37~ The Plan
Soddisfatti? Bah...
Raggiunsero l'area delle celle con tutti i soggetti e corsero ad aprire ogni porta. «Va tutto bene, siete liberi» Jason si tolse il casco. Grazie al collo alto della divisa, ne Annabeth ne Nico videro le vene nere che stavano per raggiungere le guance.
L'infezione e il virus andavano più veloci quando si sforzava il cervello. Le persone che potevano permetterselo fumavano il Nirvana, una droga che rallentava l'attività cerebrale.
Lui aveva avuto Will, con una sostanza che rallentava tutto bloccandogli anche i muscoli.
Ma almeno non era un drogato.
«Nico?» chiese Jason
«Jason?» chiese il ragazzo
«CREDEVO FOSSI NEWT!» esclamò il biondo mentre Nico scuoteva la testa, imprecando.
Corsero verso una porta ancora più blindata. Annabeth l'aprì con l'impronta.
«Jason!» Piper si tuffò tra le braccia del figlio di Giove «Oh santi dei! Non ci credo!»
«Come avete fatto?» chiese incredulo Frank
«Abbiamo avuto un aiutino» disse Nico indicando Annabeth.
Tutti gli occhi si puntarono su di lui.
«Si si poi vi spiego, ora andiamo»
«Cinque, li abbiamo recuperati tutti, ritirata» disse Jason
«Sono un tantino impegnato al momento!» gli rispose la voce del ragazzo.
Uscì dall'ascensore dando un forte pugno a un uomo. Allison cercò di fermarlo con le braccia, ma a lui bastò togliersi la giacca rimanendo con una maglietta a mezze maniche nera.
Diede un calcio a un secondo uomo e una gomitata in faccia al primo.
Sentí la voce di Jason nell'auricolare.
«Sono un tantino impegnato al momento!» gli rispose facendo lo sgambetto a un terzo uomo.
Ricevette un pugno allo stomaco che lo fece piegare in due, ma riuscì a scappare da altri due uomini.
«Ragazzi, cinque contro uno non é leale eh» gli disse col tono di una mamma che rimproverava il figlio.
Tirò un pugno a uno, ma quello si abbassò per schivarlo, facendogli lo sgambetto da dietro.
Sentí un imprecazione di Leo «Linguaggio!»
Newt riuscì a mantenere l'equilibrio e diede un colpo alla schiena ancora piegata dell'uomo per farlo cadere.
Tirò un calcio a un'altra guardia.
Urlò.
«Usare la gamba ferita forse non é stata una genialata» disse a denti stretti.
Perlomeno quell'uomo si era intontito.
Un altro uomo lo abbracciò da dietro, bloccandogli le mani mentre un ennesimo tizio di dirigeva verso di loro per finirlo.
Facendo forza sugli addominali, lo spinse via usando le gambe e atterrò con i talloni sui piedi del suo rapitore.
Riuscì a liberarsi dandogli una testata all'indietro.
Prima di attaccare gli altri due, prese un respiro profondo.
La cosa più sbagliata che avesse mai fatto.
Stava per riprendere a tirare pugni, quando sentì qualcosa infilarsi nel collo.
«Se non posso attaccarti davanti, allora lo faccio da dietro» gli disse la voce di Allison.
Era lontana e ovattata.
«Cinque va tutto bene? Cinque? CINQUE?» anche quella di Nico era molto lontana.
Quasi non si accorse di essere caduto a terra.
«Sogni d'oro, Collante. Al tuo risveglio ti aspettano gli incubi» Allison era sfocata sopra di lui. Sentí le palpebre farsi sempre più pesanti e i muscoli non rispondevano più ai comandi.
Cadde tra le braccia di Morfeo.
«Mi senti? Cinque rispondi!» diceva ansioso Nico.
«Dobbiamo andare da lui. Subito. Solo gli dei sanno che vogliono fargli» Jason si passava continuamente la mano nel ciuffo.
Mise la mano sull'auricolare.
«No, non farlo» gli disse Nico
«Ne abbiamo bisogno» disse prima di premere il pulsante che attivava il microfono.
«Will ci servono i rinforzi»
«Non sai quanto ho pregato Ares per farlo»
Presero in mano le armi.
«Pronti?» chiese Brenda
Will incoccò la freccia «Prontissimo»
Vi prego di immaginare la scena a rallentatore.
Spalancarono le porte del palazzo.
Minho sparò con entrambe le pistole che aveva nelle mani e non mancava nessuno.
Gally usò il suo lanciagranate contro tutti.
Brenda sparava con una sola pistola, tenendo la seconda per dopo.
Will scoccava frecce come se facesse questo da anni.
«Io sapevo che eri bravo solo a guarire» gli disse Gally quando si misero schiena contro schiena per proteggersi.
«Si ma in tre anni mi sono allenato un po'»
«Quinto piano» gli disse la voce di Nico «Portiamo via i ragazzi. Leo a che punto sei?»
«Ci sono quasi. Ho avuto un piccolo problemino»
Il suo compito nonostante tutto era semplice: rubare un autobus. Insomma, niente che non avesse già fatto.
Il garage della Wicked era immenso ma entrarci non fu difficile, e neanche trovare l'uscita.
L'autobus più vicino, che osservava nascosto dietro a una macchina, era sorvegliato da delle guardie e se fosse uscito allo scoperto probabilmente l'avrebbero preso.
«Cazzo» sussurrò
«Linguaggio!» gli disse la voce di Newt nell'auricolare.
«Daccordo Capitano» ridacchiò il ragazzo
Leo diede fuoco alla sua mano e lanciò una pallonata poco lontana dall'autobus, stando attendo a non colpirlo.
Non ebbe il risultato sperato.
Alcune guardie corsero a spegnere il fuoco, ma due corsero verso di lui.
«Si ma che caspio!» sussurrò uscendo allo scoperto.
Permise al suo corpo di riscaldarsi fino a prendere fuoco, ma si concentrò per non bruciare i vestiti.
Rimanere nudi in quel momento, non era il caso.
Cominciò a sparare fuoco da tutte le parti, a bruciare i proiettili prima che lo colpissero e riuscì a farli andare tutti via.
Aveva un paio di graffi qua e là, non avendo potuto bruciare tutti i proiettili.
Davano fastidio, ma non facevano così tanto male.
Sentí Nico chiamare Cinque con voce carica d'ansia. Poi chiamò i rinforzi.
Salì sull'autobus e, usando le sue capacità di figlio di Efesto, riuscì a farlo partire solo pensando e toccandolo.
«Leo a che punto sei?» gli chiese Nico
«Ci sono quasi. Ho avuto un piccolo problemino» rispose.
Posizionò l'autobus nel punto più vicino all'uscita e aspettò.
«Andata»
Dovette aspettare buoni venti minuti prima di vedere i suoi amici.
«Cos'è successo?» chiese mentre aiutava i ragazzi a salire e abbracciava Frank.
«Non lo sappiamo. Allison é rimasta da sola con Newt ma... Non lo sappiamo» spiegò Annabeth
«Utile» commentò Valdez
«MI SPIEGATE CHE SUCCEDE?!» urlò Luke «Sono arrivato sulla gru ma ho sentito anche tutti i vostri discorsi»
«Hanno Newt ma non sappiamo ne dov'è, ne perché e neanche cosa gli faranno» rispose semplicemente Nico
«Il tempo di liberarne uno e ne prendono un altro» sospirò il figlio di Ermes.
«Vi sto raggiungendo»
«Thomas no!» esclamò Leo
«É il mio migliore amico e l'ho già perso una volta»
«Percy vieni con me, voi rimanete qui. Thomas resta dove sei, ne abbiamo bisogno con il piano che sta andando malissimo» ordinò Jason «Guai a te se ti muovi!»
Nico butto via il casco essendo ormai inutile e lo stesso fece Jason. I due figli dei tre Pezzi Grossi cominciarono a correre.
«É un casino»
«Lo so. Ma ci siamo abituati ormai»
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