sopra la palpebra destra, capelli rasati da una parte e lunghi dall'altra. Lei è il miglior Agente di tutta l'Agenzia. Grazie a un patrimonio genetico fuori dalla norma ha compiuto la sua prima missione a dieci anni. Dopo il tradimento del suo migliore amico, ha deciso di chiudere con le persone. E' sarcastica, potente e logica. Tutte le sue missioni vanno a buon fine, nessun Criminale Temporale le è mai sfuggito. Ha un rifiuto dell'autorità quasi patologico ed è esattamente come sembra: fredda.

· Thomas: Capelli bianchi, occhi neri. L'allievo più promettente della Scuola dell'Agenzia viene affidato a Neumalea affinché lei ne faccia una macchina senza cuore. Intelligente sopra la norma, anche per un Agente, ha un'empatia fuori da comune. Può sembrare anche ingenuo per il suo credere ciecamente nell'amore, ma si ritroverà sbalzato in una realtà dove i sentimenti sono un difetto fatale. Si troverà stranamente a suo agio con la freddezza di Neumalea.

· Alexander: Capelli neri, un occhio grigio, uno verde acqua, tatuaggio della frase di Milton "Meglio regnare all'Inferno che servire in Paradiso". Ex – Agente diventato Criminale Temporale, odia l'Agenzia per quello che fa ai bambini, non conoscendo però l'orrore più grande. Cerca vendetta e potere.


Ambientazione:

L'Agenzia si trova in un punto imprecisato al di sopra del continuum spazio – temporale e raccoglie i potenziati di tutte le epoche: bambini che per un oscuro motivo hanno sviluppato sin dalla gestazione, una evoluzione.

Il resto del racconto di dirama attraverso le epoche, dall'Italia del Ventunesimo secolo, all'Inghilterra di Jane Austen, fino al Medioevo e alla Grecia antica, per finire sulla Terra prima dell'inizio del Tempo.


Prologo:

Lui era il primo, eppure dopo di lui ne sarebbero venuti molti. Gli avevano assegnato un nome, a lui però non interessava, lui era il numero Zero - uno. Diverso, forte, unico. La sua pelle era acciaio, i suoi sensi iperattivi, il suo cervello così evoluto da far impallidire l'universo. Ed era vivo. Il suo cuore batteva un ritmo lento e silenzioso quella notte, le ombre si confondevano con le ombre e il cielo senza luna sembrava presagire qualcosa di terribile.

Era un Agente. Gli avevano tatuato la A sul braccio, per marchiarlo a vita. Lo avevano guardato negli occhi, quegli uomini e quelle donne, con un misto di paura e ammirazione, poi gli avevano comunicato la missione. Il suo nome non importava, era un Agente. Nessun legame, nessun sentimento, nessun dolore. Era un soldato, il soldato più pericoloso del mondo.

Presto anche gli altri sarebbero stati pronti a creare l'esercito più forte mai visto. Le armi non lo toccavano, le imboscate non funzionavano, per questo era stato addestrato a fermare gli uomini più pericolosi: i criminali temporali.

Giravano per lo spazio – tempo, uccidendo e rimanendo impuniti, liberi. La maggior parte di loro lo faceva per soldi, era un lavoro molto remunerativo e i criminali temporali erano molto richiesti: tutti volevano poter controllare il proprio passato e il proprio futuro.

Ne aveva trovato uno e in quel momento stava nell'Irlanda del 2717 per fermarlo prima che potesse fare danni. La vecchia Dublino era un ammasso di rovine, ma appena fuori le mura distrutte c'era una struttura moderna: era il centro di ricerca contro le malattie incurabili e l'uomo ci si infilò dentro. Non gli fu difficile trovare il criminale, respirava in modo così rumoroso, i suoi passi erano così pesanti, così umani. Era una macchia nera nel buio dei corridoi.

"Non hai l'autorizzazione per viaggiare nel tempo, Arthur Branch." La voce dell'Agente era fredda come la morte, era l'avviso della morte.

"Non so chi tu sia, ma io ho un lavoro da svolgere." L'uomo indietreggiò leggermente, chiedendosi come qualcuno potesse sapere il motivo per cui si trovava lì.

"Questo stabile dovrà esplodere questa notte." L'Agente si avvicinò all'uomo, puntandogli una pistola in fronte. Arthur arrancò andando a sbattere contro una sedia e tirò fuori a sua volta un'arma, puntandola sicuro contro l'Agente. Zero – uno sorrise.

"No. Questo laboratorio di ricerca non può esplodere, serve all'umanità."

"Lo sai cosa è buffo?" lo interruppe l'Agente, rimettendo la pistola nel fodero. "Se tu non fossi venuto questa notte, probabilmente lo stabile non sarebbe esploso. Esploderà perché io dovrò occultare un cadavere. Ah, e naturalmente perché così è scritto sui libri di storia. Il tempo ha uno strano modo di giocare con l'umanità, non credi?"

"La storia può essere cambiata" sputò Nathan tra i denti e sparò un colpo dritto al cuore dell'uomo. L'Agente sorrise ancora di più, guardando il proiettile per terra, poi si avvicinò a Arthur, lo prese per il collo e lo alzò da terra. Erano praticamente alti uguale, ma la forza che aveva Zero – uno, oh quella non era umana.

"Che cosa sei?" chiese annaspando, cercando di aggrapparsi con i piedi a un tavolo e facendolo rovesciare.

Zero – uno avrebbe voluto rispondere che era un Agente, eppure non sarebbe stato vero, non in quel momento mentre stava per fracassare la testa di quell'uomo.

"Sono un dio."

L'Agente spinse la mano verso il muro e poi tutto fu sangue.

"Agente Zero – uno. Missione completata. Chiedo trasferimento immediato."

In un secondo l'uomo scomparve, lasciando per terra un piccolo quadrato luminoso.

Il giorno dopo, nessuno avrebbe capito a causa di quale tipo di bomba il laboratorio di ricerca era esploso.

"Complimenti, Agente." La donna bionda sorrise. Era giovane, aveva appena venti anni, era ambiziosa e sicura di sè, una vera leader. Non era come Zero - uno, lei era una donna normale, eppure si faceva obbedire da quei super soldati. Si diceva che era stata l'assistente dell'uomo più intelligente e potente della Terra, di un uomo che era scomparso anni prima: si chiamava Nathan Baskerville e giocava con la genetica come i bambini giocano con le costruzioni.

"E' stato un piacere, direttore Headstrich."


Recensione:

Premettendo che ormai ho letto questa storia 57 mesi fa circa (sono una persona orribile, lo so) mi ricordo ancora che, personalmente, mi ha attirata fin da subito. Ma al di là dei pensieri personali veniamo a cosa caratterizza questa storia.

Come abbiamo già detto, lo scopo di queste recensioni non è criticare senza motivo e senza dare consigli su come migliorare la storia, anzi, infatti ho già parlato in privato con l'autrice per suggerirle le cose da sistemare.


È anche il motivo per cui nelle nostre recensioni non ci saranno scale, punteggi o simili. Dovreste essere i primi a pensare che una storia va inviata con una grammatica e una punteggiatura corrette. Noi possiamo farvi notare gli errori, ma da qui a fare i correttori di bozze di un libro intero...

Tornando a noi: l'inizio de 'Il Fabbricante di Dei' è accattivante al punto giusto, chiaro dove deve esserlo, nebuloso quanto basta per indurre il lettore a scorrere il dito sullo schermo per passare al capitolo successivo. La lunghezza dei capitoli è una giusta via di mezzo, comoda da leggere su Wattpad. Per quanto riguarda la generalità, fino al capitolo sette, la storia è interessante e coinvolgente, e l'autrice ha immaginazione da vendere a palate.

