L'esercito, sebbene avesse perso il suo comandante, aveva ancora ben in mente la sua missione. La terra degli Avvar non era poi cosi' tanto lontana e i loro animi dovevano essere liberi e pronti alla battaglia. Fennen e Sharin davano le disposizioni per gli accampamenti e i sentieri da percorrere, mentre Kenneth si stava ancora riprendendo dalle ferite infertagli da Keeran. Solas ormai si era quasi isolato completamente dal gruppo, sperimentava nuovi trucchi per rintracciare Aislee, ma era Rivana quella competente in quel genere di cose.

"E' inutile che ci riprovi, non sei tagliato per fare queste cose" gli disse Kenneth.

"La speranza e' sempre l'ultima a morire, come si dice di solito"

I due erano distaccati dagli altri, e Kenneth si avvicinò ancora di più all'amico, per paura di farsi sentire e poi gli chiese: "Posso farti una domanda personale?"

"Dipende da cosa vuoi che ti risponda"

"La verita'. Non mi interessa se fa schifo o meno, vorrei solo sapere la verita' "

Solas lo guardò, preoccupato, e poi rispose:"Va bene, allora chiedi"

"Che cosa hai visto in Aislee quel giorno quando la incontrasti nella foresta? Era amore quello? O sentivi di essere attratto da qualcos'altro.. da un potere che proveniva da dentro di lei?"

Solas lo fisso', scuro in volto.

"Non fare quella faccia, Solas, per tutti era speciale, ma per te lo era sempre di piu' degli altri. Tu eri sempre quello che era al suo fianco, in ogni situazione. Tu hai lasciato la tua famiglia e il tuo villaggio per una bambina che nemmeno conoscevi bene. Potrai non volerlo ammettere, ma quel giorno, hai sentito che dovevi seguirla, non che volevi.."

"Sono io che ho scelto di seguirla, perche' volevo, non perche' mi sentissi obbligato da qualche forza sovrannaturale. Quello che provo per lei, non ha nulla a che fare con quello che ha dentro di se'"

"Ma tu lo sapevi, non e' vero? Sapevi cosa sarebbe successo e, nonostante tutto, hai scelto di non dirglielo, a quale scopo?"

"Tutti conoscono le sacre scritture, Kenneth, tutti conoscono la storia del nostro popolo. Non sono leggende quelle che raccontano il ritorno degli antichi dei sulla nostra terra, della loro rinascita e della pace eterna"

"Ma tu meglio degli altri. Pochi sanno di Luugh, divinita' esiliata dal circolo degli dei perche' dedito alla magia nera e alla magia del sangue. Cancellato dai libri sacri per damnatio memoriae, affinche' i posteri non conoscessero odio, dolore e distruzione incontrollata. Ho sentito il suo potere quando Keeran mi trapassava con la sua spada, sentivo le urla di antiche genti e il piacere perverso che lui provava, guardandomi soffrire. Ma tu non eri sorpreso, tu sei andato da lei per fermarla e farlo scappare. Mi chiedo quale sia il tuo ruolo in questa storia, Solas..."

"Stai dubitando di me?"

"Se davvero ci sara' una guerra tra dei, voglio sapere da che parte ti schiererai"

"Non dalla parte del nemico, e' ovvio"

"Non se il mio nemico non e' lo stesso tuo" Kenneth gli lanciò un'occhiataccia.

"Pensa quello che vuoi Kenneth, ma non sono un traditore"

"Lo spero per te, amico mio" e cosi' dicendo se ne ando' verso Sharin e Fennen, i quali stavano confabulando tra di loro, davanti alla loro tenda.

Solas non era l'unico che si interessava alle scritture. Kenneth forse, per alcune leggende, lo superava. Ecco perchè era l'unico che sapeva sempre mettere insieme i pezzi del puzzle, perchè, quasi sempre, sapeva cosa c'era dietro. E stavolta, avrebbe sicuramente detto la sua, davanti a tutti, senza mezzi termini.