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Sento le sue mani sul mio corpo, vedo i suoi bellissimi occhi, lascia una scia di baci umidi, sulla bocca, sul collo... Poi alza la maglia e mi bacia la pancia, scende fino alle mutandine e mi bacia sopra il tessuto... Poi le fa scendere lungo le mie gambe, si china sulla mia intimità prima di affondarci con la testa.
Apro di colpo gli occhi.
anche stanotte lo stavo sognando, però come ogni notte, sul più bello mi sveglio.
Metto a fuoco la camera e mi ricordo di essere a casa sua.
Quando giro la testa per guardarlo non c'è, faccio per alzarmi ma le mie gambe sono bloccate da due mani.
Non stavo sognando, o per lo meno, sognavo ad occhi aperti.
Lui è fra le mie gambe che mi guarda con un sorriso beffardo stampato sul viso, le fossette sono più pronunciate del solito <buongiorno piccola...sei il miglior risveglio possibile > sono ancora scioccata da questo risveglio, ma le sue parole mi fanno eccitare, con la bocca asciutta biascico un mhm di apprezzamento <penso che sia il miglior risveglio della storia... > dico stiracchiandomi, lui sorride e si alza
<mi dispiace che non ci sai molto tempo, dobbiamo andare a scuola > oh! La scuola! Mi stavo già dimenticato. Mi alzo di corsa e vado in bagno <stai calma! Sono solo le sette! >mi grida dalla camera. Le lezioni iniziano alle otto e trenta, e non devo prendere nessun treno.
La cosa che mi preoccupa non è il tempo, ma come sarà una volta arrivati.
Non so come comportarmi, ma soprattutto come si comporterà lui, e se mi ignorasse? Se si vergognasse di me?
Scaccio via i pensieri con l'acqua gelata.
Mi sciacquo il viso e lego i capelli per lavarmi i denti. Derek entra in bagno e va verso il water <scusa, devo fare pipi> continuo a spazzolare i denti.
Quando ho finito Derek si avvicina e lava le mani, poi prende lo spazzolino e ci mette il dentifricio. Intanto mi pettino i capelli, e prendo l'elasticito per legarli.
Con lo spazzolino fra i denti me lo prende di mano <niente coda oggi> sbiascica con tutta la schiuma in bocca <e niente lenti > vorrei replicare ma mi blocca con la mano, me la mette davanti alla faccia
<non voglio sentire scuse> beve un po' d'acqua e sputa nel lavandino.
Tornati in camera ci vestiamo come la sera prima. Mi sento vulnerabile con i capelli sciolti e senza lenti, non ero mai uscita così.
<sei bellissima...forse hai ragione, dovresti legarti i capelli e rimettere le lenti, e magari anche una sacco addosso, così tutti i ragazzi della scuola non ti sbaveranno dietro > <nessun ragazzo mi sbavera dietro! > <come fai a saperlo?!guardati! > <lo so perché spero che tu glielo impedirai > arrossisco <cazzo! Puoi starne certa! So già che dovrò accecare qualcuno! > sono contenta che la pensi ancora così, la paura di essere ignorata da lui si è placata.
Non ha voluto fare colazione a casa, ha preso due caffè e una ciambella in un bar sulla strada per la scuola.
Quando arriviamo nel parcheggio della scuola non c'è nessuno, saranno già tutti in corridoio visto che sta iniziando a piovere. Guardo l'ora sul cruscotto.
A questo punto io dovrei essere al mio armadietto a guardarlo entrare, e come ogni giorno godermi il teatrino messo in piedi dalle cheerleader.
<andrà tutto bene... > mi stringe la mano e mi lascia un bacio sul dorso.
Prendo tra le dita la collana che mi ha regalo, la faccio scorrere su e giù, poi l'appoggio sulle labbra.
Un po' in ansia prendo lo zaino e scendo.
Mi raggiunge e mi prende la mano nella sua.