Passiamo ai personaggi: l'unica pecca, tra virgolette, è che all'inizio ci sono molti fatti che avvengono contemporaneamente, e questo è solo un piccolo difetto che sparisce addentrandosi nel settimo capitolo, dove l'autrice si era interrotta per poi riprendere dopo molto tempo la narrazione, e si vede il salto di qualità. Infatti all'inizio i personaggi hanno poco spazio, nella storia, per pensare e ragionare sugli eventi che stanno vivendo. Poi, tramite flashback, maggiori impressioni e una scrittura più matura si riesce ad immedesimarsi ulteriormente in essi. Va detto che lo si faceva già prima, ma da questo punto si raggiunge un livello ottimo.

I personaggi sono ben caratterizzati, interagiscono tra di loro in modo naturale e si ricordano per le loro caratteristiche particolari. I piccoli dettagli che ne descrivono personalità e aspetto fisico sono davvero ben fatti e stimolano il lettore a voler sapere di più su di loro, perché come si scopre alcune peculiarità fisiche nascondono dei ben precisi significati all'interno della storia in sé e sul passato dei personaggi. I protagonisti sono interessanti, mai banali, e le reazioni del pubblico che osserva le loro imprese, con un timore quasi reverenziale, rende bene il titolo apposto alla storia.

Due parole sull'ambientazione spazio – temporale. Mmm, no, non bastano. La storia si articola in svariati ambienti e periodi storici diversi, e qui risiede buona parte della lezione fantascientifica che insegna questo romanzo. Lo scontro tra le diverse culture storiche, che risiede in minuscole inezie come il modo in cui vengono portati i vestiti o tagliati i capelli o in cose decisamente più notabili come la tecnologia sono uno dei punti chiave che rendono la storia intrigante e degna di nota. Fin da subito si è attirati dal percorso che la protagonista attraversa nel tempo e nello spazio, e dalla calma con cui affronta ciò che la circonda come un Agente perfettamente addestrato, cosa che cozza in modo positivo con il modo di fare del suo giovane compagno di viaggi, ancora irrigidito dalla sua provenienza storica e spaziale. La loro diversità li rende un duo formidabile.

Ci sono dei piccoli tocchi nella storia per cui vale davvero una lettura, come l'anagramma che dà il nome della protagonista e altre cose come il flashback in cui viene spiegato perché l'Agenzia fa ciò che fa o perché i bambini che preleva sono particolari.

Per quanto riguarda il genere, questo tocco di poliziesco nella matrice fantascientifica della storia è molto interessante, raro da trovare, sviluppato in questi termini. È probabilmente più abbordabile da parte di un ampio pubblico rispetto ad un romanzo sugli alieni (ahimè che scrivo di loro!). Che dire se non che voglio il film? Ci sono troppe scene che renderebbero moltissimo su uno schermo! Motivo per cui la storia è assolutamente consigliata, e l'autrice ha saggiamente (questi giochi di parole sul tuo nome utente, che pessima che sono) creato un booktrailer per la sua storia, quindi andate a darci un'occhiata di corsa!

Ovviamente, cara autrice, ti invito a farmi sapere cosa ne pensi della recensione e a farla leggere anche ai tuoi fan, anche loro invitati a dire cosa ne pensano!

Probabilmente dopo che l'avrò pubblicata mi verranno in mente altre cose che avrei dovuto scrivere, ma abbi pazienza e perdonami!

Nahual


...

Pensavi fosse finita qua, eh? E invece no. Siccome sono una stalker (in senso buono) ho guardato se avevo altro da aggiungere alla recensione dando un'occhiata al tuo profilo... E cosa scopro? Che tu e Toadino2 state traducendo il primo libro della saga! I miei più sentiti complimenti!

Se interessa, questo è l'account: The_Call_Trilogy.

Giusto una parola sulle copertine: molto belle, sono davvero appropriate alla storia e fanno un'ottima prima impressione, come d'altro canto i titoli che hai scelto! Bene, ora ho veramente finito.


...


Forse.


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