The party
La doccia non fu per niente rilassante.
Alla fine mi aveva aperto la porta del bagno,ma la doccia non é stata duratura.
Il solo pensiero che Levi potesse entrare da un momento all'altro,mi ha fatto lavare in un lampo e poi sono andato subito nella mia stanza.
Mi appoggiai con la schiena alla porta di legno della stanza,e per la prima volta dal mio arrivo in questa città,inspirai davvero a fondo.
Poi espirai. E ancora,dentro e fuori fino ad avere la sensazione che l'aria mi scorresse per tutto il corpo.
Quando mi sentii relativamente calmo,aprii gli occhi.
Mi misi a guardare la stanza,soddisfatto del mio lavoro.
Era esattamente come me l'avevo sognata.
Finalmente ero indipendente,e dovevo fare il possibile per lasciarmi il passato alle spalle.
Mentre osservavo per la prima volta tutti quei particolari,crollai.
Io ce l'avevo fatta,stavo superando quel periodo.
Mi sfuggì un sonoro singhiozzo.
Mi premetti subito la mano sulla bocca,sperando che nessuno mi avesse sentito.
Mi lascia scivolare sul pavimento dietro la porta e mi strinsi le ginocchia con le braccia.
Dopo tanto tempo avrei ricominciato una nuova vita.
Tutto il dolore che mi era stato inflitto da bambino era passato.
Lentamente,sotto le lacrime,affioró un sorriso.
Ce la dovevo fare.
°°°°°°
Non avevo idea di quanta gente avesse invitato Levi.
Sentivo solo un vociare chiassoso.
Avrei partecipato volentieri ma non avevo intenzione di farmi rovinare la serata.
Indossai cose comode: una maglietta larga grigia,ed un pantaloncino nero.
Per quanto mi riguardava,Levi poteva organizzare feste anche tutte le sere,bastava che non mi disturbava.
Mi buttai pesantemente sul letto e mi misi comodo sul cuscino.
Finalmente avevo tempo di recuperare le serie tv che mi ero persa nei giorni precedenti. Ero praticamente un divoratore di serie,e seguivo praticamente tutto quello che mi capitava sottomano,o che scovavo su Netflix.
Negli ultimi tempi mi appassionavano molto quelle soprannaturali tipo Stranger Things.
Accesi il portatile e lo appoggiai sul letto mettendo play per la terza stagione.
Presi le mie cuffie che cercai velocemente in uno scatolone,erano enormi ma comodissime da indossare.
Dopo aver allestito l'occorrente per la mia serata,mi accoccolai sotto le coperte mentre sgranocchiavo schifezze varie.
Non avrei saputo dire quante puntate avessi già guardato,so solo che mi addormentai.
Fui svegliato dal rumore della porta aprirsi,ed una ragazza dai capelli castani e occhiali,aprì la stanza,guardandomi stranita.
<Scusa non sapevo ci fosse qualcuno>
Chiuse la porta,ed io non capendo mi tolsi le cuffie.
<Levi.per la miseria! C'è un gran figo nella mia camera! Da quanto te la stai facendo con lui?>
Sentii gridare dalla stessa voce per tutto l'appartamento.
Poco dopo sentii la porta riaprisi e la ragazza apparirmi davanti.
<Ciao,sono Hanji. Questa prima era la mia camera,era una zona off limits per i ragazzi,fino a quando ho conosciuto il mio ragazzo,almeno. Li c'era il mio letto,e io ed Erwin abbiamo spesso...>
<Tesoro..>disse Erwin alle sue spalle.
<Credo non le interessi ciò che abbiamo fatto in questa camera. Non disturbare questo poveretto>
C'era Erwin sulla soglia della porta e prese Hanji per un braccio,la tiró fuori e la spinse dolcemente verso il salotto.
Però Hanji resistette e ritornò indietro,guardandomi perplessa.
<Scusa. Come ti chiami?>
<Eren>
<Piacere Eren. Ma sei veramente un ragazzo?>
Esclamò incredula.
<Direi di sì>
Dissi abbassando la coperta di qualche centimetro.
<Oh sì,decisamente> sorrise.
<Accidenti,Levi deve trovarti davvero a posto se ti permette di vivere qui>
Continuò.