Davanti alla porta d'ingresso della scuola troviamo Marc appoggiato allo stipide <ehi amico! > saluta Derek, e poi guarda me <ma che cazzo! E Debby?! Amico non fare cazzate! Non ho voglia di sentirti parlare di lei tutto il giorno, sai che te ne pentirai> io rido e Derek sta per rispondergli, ma Marc lo ferma <non dire niente! Ieri quando ti ho chiamato eri con lei, che cazzo hai combinato?... Scusa, Mi dispiace per te dolcezza, ma non hai possibilità con lui, sei solo un ripiego>
ora ridiamo di gusto entrambi
<ma che... Perché ridete? >
<amico...sei esilarante! Avrei dovuto fare un video di questa scena... La tua faccia! > Marc lo guarda con disgusto
<Lei è Debby! > <ma che cazzo dici! Lei non è Debby! Lei ha... Come dici sempre tu?! A si, Occhioni color nocciola... > romanza le parole <ok ok può bastare! > lo fermo prima che metta in imbarazzo Derek. <sono io, questi sono i miei veri occhi > Marc è scioccato, e derek ride per la faccia dell'amico <Debby, incomincia ad entrare, io arrivo appena si è ripreso dallo schok... Smettila di guardarla o ti dovrò cavare gli occhi> dice serio.
Marc mi fissa con la bocca spalancata, mentre derek mi da un bacio a stampo. apro la porta e cammino per il corridoio sotto gli occhi di tutti.
Sento che bisbigliano cose tipo "è nuova, non l ho mai vista, guarda i suoi occhi" e ho sentito anche un paio di "è bellissima". con un po' di sicurezza in più radrizzo la schiena e alzo lo sguardo.
Quando passo vicino alle gallinele stanno scegliendo la preda del giorno. Spero che non abbiano tempo, altrimenti le dovrò fermare io.
Tutti mi stanno ancora fissando, fin quando arrivo al mio armadietto.
Il mormorio si è placato, mi volto di poco per guardare cosa succede.
Tutti mi fissano allibiti, hanno capito che sono la ragazza sfigata, la stessa che è in quella scuola da tre mesi.
Dalla porta entrano finalmente Marc e Derek. Lui sembra essere tornato il derek di sempre, quello che conoscono tutti, ma non io.
Le cheerleader hanno scelto, oggi tocca al capo, Sam.
Perché proprio lei!? Perché proprio oggi che lui è mio?!
non mi importa, so già quale sarà la reazione di derek perciò mi giro.
Un ragazzo si appoggia all'armadio difianco al mio.
<ciao, sono Jason > lo guardo con aria interrogativa. È un ragazzo che frequenta il corso d'arte con me. Non mi aveva mai parlato prima. Che vuole da me?
Anche se ho detto che mi fido la curiosità mi sta divorando, giro la testa verso Derek, sta salutando i suoi amici.
Sam gli si para davanti, lui la guarda dall'alto verso il basso, poi guarda me.
Il suo sguardo si assottiglia, guarda in modo cagnesco qualcosa alle mie spalle.
Si avvicina a Sam, lei ha un sorriso a 32 denti, in realtà lui la sposta da parte per poter passare. Marc e gli altri ridono di gusto. Sam un po' meno.
<mi chiedevo se ti andava di uscire con me> il ragazzo di prima ha continuato a blaterare cose anche se non lo ascoltavo, lo guardo sbigottita, sto per rispondere ma qualcuno mi precede <No che non vuole, ora levati dal cazzo> derek si è messo davanti a me come a farmi da scudo
<io... Sc... Scusa Derek non pensavo che...>
è terrorizzato. In un secondo volta i tacchi e se ne va.
Ora tutti, ma proprio tutti ci fissano.
<tutto ok? > mi guarda intensamente <emh...io Si... tu ? > <non proprio... > <cosa succed> non finisco la frase perché la sua bocca è sulla mia.
Mi cinge la vita e mi appoggia con la schiena all'armadietto.
Mi dimentico di tutti, come se fossimo in bolla, solo io e lui.
Starei così per sempre, ma la campana ci fa staccare <ora va tutto bene> mi sento andare a fuoco. Tutti sono ancora fermi in corridoio. Ci stanno fissando increduli.
<ci vediamo dopo > mi scocca un bacio e si allontana. Corro a testa bassa in classe.
Appena entrata mi siedo al mio solito banco.
Il professore entra e butta la valigetta sulla cattedra <bene, oggi faremo un test a sorpresa, venite a prendere il foglio... uno alla volta>
Mi alzo e mi muovo tra i banchi, dopo tre ragazzi tocca a me <buongiorno prof > <buongiorno...tu sei? > <sono Grissom... > <oh mio dio! Scusa non ti avevo riconosciuta... > <lo so, ho deciso di non mettere più le lenti> <ah! Soffri di eterocromia! Che splendore... Sono molto affascinanti> <grazie>.
Torno al banco a testa bassa.
Quando suona la campanella mi alzo e porto il mio test al professore.
Ritiro i libri nell'armadio e prendo lo zaino per la prossima lezione, educazione fisica.
Il professore aveva detto che oggi saremmo andate in piscina.
Non ho ancora preso una decisione, riguardo ad entrare in squadra.
Secondo Derek dovrei farlo, ma non penso di avere le giuste capacità.
Quando entro nello spogliatoio trovo già tutte le ragazze che si cambiano.
Appena mi vedono smettono di ridere e mi guardano in cagnesco.
Penso che sia la conseguenza di essere stata baciata pubblicamente da Derek.
Mi sta bene, posso accettarlo, tanto non eravamo amiche neanche prima.
Prendo il costume e mi chiudo in un bagno.
Quando esco lego i capelli e infilo la cuffia, sono rimasta da sola nello spogliatoio, prendo l'accappatoio e vado verso le vasche.
Il professor Smhit sta parlando con il coach Bob.
<Debby, vieni> mentre mi avvicino vedo un gruppetto di ragazzi sugli spalti, tra loro c'è Derek e Marc, gli altri sono i loro amici, ma non li conosco per nome. Mi guarda e mi scocca un bacio immaginario, sorrido e abbasso la testa. Marc gli sussurra qualcosa e tutti ridono, in risposta derek gli tira una gomitata nello stomaco.
<buongiorno prof., buongiorno coach> <ciao Debby... > è il prof a parlare <oggi farai un allenamento diverso, ti allenarai da sola con il coach Bob> non rispondo neanche, non è una domanda è un'affermazione.
Seguo il coach verso la corsia uno, quella più vicino agli spalti.
<bene Debby, sei pronta? > <certo> non sono pronta per niente, soprattutto con Derek e i suoi amici che mi guardano.
<hai ancora bisogno degli occhialini? > <no coach, ho tolto le lenti> <bene, anche perché i tuoi occhi sono veramente belli > <grazie>.
Mi spiega cosa ha in mente per il mio allenamento, vuole che la prima vasca la faccia tutta in apnea.
Mi preparo sul bordo, pronta a tuffarmi.
Guardo un ultima volta derek, mi sta fissando intensamente, il suo sguardo fa sparire tutto quello che c'è intorno a noi. Siamo solo io e lui.
Il coach mi richiama, chiedendomi se sono pronta.
Mette il fischietto sulle le labbra e soffia, fletto le gambe e mi tuffo cercando di andare il più lontano possibile, così dovrò stare in apnea di meno.
Quando arrivo dall'altra parte non ho il fiatone, pensavo di fare più fatica ma in realtà è stato abbastanza facile.
Continuo a fare vasche, ogni volta in stili diversi.
E come la volta prima, i ricordi si fanno vividi nella memoria.
Stavolta però non penso a mia madre, penso a mio padre, a stev.
La lettera che mi ha lasciato doveva sconvolgermi, invece non ho provato nulla, la mia reazione potrebbe essere strana, ma da quando mia madre se n'è andata ho vissuto con un estraneo, e non sapevo che lo era veramente.
Non era più il padre amorevole, e i bei ricordi d'infanzia sono stati spazzati via nel giro di pochi mesi dopo la sua partenza.
Ora che ci penso ricordo vagamente una discussione fra di loro.
"lo sai che prima o poi dovremmo diglielo...
Quando sarà più grande stev, ha solo sette anni!"
Non ricordo in che occasione li ho sentiti, ma ora tutto ha più senso.
Continuo a nuotare.
Quando coach Bob mi fa fermare è già passata un quasi un ora
<bene, riposati cinque minuti, hai riflettuto sul fatto di entrare in squadra? > <a fine lezione le dirò coach> prendo l'accappatoio e mi siedo sulle panchine sotto gli spalti. Derek mi raggiunge
<tu sei straordinaria! > <non credo...comunque volevo chiederti un parere, che faccio con la squadra? Secondo te dovrei accettare? >
<certo che si! Se Bob ti vuole è perché sei in gamba... Ora devo andare, non posso saltare un altra lezione, e voglio portare via quei cazzo i che non smettono di fissarti> indica i suoi amici che mi guardano e mi fanno ciao con la mano ridendo come pazzi.
