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Capitolo 22

Harry insieme a James tornò a casa, stanco. «Emh... Harry?» lo chiamò esitante James «Si?» disse dolcemente Harry, girandosi per guardare il padre con i suoi occhioni giada.«Mi chiedevo se potremmo vedere, oggi, i ricordi del terzo anno» chiese esitante, cosa che lo sorprese molto, prima non si faceva molti problemi, ma trattandosi del suo bambino non ci diede molto peso. Appena si smaterealizzarono già da fuori si sentivano le urla di Teddy e una Dora che cercava,invano, di calmarlo e magari fargli anche prendere sonno, Lily e Ginny che cucinavano chiaccherando dell'ultima diavoleria del negozio Tiri Vispi Weasley che con gli affari andava tutto a gonfie vele,soprattutto perché dopo il ritorno di Fred, George era diventato molto più allegro e spensierato avendo anche Angelina come fidanzata e quasi moglie. Aprirono la porta timorosi del casino che si poteva trovare e vennero raggiunti da un Sirius rincorso da una Marlene parecchio arrabbiata sia con lui che con le sue amiche, Mary e Dorcas che se la stavano spassando. Regulus in quel momento sembrò il più normale e Harry ebbe pietà appena vide il suo sguardo rassegnato e sconvolto. Ridendo Harry prese in braccio James jr. tra le braccia e gli diede diversi buffetti,sulle guancie e sulla fronte, poi andò a baciare la donna della sua vita aiutandola mentre Lily si riposava, chiaccherando con le sue amiche.

«Che facciamo oggi?» chiese stanca Ginny. Era rimasta fino a notte fonda a scrivere un'articolo che aveva fatto successo, lei avrebbe fatto successo altro che Rita.
«Tesoro, pensavo di far vedere i ricordi del terzo anno,mentre tu magari dormi devi riposare, la gravidanza e il stress del lavoro ti stanno stancando. Devi essere in forma »disse premuroso Harry e Ginny non poté che dargli ragione.
«Non immagino come reagiranno» disse lei scaturando una risata cristallina da parte di Harry che la osservò divertita.

Finito il pranzo Harry propose la sua idea e tutti ne furono entusiasti. Harry e Remus andarono a far addormentare i loro pargoletti perché le loro madri erano crollate e Sirius stava avendo una crisi per i suoi capelli come reputa lui 'meravigliosi' . In pratica James lo aveva minacciato di nascondere tutte le sue spazzole se non si sarebbe calmato e lui era entrato ancora più in crisi fino a che arrivarono Harry con il pensatoio che fluttuava al suo fianco e Remus.

Tirò fuori dei fili argentati e li posò sul pensatoio,poi tutti si imersero pronti per vedere l'anno più bello di Harry.

Il ricordo prese forma e videro una classica cena a casa Dursley, con Petunia, Vernon Dudley e...una signora mai vista

«Chi è quella?» chiese Lily
«Non lo so... ma sembra troppo al maiale » rispose James
«oh,non ti assomiglia affatto » rispose serio Severus e Remus si strozzò con la sua stessa saliva.
«Era sarcasmo quello?!» chiese sbalordito
«Hmm.... » finse di pensarci «no.» concluse
«Io ripeto,chi è quella che sta trattando mio figlio come uno schiavo?!» strillò Lily.

Infatti, nel ricordo si vedeva chiaramente Harry seguire gli ordini senza commentare con fatica.

«Zia Marge,sorella di Vernon »rispose cauto Harry.
«Vedi,ci assomiglia. Hanno lo stesso carateraccio» sibilò James.

«Dipende tutto dal sangue, come dicevo l'altro giorno. Cattivo sangue non mente. Ora, non sto dicendo che la tua famiglia ha qualcosa che non va, Petunia. Ma tua sorella era la mela marcia. »

«Come osi?!» trillò James tremando di rabbia repressa.

«Capita anche nelle migliori famiglie » continuò la donna e con che coraggio.

«immagino tu stia parlando di te »sibilò Sirius. Nessuno doveva offendere la sua famiglia che era la migliore del mondo.

Lily era rossa dalla rabbia e sembrava sul punto di scoppiare. Anche Remus che era la reincarnazione della calma sembrava fuori di sé per quei commenti sui suoi migliori amici.

«Quel Potter» continuò imperterrita «non mi avete mai detto che lavoro faceva»

«oh adesso non dirmi che offenderà anche James » sputò fuori velenosa Lily,fissando male Marge che continuava a bere bicchiere su bicchiere di Brandy.

«Lui...non lavorava» rispose esitante Vernon

«TACI!CHE NON SAI NULLA DI LUI E DI NOI.PROBABILMENTE FA UN LAVORO MOLTO PIÙ PERICOLOSO DEL TUO.TRAPANI AH! NOI SIAMO AUROR» continuava a urlare fuori controllo Sirius,più o meno da una decina di minuti.

