“Jeongguk?” Taehyung domandò mentre bussava leggermente alla porta del giovane principe e ci entrò, chiudendo attentamente la porta dietro di sé.

“Cosa vuoi?” Jeongguk mormorò, la voce contenente sonnolenza.

“Il re vuole sapere se vuoi mangiare con lui stasera, pensa che lo stai ignorando.”

“Se il cosiddetto re avesse davvero voluto sapere, sarebbe stato qui a chiederlo per sé!” Jeongguk urlò e nascose il viso nelle mani.

“Vuoi che lo vada a prendere?” Taehyung domandò, la voce poccola ed educata.

“No.” Jeongguk sospirò. “Solo digli che non sarò lì.”

“Lo farò, giovane pri-“

“Per favore, chiamami solo Jungkook.”

“Jungkook.” Taehyung ripeté, sentendo la differenza nel nome.

“Per favore.” Jeongguk lo supplicò.

“Certamente, giov- Jungkook.” Taehyung si inchinò e se ne andò velocemente per andare dal re.

Jeongguk si stese sul suo letto gigante e supportò la propria testa con le braccia mentre chiudeva gli occhi, rivolto verso il soffitto.

“Principe Jeongguk, ho sentito che non mangerai con noi.” La porta non venne bussata questa volta e certamente non era Taehyung.

“E quindi, Chungha?” Jeongguk chiese infastidito e si sedette.

“Onestamente, non lo so, il re mi ha detto di venirti a controllare.” Disse.

Jeongguk lasciò fuoriuscire un forte respiro  e si atrofinò il volto con emtrambe le mani. “Vuole che diventiamo più vicini.” Chungha annuì, ma non disse niente.

“Non puoi semplicemente andartene e mandare Taehyung, ho biseogno del suo aiuto con qualcosa.” Jeongguk supplicò.

“Lo farò.” Chungha sussurrò e se ne andò.

Subito dopo, ci fu un colpo e Jeongguk lasciò uscire un piccolo. “Entra.”

“Avevi bisogno di me?” Taehyung domandò ed entrò, lasciando che la porta si chiudesse dietro di sé.

“Io solo.” Jeongguk si tirò i suoi già arruffati capelli frustrato.

“Per favore non farlo, non è davvero un bene per i tuoi capelli.” Taehyung disse e Jeongguk annuì, rimuovendo le mani dai propri capelli.

“Per cosa avevi bisogno di me, Jungkook?”

“È-è ok se ti abbraccio?” Jeongguk domandò.

“Perché lo chiedi?” chiese Taehyung e fece un piccolo passo verso il letto di Jeongguk, dove questo era seduto.

“Ho solo davvero bisogno di un abbraccio da qualcuno che non sembra completamente e assoluto folle.” Jeongguk sussurrò.

Taehyung soerise timidamente e annuì. “Certo che puoi, Jungkook.”

Jeongguk si alzò velocemente e avvolse strettamente le braccia attorno a Taehyung. Taehyung ricambiò l’abbraccio lentamente.

Rimasero così per un po’ e molto lentamente si allontanarono dall’abbraccio. “Ne avevo davvero bisogno.” Jungkook sussurrò.

“C’è qualcosa che ti infastidisce, Jungkook?” Taehyung chiese, sentendo che qualcosa non andava bene.

“Ho solo.” Jeongguk si passò una mano tra i capelli. “Bisogno di qualcuno con cui parlare e che ci tenga a me.”

“Potrò anche essere il tuo servo, ma sarò sempre qui per paralarti se ne hai bisogno.”

“Grazie, Taehyung. Me ne ricorderò.” Jeongguk sorrise caldamente e si risedette sul letto.

“Avevi bisogno di me per qualcos’altro?” Taehyung chiese educatamente mentre inclinava la testa.

“Potremmo conoscerci, sei qui da tipo una settimana e non so nulla su di te.” Jeongguk disse.

Taehyung annuì e si sedette accanto a Jeongguk. “Cosa vuoi sapere?”

“Perché sei qui e non con la tua famiglia?” chiese Jeongguk.

“Beh, la mia famiglia è contadina, non abbiamo molti soldi, quindi sono qui per fare soldi per loro.”

“Questo è molto bello, meglio se mio padre ti paga bene.” Jeongguk disse.

Taehyung ridacchiò. “Lo fa, dovresti parlargli di più, è semplicemente un vecchio uomo che vuole che suo figlio lo veda come un eroe, come faceva lui quando era più piccolo.”

“Papà ti parla dei suoi problemi?” Jeongguk domandò e giocherellò con le mani mentre guardava il pavimento.

“Sì, dice che sono già come un figlio per lui, credo che stia semplicemente cercando di riempire il vuoto di te che non vuoi stare con lui.”

“Questo è perché ai sta comportando come un completo idiota!” Jeongguk proclamò.

Taehyung poggiò una mano sulla spalla di Taehyung. “Capisco.”

“Taehyung, non voglio sposare Chungha, è davvero bella ma non mi piacciono le ragazze.”

“Sei gay?” Taehyung domandò in un sussurro.

Jeongguk annuì lentamente. “È ok.” Taehyung sussurrò e abbracciò Jeongguk dal lato.

Jeongguk ebbe quella sensazione che avrebbe voluto provare da così tanto tempo, si sentì come se avesse un amico con sé.