Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

21. il Peso della Colpa

Era di nuovo avvolto in quella bolla di illusioni, in quel letto soffice, accanto a suo fratello, immerso in un placido sonno. Ras aveva sempre avuto la straordinaria capacità di tranquillizzarlo ogni volta che il terrore lo attanagliava, ogni volta che calava il sole. A Morvan bastava infilarsi nel letto del gemello, inseguire il calore del suo corpo e ascoltare il battito del suo cuore. Il mondo poteva anche riempirsi di orrore, non gli sarebbe importato fin tanto che fosse riuscito a raggiungere il letto di Ras. Erano stati assieme fin dal loro primo respiro eppure, sua madre aveva subito tentato di allontanarli, tenendoli in due culle separate, malgrado i pianti e le proteste di Morvan che cercava di tornare nella culla del fratello con cieca disperazione.
Infine, quella sera ci era riuscita, l'ultima sera in cui Morvan si era sentito libro, l'ultima in cui aveva dormito con suo fratello.
Quelle fredde dita, artigli che gli incidevano la pelle "Ti ho generato per essere mio sposo... Sarai solamente mio... O di nessun altro... Ma prima di recidere la tua vita falcerò ogni singola anima che oserai amare... Il tuo affetto sarà la peggiore delle condanne..."

Morvan si destò, Lirielo gli sosteneva il volto, gli occhi dorati ricolmi di lacrime e disperazione e Morvan ne fu certo, aveva visto.
"Quante volte?"
Morvan scosse la testa cercando di alzarsi, ma il muso di Masah lo spinse di nuovo giù, non poteva scappare ancora, doveva affrontare quel passato.

"Ogni notte, almeno finché non si si è chiusa le porte della torre, precludendo la magia a questo mondo..."

Lirielo scosse la testa "Non mi interessa del mondo di Cadarn, voglio sapere cosa ha fatto a te..."

Morvan si strinse, premendo più che poteva sulle ferite, come se quel dolore fisico potesse scacciare quello del suo spirito.
Non era mai riuscito a parlarne, nascondersi dietro al personaggio che si era creato era sempre stato più facile. Il Cavaliere Oscuro, gelido e irraggiungibile.
Ma Lirielo non aveva mai creduto alla sua farsa, come nemmeno Iris...
"La prima volta che si infilò nel mio letto avevo tredici anni... Ho sempre avuto paura della notte... E con la sua vicinanza la tenebra pareva intensificarsi... Per questo ricercavo la vicinanza con mio fratello..."
Morvan si osservò le vesti e carezzò il simbolo del sole splendente, il simbolo di Ras.
"In lui è sempre arso qualcosa di irresistibile, il calore, la luce la meraviglia del sole... La sua vicinanza mi rasserenava, sapevo che lei non approvasse, che non lo amasse malgrado fosse sua madre tanto quanto era la mia... Madre... Quella parola perse di significato una notte esatta... La prima che ho passato con lei... e che mi disse..."

Ma le parole gli si bloccarono in gola, Lirielo lo trasse a se.
"Non è colpa tua, non lo è mai stata..."
Morvan si abbandonò a quella stretta "Il mondo... La mia vita non vale la fine di tutto... Non la tua sicurezza, non il sangue di Ras... Il dolore di Iris... Non..."
"Non sei un'oggetto, il fatto che ti abbia dato la vita non ti rende una sua proprietà!" lo interruppe Lirielo con ardore prima di baciarlo "E non può impedirmi di amarti fino al mio ultimo respiro..."

L'espressione di Morvan si rasserenò per un breve momento poi si contrasse in un lampo di dolore, come attraversato da una scarica di dolore.
Ricordò cosa i deliri febbrili gli avevano mostrato, si aggrappò al Guaritore finché il dolore non divenne insostenibile, era Ras, il suo corpo il suo spirito, si era completamente abbandonato a quel dolore.

Lirielo avvertì il potere del suo drago non ancora nato riverberare attraverso il suo corpo. Poteva penetrare la mente del Cavaliere Oscuro, arrivando fino a Ras e entrare nella sua stessa pelle, ritrovandosi semisvestito, steso a terra. Un essere in parte umano, in parte verme pallido irto di aculei era chino su di lui, la grande bocca, una voragine nauseabonda ricolma di sangue e brandelli di carne. Lirielo inorridì quando gli aculei affondarono di nuovo nel corpo che stava indossando, quello di Ras.
Lirielo urlò avvertendo quel dolore così vivido, lo stesso che Ras ignorava con irreale indifferenza.

