Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

16. Sotto un ghiaccio sottile

Uscire e affrontare la tempesta era stata una scelta davvero stupida, questo Lirielo aveva compreso quando si era ritrovato bloccato in quella gola a causa della valanga.
Il guaritore si strinse nella sua pelliccia ricoperta di brina.
Non vi era mai molto calore nei lontani avamposti, dove la magia del drago non arrivava facilmente. Lirielo ricercò il ciondolo che aveva avvolto attorno al polso.
Il simbolo dell'eclisse che gli aveva donato lui, si illudeva che potesse mandargli calore. Cercò di nuovo le sue certezze, tutti i suoi compagni gli avevano detto che la sua era pura follia, inseguire una visione? Il delirio di un folle.
Non aveva sue notizie da così tanto e poi gli era giunto quel sogno.
Il corpo del Cavaliere Oscuro dilaniato a morte, immerso nel proprio sangue cadeva come una cometa nel cielo. Non aveva scelta doveva correre in suo soccorso perché ben conosceva i suoi sogni, visioni... profezie. Doveva, non importava che Morvan gli avesse intimato di stargli lontano, Lirielo non lo avrebbe lasciato sparire nelle tenebre da solo.

All'improvviso la notte era stata spazzata via da un calore accecante, un calore sbagliato innaturale. Fuoco di drago.

Quando la luce si attenuò sollevò lo sguardo e allora vide le colossali figure aggrovigliate e il piccolo cavaliere stretto tra le due bestie.
Il ruggito del drago fu sopraffatto da un verso acuto e stridulo. Lirielo rabbrividì.
Spire pallide, un perlaceo corpo pallido, viscido. Mai in vita sua aveva visto uno strisciante tanto grande o alato.
Con orrore vide l'essere affondare artigli, zanne, aculei delle sue spire nel corpo del drago, scaturendo fiammeggianti spruzzate di sangue.

La piccola figura del cavaliere allora era balzato sull'avversario brandendo la sua spada e affondandola del flaccido corpo dello strisciante.

La gioia di Lirielo per aver riconosciuto quella piccola sagoma si tramutò rapidamente in panico quando vide le spire stringerlo e avvolgerlo lasciando il drago.

Riconobbe il ruggito di rabbia di Masah, mentre riluttante si allontanava dal cavaliere.

"No, non lo lasciare!"
Le parole gli uscirono da se, lacerandogli la gola.
Lirielo credette che quel mondo cristallizzato avesse iniziato a sbriciolarsi mentre vedeva la piccola figura di Morvan scivolare vero l'abisso mentre le spire dello Strisciante lo liberavano.
Doveva aver invocato il suo nome correndo mosso da una cieca disperazione verso di lui. Che speranza aveva di afferrarlo? Non gli importava che la sua piccola magia di guarigione non avesse la potenza per rallentare la caduta dell'altro, avrebbe tentato a costo di finire assieme a lui.

Lo strisciante gridò il suo trionfo spalancando le ali, Lirielo credete che il suo cuore stesse per fermarsi quando un lampo di luce dalla luna lo colpì rendendo quella gola ghiacciata una stella di pura luce lunare.
Lirielo si coprì gli occhi temendo il peggio.
In lontananza lo strisciante gridava atterrito e in un rombo di tuono si allontanò.

Poi quel bagliore rapido come era arrivato scomparve.

Lirielo impiegò del tempo per riprendersi e recuperare la vista, ma non per questo si fermò. Voleva trovare Morvan, doveva avanzare.
Lentamente il pallore della gola riemerse da quella marea incolore che le si era parata davanti. Morvan era là, una macchia oscura in quel gelido candore.

Lirielo corse, inciampò e si rialzò ignorando il dolore.
Non si fermò finché non si trovò accanto al corpo del Cavaliere.
Non riuscì a trovare le parole mentre osservava quello scempio.
Sangue ovunque che macchiava quel gelido candore, respirava a malapena.
Lirielo si chinò e gli prese il volto tra le mani, riusciva a malapena ad avvertire la vita in lui. Come ad inseguire il calore Morvan aprì gli occhi e non sembrò sorpreso di vederlo. Un sorriso gli si delineò sul volto "Sapevo che lo avresti visto e nonostante tutto quello che ho fatto... sei... Sei venuto da me..."

A Lirielo scappò una risata amara "Non importa quanto tu dica, i miei sentimenti non sono mai cambiati e mai cambieranno... Verrò sempre da te... Finché questo mortale involucro non sarà più freddo del nostro stesso mondo..."


Riportarlo con sé all'avamposto non fu affatto facile per Lirielo, le ferite di Morvan si ostinavano a sanguinare, nonostante il sangue gli si gelasse lungo la pelle.
Oltretutto Morvan alternava momenti di coscienza a stati di torpore assoluto, ricchi di deliri.
Ripeteva farfugliando quelle che dovevano esser state le sue ultime parole dette al drago. "Ti prego Masah... va da lui... Proteggi Ras... Legati a lui... Dovete sopravvivere..."

Ras, Lirielo aveva solo sentito parlare del gemello di Morvan dal Cavaliere Oscuro stesso ma non lo aveva molto in simpatia.
La prima volta che le loro strade si erano intrecciate Morvan si era ferito, proprio come quell'infausto giorno le sue premonizioni lo avevano avvertito che il Cavaliere Oscuro avrebbe avuto bisogno dei suoi servigi. Ma nessun sogno lo avrebbe mai preparato a quello che era seguito, al legame che curandolo aveva intrecciato con lui, al profondo affetto che aveva sentito germogliare nel suo cuore.
Ben presto aveva compreso come ogni cicatrice sul suo corpo erano il pegno che aveva dovuto pagare a causa di Ras. Quel fratello agonizzante e ingrato a cui Morvan donava tutto se stesso.
Era colpa sua anche quella caduta?
Le risposte di Lirielo non potevano certo giungere da Morvan.

I suoi compagni, anche se incerti emersero dall'interno dell'avamposto, dovevano aver avvertito la sua presenza.
Lo aiutarono a deporre Morvan in un letto e a rimuovere le sue vesti inzuppate di sangue e coaguli. Lirielo fu loro grato, aveva bisogno di tutta la forza dell'ordine per curare quel corpo agonizzante, era più pallido della neve che li avvolgeva.
"Le ferite sono troppo profonde, non riusciremo mai a guarirlo del tutto... Potremo solo rallentarne la fine..."
Lirielo deglutì "Faremo tutto quello che in nostro potere... Stiamo parlando di un cavaliere di drago, dalla cui magia dipende la salvezza del nostro intero mondo..."
E se morirà, vivere in un mondo privo del suo spirito non sarà più di mio interesse...


"A che serve il mio dono se non riesco a salvarti..." sussurrò al dormiente corpo di Morvan avvolto dalle bende pulite. I compagni li avevano lasciati soli, non senza precludersi sguardi di disappunto.
Sapevano e disprezzavano le sue emozioni, anche loro come molti erano ben consapevoli di quanto il potere del Cavaliere fosse indispensabile per la salvezza di Cadarn, al tempo stesso lo temevano e disprezzavano. Troppo lontano dalla loro mortale comprensione.
"Tutto questo è sbagliato... Non puoi morire così... Non dopo tutto quello che hai sacrificato... Perché stai lasciando la presa sul nostro mondo? È per via dell'altro cavaliere? Vuoi dunque lasciarla da sola? Pensi di potertene andare così?"
Le domande di Lirielo si infransero contro il ruggito che giunse dall'esterno.
Il guaritore avvertì il caos oltre la porta chiusa della stanza.
Che Masah fosse tornata per Morvan contravvenendo ai suoi ordini?

Lirielo attese stringendo la mano del Cavaliere e finalmente la porta si aprì e il Guaritore si sorprese ad osservare un uomo alto, avvolto da vesti leggere e logore intrise di sangue. Pallido ed emaciato, la cosa che maggiormente colpì Lirielo furono i suoi occhi, immensi pozzi scuri così similia quelli di Morvan. Quello doveva di certo essere Ras... Era quindi emerso dal suo sepolcro?
Osservò il fratello di Morvan avanzare traballante, come se ogni movimento gli causasse dolore. Infine, crollò al capezzale del Cavaliere e con lunghe e pallide dita tremanti prendere la mano dell'altro per portarsela al cuore.
"Torna alla vita Morvan... Mi rifiuto di prendere il tuo posto... Ero io quello destinato alla morte non tu..."

Gli occhi di Morvan lentamente si dischiusero e si piantarono increduli sul cero volto del fratello. "Ras?"
La voce del cavaliere era a malapena percepibile, un sussurro fragile e spezzato.
Ras chiuse gli occhi stringendosi attorno alla mano del fratello, Lirielo si sentiva in colpa di assistere a quel momento così intimo. Malgrado non provasse simpatia per lui ora che ce lo aveva davanti non riusciva a non provare pena per quella creatura ferita.
"Mi dispiace, è colpa mia... Il sangue che hai dovuto sacrificare... tutto il dolore... io... Ho lasciato che l'inganno di Sarastro ti colpisse... Non ho mani desiderato che ti accadesse questo..."
Morvan si sollevò a fatica, una nuova forza splendeva nei suoi occhi.
Che suo fratello avesse trovato la forza e il desiderio di vivere?
"Morvan... lo capisci? Devi lasciarmi andare... Questa caduta ne è il lampante motivo... Il mondo ha bisogno di te, Iris anche... Devi smettere di immolarti per me... Non puoi obbligarmi a vivere... Finiremmo per morire entrambi lo comprendi?"

La luce che Lirielo aveva visto accendersi negli occhi del Cavalier scemò e si spense, al tempo stesso nel cuore del guaritore si riaccese l'astio nei confronti di Ras.
Come poteva non comprendere quanto le sue parole vanificavano ogni suo tentativo di guarire il corpo di Morvan se Ras lo feriva mortalmente nello spirito?

Per tutta risposta Morvan si lasciò cadere sul letto e la sua mano scivolò dalla presa di Ras il quale cercò di farfugliare una supplica ma in quel momento la porta si spalancò e uno dei compagni di Lirielo entrò ansimando nella stanza.
"La città è caduta... Gli striscianti hanno aperto un varco nelle mura!"





289 Day 17 WritOber 2022 – Prompt – sbagliato (17/10/2022)

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro