Capitolo 10 - Nomi da eroe
Il ragazzo non le rispose ulteriormente, accennando ad un piccolo saluto con la mano, incamminandosi verso la strada buia, diretto alla propria di casa.
Capitolo 10 – Nomi da eroe
Nei giorni successivi al festival sportivo, gli studenti poterono guarire le proprie ferite, o quasi. E oggi sarebbero tornati finalmente alla normale vita scolastica.
"Come pensavo, andare in diretta TV cambia tutto!" disse Ashido seduta al proprio banco, senza la giacca, iniziava davvero a fare caldo, constatò Kuuki osservando tutti i propri compagni, la maggior parte dei quali aveva iniziato a vestirsi solo con la camicia bianca, peccato che lei era una tipa freddolosa, e anche con 40 gradi all'ombra, se avesse sentito un minimo di brezza avrebbe iniziato a tremare. "Mentre venivo qua mi ha parlato un casino di gente!" continuò la ragazza dalla pelle di un rosa troppo saturo, attirando l'attenzione di chi le stava intorno.
Kirishima che le stava accanto in piedi, si unì alla conversazione con un "Anche a me!" detto con il suo solito entusiasmo, del tutto caratteristico. Kuuki aveva iniziato piano piano ad inquadrare la maggior parte dei suoi compagni di classe.
"Non facevano che fissare anche me, ero così imbarazzata" la ragazza invisibile, della quale ancora le sfuggiva il nome purtroppo, intervenne con fare drammatico, portandosi una mano al petto.
Ojiro, che le era rimasto alle spalle fino a quel momento, con un palese sorriso di circostanza la riprese, "Non lo fanno sempre, Hagakure-san?" e non aveva tutti i torti pensò Kuuki, era di certo una cosa peculiare vedere solo dei vestiti passarti accanto senza un volto ben definito.
"A me dei ragazzini delle elementari hanno iniziato a urlare "Don't mind" all'improvviso..." si intromise anche Sero nella conversazione, l'espressione affranta del ragazzo strappò una risata a Kuuki, doveva davvero essere stato uno smacco assurdo quello di essere stato battuto così velocemente al festival, forse secondo solo a Kaminari.
Un flebile "Don't mind" si sentì uscire dalle labbra di Asui, che stava a braccia conserte con il viso appoggiato ad esse sul banco, mentre Kirishima, Mina e la ragazza invisibile cercavano di confortare il povero Sero, che si sentiva evidentemente frustrato dalla situazione.
All'improvviso la porta si aprì, e tutti i ragazzi si sedettero composti nei loro banchi, aspettando che l'insegnante facesse la sua entrata in classe. Un coro di "buongiorno" si levò dalle bocche degli studenti in risposta al saluto che Aizawa rivolse loro non appena entrato in classe. Finalmente il professore era ritornato ad essere una persona normale e quasi tutti lo notarono con gaudio.
"Cra? Professor Aizawa, ha tolto le bende! Meno male." Disse Asui facendolo notare anche agli altri, un grande sorriso a adornarle il viso. Avevano raccontato qualche cosa a Kuuki riguardo l'incidente avvenuto all'USJ e il fatto che Asui fosse una tra le più felici di quella notizia non la sorprese, dopotutto l'altra ragazza aveva assistito all'orribile scontro dove si era procurato quelle ferite ed assieme a Midoriya e Mineta erano stati i primi a soccorrere l'insegnante.
"La vecchia ci ha dato troppo dentro con le cure." rispose semplicemente l'uomo grattandosi il viso, sotto l'occhio sinistro, dove ora si trovava una vistosa cicatrice, come monito di quello scontro assurdo. "Comunque sia, oggi la lezione informativa sugli eroi è un po' speciale." L'aria nella classe si fece improvvisamente satura di tensione, tutti gli studenti aspettavano trepidanti di conoscere in cosa sarebbe stata speciale quella lezione rispetto alle altre, tutti tranne Kuuki che era estranea alle lezioni a sorpresa di Aizawa che avevano traumatizzato il resto della classe.
"Nomi in codice." Disse con un tono piatto l'insegnante. "Dovrete scegliere il vostro nome da eroe." Chiarì quest'ultimo dopo aver notato gli sguardi confusi di alcuni degli alunni.
"Finalmente facciamo qualcosa di divertente!" La classe implose in un grido di giubilo, in particolare i tre individui più casinisti della stessa, che saltano in piedi come molle esultando neanche avessero vinto i mondiali di calcio.
