Cap. 22
Camila corse fino all'entrata, si fermò un attimo poi decise di entrare, ma venne fermata da Lauren.
《Ma sei impazzita?》
《Mio padre è la dentro. Se non mi muovo lo uccideranno.》
《Uccideranno prima te, se continui ad agire di testa tua.》
《Lauren. Capisci che la dentro si trova l'unica persona collegata ancora alla mia famiglia?》 Camila cercò di liberarsi, ma Lauren era più forte e aveva la presa ben salda sul suo braccio.
La grande le strinse ancora di più il braccio facendola gemere dal dolore.
《La mia famiglia invece non c'è più. E per tua informazione c'è anche Dinah, l'unica persona cresciuta con me fin da quando abbiamo il pannolino. Sono agitata quanto te Camila, te l'ho già detto. Ma se non agissimo a mente lucida finiremo stecchite prima noi di loro. Quindi ti prego non fare movimenti o mosse azzardate. Potrebbe costare la tua vita e anche quella di tutti noi.》
Camila ricacciò due lacrime e chiuse gli occhi, facendo tre respiri profondi. Riaprì gli occhi e poi annuì piano.
《Scusami Lauren.》 La nera appoggiò la fronte su quella di Camila e chiuse gli occhi.
《Non voglio perderti Camz. Ora stammi sempre dietro. Ok?》
《Sì.》
《Bene. Andiamo.》 Lauren lasciò la presa e si mise davanti a Camila.
《Lauren.》
《Cosa c'è Camila?》
《Ti amo.》
《Lo so.》 'Di nuovo. Adesso basta però.' Pensò Camila.
《Lauren perché continui a dirmi lo so? E non so, magari 'anch'io' o un normalissimo 'ti amo'?》
《Sssh Camz. Stiamo per entrare.》 Lasciando Camila con quella domanda sospesa. Rimase delusa dal suo comportamento. Sapeva che Lauren aveva sentito benissimo la domanda.
La grande aprì piano il portone e la prima cosa ad invadere le loro narici e i loro occhi erano puzza di chiuso, polvere,ma soprattutto buio pesto, se non per qualche piccola luce illuminare il centro dell'edificio.
Lauren camminò piano fino a quando non trovò una posizione adatta a vedere il centro. Quando si sistemanorono, videro tutto. Cabello e Dinah legati ad una sedia, mentre altri quattro uomini erano in piedi davanti a loro. Cabello aveva un aspetto irriconoscibile, dovevano averlo picchiato talmente tanto da non riconoscerlo più. Invece Dinah aveva qualche livido di quà e di là. Lauren capì subito.
《Tuo padre è davvero un cavaliere.》
《Come?》
《Vedi Dinah? Ha qualche livido e delle ferite superficiali. Mentre doveva essere anche lei ridotta quanto tuo padre. Sicuramente si sarà sacrificato per proteggerla.》 Camila iniziò a piangere silenziosamente.
《Tuo padre è davvero un grande uomo.》 Ritornarono alla scena quando l'auricolare iniziò a fare rumore.
《Lolo... mi senti? Siamo entrati dall'altra parte dell'edificio. Ci sono DomKing e Gin. Ci sono altri due uomini. Devono essere nuovi sottoposti. Non li ho mai visti.》
《Sì ti sento Demi. Hmmm... hai ragione. Però con Gin e DomKing è tutto più difficile.》
《Lolo stiamo ancora a vedere e poi vediamo come reagire. Intanto passo e chiudo.》
Lauren e Camila continuarono a guardare la scena pietrificate.
《Lauren non hai risposto alla domanda di prima.》
《Quale domanda?》
《Del perché non mi dici ti amo. Continui a dire 'lo so' quando te lo dico》
Lauren la squadrò. Non sapeva come rispondere. Aveva la gola secca e quella domanda la spiazzò. Fu salvata da uno sparo e l'urlo di Cabello. Camila si girò e stavolta non venne fermata da Lauren. Si precipitò verso di loro.
《PAPÀ. LASCIATELO IN PACE MALEDETTI.》
《Merda Camila.》 Imprecò Lauren.
《Lolo seguila.》
《Sì Demi.》
《Ma guarda guarda. La piccola Cabello.》 DomKing iniziò a camminare avanti e indietro.
《Mi ricordo quanto fossi alta 9 anni fa. Eri davvero una bambina carina.》 《9 anni fa?》 Chiese perplessa.
《Già non ricordi?》 Chiese divertito il mafioso.
《CAMILA VATTENE. COSA CI FAI QUA?》 Alejandro si intromise
《E stai zitto. Non sopporto più la tua voce.》 Gli sparò alla gamba e Cabello urlò dal dolore.
《PAPÀ.》
《Non ti avvicinare Camila.》
La piccola rimase al suo posto e non si mosse.