<comunque se vuoi possiamo cenare con lui stasera > <hai saltato una lezione per venire a vedermi?!> <non era importante >
<DEREK! E poi, come, cenare con Bob?! Lo conosci anche fuori dalla scuola? >
<dai, era una lezione noiosissima... È per Bob si, Lui sta con mia mamma, da due anni ormai, pensavo lo sapessi, a scuola lo sanno tutti> <oh, non lo sapevo > <accetta il posto in squadra , per la cena ci penseremo più tardi> mi da un bacio e se ne va.
L'ora successiva la passo a fare esercizi fuori dall'acqua, stretching, saltare la corda, addominali.
Finita la lezione dico al coach che entrerò nella squadra, è molto felice, e mi dice se voglio cenare con lui, ovviamente con Derek, rispondo che anche lui ha pensato la stessa cosa, perciò si organizzeranno loro.
Quando entro nello spogliatoio sono da sola, le altre hanno già finito.
Dopo aver fatto una doccia veloce per togliere il cloro dalla pelle esco e cerco i miei vestiti. Non ci sono più, la mia borsa è vuota. Stringo forte l'accappatoio e mi siedo su una panca.
Avrei dovuto immaginarlo. Sapevo che le ragazze mi avrebbero fatto uno scherzo di cattivo gusto.
Non ho neanche il telefono, l'ho lasciato nell'armadietto.
Rimango seduta con la testa tra le mani per almeno cinque minuti.
Non posso fare niente, di certo non esco nuda, tra l'altro è l'ora dell'intervallo, i corridoi saranno stra pieni.
Sento bussare alla porta
<Debby?! Sei qui dentro? > <oh Derek!> il mio angelo custode <Mi hanno rubato i vestiti> la porta si spalanca brutalmente, entra con una faccia incazzata <cosa hanno fatto?! > <ero da sola, ma quando sono uscita dalla doccia i miei vestiti sono spariti > prende il telefono e compone un numero <Marc, prendile, hanno nascosto i vestiti a debby> rimette il telefono in tasca e si siede vicino a me. <mi dispiace piccola> <non ti preoccupare, non è colpa tua > <sono solo invidiose... Tu sei bellissima, loro non lo sono neanche la metà>.
Il suo telefono suona, risponde senza neanche dire una parola. Quando riattacca si alza e va all'armadio delle attrezzature, infondo allo spogliatoio, è chiuso con un lucchetto, ma con un calcio lo sfonda. Torna da me con i miei vestiti in mano <grazie... Senza di te non avrei saputo come fare> <sono qui per questo, ora vestiti che fa freddo... Hai la pelle d'oca > <non è per il freddo... > averlo vicino mi provoca il solito spasmo in mezzo alle gambe. <mhmm...peccato che siamo negli spogliatoi, e tra poco suonerà la campanella...> mi bacia a stampo, ma non mi basta, così metto le mani sulle sue guance e lo trattengo sulla mia bocca.
Quando mi sembra di averne abbastanza mi stacco, lasciandolo perplesso. Mi rivesto davanti a lui e chiudo la borsa appena suona la campana.
Gli chiedo di non fare niente per quello che è successo con i miei vestiti, l'indifferenza fa più male dei fatti, perciò voglio lasciar correre e non abbassarmi ai loro livelli.
Quando entro in classe sono in ritardo, ma il professore non è ancora arrivato, perciò con calma vado al mio banco. Un paio di ragazze mi guardano e ridono, era anche loro in palestra perciò sanno dell'incidente, o magari hanno addirittura partecipato, ma non mi interessa, le guardo e ricambio il sorriso.
Quando finalmente le lezioni finisco vado al mio armadietto. Il corridoio è tappezzato di volantini del ballo invernale, ci sono anche degli striscioni appesi alle pareti. Non ho mai partecipato ad un ballo, non so neanche se Derek mi inviterà, nel senso che non so se ci vuole andare.
Quando chiudo l'armadietto mi giro per cercarlo. Anche lui sta chiudendo il suo armadietto. È circondato da ragazze e cheerleader, sono tutte avvinghiate a lui. Non so cosa mi succede, ma in un secondo mi sento ribollire di rabbia. Stringo i pugni e respiro forte.
Probabilmente non hanno capito che il bacio di stamattina significava "off limits" per entrambi.
Devono allontanarsi immediatamente. Marc che è vicino a lui e intercetta il mio sguardo, il suo sorriso svanisce.
Devo avere proprio una faccia incazzata, perché il suo viso sbianca.
Con passi lunghi arrivo vicino alle ragazze.
Gli stanno chiedendo del ballo, vorrebbero essere invitate da lui, proprio da lui che non le degna di uno sguardo e continua a farsi gli affari suoi.
Appena mi vede si fa largo tra le ragazze.
Mi prende per mano e incomincia a camminare.
Non sono sicura di riuscire a sopportare questo tutto l'anno.
Spero che prima o poi ci rinuncino.
Sono già abbastanza insicura da sola, continuare a vedergli addosso ragazze molto più belle di me non mi aiuta affatto.
Quando siamo fuori mi stringe in un abbraccio <non sarai mica gelosa? > <non lo so... È un sentimento che non avevo mai provato prima... > abbasso la testa sul suo petto per la vergogna <guardami> con esitazione alzo gli occhi su di lui. Come posso resistere a quegli occhi?! Dentro ci vedo il mare, le montagne, fuoco e l'acqua . <tu non devi mai dubitare di me e dei miei sentimenti... Niente, niente potrà mai farmi cambiare idea su di te> < io...> sto per rispondere ma la porta si apre, e tutti i ragazzi escono per tornare a casa. Sono stata salvata, dalla campanella.
Stavo per fare la figura da sfigata per l'ennesima volta.
<Debby? Dove sei? > mi risveglia dai miei pensieri <ci sono, cosa stavi dicendo? > mi accorgo che anche Marc si è aggiunto alla conversazione <volevamo andare a mangiare qualcosa da Molly... Venite? > <come vuoi tu> mi dice derek <allora andiamo >.
Siamo nel parcheggio di Molly, una tavola calda non lontana da scuola.
Aspettiamo che anche gli altri parcheggino. Oltre a noi due e Marc, si è aggiunto anche Lucas, manca solo joshep per completare il quartetto delle meraviglie.
Sono tutti bellissimi. Ovviamente Derek è il più bello di tutti.
Appena entriamo nel locale tutte le ragazze dietro al bancone si girano verso la porta, hanno tutte sguardi sognanti.
Senza chiedere niente si fanno strada nel locale.
È pieno di ragazzi che frequentano la nostra scuola.
Arrivati ad un tavolo Derek mi fa sedere per prima, vicino a me si mette lui e gli altri tre si siedono sulla panca davanti a noi.
Ci sono già dei menu sul tavolo, Derek me ne passa uno.
Prima che possa decidere una cameriera arriva al nostro tavolo. È bella, sui venticinque anni, capelli lunghi, neri come la pece e occhi azzurri.
Mastica una gomma troppo rumorosamente per i miei gusti.
La divisa, che consiste in una gonnellina rosa e una camicetta delle stesso colore la fanno sembrare molto più giovane.
Sul cartellino, vicino all'ampia scollatura c'è scritto il suo nome "Barbara".
Barbara appoggia i gomiti sul tavolo e tira fuori un blocco per scrivere l'ordine.
Messa così posso benissimo vedere di che colore ha il reggiseno, bianco.
Guarda i ragazzi e porta subito la sua attenzione su Derek che continua a leggere il menù.
Fa un pallone con la gomma e lo lascia scoppiare, poi con la lingua lo toglie dalle labbra. I ragazzi hanno la bocca spalancata, ma derek continua a leggere tenendomi la mano stratta nella sua.
<allora ragazzi che vi porto? > non mi ha degnato neanche di uno sguardo, continua a masticare quella gomma come se fosse una mucca che mastica fieno.
Si sporge in avanti verso Derek per mostrargli sul menù qual è la zuppa del giorno, il suo seno è quasi sulla faccia di lui.
In me torna ad accendersi la scintilla che ho sentito a scuola, ho capito che è gelosia, e che è un sentimento che non riesco a controllare.
Sento qualcosa che mi tocca la gamba, Marc mi ha tirato un calcio. <che c'è? > <la tua faccia...mi fai paura > torno a guardare barbara che sta ancora spiegando a Derek cosa c'è dentro quella diavolo di zuppa. <scusa?! > continua a parlare senza sentirmi <scusa! > le tocco la spalla, alza solo la testa continuando a lasciare le sue tette sulla faccia di Derek <si? > squittisce <scusa potresti alzare le tue tette dalla faccia del mio ragazzo?!cosi magari possiamo ordinare? > sembra sorpresa, si rialza lentamente.
Finalmente ordiniamo e se ne va.
<Derek devi stare attento! Debby mi fai paura! > tutti i ragazzi ridono per la battuta di Marc, Derek mi mette un braccio sulle spalle e scuote la testa <fa paura anche a me! > < scusa, la gelosia è un sentimento nuovo per me... La prossima volta mi controllerò > <non voglio che ti controlli...mi piaci così impulsiva>
i ragazzi non ci stanno più ascoltando, sono impegnati a parlare di una partita di chissà quale squadra <non voglio farti fare brutte figure, e non voglio passare per una ragazzina disperata> <a me sta bene... È poi sono io che ti faccio fare brutta figura... Tu sei bellissima ed educata, io sono scontroso e maleducato > <non è vero! E anche se fosse a me importa solo come sei con me>.
Non mi importa del parere della gente, lui è perfetto per me, mi tratta come nessuno mai aveva fatto.
Ho capito dallo scherzetto dei vestiti che le ragazze non hanno ben capito com'è la situazione fra di noi, anche se mi ha baciata in corridoio e poi è venuto via con me.
Non si daranno pace, ma non mi importa, se devo lottare lo farò.
Non voglio perderlo.
Anche se ancora mi so spiegare perché lui mi voglia, o perché io mi fida così ciecamente di lui, so solo che in appena un paio di giorni lui è diventato il mio mondo.
Le nostre ordinazioni arrivano, e la cameriera fa di tutto per attirare l'attenzione di derek, ma invano.
I suoi occhi sono solo per me, mi fissa con un intensità disarmante, ipnotica.
Le sue iridi, ora di un blu intenso, mi fanno immaginare l'oceano, profondo e impetuoso.
<derek?! > continuiamo a guardarci, come se fossimo soli. <derek hai sentito cosa ti ho detto? > <è su un altro pianeta! Partito, andato... > senza staccare lo sguardo risponde hai suoi amici che lo prendono in giro <ti pare che mi interessi ciò che avete detto? Ho di meglio da fare... > abbasso lo sguardo in imbarazzo per le sue parole <la consumerai a furia di guardarla! > <Marc chiudi la bocca>. Interrompo per prima il contatto visivo, hanno ragione, è da maleducati estraniarsi, e poi il pranzo diventerà freddo.
Addento qualche patata fritta, cercando di concentrarmi su quello che stanno dicendo i ragazzi, ma invano, sento ancora i suoi occhi addosso.
<allora?! Derek... Hai capito cosa ti ho detto? > Matt cerca di attirare l'attenzione di derek <ma non lo vedi che è perso?! > <Marc, chiudi quella fottuta bocca... Non ho bisogno di guardare le vostre brutte facce per sentire le idiozie che dite... Comunque no... Non ancora> risponde a una domanda che io, che stavo guardando i ragazzi neanche ho sentito.
Sto per chiedere a cosa si riferisse quando a Marc suona il telefono. Risponde, poi sta zitto per qualche secondo, poi allontana il telefono e copre il microfono con la mano <stasera, 5.000...> dice a derek in tono serio <ok> è la risposta.
Non riesco a capirli, perciò lascio perdere e continuo a mangiare le mie patatine.
Guardo sul tavolo e noto che non c'è la maionese, non ho voglia di rivedere la cameriera, perciò mi accontenterò.
<scusa Lucas... Mi passeresti il ketchup? > Lucas allunga una mano verso di me, ma derek la blocca prima che possa prendere la bottiglia di ketchup. <vuoi la maionese? > <mhm... Si, ma mi accontento> <male... Non farlo mai, non accontentarti> si alza lasciandomi interdetta. Fisso la sua schiena che si allontana verso il bancone.
<ragazzi, siamo fottuti... > <l'avevamo notato Marc!> I ragazzi scuotono la testa e guardano derek. Con uno sguardo di fuoco li incenerisco, non mi piace quello che pensano di me e derek. Non devono giudicare. Lui è un loro amico! Dovrebbero sostenerlo.
<oh no no...non guardarmi così piccola Debby... Lo sai che mi fai paura> faccio un respiro profondo e li guardo uno a uno <c'è qualche problema> non è una domanda, è un affermazione quella che faccio. Matt è il primo a parlare <no, nessun problema... Solo... È strano vedere derek cosi> <così come?! > mi sto innervosendo <così... Innamorato> Lucas mi guarda negli occhi serio, assottiglio lo sguardo e sostengo il suo di fuoco <è una cosa brutta? > voglio arrivare in fondo alla questione, sono i suoi migliori amici, dovremo trovare un compromesso se vogliamo andare d'accordo, per derek. Marc tocca un braccio a Lucas e gli dice di lasciare stare, ma lui non cede, mi sfida, vuole vedere se lascio stare. Io no di certo. <allora? > lo incito a rispondermi <no...ma se gli fai del male te la vedrai con me, non l ho mai visto così...> non mi aspettavo questa risposta. <perché dovrei?! > <non saprei...ti chiedo solo di non dubitare mai di lui, so che a volte sarà difficile... Ma non farlo> <da quando ti ha vista è cambiato, non l'abbiamo mai visto così preso...non prenderti gioco di lui! > vorrei rispondere che è proprio il contrario, che è derek che dovrà avere pazienza con me, che sono io quella complicata, ma prima che possa dire una sola parola derek mi mette un braccio intorno alle spalle <la sua maionese principessa > dico un flebile grazie e abbasso la testa, non voglio che capisca che c'è qualcosa che non va.
Ma ovviamente per lui sono un libro aperto <che c'è?! Tutto ok? > <si, si> alza lo sguardo da me ai suoi amici <che cazzo succede! > <niente amico> Marc si affretta a rispondere <non prendetemi per il culo! Che cazzo gli avete detto? > non voglio rovinare la loro amicizia, così mi invento qualcosa <niente! Stavamo parlando del > <no Debby! Dimmi la verità > <non c'è nessun problema... > sembra aver capito che non avrà la verità, non stavolta , perciò lascia perdere e fa un sorso di coca dal suo bicchiere.
Mangiamo in silenzio per un paio di minuti, finché quel genio di Lucas non incomincia a parlare <allora... Stasera... A che ora ci vediamo? Derek passi tu? > <no> <e perché? Passi sempre tu a prenderci! > <non stasera... Ci vediamo direttamente là > <non capisco! > <e non devi> derek alza leggermente il tono di voce <oh! Non dirmi che glielo dirai! Lo sai in che casino ci metterà se ne farà parola con qualcuno! > <lo sa già> Matt e Marc tengono la testa bassa, io mi sento una spettatrice, mi sento di troppo, e una brutta sensazione si sta formando dentro di me. Capisco che stanno parlando delle gare, probabilmente i ragazzi ci vanno con derek.
Da sotto il tavolo do un calcetto a Marc per attirare la sua attenzione. Mi guarda e scuote la testa, spalancò gli occhi e sposto lo sguardo su i due ragazzi che ora si guardano in cagnesco. Marc mi mima con le labbra un "lascia stare".
Non voglio lasciar stare! Tutto questo è causa mia, voglio che non abbiano questioni per me.
Stringo la mano di derek da sotto il tavolo, come per trattenerlo, perché dal suo sguardo capisco che sta per scattare.
Lucas, dall'altra parte, ha deciso che oggi vuole proprio farlo incazzare <fantastico! > Lucas fa una risata amara, piena di disprezzo <mettiamo a rischio la nostra vita per una stronzetta che ti scopi da due giorni> sussulto, le parole mi arrivano dritte in faccia, come uno schiaffo.
È questo che pensano di me?
Non mi conosco neanche!
Non me ne accorgo neanche, succede tutto in un secondo.
Lucas si tiene il viso con le mani, e un rivolo di sangue gli scende dal mento.
Guardo derek che è in piedi davanti a lui, tiene le braccia lungo i fianchi, respira affannosamente, è furente di rabbia. <cazzo derek! Mi hai rotto il naso! > <per prima cosa non ti azzardare mai più a parlarle in questo modo! > alza terribilmente la voce e continua <se ti sta bene è così... Se no puoi andare a farti fottere> nel locale è calato il silenzio, tutti ci guardano,ma con un piccolo movimento della testa di Marc tutti tornano a fare quello che facevano poco prima.
Sconvolta mi alzo e passo dei tovaglioli a Lucas che sta imbrattando il tavolo di sangue. So che non dovrei, visto quello che ha appena detto, ma è più forte di me.
