INTRODUZIONE

[Caro Lettore, non legga questa storia se ama le ingiustizie. La troverà cruda e reale – sebbene irreale, giacché è come una verità nascosta sotto una splendida menzogna...]

Prima di addentrarci in questo "party", vorrei mettervi davanti a un semplice – e mesto – dato di fatto: il Modello Generale dell'Uomo del XXI secolo è categoricamente perso in se stesso.

«Ecco un altro moralista di turno, pronto a farci la predica!»

Ah, no? Credete che non sia così? Beh, fidatevi... esistono ragioni valide perché io proclami a gran voce questa verità cruda, senza troppi voli pindarici o giri di parole.

«Davvero? Sentiamo allora!»

Pensateci: questo Modello Generale (badate, non ogni singolo essere umano, sia chiaro) si lascia soggiogare da tutto e tutti. Sente una propaganda? Fa subito breccia nel suo cuore. Arriva una ventata di nazionalismo, per qualsivoglia motivo? Non esita a morire e uccidere per la sua nazione. E le teorie complottiste che gli solleticano le orecchie? Le fa sue con entusiasmo, diffondendole come verità assolute. Le promesse sussurrate dai politici? Le considera soluzioni definitive. E ancora: religioni dalle pratiche infruttuose o teorie apparentemente scientifiche? Non le mette in dubbio, le accetta acriticamente...

Insomma, pur circondato da altri suoi simili, il Modello Generale dell'Uomo del XXI secolo rimane solo, terrorizzato all'idea di non essere accettato; perciò critica cinicamente gli altri, onde evitare di essere lui stesso aspramente criticato.

«Parli per sé...»

È disposto a vivere un'esistenza "priva di senso", pur di poter affermare: "Sono un essere vivente." Già, perché la vita, in realtà, un senso ce l'ha eccome; ma a seconda di ciò che facciamo (o non facciamo), siamo noi a distruggerlo oppure a costruirlo.

«Vede? Lei è un brutto moralista! Non crede di essere troppo pesante? Ormai non esistono più i lettori di una volta...»

Lo so bene: "Non faccia il moralista!", dirà qualcuno. Eppure continuerò a esprimere il mio dissenso verso questo Modello tanto inopportuno. Non è forse vero che, nonostante sia costantemente connesso a un "server" stracolmo di informazioni, quando un problema si presenta il nostro Modello Generale sembra non avere mai idea delle conseguenze delle sue azioni sconsiderate?

«Esagerato...»

E non è forse vero che ama tutto ciò che lo fa star male? È inutile nascondersi dietro a un dito (o a una tastiera, fisica o digitale che sia): rifugge i consigli giusti e, anzi, trova sempre il modo di coprirsi di fango, auto-sabotandosi.

«In che senso ci staremmo "auto-sabotando"?»

Preferisce morire anziché guarire.

Preferisce parlare anziché ascoltare.

Preferisce dominare anziché cooperare...

«Ma non sono tutti così!»

Oh, certo che no, mio caro interlocutore che mi sussurra all'orecchio! Esistono ancora persone che sfidano la contorta normalità del Modello Generale dell'Uomo del XXI secolo: veri e propri gioielli, rarità folli, bizzarre, uniche... Sarà forse lei una di queste?

«...»

Sarà lei, per caso, quella persona che, con estremo coraggio, è uscita dagli schemi imposti dal Mondo? Sì?

«Non proferirò parola... sono disgustato».

Se è così, allora questa storia bizzarra fa proprio al caso suo: è una denuncia aperta contro coloro che possono essere definiti "Schiavi Volontari del XXI secolo".

«Ecco, di nuovo con le etichette!»

Il Party rappresenta il Mondo, e lei è l'invitato – come lo sono io, del resto. Ma essere invitati non vuol dire accettare per forza la sua conformazione. Accogliere quell'invito equivarrebbe a una rovina certa.

«Lei ha bisogno di farsi una vita, mi creda...»

Sì, loro ci aspettano, vogliono umiliarci e...

«Basta con queste prediche!»

...vogliono renderci uguali al resto del Mondo. Caro Lettore, abbia timore del loro dominio e non si vergogni di disprezzarli. Li tema, come li temo io. Li lasci gemere da soli nelle loro inconfessabili vergogne; e sarà memorabile il giorno in cui lei sarà ancora vivo, mentre di loro, chissà, forse non resterà nemmeno il ricordo...

«Vedremo...»

Indistinti Saluti,