《Lo so che con te c'è anche la grande.》
《Non c'è nessuno. Sono venuta da sola.》 Rispose Camila con voce ferma.
Furono le sue ultime parole perché venne colpita dal collo di una pistola sulla testa e perse i sensi.
《CAMILA.》
《MILA.》
《Andiamo lo so che sei qua. Esci o la uccido.》
Lauren non ebbe scelta e uscì allo scoperto.
《Eccola qua. Caspita sei cresciuta anche tu. Quanti anni? 11 vero?》
Lauren strinse i pugni. Le nocche diventarono bianche e quella piccola ferita che ancora aveva dal pugno tirato sul muro si riaprì.
《Andiamo sono tanti anni che non ci vediamo. Dovresti essere felice di vedermi.》
《Sarò felice quando marcirai all'inferno.》 Rispose Lauren tra i denti.
《Accideni. Siamo proprio arrabbiati. Già dopotutto, la famiglia uccisa e anche la ragazza vero? Come si chiamava? Alexis?》
Lauren cercó di muoversi per fargliela vedere ma Demi dall'auricolare rispose.
《Lolo. No. È quello che vuole. Sei in una situazione critica. Non fare mosse avventate.》
Lauren mandò giù le provocazioni.
《Cosa vuoi DomKing?》
《Avrei voluto uccidervi tutti. Ma Camila ha un bel visino e scommetto che lei abbia un rapporto molto intimo con te non è vero?》 Lauren non rispose e lo guardò con i suoi occhi verdi accesi d'ira.
《Facciamo così. Io ti restituisco anche la ragazza informatica e te ne vai insieme alla due e Cabello lo tengo io.》
《Mi prendi in giro? Pensi che sia cosi stupida da accettare?》
《Io lo farei. Altrimenti, un buco in testa a lei e l'altro a Camila.》 Puntò la pistola verso il corpo di Camila.
《LAUREN. PRENDI DINAH E VATTENENE.》 Lauren pensò ad Alexis.
...
《Lauren. Vattene.》
《Non posso Alexis. Non ora.》
《Vai via.》
Lo sparo colpì la ragazza.
《ALEXIS.》
....
Lacrime amare iniziarono a scivolare solcando il viso di Lauren.
《LAUREN FAI COME HA DETTO.》 Continuò Cabello.
《Guarda. Lascio la ragazza. Gin slegala.》 Gin si mosse e slegò la ragazza. Dinah si alzò e corse verso Lauren.
《Dinah. Mio dio. Stai bene?》
《Scusami Lauren.》
《È tutto a posto l'importante è che tu stia bene.》 Dinah annuì.
《Coraggio prendi la ragazza e vattene lauren. O sarete tutti morti.》 DomKing ghignò soddisfatto. Lauren saoeva che quello che stava facendo era sbagliato. Ma lo faceva per tutti quanti.
《Dinah. Vai fuori. Demi ti aspetta insieme a Wilmer.》
《Va bene.》 Dinah avanzò verso il portone e uscì.
Lauren si avvicinò a Camila svenuta e la prese in braccio.
《Mi dispiace piccola.》 Sussurrò.
《Coraggio. Vattene Jauregui.》 Continuò il mafioso.
《Mi dispiace Alejandro.》 Le lacrime continuavano a scendere.
《Non devi Lauren. L'importante è che tu stia bene. Anche Camila. Ho visto quanto ci tenga a te. E non mi interessa se sia innamorata di una donna o un uomo, l'importante è che sia felice. E con te lo è.》 Sorrise.
《Mio padre non avrebbe voluto.》
《Tuo padre era il miglior collega che si potesse avere Lauren. E se provi odio per la morte di tuo padre hai ragione. Anch'io mi odio.》 Il loro discorso venne interrotto.
《Bene bene. Avrei un'altra richiesta Jauregui. Anzi, un ordine. Guarda mentre la vita di quest'uomo si spegnerà.》 Lauren sbarrò gli occhi diagustata.
《Guarda Jauregui.》 Come togliere gli occhi di dosso? Continuò a guardare Cabello.
《Lauren. Prenditi cura della mia piccola. Io vado a riabbracciare la mia piccola Sofi e mia moglie. Insieme a te Camila sarà al sicuro.》
Furono le ultime parole. Lo sparo lo colpi in piena fronte. Lauren strinse Camila, ancora svenuta. La prese in braccio e corse via. Fuori dal capannone, raggiungendo il furgone e partendo insieme agli altri ragazzi.
D: sto piangendo
Tutto per te il capitolo ILoveLaurenJauregui
C: ragazzi tante stelline e tanti commenti u.u siete già in 7k ad aver visualizzato la storia *---* siiiii
-A
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