capitolo 41
Apro gli occhi e sento un buon profumo
Un profumo che non avevo dimenticato, ma che semplicemente avevo avuto lontano per troppo tempo
Mi giro e guardo la persona al mio fianco
Mi sembra di rivivere tanti flashback di quando ero ragazzina
È stupendo trovarsi di nuovo con lui in questo momento
Ha le braccia allacciate alla mia vita
Gli lascio un piccolo bacio sul naso e scendo in silenzio dal letto
Vado al piano di sotto e preparo la colazione cercando di fare meno rumore possibile
Sto versando il composto di un altro pancake nella padella quando due braccia mi prendono dai fianchi e avvicinano il mio corpo al suo
"Non puoi metterti a fare i pancake e pretendere che io non mi svegli sentendo l'odorino"
Mi lascia un tenero bacio sul collo e poi prende il latte e la nutella dal ripostiglio
"Golosone"
Gli sorrido mentre sistemo i pancake su due piatti
Appoggio tutto sul tavolo e mi siedo di fronte a lui
"Che facciamo oggi Matt?"
Chiedo spalmando la nutella
"Stavo pensando di portarti a fare un giro al fiume"
"Non sapevo ci fosse un fiume qui"
"Non c'è infatti, non qui, ma più verso i boschi si, e si può fare tranquillamente il bagno"
Dice per poi addentare un pezzo di dolce
"Tutto però dipende dal tempo"
Mi alzo avvicinandomi alla finestra che ha ancora la tapparella semi-abbassata
La tiro su e subito entrano vari raggi di sole
"Bhe si penso che sia una bella giornata"
Mi giro e noto che mi guarda sorridendo
"Che c'è? Ho qualcosa sulla faccia?"
Gli domando toccandomi la fronte
Lui scende dalla sedia e si avvicina a me
"No, è che sei bellissima"
Mi solleva per il mento e appoggia le sue labbra alle mie
Approfondisce il bacio sfiorando la mia lingua con la sua
Si stacca per sorridermi di nuovo e poi mi bacia ancora
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Lancio un sasso nel fiume sperando che questa volta riesca a farlo rimbalzare sull'acqua
Ma niente, cade subito a fondo
"Scema, ti aiuto io"
Dice Matthew per poi mettersi dietro di me e porgermi un sassolito piatto e rotondo
Prende il mio polso destro con la sua mano e lo porta leggermente indietro
Poi da lo slancio e fa sfrecciare il sassolino sull'acqua, che fa non uno, ma quattro salti.
"Espinosa, quante sorprese hai ancora?"
Gli stampo un bacio sulla guancia per poi tuffarmi nell'acqua
È molto alta, ma in questo tratto la corrente scorre meno forte
Si tuffa anche lui dalla piccola scogliera su cui eravamo
Tornato in superfiecie si avvicina abbracciandomi e sollevandomi di poco
"Lo sai vero che non lascerò mai più che qualcuno ci separi vero?"
Mi da un bacio sulla giancia
Lo bacio per fargli capire quanto ci tengo a lui
Dopo aver passato una bella giornata a fare il bagno e prendere il sole torniamo a casa stanchissimi
"Domani avevo intenzione di fare una cosa importante"
Dico seria guardando Matt negli occhi
"E cioè?"
Mi chiede preoccupato
"Andare a trovare mia madre"
Lui spalanca gli occhi e poi li abbassa
"Oh, tua madre, ecco vedi lei non sta più bene, intendo mentalmente, è andata un po' fuori di testa quando tu sei partita, io ho saputo il tutto tornando qui, e... lei era già alla casa di cura, nulla di grave, solo che non è più autosufficiente, dicono fosse diventata anoressica e alcolizzata"
Mi scende qualche lacrima
"Mia madre era..caduta in depressione?"
Singhiozzo mettendomi le mani sul viso
Lui annuisce e poi si avvicina per abbracciarmi
Mi sfogo un po' tra le sue braccia e cerco di non pensarci
Ma nulla, i pensieri tornano più forti ogni volta che cerco di scacciarli
Domani andró a trovare mia madre, è deciso
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Mi avvicino al portone a vetri
Entro stringendo la mano del mio ragazzo e mi dirigo verso la segreteria
"Salve, sono la figlia di una paziente, mia madre si chiama Tara White"
La giovane donna guarda prima me, poi Matt e poi apre un quaderno sfogliandone le pagine
"Ok, dovrebbe trovarsi nella sala svago insieme ad altri pazienti adesso, da questa parte"
Esce dal bancone per poi guardare di nuovo Matthew, stavolta per più tempo, mentre ci guida verso la stanza
Guardo lui, che non le rivolge neanche un'occhiata, e sorrido soddisfatta
Entriamo in questo "salotto" e la tizia se ne va finalmente
Cerco con lo sguardo mia madre, non può essere cambiata molto
Scorgo seduta a un tavolo una signora non troppo anziana, dai capelli grigio-castani, e dagli occhi azzurri
La riconosco subito mentre lei scarabocchia su un foglio freneticamente
Mi avvicino da dietro senza che lei mi veda e sbircio sul quadernetto
Sta disegnando una ragazza, sembro proprio io, solo che sembro molto triste
Le tappo gli occhi e le sussurro sottovoce all'orecchio
"Chi sono?"
Come quando ero piccola, lei si gira di scatto e mi abbraccia forte
Sento di nuovo la protezione di mia madre
Mi stringe mentre sento i suoi singhiozzi sulla mia spalla
"Scusa mamma"
Sussurro ormai piagniucolando
"Ti perdonerei anche se tu mi stessi ammazzando in questo momento, ricordalo sempre"
Mi guarda e mi sorride debolmente
"Sei sempre la mia piccola principessa"
Mi da un bacio sulla guancia e poi si guarda intorno
Si ferma a guardare Matthew, fa una faccia sorpresa e si alza andando ad abbracciare anche lui
"Sapevo che non sarebbe stata la fine per voi due"
Lui la stringe a sua volta
"Scusi se ho fatto soffrire lei e sua figlia"
Mia madre sorride guardandolo
"Solo tu riesci a renderla felice, e di conseguenza rendi felice anche me, quindi non importa tutto quello che è successo"
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