Aizawa a questo punto, spazientito dalla loro mancanza di disciplina ed autocontrollo, attivò la propria unicità fulminandoli con lo sguardo, al che anche il resto della classe si ricompose e non appena calò nuovamente il silenzio, il professore riprese la parola. "Come dicevo," disattivò il quirk, osservando i volti dei ragazzi, che ora avevano tutti puntato il proprio sguardo su di lui. "è qualcosa che si ricollega all'essere opzionati dai professionisti. La cosa si concretizza al secondo o al terzo anno, quando avrete accumulato esperienza e potrete essere d'appoggio." Aizawa illustrò la situazione agli studenti, alcuni meno interessati di altri. "In pratica per voi del primo anno questo è più che altro un interessamento da parte loro in vista di prospettive future. Se l'interesse dovesse smorzarsi prima del diploma, potrebbero cancellare l'accordo unilateralmente. è una possibilità." Dopo essere stati posti di fronte a quella possibilità alcuni studenti iniziarono a lamentarsi, precisamente Mineta, che sbattendo con poca forza il proprio pugno sul banco esclamò: "Gli adulti sono egoisti!" e non aveva tutti i torti.
"Quindi dovremo provare loro il nostro valore qualora ci scegliessero, giusto?" Pose la domanda la ragazza invisibile, che si guadagnò l'attenzione di Aizawa e anche un cenno del capo, che confermava quella supposizione.
"Bene i risultati totali sono i seguenti..." Dopo aver constatato che non ci fossero più domande da parte degli studenti, l'uomo si girò di spalle, alzando una tela che prima copriva la lavagna, scoprendo così i nomi dei ragazzi opzionati.
Si lesse:
Numero di richieste per la sezione A
Todoroki: 4123 / Bakugou: 3556 / Tokoyami: 360 / Iida: 301 / Kaminari: 272 / Yaoyorozu: 108 / Kirishima: 68 / Uraraka: 20 / Sero: 14 / Henko: 3
L'unico commento che fece l'insegnante fu riguardo ai punteggi ma nulla più. "Negli altri anni sono più distribuiti, ma qui si sono concentrati su due persone."
"Aaah, che differenza schiacciante!" commentò Kaminari a sua volta, tirando indietro la testa, con un sospiro rassegnato.
"Primo Todoroki e secondo Bakugou?" constatò invece Jirou, con un'espressione di completo stupore stampata sul volto, e non era l'unica a dirla tutta, nonostante fosse comprensibile per via di come era avvenuta la premiazione.
"è l'esatto opposto del risultato del festival." disse Kirishima, portandosi una mano sul mento, pensieroso.
Sero, sporgendosi verso quest'ultimo, diede voce all'ipotesi che Kuuki aveva fatto non appena aveva visto la classifica: "Beh, hanno dovuto legarlo per metterlo sul podio, avranno tutti paura!"
Di colpo Bakugou si girò verso di loro con una smorfia terrificante stampata in volto, contestando le loro affermazioni. "I professionisti non hanno mica paura!!"
"Me lo aspettavo, Todoroki-san." Yaoyorozu, con un sospiro si girò verso Todoroki, rivolgendogli un sorriso sghembo.
"è quasi sicuramente colpa di mio padre." Rispose lui invece, lo sguardo truce, e probabilmente aveva anche ragione, nonostante il suo talento fosse molto più concreto di quel che pensasse.
"Sono sorpresa qualcuno abbia fatto il mio nome lol-" commentò finalmente Kuuki, appoggiando il viso sul palmo della mano, la sorpresa era più che giustificata, perché opzionarla dopo il casino che aveva provocato? Sarebbe stato troppo difficile gestirla in un'agenzia con quel suo quirk imprevedibile.
"Considerando questi risultati, che siate stati opzionati o meno, vi manderemo comunque a fare esperienza sul campo." Disse infine il professore, suscitando lo stupore di alcuni ragazzi, che prontamente iniziarono a porgli delle domande.
"Esperienza sul campo?" chiese subito Midoriya, uno dei più felici di quella notizia. "Già." rispose semplicemente Aizawa. "E considerando l'incidente alla USJ, avete già sperimentato il combattimento contro dei veri criminali, ma sperimentare con mano le attività dei professionisti vi sarà sicuramente di aiuto per il futuro." Aggiunse dopo qualche secondo, nonostante sapesse di non star parlando alla totalità della classe, in ogni caso come aveva detto lui sarebbe stata un'ottima opportunità per rendersi conto di un paio di cose.
"Ecco il perché dei nomi da eroe!" disse uno dei ragazzi che occupavano i primi banchi.
"Le cose si sono fatte improvvisamente eccitanti!" Esclamò Uraraka, sollevando le braccia in aria in segno di vittoria, ecco l'altra super gasata per via di questa notizia.
"Tenete presente che sono comunque nomi temporanei. Ma se sceglierete a cuor leggero..." iniziò Aizawa, nel momento stesso nel quale si aprì la porta della classe, in modo quasi teatrale. Rivelando la figura di Midnight.
"... vi faranno vedere l'inferno!" Non appena entrò nella classe, Kaminari, Sero e Mineta balzarono sul posto, estremamente felici di vedere la professoressa, chissà perché, si chiese sarcasticamente Henko scuotendo la testa, osservando la scena con un sorriso accennato. "I nomi scelti quando siete studenti diventano conosciuti dalle persone, e spesso diventano i nomi usati da professionisti!" la donna approcciò la cattedra, con la sua solita aura molto provocante e sensuale, catturando inevitabilmente l'attenzione di tutti.
"Beh, in effetti è così." Si intromise Aizawa, interrompendo le esultanze dei ragazzi. "Ecco perché mi affiderò al senso estetico di Midnight." L'uomo sollevò un sacco a pelo giallo, iniziando lentamente ad infilarci le gambe. "Io non ne sono proprio in grado. Scegliendo un nome per voi stessi dovreste potervi avvicinare a definire l'idea di ciò che farete da grandi." disse, il sacco a pelo arrivato a metà del suo busto. "La forma e la sostanza vanno di pari passo, non a caso. Come nel caso di All Might." Concluse, sistemandosi per bene nel sacco, scomparendo dietro la cattedra. Era la prima volta che Kuuki assisteva ad una scena del genere, e lo guardò in uno stato di confusione completa, e non ci voleva un sociologo per capire che la sua espressione stesse gridando "ma che cazzo" da tutti i pori.
Dopo quel momento di stupore, Midnight passò per i banchi consegnando ad ogni studente una lavagnetta con il rispettivo pennarello nero, così da permettere a tutti di iniziare a ragionare sul proprio nome.
'Un nome da eroe eh? e chi ci aveva mai pensato.' si disse immediatamente Kuuki, portandosi una mano sul collo, per lei era già un sogno poter frequentare le lezioni di un luogo simile, non pensava ci sarebbe mai arrivata, quindi non aveva neanche pensato a queste piccolezze, come per il suo costume, che all'effettivo era ancora in produzione. Avrebbe decisamente dovuto mandare una lettera all'azienda che lo stava fabbricando, erano passate più di due settimane e non aveva idea di quando le sarebbe potuto servire, soprattutto data la natura inaspettata delle lezioni di Aizawa in particolare.
Nei successivi minuti la stanza calò nel silenzio più totale, spezzato solo dal respiro pesante dell'insegnante beatamente assopito, e dallo stridio che i pennarelli producevano a contatto con le lavagnette. La concentrazione di tutti in quel momento era alle stelle, tutti meno Kuuki che ancora si lambiccava il cervello cercando di pensare a qualcosa di originale.
Dopo qualche istante di continuo silenzio la professoressa incaricata di valutare la nostra fantasia disse: "Bene, chi di voi ha finito si faccia avanti per presentare il nome!" si posizionò di fronte alla cattedra, osservando i ragazzi uno ad uno, allungando la mano, estendendola come invito ad avvicinarsi e ad annunciare la propria creazione.
Modo peggiore per cominciare non poteva esserci, la maggior parte degli studenti cadde in uno stato di ansia, cosa avrebbero pensato tutti se il nome presentato per primo fosse stato scialbo? Noioso? Senza un senso preciso? Una situazione gravissima, pensò sarcasticamente Henko, nonostante lei stessa non avesse idea di cosa scrivere su quella dannatissima lavagnetta.
'Bruh. E chi ha le palle. Il mio è pure ridicolo per cazzeggiare, non ho idea di che nome darmi for fuck's sake.' Pensò presa anche lei dallo sconforto della situazione.