«Sirius...» lo richiamò Harry
«OH, MA TE LA FARÒ PAGARE!» continuò l'uomo iniziando a gesticolare la morte di Marge e nessuno capiva se la voleva strozzare o impiccare o meglio ancora usare l'Avada Kedavra.
«Sirius.» ritentò Harry
«TI TROVERÒ» continuò
«SIRIUS!» sbottò alzando la voce Harry.
«GIURO CHE TI MALEDIRÒ IN ARAMAICO,PERCHÉ SE HA FUNZIONATO SU VOLDEMORT STA CERTA CHE FUNZIONERÀ ANCHE SU DI TE...» poi si zittì affannato.
«finalmente » borbottò Severus

Videro che Harry accecato dalla rabbia,sentendo quelle cose sui suoi genitori,così false perse la ragione e il controllo della magia,facendone una involontaria, facendo che il bicchiere che teneva Marge nella mano grande come un badile si rompesse finendo in mille pezzi. Poi gli ordinò di pulire,sempre sotto molti insulti da parte dei Malandrini fino a che,con la calma andata... da qualche parte Harry esplose del tutto. Remus e Sirius si sorrisero erano pronti a vedere quanto sarebbe resistito.

«Non è vero!» disse tremando. Poi non ci più spazio per le parole riempito dalle risate dei Malandrini che senza ritegno e vergogna si stavano rotolando a terra per le risate mal trattenute. Intanto Harry sembrava esiliato da quel mondo.

La zia si gonfiò per quanto potesse, perché era già in carne di suo per poi salire in cielo come un normalissimo palloncino.

«Se lo merita!» esclamò a fatica tra le risate Sirius
«Se lo dici tu» disse seria Lily ma un sorrisino fece capolino nella sua faccia fintamente seria.

Il ricordò cambiò, Harry con il baule in mano camminava velocemente per Magnolia Crescent fino a che un cane nero non lo fece spaventare.

«Sirius!» disse contento Remus. Intanto l'interpellato si era trasformato nel cane che si vedeva nel ricordo e scodinzolava felice tra le gambe dei presenti che lo osservavano sconsolati. Non sarebbe mai cambiato neanche con l'età essendo maghi.

Stavano per cominciare un nuovo ricordo quando dentro al pensatoio si imergette Hermione che sussurrò qualcosa a Harry che assunse una faccia scocciata e al tempo stesso sorpresa .

«Continueremo dopo,ok?» chiese Harry . Tutti annuirono silenziosi sperando che Harry dicesse loro chi fosse la persona che aveva fatto cambiare in meno di due secondi l'umore di Harry.
Uscirono silenziosi lasciando dietro il terzo anno di Harry e si diressero in cucina dove trovarono Silente cullare James jr. in modo dolce con un sorriso nel viso del vecchio mago.

«Oh Harry,caro ragazzo da quanto tempo!» esclamò gioviale
«Già da molto tempo » mormorò il ragazzo
«Vedo comunque che sei riuscito nella mia missione » disse lentamente
«Si ci sono riuscito!» esclamò arrabbiato e tolse con una smorfia la mano del vecchio che precedentemente aveva appoggiato sulla sua spalla.
Harry si allontanò velocemente dalla cucina seguito da Lily che lo osservava apprensiva.

«Tutto ok? Cosa è successo tra te e Albus?» chiese sfiorandogli la schiena
«Niente. Mi è mancato» disse esitante Harry
«Harry...» lo riprese sua madre come se avesse capito che ci fosse tanto altro dietro.
«E va bene, c'è una parte di me che è felice di rivedere Silente e una no. Felice perché nonostante tutto mi ha sempre consigliato e stato dalla mia parte ma una parte di me anche lo odia. Mi ha tenuto allo scuro di tutto e proprio quando avevo bisogno di lui non c'è stato. Severus mi ha dato una fialetta ho scoperto di tutto e anche che praticamente non conoscevo Albus »iniziò a parlare ignaro che la conversazione fosse ascoltata praticamente da tutti in quella casa,compreso la persona che alimenta la chiaccherata.

«Harry...» sospirò la donna mettendo le mani sulle spalle del ragazzo ormai fatto uomo.

«No mamma...e dopo essere stato preso in pieno dall'Avada Kedavra per la seconda volta, mi sono trovato in una specie di limbo che raffigurava la stazione dei treni, un fossile di ragazzino imbalsamato sotto la panchina nonché il pezzo di anima di Voldemort e lo spirito di Silente che mi diceva «Harry splendido ragazzo,corraggioso uomo» in quel momento avrei voluto,per quanto fosse sbagliato, tirato l'espresso di Hogwarts addosso al professore perché,seriamente? Io muoio due volte nel giro di quanto? Di diciassette anni e tutto quello che riesce a dirmi è quella frase soprattutto 'corraggioso '. Non sono uno che si vanta ma lo sapevo già vecchio spastico. E so che forse e sbagliato ma non posso farne a meno.» dichiarò e sua madre lo abbracciò forte.
«Forse ha sbagliato ma un motivo c'e l'avrà avuto,no?» cercò di farlo ragionare«Si un motivo c'è l'aveva: tenermi in vita fino al momento adatto. Sono stato semplicemente carne da macello,un'arma che risolveva tutti gli sbagli di Silente,mamma. Solo questo ero per lui invece per me è stato quasi come un nonno e ha fatto tanto male scoprire tutte quelle cose.» concluse Harry con un sospiro. I suoi occhi pizzicavano.

«Scusami e grazie » mormorò prima di andarsene da quella stanza che era diventata troppo soffocante. Uscì e l'aria li sferzò il volto giovane ma segnato dalle mille battaglie interiori.

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