Prende la carta e alza gli occhi su di me <mi dispiace... > non dico niente, perché non so cosa dire. <lo dico ora e non lo ripeto piu> derek è più serio che mai.
I suoi occhi, diventati di un blu profondo, scorrono su tutti i presenti al tavolo. <io faccio il cazzo che voglio, con chi voglio. Se avete dei problemi con lei, li avrete con me. Chiaro? > tutti annuiscono in silenzio.
Sono scioccata, non mi aspettavo che andasse a finire così. Tesa come una corda di violino parlo a derek <ehi... Non c'è problema, non posso piacere a tutti... Non voglio che litighiate per colpa mia... > Lucas risponde prima di Derek <Debby... Scusa, ho esagerato... Mi dispiace tanto, se Derek si fida di te... Io mi fido di lui> <per me è lo stesso> si aggrega Matt, Marc Mi tocca un braccio <a me fai troppa paura... Perciò la penso come loro> ride e fa ridere anche me <se non levi quella mano dal suo braccio dovrai avere paura di me> derek lo fulmina <fidati Marc... Fa male> Lucas ridacchia con ancora il tovagliolo sul naso.
<amico mi dispiace, ma nessuno parla così alla mia ragazza> <touché! >.
Sembra che la tensione che si era creata pochi minuti prima si sia dissolta in pochi secondi.
Ammiro la loro amicizia, la loro lealtà.
Ora scherzano come se niente fosse accaduto.
Parlano della serata, ridendo per non so cosa. Persa nei miei pensieri non do retta alle loro chiacchiere e continuo a mangiare.
Per caso sto correndo troppo?
Non ho questa sensazione, anzi, mi sento come se lo conoscessi da una vita, mi sento bene, libera e compresa, ma soprattutto mi sento amata e apprazzata per quello che sono.
Guardandolo per i corridoi della scuola pensavo fosse solo attrazione fisica, che uno come lui non potesse mai stare con una come me, ma mi sbagliavo, probabilmente sono io che non dovrei stare con uno come lui. Capisco di essere entrata nelle mie solite paronie. Sto immobile, con una patatina nella mano. ferma a mezz'aria. Ho gli occhi di tutti i ragazzi puntati addosso. <capito Debby? > Marc mi chiede qualcosa, ma io non stavo ascoltando <scusa... Stavo pensando> derek mi prende il viso tra le mani e mi fa girare verso di lui <togliti subito dalla testa quelle cose> <mah... > <lo so a cosa pensavi... È sai già come la penso... > avvicina la bocca al mio orecchio, una scarica di brividi mi percorre tutto il corpo.
<niente, niente e nessuno potrà mai farmi cambiare idea su di te> mi lascia un bacio sotto l'orecchio e si sposta di poco per guardarmi in faccia. <derek devi mangiare il panino, non lei> <Lu, fatti i cazzi tuoi e guarda altrove... Vuoi che ti ricordi l'effetto che ha un mio pugno?! >.
Il pranzo è continuato tranquillamente, come se l'attrito dell'inizio non ci fosse mai stato.
Si sono organizzati per la serata e ci siamo salutati.
Una volta in macchina lascio andare l'aria, come se l'avessi trattenuta per tutto il pranzo.
Derek sale in macchina ma non parte <tutto ok? > <è stato...strano,non voglio che litighi con loro per causa mia> <non succederà... > <dico sul serio... Io posso farmi da parte> <piccola...so che sei insicura... Ma devi fidarti di me... Hai affidato la tua vita a me, è io voglio fare lo stesso con te... Perciò > non capisco che intenzioni ha. Scende e viene dalla mia parte, mi apre lo sportello e mi tende una mano. <guida tu>.
Ora capisco! Come una bambina che ha appena ricuvuto il suo regalo di natale scendo saltellando, con un sorriso enorme stampato in faccia. <nessuno, e ripeto nessuno ha mai toccato la mia auto all'infuori di me... > <sarò all'altezza... Devi solo dirmi dove andare> <ok... >
Uscita dal parcheggio mi indica le strade, non vado veloce, mi godo la sensazione di libertà.
<cosa vuoi fare? > <quello che vuoi tu> <bene... Svolta a destra e poi prosegui dritto>.
"ciao! Mi raccomando lascia un commento e metti una bella ⭐"
See you soon 🚀
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