(1) New life,new school
Eren's Pov
Mio padre,Grisha,mi chiama per augurarmi un buon primo giorno di scuola.
<La sai la strada per arrivare a scuola?> mi chiese per la seconda volta
<Sì la so la strada>rispondo annoiato.
<Eren... So che é difficile per te andare a questa nuova scuola. Ma sia io che Carla sappiamo che puoi farcela. Non abbiamo dubbi. Devi solo crederci anche tu,Eren>
<Grazie>
Una parola.
Non era abbastanza. E come poteva bastare dopo che Grisha e Carla mi avevano salvato la vita? In senso letterale e figurato.
Grazie a loro sono andato avanti.
Grazie a loro non sono morto per colpa di quello stronzo di Mr Henry.
<Non ringraziarmi,dimostraci. Dimostraci che ce la puoi fare>
<Va bene. Lo farò. Adesso devo andare>
<In bocca al lupo>
E staccai la chiamata.
Dopo che ho avuto il contratto d'affitto sono dovuto stare ancora una settimana in Hotel. L'altro coinquilino non si era disfatto di tutta la sua roba,e nel frattempo che lo faceva dovevo restare in Hotel.
Oggi andrò ufficialmente nella mia nuova casa.
Oggi si da ufficialmente il via ad una nuova vita.
Sto andando a scuola,e subito mi salta all'occhio il mio migliore amico,Armin.
Ci siamo conosciuti per sbaglio quando dovevo andare a firmare dei moduli.
Io ero finito addosso a lui.
É nata una splendida amicizia in poco tempo.
Sto facendo tutto il possibile per aprirmi agl'altri.
E ci sto riuscendo.
Sto andando avanti.
Il mio problema nel parlare é finito da un'anno circa,ma certe volte mi blocco ancora e mi salgono i brividi.
Purtroppo farò un corso in più all'università.
Un corso di comunicazione.
A causa del mio problema nel socializzare,anche se non é più tanto accennato ormai,cerco di andare avanti anche grazie a questo corso.
Appena Armin mi vede mi sorride. Vorrei avere anche io un sorriso così spontaneo.
<Ciao meloncino>lo saluto con una pacca sulla spalla.
<Ciao Eren. Per favore non chiamarmi così>
<Oh andiamo é un soprannome bellissimo. Guarda il lato positivo,questo soprannome ti rende unico>a questa affermazione lo faccio leggermente arrossire. Mi scappa una risata.
<Non farla tanto grossa>mi metto davanti a lui e lo guardo intensamente negli occhi
<Armin,non esagero,tu sei unico>gli scompiglio i capelli e lo faccio diventare,se possibile,più rosso di prima.
La campanella suona e ci dirigiamo alle lezioni.
Io faccio principalmente il corso di medicina e d'inglese avanzato. Poi ci sono altri vari sfizi come il corso riguardante il cinema o anche dei corsi sulla scrittura. E poi ci sta' il corso di comunicazione,che ho ogni giorno.
Le prime ore passano velocemente. Visto che sono un'appassionato di scienza o del corpo umano in generale,su questi argomenti non ho problemi.
Ma adesso arriva il problema. L'ultima ora.
Il corso di comunicazione.
Sto andando verso l'aula principale,e sembra andare tutto a rallentatore. L'ansia pervade ogni cellula del mio corpo.
Ho risolto il problema del passato,ma sono dopotutto ancora un 'lavoro in corso'. Sono ancora traumatizzato dalla mia infanzia se così si può chiamare.
Un passo,due passi.
Il cuore rischia di uscirmi dal petto.
Ecco la mia classe. Entro titubante e mi siedo all'unico posto libero. L'ultima fila.
Odio quel posto.
É sempre stato quello il mio posto per anni.
L'ultima fila.
Dove tu sei invisibile a tutti e tutto. Sei escluso dal mondo. Almeno questa é sempre stata la mia esperienza in questo campo.
La campanella di inizio lezioni suona,ed entra un uomo basso affiancato da una donna poco più bassa di lui,capelli di un colore simile ad una carota.
Sta appiccicato all'uomo dai capelli corvini.
Sono girati di schiena e non riesco a riconoscerli.
Appena il corvino si gira mi scappa un battito.
Il mio coinquilino.
La ragazza carota gli sta' appiccicato e lo tocca sensualmente,in posti in cui non dovrebbe toccare.
'Ma non era gay?' Penso curioso.
