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Capitolo 12

« Rovinerai il mio capolavoro! » strillò Hermione, per l'ennesima volta in quelle due ore « scusa Mione » mormorò Ginny per la centesima volta « ma sono così emozionata, per Merlino, Harry potrebbe avere tutte le ragazze, invece ha...» incominciò la futura moglie del salvatore del mondo magico, che venne interrotta da una voce dolce e persuasiva.
« ha scelto una ragazza bellissima come una dea scesa in terra, con capelli rosso fuoco, occhi caramello, svegli, furbi e sempre sorridenti. Quindi? Come la mettiamo? » chiese Lily entrando in stanza, irriconoscibile dopo la furia della ragazza castana, con in mano un pettine e altri oggetti.
«Lily» gemette Hermione con una mano sul cuore «per lo spavento, stavi per far rovinare il mio capolavoro e ci ho messo ore, adesso bisogna proporre la domanda "come la mettiamo"» disse per poi riiniziare a lavorare con il trucco
« scusami tanto, ma devo iniziare a fare l'acconciatura alla futura moglie di mio figlio » disse Lily, guardando con affetto quelle due ragazze forti che erano sbocciate in due donne perfette e mature ma anche belle e delicate, proprio come due rose appena fiorite in tutta la loro bellezza.

« Fai con comodo » disse Hermione « ho finito. Gin amica mia, sei bellissima » disse Hermione con un piccolo sorriso commosso « Hermione ha ragione, sprigioni bellezza da tutti i pori » disse Lily già pronta nel suo bellissimo abito.

Hermione la guardó per un paio di secondi, poi annuì e si diresse in bagno per prepararsi. Intanto Lily si era messa a giocare con i i capelli rossi. Ginny continuava a osservarsi allo specchio e quasi non si riconosceva. Era molto diversa da come si ricordava, non che non si specchiasse o non ci tenesse ma spesso non era così bella.
« finito » disse Lily dopo una mezz'ora appoggiando la spazzola sul piccolo tavolino che era imbandito di trucchi, profumi, pennelli, forcine e tanto altro.

Le due donne sentirono la porta del bagno aprirsi e si girarono per vedere Hermione già pronta che balcollava pericolosamente sui tacchi.
« Gin me la paghi. Sei tu che mi hai costretto a utilizzare i tacchi » ringhiò quasi, quando, per la millesima volta, si dovette appoggiare alla porta, cercando di non staccare la maniglia, per non cadere rovinosamente a terra.
Era splendida, aveva bellissime forme, slanciata grazie anche ai tacchi, con il trucco e con un' acconciatura adatta a lei.

Ginny la guardò sorridendo e alzandosi si diresse alla libreria, per prendere un mattone che le due ragazze dietro di sé chiamavano libro e lo porse a Hermione che la guardò interrogativa, perché insomma adorava i libri ma la sua amica stava per sposarsi, santo Merlino.

«Devi fare pratica Mione o vorrai cadere davanti al tuo Ron?» le chiese ridacchiando Ginny e la castana arrosí violentemente quando sentì il nome del suo fidanzato già da qualche mese.
« Tu mi vuoi morta » sibilò, ma non discusse, e così per i prossimi minuti sentirono i tonfi del libro che cadeva e delle parole poco gentili rivolte alla sposa sussurrate da parte di Hermione.

Intanto Ginny si diresse all'armadio e lo aprì per vedere l'abito da sposa che avevaa scelto (con molta fatica). Ce ne avevano messo di tempo, Ginny non aveva gusti facili, non volendo qualcosa troppo da principessa ma neanche qualcosa di troppo semplice. A Ginny tornarono in mente tutti i pomeriggi spesia provare e a provare vestiti da negozi su negozi, sua madre pensò anche di crearlo lei, finché non lo vide.

Le due ragazze la guardarono con gli occhi sgranati.
« Ok, sono davvero così brutta? » disse Ginny spaventata da quel strano silenzio. Hermione boccheggiò per poi scuote la testa.
« No, no Gin sei meravigliosa, sei spettacolare » disse una voce dietro di me.
«Luna!» esclamò Ginny prima di andare ad abbracciarla. Era bellissima nel suo abito azzurro.

« quanto mi sei mancata Ginny! Finalmente il grande giorno eh?» disse, ricambiando l'abbraccio
« si, sono così emozionata » « ciao Luna! Come va con la tua metà? » entró nella conversazione Lily.
« Ciao Lilian! Con Neville va tutto bene, ci amiamo. Ha raggiunto Harry. Chissà come se la staranno cavando » ridacchiò Looney. Lily la seguì a ruota e Ginny e Hermione si agregarono per scendere le scale dove mi aspettava la zia di Ginny, Muriel, che doveva darle il suo diadema.
«Finalmente Ginny! Sei molto più bella di come ti ricordavo. Eri così gradevole da piccolina con tutte quelle lentiggini. Sei ancora più magra dell'ultima volta che ti ho visto » borbottò come sempre mentre si girava a prendere una tiara bellissima contenuta in una scatola vellutata blu.
«Chissà come se la sta passando Harry. Penso che gli verrà un crollo con Sirius e James» disse Lily e Molly scoppiò a piangere di gioia e abbracciò la donna.


Harry si stava mettendo la camicia quando entrò Sirius.
«Tutto bene? Ti vedo triste?» disse preoccupato Harry facendo un cenno a Sirius di sedersi accanto a lui.
« sei così cresciuto...» disss Sirius. Harry lo guarda interrogativo « Cosa c'è che non va Sirius? Dimmelo, ti prego. Non riesco a vederti così» sussurra Harry « ti vedo così distante, stai sempre con Severus o con Ron e Hermione e da tanto che non parliamo...» sussurra l'uomo vergognandosi
« Sirius, aspetta. È vero non sono stato molto con te, è vero. Ma avevo paura, paura che se mi fossi avvicinato a voi se vi avrei persi sarei crollato, non avrei retto se tu mi avessi abbandonato, non avrei retto se tu mi lasciassi, sei una delle persone più importanti della mia vita, sei stata la prima persona a cui ho voluto un mondo di bene, ti volevo con me perché mi sentivo amato tra le tue braccia, per questo quando ti ho perso per colpa mia mi sono sentito male e come se ti avessi ucciso io.» dichiarò Harry con un dolce sorriso a increspargli le labbra.

Sirius sorrise commosso e lo prese delicatamente tra le sue braccia, che da tanto non lo ospitavano, e lo strinsero. Harry emise un tremolante sospiro per poi lasciarsi andare e farsi cullare da quel battito, emettendo un sospiro di piacere.
Altre braccia si strinsero e ad Harry scivolò una lacrima di gioia.

« Sono le dieci e mezza, vorrai farti aspettare dalla tua sposa?» chiese dolcemente Sirius « stai bene? » chiese Harry non lasciando la presa Sirius annui interrogativo allora Harry si liberò da quell'abbraccio « allora ora posso andare » disse con un ghigno malandrino.

Harry arrivò in chiesa attendendo la sua amata futura moglie. Il suo cuore palpitava velocemente e le guance di solito bianche come il marmo erano leggermente rosate per l'emozione.
Harry Potter stava per sposarsi con Ginny Weasley, la ragazza più bella che Harry avesse mai visto.

Ed eccola lì sempre bellissima, con un abito bianco come la sua luce e la sua bellezza. Ad Harry si bloccò il respiro. Cosa aveva fatto per meritarsi tutta quella bellezza?

La signora Weasley e Lily erano già in lacrime e i rispettivi mariti le tenevano per i fianchi facendogli appoggiare la testa sull'incavo del loro collo. Affianco a James ci sono Sirius che guarda orgoglioso il suo bellissimo e coraggioso figlioccio e non può fare a mano di pensare che ormai è suo e di James, figlio. Severus è accanto a Lily con una mano sulla sua spalla e guarda quel ragazzo per la prima volta con infinito amore, lo stesso sguardo che gli ha rivolto il padre di Harry, il padrino di Harry e non può essere più orgoglioso di lui.
Gli zii osservano con occhi sgranati la meravigliosa ragazza che, con testa alta, si dirigeva all'altare con sguardi intenso e innamorato.

Suo padre emozionato come non mai la sta portando all'altare dal suo futuro marito.
«Trattamela bene» disse il signor Weasley ad un Harry von gli occhi brillanti che disse: «sempre»
Ginny gli fa un dolcissimo sorriso e Harry gli prende la mano aiutandola a salire i gradini.

«Siamo qui oggi, per unire Harry James Potter e Ginevra Molly Weasley nel sacro vincolo del matrimonio» cominciò il Ministro

La cerimonia prosegue ma i due neo quasi sposi continuano a guardarsi negli occhi. Verde fuso nel caramello.

«Ora potete scambiarvi le promesse» disse con un dolce sorriso.

«Ginny,se dovessi ripensare al nostro primo incontro mi ricorderei di quel "Buona fortuna" che mi dicessi quando stavo per attraversare quella barriera.
Sono sicuro che quelle fue parole mi abbiano davvero portato fortuna perché mai avrei pensato che un giorno avrei sposato una dea, una ragazza bellissima che mi ha sempre adorato però poi sei cresciuta, sei diventata una donna forte e indipendente, sei restata con me in ogni battaglia e mi hai amato, giudicato, conosciuto per la mia anima per il mio carattere e non per i titoli che mi sono guadagnato.

Guardo tr e non posso fare a meno di pensare cosa abbia fatto per averti al mio fianco.
Non ho mai avuto certezze, ne ho mai pensato alle conseguenze, ma ora, se ci penso, una certezza c'è l'ho.

Ho la certezza di amarti più di me stesso, ho la certezza cho ho tanta fortuna ad averti nel mio cuore: sempre...»

Ginny aveva le mani che tremavano per l'emozione e per l'amore che provava per quel ragazzo che gli aveva fatto cadere tutte le sue barriere senza neanche accorgersene.

«Harry dodici anni fa ti vedevo come il mio idolo, poi sono cambiata, ho deciso di andare avanti come mi aveva detto Hermione e mi sono creata amori e amicizie, però non riuscivo a dimenticarti. Eri così bello che pensavo non ti accorgessi di me perché non ero abbastanza.

Ma poi mi notasti e penso che la fortuna che ti avevo augurato si rivolse anche a me, perché ora mai avrei pensato che un giorno saremmo diventati una famiglia.

In verità ignoravo tante cose, la gelosia che provavi, l'emozione quando mi guardavi e neanche cosa fosse l'amore, ma grazie a te lo so. E so anche che ti amo»

Harry aveva gli occhi lucidi che brillavano di rispetto e amore.

« Vuoi tu, Harry James Potter avere come tua sposa Ginevra Molly Weasley, amarla e onorqrla in salute e malattia, in ricchezza e povertà, finché morti nin vi separi?» li richiamò il Ministro

«lo voglio»

«E tu, Ginevra Molly Weasley, vuoi avere come tuo sposo Harry James Potter amarlo e onorarlo in salute e malattia, in ricchezza e povertà, finché morti non vi separi?»

«lo voglio"
«bene, ora puoi baciare la sposa»

Harry si avvicinò a Ginny e sotto un caloroso applauso occupò le loro labbra in yn bacio appassionato.

La cerimonia si concluse verso tarda serata e dopo che Lily, i Malandrini e Severus con Harry e Ginny si smatereallizzarono, li lasciarono da soli.

«buona notte» disse malizioso Sirius facendo un' occhiolino e Harry avampò, in questa situazione si intrmise Lily
«Sirius, li hai messi in imbarazzo! Ora noi andiamo. Divertitevi ragazzi» disse anche lei con un dolce sorriso
«poi ero io quello che non doveva metterli in imbarazzo? La coerenza?!» disse Sir incrociando le braccia al petto per poi, non dopo un abbraccio ai Potter, dirigersi in camera.

«buona notte» disse gentilmente Severus
«buona notte» mormorò Harry dando un leggero bacio sulla guancia del suo ex-professore.

Harry condusse Ginny nella loro camera, sigillata e silenziata e, come Lily e James, esplorarobi le più alte vette del piacere, amandosi con il corpo e la mente, unendosi ancora di più.

La mattina dopo Harry si svegliò presto e accarezzò il volto, soffermandosi sulle labbra, della sua amata moglie per poterla osservare come meritava.
Ancora non ci credeva che quelle splendida creatura stesse tra le sue braccia senza nessuna vergogna e ripensamento.

I capelli rossi erano sparpagliati sul cuscino, il respiro regolare, le palpebre a chiudere quei occhi caramello e il petto, ancora nudo dalla passionale notte, scoperto per il lenzuolo che li si era abbassato, fino a metà ventre, mentre si girava meglio tra le braccia dell'uomo, del suo uomo che amava e che era sicura l'avrebbe protetta, come del resto aveva sempre fatto e sostenuta.

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