Il primo ad alzarsi fu Aoyama, avvicinandosi alla cattedra trasudando confidenza da tutti i pori, sembrava come se non sentisse minimamente la pressione di quel momento, decisamente cruciale per la vita di ogni studente in quella classe, Kuuki non riusciva a decidere se voleva essere più sarcastica e prendere la cosa a ridere o se prenderla seriamente e pensarci con cura, ma i suoi pensieri furono interrotti dalle parole del biondo, che sistematosi dietro la cattedra, con la lavagnetta girata verso di sé, annunciò: "Allora vado." alzò la lavagnetta sopra la propria testa con fare teatrale, Kuuki non ci aveva mai fatto caso a quanto fosse drammatico quel ragazzo - in realtà non aveva fatto caso a lui e basta - per quanto si sforzasse di essere il centro dell'attenzione le riusciva difficile focalizzare la propria concentrazione su di lui. "L'eroe splendente..." girò la lavagna verso di noi, mostrando i caratteri che avrebbero composto il suo nome. "I can not stop twinkling!" chiuse gli occhi con fierezza, come a dire che non aveva bisogno di vedere le facce degli altri ragazzi per sapere che il suo nome sarebbe stato il più bello - o più ridicolo, dipende dai punti di vista - della classe. "In altre parole, non riesco a smettere di brillare!" concluse la sua presentazione, aspettandosi solo Dio sa cosa, visto che rimase in posa, in silenzio, come una bella statuina.
l'intera classe guardò sconcertata il ragazzo, non sapendo cosa potesse essergli passato per la testa per poter presentare un "nome" così... neanche ridicolo, più presuntuoso? che altro.
"Vediamo... meglio togliere la I e abbreviare in "Can't". è più facile da dire." disse al contrario la professoressa Midnight, che gli tolse la lavagnetta dalle mani, apportando le modifiche che lei riteneva fossero giuste apportare ad un accrocchio simile di parole.
'Pensa chiamare aiuto e devi dire tutta questa roba prima di poter anche solo spiegare cosa sta succedendo, secondo me è ridicolo e non lo userà nessuno...' pensò Kuuki guardando la scena dal proprio posto, alla fine dei conti, non aveva proprio tutti i torti.
"Ottimo, mademoiselle." si limitò a dire Aoyama in risposta alle correzioni, recuperando la lavagnetta e tornando al proprio posto.
"Quindi va bene?!" Urlò dal proprio posto Kirishima, aizzando così anche Sato, Kaminari e Jirou, che stavano osservando la scena esterrefatti.
"E comunque, non può decidersi fra l'inglese e il francese?!" commentò lo stesso Sato, ancora in piedi scuotendo la testa, anche quello doveva essere elemento di distrazione, già i giapponesi non erano così tanto alla mano con l'inglese, pensa mischiarci nel mezzo anche il francese, con un nome semplice come AllMight, poteva anche andare bene, lo imparavi a memoria, era corto, e sapevi che avrebbe funzionato, ma con una frase del genere, sarebbe stato difficile per qualcuno in una situazione di stress e pericolo poterlo pronunciare.
Ma le sorprese non finirono con Aoyama, a ruota dopo di lui, si attivò anche Ashido, che saltellando verso la cattedra mostrò immediatamente la propria lavagnetta, strillando in preda all'eccitazione. "Allora la prossima sono io!" disse, un sorriso fiero le adornava gentilmente il viso, mentre annunciava il proprio nome da super eroina. "Il mio nome da eroe sarà Alien Queen!"
"DUE! Punti a diventare come quel coso con il sangue acidissimo?? Ma per favore!" la professoressa fu velocissima ad intercettare ed uccidere l'entusiasmo della ragazza, che tornò a sedersi a posto con la coda tra le gambe e lamentandosi del gusto della professoressa, e onestamente aveva tutte le ragioni per farlo.
'Coso? COSO?! Quel film è un cult come può definire coso un'opera d'arte simile.' Pensò Kuuki, puntando gli occhi color crema sul cranio della professoressa, come se i suoi pensieri potessero in qualche modo essere comunicati senza essere espressi, ed in un certo senso era vero, con quello sguardo omicida avrebbe potuto scavare un buco nella nuca dell'insegnante.
Improvvisamente, a spezzare la tensione generale, la voce di Asui si levò dal suo banco. "Cra!" esclamò lei prima di alzare la mano e porre la propria domanda: "Posso essere io la prossima?"
Alla quale Midnight non ritardò a rispondere con un: "Prego, Tsuyu-chan!" incitando la ragazza ad avvicinarsi alla cattedra. Lei, infatti, di tutta risposta si alzò dal proprio banco e con flemma e calma si mise di fronte alla classe, la lavagnetta ancora rivolta verso il proprio corpo, "è un nome che ho deciso fin dalle elementari!" girò la lavagnetta mostrando a tutti i caratteri che formavano quel nome "Froppy, l'eroina della stagione delle piogge!" disse con una fierezza e contentezza che fece scaldare il cuore della maggior parte dei presenti.
