Lo stress di Capodanno
Si narra che sin dall'antica Roma, non appena le giornate cominciano ad accorciarsi sul serio, ci sia un amico che ti chiede un po' a sorpresa: "Bro, ma che fai a Capodanno?".
Che tu ovviamente vorresti mandarlo a cagare per i livelli d'ansia inflitti, visto che stiamo a metà novembre e non sai nemmeno se arriverai a fine mese, ma almeno sai che non sei tu a dover organizzare qualcosa.
Sai che non devi consultare prezzi e ristoranti o doverti fondere con Trivago e Airbnb alla ricerca di un posto in cui andare o dover far quadrare tutte le spese per restare in un budget decente.
Ma io, io sono allo stato successivo: per un motivo di forza maggiore chiamato relazione a distanza, quest'anno sono io a pianificare Capodanno.
Tan tan taaaaan.
Lo so che voi state pensando: "Ma vabbè, Narnia, ma tu stai a Roma: ti pare che non c'è qualcosa di fattibile?". La risposta è ovviamente no.
Sono due settimane che non faccio altro che cercare casa. E con cercare casa intendo mandare mail, chiamare gente, confrontare ottocento siti, girarmi interi quartieri con Maps e assillare i miei amici dell'università per sapere se sanno di un posto decente che non costi un rene.
Che poi tutto sarebbe molto più facile se i proprietari non fossero degli stronzi. Sì, degli stronzi, perché va sempre a finire che:
- mando una mail chiedendo disponibilità e tariffe, loro mi rispondono che "mi ringraziano per aver contattato la loro struttura, a breve riceverò una mail per sapere l'eventuale disponibilità e le tariffe": questa mail non sembra arrivare mai
- chiamo l'host per avere informazioni e finisce che o il prezzo del sito non corrisponde a quello reale o sul sito risulta disponibile quando in realtà è già stato preso
- mando un messaggio all'host e mi risponde di "leggere direttamente sul sito", dove ovviamente non si capisce una mazza
Il vero problema, però è un altro. È vero che, se avessi già prenotato la casa, a quest'ora avrei molto meno stress e passerei più tempo a studiare (perché in 'sti giorni la sera non riesco a studiare manco per sbaglio), ma non è questo il dramma.
Il vero problema è che a Capodanno sto a pranzo dai miei. Con la mia ragazza. La mia ragazza che conosce i miei e mezzo parentado: questo è il vero motivo dello stress esistenziale.
Perché se piace ai miei e a Lizzie, si allea con loro contro di me e la mia vita è finita. Però se non piace ai miei è un casino perché mia madre è Satana e la mia ragazza non ha paura di affrontarla.
Morale della storia: fatevi i cazzi vostri a Capodanno.
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