Levi si siede accanto a me e continua a guardare la ragazza.
Non so ancora capacitarmi a capire perché mi sia così familiare.
Eppure quando sto vicino a lui il mio cuore é come se riprendesse a vivere e il mio stomaco si contorce.
Finalmente Levi si gira e mi guarda attentamente,un lampo di sorpresa passa per i suoi occhi.
<Oh ciao moccioso>
<C-ciao Levi,anche tu in questo corso?>gli domando per iniziare un discorso.
<Mh,a quanto pare anche io sono in questo inferno> neanche il tempo per rispondergli che il professore entra e inizia a spiegare la lezione.
Skip time
Il primo giorno di tanti altri finisce. Mi sembra di essermi tolto un peso dalle spalle.
Messaggio ad Armin per chiedergli quando ci saremo visti per comprare lo stretto necessario per la mia nuova camera.
Poco dopo andiamo insieme in un negozio per oggetti della casa. Compriamo cuscini,lampade,lenzuola e chi più ne ha ne metta.
Troviamo anche un divano-letto che naturalmente compro.
Poi i miei occhi si illuminano quando vedo un pouf del mio colore preferito,il verde.
Diventa subito di mia proprietà.
É stato amore a prima vista.
Compriamo tutto grazie al denaro che mi hanno dato i miei genitori. Tutti contenti andiamo in quella che sarà la mia futura casa.
Prima di andarcene però,Armin prende una macchina fotografica e ci scattiamo una foto ricordo. Siamo veramente conciati malissimo. I capelli tutti scompigliati e con ancora la maglia dell'università addosso.
Facciamo ridere,ma é una foto bellissima che mi riscalda il cuore.
Compriamo quindi anche delle cornici per la foto appena scattata.
Stanchi per questi acquisti andiamo in un bar prenderci un caffè e poi ci dirigiamo verso l'appartamento.
Appena Armin lo vede si stupisce della sua bellezza.
<Wow vorrei non aver pagato l'anno per alloggiare nel dormitorio scolastico>
<Non sarà così male dai>
<Sì la stanza,anche se piccola,non é male. Il problema é il mio coinquilino>
<Che fa di male questo "mostruoso" coinquilino>ironizzo
<Beh é un donnaiolo> si lamenta Armin
<Sono arrivato soltanto da due settimane e si é rimorchiato già tre ragazze. Tutte le volte vuole buttarmi fuori dalla camera! A te piacerebbe cogliere il tuo coinquilino mentre fa sesso?>
Feci subito una smorfia.
Quella frase aveva suscitato in me immagini che preferivo non vedere. Dovevo ammetterlo,Levi è bellissimo. I suoi muscoli dimostrano che pratica molto sport. Poi nonostante la sua statura sembra abbia una bella lunghezz-
Scaccio subito quel pensiero.
<No,non mi piacerebbe>
<Vedi! Io non capisco. Siamo in un piccolo paesino e lui si trova sempre una bella compagnia. Chi l'avrebbe mai detto che in un buco come questo ci fossero tanti maschi e femmine sexy?> domanda più a se stesso che a me.
Armin mi aveva rivelato di essere gay,ma io non ne facevo un dramma,al contrario di altre persone che aveva incontrato in passato.
Comunque nonostante ciò,per quelle parole scoppiai a ridere.
<Armin facciano un patto>proposi mettendogli un braccio intorno alle spalle.
<Ti ascolto>
<Tutte le volte che avrai problemi con il tuo coinquilino vieni da me. Non sarà la soluzione ottimale,sai le regole del mio fantastico coinquilino...>
Gli avevo raccontato di quella giornata,dettaglio per dettaglio,non tralasciando nulla. Anche Armin trovava stupide quelle regole messe dal mio coinquilino.
<Affare fatto> mi abbracció grato.
<Hai un cuore d'oro,Eren Jaeger> continuó
Mi sentii avvampare. Nessuno mi aveva mai dedicato quelle parole.
Armin era un vero amico.
Il migliore.
<Dai su mettiamoci al lavoro e sistemiamo questa roba>dico indicando i precedenti acquisti.
Per fortuna mi aveva dato la chiave senò come sarei entrato?
Sospetto sarà un pomeriggio stancante.
°°°°°
Che dire questo primo capitolo vi piace?
La storia vi sta' piacendo?
Chi sarà il coinquilino di Armin? É semplice dai. Già dalla parola 'donnaiolo' dovreste aver capito no?
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