"Che carino! è adorabile e suona bene!" La donna si mise alle sue spalle con le mani sul viso, saltellando euforica per la scelta, molto più che azzeccata, della ragazza. "è il tipo di nome che tutti quanti adoreranno!" continuò la professoressa alzando entrambi i pollici in approvazione, mentre lentamente la tensione che si era andata a creare scema, lasciando posto all'entusiasmo di presentare gli altri.
Questo entusiasmo culmina quando tutta la classe erutta in un coro di "Froppy! Froppy! Froppy! Froppy!"
Ispirato da questa estasi Kirishima si alzò, quasi di scatto, rischiando d far cadere la sedia alle proprie spalle per via della foga, avvicinandosi alla cattedra con la lavagnetta già girata per mostrare a tutti il proprio nome: "Allora vado io! L'eroe resistente, Red Riot!" esclamò con tanto di quell'ardore che avrebbe potuto far accendere il fuoco di una stufa a legna.
"La rivolta rossa?!" commentò invece stupita Midnight "Ah, ma certo! è un modo per celebrare Crimson Riot, l'eroe coraggioso!" disse dopo qualche secondo di riflessione, guardando con uno sguardo preoccupato il ragazzo, evidentemente c'era qualcosa sotto che sfuggiva alla già limitata capacità di comprensione di Henko.
"Esatto! Come immagine è un po' datata, ma Crimson è l'ideale a cui punto!" le rispose il ragazzo, come se stesse confidando qualcosa, al che la professoressa non poté fare a meno di sorridere. "Il fatto che il tuo nome richiami il tuo idolo metterà un'enorme pressione sulle tue spalle!" disse però con tono quasi ammonitorio, era evidente che si preoccupasse per gli studenti alla fine dei conti "Posso sopportarla!" disse nuovamente il ragazzo dai capelli rossi, alzando il braccio con la mano chiusa in un pugno, come a simboleggiare la propria forza e la propria determinazione nel portare effettivamente avanti quel suo ideale.
'Che figooo! Perché sono tutti così fighi in questa classe. Io sono così mediocre a confronto. Alla fine, io non ci ho mai pensato ad un nome da eroe-' pensò sconsolata Kuuki, posando lo sguardo sul ragazzo ancora alla cattedra. Si sentiva effettivamente fuori posto in quel contesto. Mentre gli altri avevano avuto tutta la loro infanzia e parte della preadolescenza per pensare a cose simili lei si era dovuta arrendere all'idea di diventare una segretaria fino a qualche mese prima, e la sola idea di fare l'eroe era ormai solo un sogno nel cassetto che aveva accantonato, non aveva pensato a tutti questi dettagli e a cosa poteva comportare frequentare un corso incentrato solo sulla professione dell'eroe.
"Cavolo, non mi viene proprio in mente neanche un nome!" sospirò Kaminari, portandosi una mano tra i capelli, anche lui frenato da evidenti problemi di creatività. Jirou in tutta risposta si girò con un sorriso sulla faccia, toccandogli la spalla per attirare la sua attenzione. "Ne ho uno io!" disse sottovoce facendo girare il ragazzo verso di sé, adesso incuriosito. "Che ne dici di Jammingway?" continuò lei, il sorriso che si allargava ogni secondo di più sul suo viso. "Ooh, richiama lo Hemingway di "Addio alle armi!" suona davvero colto! Mi piace!" rispose lui, alzando il pollice in direzione della ragazza, era evidente che apprezzasse molto l'intervento di lei. "No..." lo interruppe invece Jirou, cercando di trattenere a stento una risata. "è che anche se sei forte... poi finisci sempre a fare 'Ueeee...'" concluse lei, coprendosi la bocca per evitare di scoppiare a ridere dopo l'occhiataccia che il biondo le aveva lanciato, adesso decisamente infastidito dal suo umorismo. "Oh, insomma! Non prendermi in giro!" esclamò Kaminari, evidentemente indeciso se mandarla a quel paese o se prenderla a ridere anche lui. "Io pensavo a qualcosa come Pikachu, ti si addice se ci pensi." Si intromise invece Kuuki, l'innocenza di una bambina a guidare le sue azioni, cosa che fece definitivamente perdere il controllo a Jirou che scoppiò a ridere, alzandosi velocemente dal proprio posto a sedere per andare alla cattedra e scappare da quella situazione, decisamente troppo divertente per permetterle di rimanere seria, Kuuki la guardò andarsene ridendo confusa, aveva detto forse qualcosa di sbagliato? A lei non sembrava, eppure anche la reazione di Kaminari faceva intendere che non fosse stata troppo simpatica. "Ohi! Non mettertici pure tu!" si lamentò il ragazzo sbuffando, posando invece il proprio sguardo sulla ragazza ora alla cattedra.
"L'eroina uditiva, Earphone Jack!" disse senza troppi fronzoli lei, e allo stesso modo rispose Midnight. "Mi piace! Il prossimo!"
E da quel momento in poi ognuno si alzò con una ritrovata confidenza, mostrando una sfilza di nomi da eroe che poteva fare concorrenza ai personaggi di Stan Lee... si certo come no, gli sarebbe piaciuto.
"L'eroe tentacolare, Tentakole!" disse Shoji raggiungendo la cattedra. 'non pensare agli hentai... non pensare... agli hentai. too late.' sospirò Kuuki, non riuscendo a trattenere un risolino per via del pensiero infantile che le aveva attraversato la mente. "Ohh, hai messo insieme Tentacle e "tako", ovvero polpo!" commentò fiera la professoressa, mandandolo poi a posto.
"L'eroe delle arti marziali, Tailman!" disse invece Ojirou non appena si avvicinò alla cattedra. 'Ohh, altro sparring partner?' lo guardò emozionata Kuuki, dopotutto se non si fosse già capito, la ragazza aveva un amore non da poco per il combattimento, ed in particolare le arti marziali, quindi qualcuno che si fregiava di quel titolo doveva saperci fare. Avrebbe chiesto il numero anche a lui. "Ti descrive alla perfezione!" disse poi Midnight.
"Pinky!" esclamò felice Ashido dopo essere tornata di fronte alla classe per dire il proprio nome aggiornato. 'Era meglio Alien Queen.' sbuffò Kuuki, alzando gli occhi al cielo. 'Decisamente più cazzuto ed evocativo.' continuò a guardare di sbieco la professoressa quando commentò con un semplice: "Beh, hai la pelle rosa!"
Dopo che un altro po' dei loro compagni si alzarono, anche Todoroki decise che sarebbe stato il momento per annunciare il proprio. "Shouto." disse guardando il fondo della classe senza una particolare espressione sul volto. "Il tuo nome!?" commentò stupita Midnight "Va bene così?" a modo suo stava cercando di spronarlo a darsi da fare, ma con una persona così stoica come Todoroki sarebbe stato difficile instillare il seme della creatività. "Si." si limitò a risponderle lui prima di tornare seduto al proprio posto, di fianco a Kuuki, che lo guardò con un sorriso e alzò i pollici in approvazione, dopotutto non c'era nulla di male a farsi riconoscere con il proprio nome. Il ragazzo ricambiò il gesto con un lieve cenno del capo.
Finalmente il più atteso da Henko - non per un particolare motivo, semplicemente voleva sapere quanto fosse creativo il ragazzo, è un appunto che lei mi ha costretto a scrivere - si alzò dal suo banco, camminando orgoglioso verso la cattedra, strillando un nome a dir poco... eccentrico. "Re delle Esplosioni Mortali!" disse Bakugou, con un'espressione truce ed estremamente seria in volto. Al che Kuuki scoppiò a ridere di gusto, una risata di quelle che vengono dallo stomaco e ti sconquassano da testa a piedi con i tremori per quanto sono sentite e genuine. "SMETTILA DI RIDERE A QUALSIASI COSA DICO SCODELLA!" la riprese il biondo, sul punto di saltarle addosso per picchiarla come avevano fatto qualche giorno prima nel parchetto, decisamente spazientito per via della confidenza che si era presa, e non le era stata data. "No ma ha ragione a ridere, dovresti davvero lasciare perdere." commentò la professoressa, gettando benzina sul fuoco con le proprie parole. "Che cosa?!" si girò il ragazzo, guardando anche l'altra donna in cagnesco, come se stesse per esplodere, direi abbastanza nel personaggio visto il suo carattere peperino. "Perché non ti fai chiamare Esplosivino?" si intromise anche Kirishima, ridacchiando, premurandosi anche lui di punzecchiare il biondo, evidentemente centro di un episodio di bullismo bello e buono... sono ironica ovviamente, avrei fatto lo stesso, e sono una terapeuta. "ZITTO, CAPELLI DI MERDA!" Bakugou si girò di scatto verso il rosso, redarguendolo, facendo scoppiare il resto della classe in risate, alcune isteriche, sì parlo di Kuuki.
"Bene, stanno venendo fuori dei nomi da eroe migliori di quanto pensassi!" disse la professoressa, dopo che altri ragazzi finirono di presentare i propri nomi. "Rimangono solo il secondo tentativo di Bakugou-kun, Iida-kun... Henko-chan e poi Midoriya-kun, giusto?" fece una specie di nota mentale, ricordando ai ragazzi che mancavano di darsi una mossa nello scegliere un nome. Avrebbero tutti potuto imitare il caro Todoroki e farsi chiamare col proprio nome senza tanti convenevoli.
'La tensione. Madonna santa, non sono fatta per queste cose.' sospirò Kuuki portandosi una mano sulla fronte, decisamente provata dalla situazione. Eh, sì ragazzi l'ansia sociale non è uno scherzo... e io come narratrice dovrei smetterla di fare così tanto sarcasmo, soprattutto perché sono una terapeuta.
Dopo quel gentile promemoria, senza una parola Iida si alzò dal proprio banco, si mise dietro la cattedra e girò la lavagnetta, tutto in un silenzio innaturale per lui, che fosse successo qualcosa? Si chiese Kuuki osservando il ragazzo, non avevano una confidenza tale, né una conoscenza tanto approfondita perché lei potesse sapere effettivamente cosa non andasse nel comportamento del ragazzo. "Anche tu usi il tuo nome, eh?" commentò Midnight, ormai arresasi a quella evenienza, invitandolo a sedersi a posto quando il ragazzo annuì alla sua domanda.
Finalmente dopo qualche altro istante di titubanza Kuuki si alzò dal proprio posto, tenendo la lavagnetta stretta al petto. "Ok, o la va o la spacca." disse avvicinandosi alla cattedra. "L'eroina del meteo, Atmospheri-girl?" disse lei con una nota di incertezza ad incrinarle la voce. "Carino, ma può essere migliorato. Che ne dici di pensarci ancora un po'?" disse la professoressa, spronando la ragazza ad impegnarsi ancora un po', come avevano detto prima entrambi i professori non poteva rischiare di affibbiarsi un nome sciocco o che non la rappresentasse appieno. "Ok."
'Sapevo che non andava bene...' si disse la ragazza tornando a sedere, riprendendo a scervellarsi su quello stupidissimo nome che probabilmente non avrebbe nemmeno mai usato. Un sospiro le lasciò le labbra, osservando di sfuggita Midoriya che si alzava per andare anche lui a presentare il suo nome.
Il ragazzo mostrò la lavagnetta alla classe, che si produsse in un suono di sincero stupore e sgomento, cosa che fece tornare l'attenzione di Kuuki sulla scena invece che sulla propria lavagnetta vuota. Non capiva cosa ci fosse da essere così stupiti, ma adesso era se non altro curiosa di scoprirlo. "Midoriya?!", "Ne sei davvero sicuro?", "Potrebbero chiamarti così per tutta la vita, sai?" i commenti che si levarono dalle bocche degli adolescenti erano per la maggior parte preoccupati per le sorti del ragazzo, chissà cosa quel nome significasse per il ragazzo. "Deku", pupazzo... forse era un gioco di parole che Kuuki ancora faceva difficoltà a comprendere.
"Sì. Finora non mi piaceva essere chiamato così. Però una certa persona ha cambiato il significato di questa parola, e questo ha avuto un enorme impatto su di me. Mi ha reso felice. Questo... sarà il mio nome da eroe!" rispose invece, molto fiero, il ragazzo, stringendosi la lavagna al petto come a consolidare quanto quel nome fosse qualcosa di importante per lui.
"Ok secondo tentativo per Bakugou e Kuuki." Annunciò l'insegnante.
'Cazzo. Per stare a sentire queste stronzate ho dimenticato il mio di nome-' in fretta e furia la ragazza scarabocchiò le lettere del primo nome che le venne in mente, tornando alla cattedra per mostrarlo alla classe.
"L'eroina che controlla il cielo, Sky ruler?" disse con un'espressione che comunicava tutto meno che la parola 'sicurezza'. Infatti, Kuuki guardò l'insegnante cercando di comprendere se questo nome andasse bene o fosse stato un altro fiasco. "Molto calzante! Ci piace!" alzò il pollice la donna in segno di approvazione, facendo sospirare di sollievo la ragazza che tornò a sedere al proprio posto con un sorriso incerto stampato sul viso.
Dopodiché anche Bakugou si alzò nuovamente andando verso la cattedra, lanciando un'occhiataccia alla professoressa, annunciando il proprio nome, con la stessa fierezza di poco prima "Signore delle Esplosioni Mortali!" La donna sospirò, scuotendo la testa, guardandolo in modo arrendevole "Non era quello il problema..." commentò lei, mentre sia Kuuki che Kirishima scoppiarono nuovamente a ridere per via della seconda proposta – ridicola quanto la prima – avanzata dal biondo, che non mancò di fare uno scatto in loro direzione pronto ad attaccarli per la loro impudenza. I due furono salvati dal suono della campanella.
"Bene, ora che avete tutti deciso i vostri nomi da eroe, torniamo a discutere del vostro apprendistato." Annunciò il professor Aizawa, ancora avvolto dal suo sacco a pelo giallo, cosa che continuava a lasciare Kuuki senza parole. "Durerà una settimana. Riguardo al luogo, chi fra voi è stato opzionato riceverà un elenco specifico, in modo che possiate scegliere da lì." Aggiunse poco dopo, mentre la professoressa al suo fianco si stiracchiava, evidente pronta ad andarsene non appena l'altro avesse finito la spiegazione. "Per coloro che non sono stati opzionati, ecco un elenco di 40 agenzie dell'intero paese che si sono offerte di prendere apprendisti." Tirò fuori un plico di fogli da un cassetto sotto la cattedra, puntando i propri occhi verso Iida e Yaoyorozu, già pronti ad alzarsi e distribuirli. "Potrete scegliere da qui. Ognuno di loro ha un contesto e una specializzazione differente." Concluse la sua spiegazione l'insegnante, osservando la collega. "Per esempio, Numero Tredici più che combattere i criminali, si occupa di salvare le persone vittima di incidenti o disastri, ecco." Disse lei, portando un utile esempio all'attenzione dei ragazzi, dato che alcuni di loro sembravano già navigare nell'indecisione più totale. "Insomma, scegliete con attenzione." Disse nuovamente Aizawa, come raccomandazione generale, alla quale la classe intera annuì con vigore.
"Io voglio combattere il crimine in città!" esclamò Kirishima avvicinandosi il foglio di applicazione al viso, come se la sua scelta fosse talmente ovvia che neanche aveva bisogno di trascriverla. Si aggiunse anche Asui alla conversazione, portandosi un dito sul mento: "Io vorrei qualcosa di collegato al salvataggio in acqua. Chissà se c'è!"
Non era una cattiva idea, quella del salvataggio, pensò Kuuki, osservando i nomi dei tre eroi che l'avevano opzionata per quell'esperienza. Avrebbe di certo preferito andare da qualcuno che aveva avuto il "coraggio" di opzionarla piuttosto che da qualche eroe che magari quella responsabilità non la voleva. Dopotutto il suo era un quirk a dir poco complesso da gestire, e se l'avevano scelta voleva dire che si sentivano pronti ad affrontare un simile peso.
"Avete tempo fino a fine settimana per decidere." Disse improvvisamente Aizawa, interrompendo l'idillio di gran parte degli studenti. "In pratica soltanto due giorni?!" esclamò Sero, lamentandosi più che altro, facendo realizzare anche agli altri di quanto dovessero essere celeri nella loro scelta. "Siate efficienti nella vostra scelta. È tutto." Disse semplicemente il professore, congedando gli studenti e tornando a dormire in un angolo della classe.
Kuuki osservò i tre nomi sul proprio foglio ancora una volta, prima di tirare fuori il proprio telefono e aprire Google, pronta ad informarsi il più possibile su quelle persone.
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(5099 parole)
Spazio vuoto
Wow è passato proprio tanto tempo da quando ho iniziato a scrivere questo capitolo e finalmente ce l'ho fatta a finirlo, devo dire credo che questo sia ad oggi il più lungo che io abbia mai scritto ma less go boys!!
Ogni critica costruttiva è sempre bene accetta quindi se avete qualcosa da puntualizzare non esitate a farlo.
Detto ciò fate vedere il vostro amore per il capitolo lasciando una stellina e magari anche un commento :)
Baci stellari, Fulvia ♡
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