Il Guaritore non riuscì a condividere ancora e si allontanò con uno strappo ritrovandosi nuovamente a terra tremante. Ora comprendeva le parole che Morvan aveva sussurrato in preda ai deliri febbrili.
"Mi sta dilaniando... Ti prego fallo smettere..."

Non seppe se quel pensiero si fosse originato prima in lui o in Morvan, ma non ebbe alcuna importanza. Dovevano andare da Ras, subito, non potevano lasciare che quell'essere lo divorasse.

Masah stavolta non si oppose e acconsentì a Lirielo di salirle in groppa assieme al suo Cavaliere. Morvan non era stabile e ad ogni colpo d'ala Lirielo temette che potesse cadere, così lo stringeva a se con tutte le sue forze.

Lirielo non aveva mai visto quell'edificio, che tanto si nascondeva in quel mondo gelato, eppure attraverso i ricordi che tutti i draghi condividevano lo riconobbe. Il Castello della Prima Stella, il Re del Sole... Sarastro.

Il soffitto della sala principale era assente così il drago identificò senza alcuna difficoltà il loro obbiettivo.
Lirielo riconobbe con orrore il grande strisciante alato che aveva attaccato Morvan, ferendolo quasi a morte. Adesso in parte mostrava ancora il corpo umanoide di Sarastro e con cupidigia si apprestava a straziare un inerme, quasi indifferente Ras.

Per un attimo il Guaritore temette che fossero arrivati troppo tardi, avvertì il panico attanagliare l'animo dell'amato e non riuscì a trattenerlo.
Morvan si era districato dalla sua stretta e attingendo un po' alle sue forze e anche alla magia del drago si proiettò addosso alla Creatura e piantò in essa la sua spada.

In un ruggito di rabbia lo Strisciante rotolò via dalla sua preda, poi ridendo si strappò la lama e riprese forma umana.

"Portalo via, preditetene cura... a questo essere penserò io"
Lirielo comprese che quella non fosse una richiesta, né un ordine. Era una supplica.
Il Guaritore avrebbe voluto protestare, ma osservando il corpo straziato di Ras, ricoperto di sangue. Non solo, Ras osservava il vuoto con occhi vuoti, facendo temere che la vita lo avesse già abbandonato. Come poteva abbandonarlo?
Avvertiva la richiesta di Morvan trascendere le parole.

Il Cavaliere Oscuro con un rapido gesto attinse all'energia del suo drago e colpì di nuovo lo Strisciante e si chinò sul corpo del fratello osservando tremante ogni singola ferita. Invano ricercò la vita nei suoi occhi scuri.
Morvan premette la sua fronte su quella del fratello.
"Lei è viva... Non so cosa questa creatura ti abbia detto, ma solo il dolore per la sua perdita potrebbe ridurti così... Un guscio vuoto... Non ti chiedo di vivere per me, non lo farò più... Ma ti prego di farlo per lei... Ha bisogno di te..."
Il flusso di pensieri fluì al di fuori di Morvan.
Attraverso Masah poteva vedere Silkhel, vegliare il corpo addormentato di Iris, la mente della ragazza rinchiusa in uno scrigno di magia. Il drago l'aveva portata via, per proteggerla alla furia dello Strisciante, tornando là dove si erano incontrati.

Gli occhi di Ras si accesero di nuovo ardore, sembrarono acquisire altra vita.
Sbattè le palpebre e un oggetto scintillante gli scivolò tra le dita.

Lirielo lo vide, una pietra scarlatta.
"Questo è il cuore del bastone, l'artefatto che racchiude il potere dei perduti Draghi antichi... con esso io sono certo che potrai raggiungere la mente di Iris, ovunque il potere di Sarastro l'abbia rinchiusa..."

Detto questo Morvan spinse il fratello addosso a Lirielo e Masah li attrasse a se spiccando in volo senza dare a loro il tempo di dire nulla.
Morvan li osservò svanire nell'oscurità, ignorando lo strisciare di Sarastro che gorgogliando divertito si stava avvicinando di nuovo.
"Finalmente soli... Abominio, figlio della notte..."






294 - Day 22 WritOber 2022 – Prompt – culla (22/10/2022)

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro