27. il Varco
Iris si sforzava di trattenere le sue emozioni ma di passo in passo il dolore di Ras le diventava insopportabile, avvertiva a malapena l'eco di quello che stava condividendo assieme a Morvan, ma l'agonia della sua anima era come se lo spezzasse dall'interno.
Eppure, la sua determinazione la scuoteva, spronandola a proseguire quella discesa nella gola di ghiaccio.
Il Cavaliere aveva quasi la certezza di avvertire la ferita nelle profondità del cuore del mondo ma prima che potessero fare un altro passo una porta scintillante si dischiuse davanti ai loro occhi.
Iris sentì il bisogno di frapporsi tra quella luce e Ras.
Dai ricordi di Nykiss riconosceva quella porta, la Torre in cui si era rinchiusa Astrifiammante, la madre di Ras e Morvan, l'essere che si era nutrita dell'anima di Morvan e odiato Ras fino a bramarne la morte.
La luce li avvolse e li attirò a sé, la Strega li convocava.
Iris si strinse a Ras mentre quella forza sembrava volerla fare a pezzi, gridò ma non lasciò la presa sulla mano del suo Cavaliere.
Con un tonfo sonoro atterrarono su una dura pietra ma Iris riuscì a ignorare il dolore, Ras era ancora con lei.
Strisciò verso l'amato e cercò di insufflare in lui un po' di energia così da consentirgli di alzarsi.
Si ritrovavano in una sala ampia, appesi alle pareti immense scaglie di drago variopinti.
In ognuno rivedeva un momento rubato a Morvan, frammenti di anima che quell'essere usava per nutrire il suo potere.
"Non ti è mai davvero appartenuto... Nessuno di loro. Tu li hai generati, ma non sono mai stati tuoi... Morvan non ti doveva nulla. Non sono vostri. Non esistono per alimentare la vostra sete di potere." Iris non seppe esattamente cosa la spingesse a parlare, forse i ricordi che fluivano i lei da tutti i cavalieri nati prima di lei, di tutti i draghi morti, sacrificati per quell'insensata lotta tra il sole e la luna.
"Eravate i loro custodi, di qualcosa di puro e bellissimo, non coltivarli come cibo... Per nutrire la vostra ambizione avete finito per distruggere il mondo..."
Iris si strinse a Ras ce con movimenti frammentati cercava di rialzarsi.
Dalla penombra la donna emerse, protese la pallida mano verso Iris "Ha portato lontano da me il mio piccolo dolce pasto... Prendi, ridaglieli così che possa morire assieme al suo prezioso Tesoro, assieme a tutti i suoi ricordi..."
Iris afferrò quelle schegge di luce, pietre traslucide.
Avevano assorbito i ricordi e la maga degli artefatti, la Strega si stava arrendendo al Nulla, per quello li aveva attratti nella torre.
"Gli Striscianti termineranno il loro pasto e voi sarete risucchiati assieme ad ogni altra cosa... La fine è iniziata assieme all'osceno atto di Sarastro..."
"La magia... Gli striscianti hanno portato il lungo inverno... Non è mai stata la distanza della Torre o il fatto che Morvan ne avrebbe causato la chiusura tu..."
Astrifiammante rise mentre il suo corpo diventava evanescente.
"Io gliel'ho solo lasciato credere... Rendeva più facile nutrirsi di lui, lasciargli credere che un giorno avrei potuto riaprire le porte e salvarti..."
Ras si aggrappò a Iris mentre la Torre svaniva davanti ai loro occhi riportandogli davanti alla grande breccia, il portale verso il mondo degli Striscianti.
Ras osservava i frammenti di anima che Astrifiammante aveva consegnato loro prima di svanire "Non è mai stato in suo potere salvarmi... Glielo ha solo lasciato credere per poterlo usare..."
300 Day 28 WritOber 2022 – Prompt – penombra (28/10/2022)
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