42~ For The Glade!
Nel raggiungere New York ebbero abbastanza tempo per riposarsi. Erano più veloci delle Berghe della Wicked, ma ci avrebbero comunque messo sette ore. Secondo i loro calcoli sarebbero arrivati dieci minuti esatti prima dei loro nemici.
Fecero stendere Jason a terra e lui si addormentò di colpo. Annabeth abbracciò Percy e, nonostante il senso di tradimento, lui ricambiò l'abbraccio. Calipso strinse la mano di Leo e Hazel si decise a cedere i controlli a Rachel per salutare Frank come gli dei comandavano.
«É la seconda volta che i rinforzi fanno esplodere la città» notò Thomas e Gally alzò le mani «Stavolta non é colpa mia».
«BRUTTI BASTARDI FIGLI DI SPLOFF TESTE DI CASPIO RINCASPIATI DEL CASPIO!!!» urlò una voce familiare. Frypan comparve da sotto ai comandi e marciò verso di loro con furia brandendo un cacciavite.
«MI AVETE ABBANDONATO AL PORTO SICURO!»
«Guarda il lato positivo: hai riparato questa berga!» cercò di dire Jorge ma il ragazzo gli lanciò uno sguardo di fuoco.
Mentre Frypan li cazziava, cercavano in tutti i modi di nascondere Newt. Era meglio non aggiungere altra benzina al fuoco.
All'improvviso Hazel divenne pallida. «Dov'è Cinque?». Anche le altre due ragazze si resero conto della sua assenza «Ragazzi... Vi prego» balbettò Calipso in ansia.
«Cinque sta bene» disse Minho spostandosi lentamente, mostrando Newt che cercava di nascondere il suo viso a Frypan.
«Quindi non solo siete partiti e mi avete abbandonato» disse Fry «Ma mi avete anche nascosto che uno dei miei più cari amici é vivo». Cinque arrossí e allargò le braccia «Un abbraccio e mi perdoni?»
«Dovrei infilarti questo cacciavite su per il...»
«VABBENE UN ABBRACCIO E LO PERDONI» censurò Frank. Fry lo guardò confuso ma si fece comunque abbracciare da Newt.
«Ti odio»
«Grazie».
«Quindi... Vi conoscete?» chiese Hazel. Will annuí «Tutti quelli su questa berga che non sono mezzosangue tranne Rachel e Calipso, sono stati nei vecchi labirinti»
Da una piccola botola che portava a tutti i cavi che facevano funzionare la berga, ne uscirono due ragazze tutte sporche.
«Adesso siamo molto più veloci» disse Harriet togliendosi delle ciocche di cspelli dagli occhi.
Gli occhi della bionda accanto a lei erano fissi in delle pozze marroni con delle striature dorate. «Sam...» sussurrò in trance. Il biondo fu percorso da un piccolo brivido, esattamente come quando lo disse Diana. Quello era il suo nome. E lui non se lo ricordava.
(n.a. se non mi sbaglio lo disse Dashner)
Sonya non gli diede neanche il tempo di dire niente che gli saltò addosso, abbracciandolo.
«Sonya» sussurrò Newt stringendola forte.
«Brutto idiota ti credevo morto!» singhiozzò lei. «Mi dispiace, piccola. Non potevo saperlo»
«Adesso come lo sai?»
«Quella notte, quando avete votato tutti per uccidermi, ero sveglio. Ti ho sentito dire che eri mia sorella»
«Per questo eri in piedi» s'intromise Will «Stavi realizzando di avere una sorella». Cinque annuí.
Il tempo passò.
Raccontarono cos'era successo a Jason, l'incontro con gli dei, la storia dei due mondi e tutto il resto.
Le ore finirono. Jorge atterrò.
Davanti a loro si estendeva il nulla. Il terreno era arido, piano, vuoto. Solo due cose sembravano reggersi in piedi.
Un pino. Un pino ancora verde e forte. In perfetta forma.
Un piccolo arco di marmo alto tre metri.
«Ημίαιμο Στρατόπεδο» lesse Luke con un triste sorriso «Campo Mezzosangue».
«Il pino di Talia» Annabeth ne accarezzò il tronco respirando il familiare odore della corteccia.
«Un arco? E un pino? Questo vi salva la vita ogni giorno?» chiese perplesso Aris. Piper gli spiegò in grandi, grandissime linee, la storia del pino e della magia che emanava insieme all'arco.
«E l'Athena Partenos?» chiese Nico guardandosi intorno «Ho rischiato di morire per quella statua, non ho intenzione di perderla così!».
«Credo che sia qualcosa di troppo potente. Questo mondo é stato distrutto, non reggerebbe la potenza di una statua del genere. Probabilmente se andassimo a Las Vegas non troveremmo l'ingresso degli inferi» gli spiegò Annabeth.
Nico pensò che non avrebbe dovuto reggere nemmeno l'olimpo allora, ma decise di non prolungare il discorso. «Ragazzi... Prendete i fucili... Non siamo arrivati con dieci minuti di anticipo, ma cinque» sospirò Harriet guardando delle Berghe che atterravano poco più lontano.
Ci fu un coro di armi che venivano caricate, sia ai confini del campo sia poco più lontano.
«Per la Radura!» disse Jason alzando la sua arma.
Gli altri lo imitarono «Per la Radura!».
E corsero l'uno contro l'altro, iniziando a sparare.
WAKANDA PER SEMPRE
Il prossimo é l'ultimo...
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro