Le Party della Vita...(Finale Reale /Alternativo)
TZZZZZ! – «C-che cos'è un elettroencefalogramma, in sostanza?» chiesi perplesso al mio medico curante, quando mi prescrisse quest'esame a seguito di una serie di episodi di totale assenza.
Lui mi spiegò che l'elettroencefalogramma è un esame diagnostico che registra l'attività elettrica del cervello, riproducendola su uno schermo sotto forma di onde, grazie ad alcuni elettrodi posizionati sul cuoio capelluto. Così, quando arrivai all'appuntamento per l'esame, l'assistente del dottore mi applicò prima un gel sul cuoio capelluto, quindi gli elettrodi. Mi sentivo come un PC collegato a cavi e sensori. L'infermiera mi fece sdraiare su un lettino, invitandomi a respirare profondamente con il naso e a espirare dalla bocca, fino a sentirmi affaticato. Poi, con un cenno, mi chiese di chiudere gli occhi: avviò una serie di flash di luce intermittente puntati proprio sui miei occhi, nel tentativo di scatenare una crisi. Pareva di stare a un party in una discoteca futuristica:
TZZZZZ! TZZZZZ!
Dopo vari flash, a frequenze diverse, mi dissero di alzarmi con calma dal lettino.
«Com'è andata?» domandai all'infermiera.
«Non posso dirle molto al momento...» rispose gentilmente.
«So che devo aspettare l'esito del dottore, ma non mi sono sentito bene durante l'esame: ho percepito un vuoto, o almeno credo...»
«In effetti, ha avuto diverse assenze.»
«È grave?»
«Queste assenze sono associate all'epilessia, ma non sono gravi come il "Grande Male". Rientrano nel quadro del "Piccolo Male".»
«E si può guarire del tutto?»
«Spesso scompare con l'età adulta, se si tiene sotto controllo. Con le compresse di valproato a rilascio prolungato, vivrà serenamente e tutto sarà sotto controllo.»
«Formula?» chiesi.
«C_8H_16O_2.»
«Quindi, quando mi vengono queste assenze, non è solo stanchezza...»
«Anche lo stress incide.»
«E come si fa a evitare lo stress in questo Sistema?!» protestai.
«Si fa, mio caro, si fa... meno complicazioni, più facilità nel gestire tutto.»
«Emivita?»
«9–16 ore.»
TZZZZZ! TZZZZZ!
«Ecco un'altra piccola crisi... vero?» disse il medico entrando nello studio dalla porta principale.
«Cosa?»
«Prima aumentiamo il dosaggio, meglio è...»
«Se lo dice lei...»
«Mi sono sempre chiesto dove arrivi la mente quando i miei pazienti si "assentano"... Peccato che loro non lo ricordino mai.»
«Eh, già... chissà...» aggiunse l'infermiera.
«Metabolismo?» domandai ancora, perplesso ma curioso.
«Epatico — glucuronidazione 30–50%, β-ossidazione mitocondriale oltre il 40%.»
«Mi dia cinque minuti... Devo scrivere al PC alcune annotazioni e stamparle. Poi potrà andare.»
«Va bene...»
Mentre il medico digitava sulla tastiera, ripetendo a mezza voce ciò che scriveva, l'infermiera si allontanò per preparare il prossimo paziente. Rimasi solo con lui. Terminato di scrivere, mandò in stampa la diagnosi. Mi consegnò il foglio e uscì senza salutarmi. Sulla carta, oltre ai dati, spiccava un disegno:
C'era un grattacielo rosa che, man mano che l'inchiostro si asciugava, virava al magenta; in cielo, si notava uno stallone che volava, lontano da uomini senza cuore, in un Sistema freddo, gelido e privo di verità...
«Biodisponibilità?»
«Completa, assorbimento rapido.»
Presi quel foglio, ne feci un aeroplanino e lo lanciai fuori dalla finestra. Poi tornai in ufficio a lavorare come uno stacanovista, pensando a quanto sarebbe stato bello non dover mai andare né al college né all'università.
«Escrezione?»
«Meno del 3% viene espulso immodificato tramite le urine.»
Qualche istante dopo, mi arrivò una notifica sul telefono: un invito a un party. Ero talmente esausto, però, che ignorai il messaggio. Forse ci avrei fatto un pensierino soltanto se avessi convinto l'intero staff a venire con me, giusto per passare qualche ora di spensieratezza...
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