<Perché?>
<Lunga storia. Riguarda il suo passato,ma non spetta a me parlatene. Che ne pensi di venire in salotto con noi?>
<Va bene... Ma prima mi diresti perché non vuole uomini nella casa?>
<Ti posso solo dire che da bambino si sentì in colpa per non averne salvato uno in tempo. Ancora oggi ne é tremendamente colpito.>
<E cosa gli successe?>
<Curioso eh? Adesso smamma e preparati,ti ho già detto troppo>
Mi lascia vestirmi ed io mi metto un jeans nero,attillato con una maglietta bianca sopra. Semplice e veloce.
Mi incamminai verso la cucina trovando Hanji ed Erwin sbaciucchiarsi.
Appena si accorgono di me mi rivolgono un grande sorriso.
<Vuoi una birra?>
Mi chiese Erwin.
<No,grazie. Non amo la birra>
<Allora vediamo cosa abbiamo qua>
Iniziò a cercare in un mobiletto della cunina.
<Ci sta' del vino, ti va bene?>
<Va benissimo,grazie>
Iniziai a sorseggiare la bevanda,quando mi accorgo che i due amanti mi guardano curiosi.
<Eren,come mai ti sei trasferito qui?>
Mi domandò infine Hanji.
<Mi pare strano che accetti un ragazzo nella sua casa,sai non ha avuto proprio una bella infanzia>
'E neanche io se per questo'
Pensai.
<Volevo vedere nuovi posti>
Non era una completa bugia,infondo era vero.
<É una bella città. Ci sono molte piccole cose che te ne fanno innamorare>
Disse Erwin.
<Beh tu sei venuto qui anche per dipingere,giusto?>
Chiese Hanji.
<Sì. Che poi sono venuto qui,perché un certo Levi mi aveva detto ad una mia mostra che i miei dipinti facevano schifo>
Disse Erwin facendomi ridere.
Io smisi di ascoltare la conversazione,e mi misi a guardare un poco le varie persone che c'erano in quella festa.
Ce ne sono davvero tante.
Mi cade all'occhio Levi sulle gambe di un ragazzo.
Non sta' prestando attenzione a lui,al contrario mi sta' guardando intensamente.
I suoi occhi grigi mi trasmettono la tempesta che c'è dentro di essi.
'Quale sarà il suo passato per averlo ridotto così?'
Mi incuriosisco,ripensando al libro che gli avevo visto in camera.
'Devo scopire se é veramente lui'
Arrossico vedendo Levi farmi l'occhiolino.
Sarà forse un poco ubriaco.
Il ragazzo vedendo le attenzioni che mi stava dando,rabbioso si avvicinò verso di noi.
<Che hai da guardare,stronzo?>
Mi disse rabbioso.
All'improvviso caló un silenzio intorno a noi. Le persone ci guardavano e avevano anche spento la musica.
<Io veramente...>
Iniziai
<Vai via Jean. Galoppa qualcun'altro e non infastidire noi e Levi.>
Disse Hanji.
<Tu! Brutta pazzoide...>
Serró la mascella.
Levi gli andò accanto e gli mise una mano sulla spalla.
<Credo che sarebbe meglio se ora te ne andassi>
Gli disse furioso.
<Mi prendi in giro?>
Urlò.
<Vattene Jean. E non disturbare Eren e gli altri>
<Vaffanculo,Levi>
Se ne andò furioso verso la porta,seguito a ruota da Levi che gli chiuse la porta in faccia.
Levi ritornò in salotto a passo di marci e,quando i nostri sguardi si incrociarono,provai um brivido freddo lungo la schiena.
Era furioso.
Ripensai alle sue stupide regole e mi maledissi per ciò che era successo.
<Sono stanco>
Annunciai salutando tutti al volo.
In camera,appoggiai la schiena alla porta,con sollievo.
Fantastico. Era la mia prima festa in questa città,e con le mie occhiate avevo obbligato il padrone di casa sbattere fuori il suo presunto ragazzo.
Ero un caso disperato.
°°°°°
Heyy.
Ciao.
Come vi va?
Non avevo in programma di pubblicare ma a causa di @ShilbaBaiddo ho pubblicato:3.
Vi prego di andare a leggere anche "Save me from the death" e alla prossima :3.
Scusate gli errori.
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