👑Cinque👑
Jeongguk e Chungha entrarono in una delle macchine reali. Il conducente reale, Hoseok, era già nella macchina, aspettandoli.
“Dove volete andare?” Hoseok domandò.
“Wang Thai, per favore.” Jeongguk disse.
“Come desiderate, principe Jeongguk.” Hoseok disse e accese il motore.
Chungha e Jeongguk erank entrambi seduti nei sedili posteriori, tra loro e Hoseok c’era un piccolo schermo per rendere il tutto più privato o qualcosa del genere, ma Jeongguk si sentiva come un cane in gabbia.
Dopo un po’ di guida, Chungha posò la mano su quella di Jeongguk e la strinse leggermente per un momento.
“Che stai facendo?” Jeongguk domandò mentre ritraeva la mano e si allontanava leggermente da lei.
“Sai che dobbiamo sposarci? Perché non comportarvi così.” Disse guardando il pavimento.
“Sai che non lo voglio, smettila di comportarti come se lo facessi.” Jeongguk mormorò e guardò fuori dalla finestra, ignorando Chungha per il resto del viaggio.
Hoseok li fermò prima che uscissero. “ Dovrei chiamare Yoongi per farvi tenere d’occhio?”
Jeongguk voleva dire di sì, cosicché non dovesse rimanere da solo con Chungha, ma aveva solo aperto la bocca prima che Chungha rispondesse con calma ma freddamente. “No, grazie.” E uscì dal veicolo.
Jeongguk rimase seduto per un po’, confuso, prima di seguire Chungha nel ristorante, Wang Thai.
“Ah, principe Jeongguk, principessa Chungha.” Un cameriere li accolse e si inchinò così tanto che Jeongguk pensò che potesse sbattere la testa sul pavimento ad un certo punto. “Cosa posso fare per voi due?”
“Hai un tavolo per due?” Jeongguk chiese mentre sentì Chungha legare il proprio braccio con il suo e non poteva farci nulla, perché erano in pubblico e tutti sapevano che si sarebbero sposati.
“Per voi due, sempre.” Il cameriere disse e si fece seguire da loro in un’area più privata con le luci soffuse e un’estetica molto bella .
“Grazie.” Chungha e Jeongguk ringraziarono mentre il cameriere tirava fuori le loro sedie e dava loro il menù.
“Prenderò un’aragosta.” Chungha dichiarò dopo aver guardato il menù per tipo cinque minuti.
“Io prenderò un bulgogi.” Jeongguk borbottò.
“Cosa?” Chungha domandò, non avendo sentito cosa aveva detto.
“Prenderò un bulgogi.” Jeongguk ripeté e Chungha semplicemente annuì guardando il tavolo.
“Siete pronti per ordinare?” il cameriere chiese quando ritornò da quella che sembrava essere la cucina.
“Sì, la dama prenderà un’aragosta e io un bulgogi.”
Il cameriere annuì, mentre scriveva l’ordine. “Cosa vorreste da bere?”
“Acqua.” Chungha disse nello stesso momento in cui Jeongguk disse. “Vino.”
Il cameriere sembrò confuso, prima di scrivere anche quello. “Qualcos’altro.”
“Penso che siamo apposto.” Jeongguk rispose e sorrise educatamente.
Entrambi sedettero in silenzio finché il loro cibo non arrivò poco dopo, arrivando così veloce solo perché il ristorante non avrebbe voluto far arrabbiare la gente reale.
“Jeongguk.” Chungha parlò dopo aver pattato la propria bocca con un tovagliolo.
“Cosa?” Jeongguk domandò e per la prima vokta da quando era arrivato il cibo, guardò Chungha.
“Perché non ti piaccio?” Spuntò fuori dal nulla.
Jeongguk la guardò shockato, lasciando cadere le bacchette sul piatto e semplicemente la guardò con gli occhi spalancati e la bocca aperta.
Quando Jeongguk ritornò nel suo stato normale rispose. “Per essere onesto, sono sicuro che sarei pazzo per te se non fossi gay.”
Ora era il turno di Chungha di essere shockata, lei non cambiava mai realmente espressione, quindi quella che fece fu epica.
“I tuoi genitori lo sanno?” domandò sottovoce, sembrando ancora shockata.
“Ho cercato di fare coming out, ma mio padre dice sempre che lo supererò e mia madre non vuole saperne.” Jeongguk rispose.
Chungha guardò le proprie gambe, prima di guardare Jeongguk. “Ti amo, ma se non puoi ricambiare, cercherò di aiutarti.”
Il viso di Jeongguk si illuminò e prese una delle mani di Chungha tra le sue. “Grazie.” Disse con gratitudine.
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