Questo è un discorso che spesso si comincia a fare già al liceo, ma finita la scuola diventa tutto molto più serio e reale: sto parlando del famoso "farsi una famiglia".

E no, non sto parlando di fantasie sessuali incestuose.

L'altro giorno stavo in macchina con mia madre e discutevamo di due miei compagni delle medie che sono recentemente diventati genitori.

Tutto okay, se non fosse che Genitore 1 se ne sia uscita con una meravigliosa frase.

Fammeli presto, i nipotini, che io voglio diventare nonna giovane.

Io so che mia madre stava scherzando perché lei sa perfettamente che non voglio avere figli, ma comunque mi è salita l'ansietta cosmico-storica hegeliana.

Il punto è che io potenzialmente potrei diventare madre e 'sta cosa mi devasta.

Conosco ragazze che già sanno di voler avere x figli e di volerli chiamare Tizio e Caio e ragazzi che vogliono che le fidanzate diventino le madri dei loro figli (nel senso che sognano un futuro insieme, non che le vogliano ingravidare a forza).

Vedo gente che si programma la vita familiare da qui ai nipoti, tutta entusiasta all'idea di riprodursi e trasmettere il proprio patrimonio genetico a bambini urlanti.

Poi ci sono io, a cui la sola idea di dover crescere una creatura mette ansia.

E stavolta non sono solo paranoie perché crescere un bambino non è semplicissimo (soprattutto senza traumatizzarlo).

Io amo i bambini e i bambini amano me, ma non ne voglio di miei e 'sta cosa manda in tilt chiunque.

Letteralmente, quando ne parlo è tutto un "non hai ancora incontrato la persona giusta", "sei ancora piccola, poi da grande capirai" e "allora cosa pensi di lasciare: i figli sono la tua traccia sulla Terra".

Beh, io vorrei essere ricordata per quello che ho detto, fatto e scritto, di certo non solo per aver sfornato figli.

Magari tra qualche anno la penserò davvero diversamente (anche se non credo), ma perché nel mentre mi devono tutti rompere le scatole con 'sta storia?

Non posso semplicemente prendermi un gatto? O un criceto? O un opossum?

Una cosa però è certa: qui c'è lo zampino del patriarcato.