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Mi sono svegliata con quel piccolo particolare stampato nella mente.
Mia mamma aveva un piccolissimo tatuaggio.
Era un simbolo, sull'intero del polso. Non riesco a metterlo a fuoco però.
Per paura di dimenticare questo particolare mi sono scritta un post it. Durante il giorno non abbiamo parlato molto del discorso "stev e mia madre".
Siamo andati a scuola,  e poi avevo per la testa altre cose, del tipo:
Cosa gli regalo?
Cosa organizzo?

<arggg! Mi arrendo! >
Sbuffo e metto le mani nei capelli
<ma dai! Stai calma, qualcosa ci inventiamo! >
Sally cerca di tranquillizzarmi.
È l'intervallo, io e lei ci siamo messe in disparte per parlare del regalo di derek
<ma è domani! Ho aspettato troppo >
<non saprei proprio cosa consigliarti come regalo, lo sai che ho dei gusti pessimi... >
Ha ragione, ma non glielo dico.
<vorrei solo fare qualcosa di speciale, per lui, mi ha detto mille volte che non vuole niente, che gli basta stare con me, ma che faccio?! Preparo una torta e stiamo chiusi in casa tutto il giorno? È deprimente!>
<non stare in casa, vai da qualche parte... >
Boffonchia addentando una merendina.
<Sally! Ci sono! Mi hai dato un'idea! >
<io?! Non ho detto niente di che! >
<ma si! Possiamo stare insieme, ma non in casa nostra! Posso prenotare una camera alle terme! Quando ci siamo state io e te gli ho detto che mi sarebbe piaciuto tornare con lui! >
Prendo il telefono e cerco su internet.
Il più vicino, con spa e piscina, è
The Lodge  Columbia, un 4 stelle affacciato sul fiume.
Le camere sembrano fantastiche, e i servizi sono ottimi.
Lo mostro a Sally che approva.
Prenoto online una suite per domani con tutti i servizi inclusi.
Bene, devo solo aspettare la mail di conferma ed è fatta!
Torniamo dai ragazzi prima che suoni la campanella.
Mi avvicino a derek
<hei, perché quel sorriso? >
<perché ti ho visto... >
<piccola bugiarda! >
Mi tira più vicino al suo corpo, parla con le labbra sulle mie
<ti crederò solo perché sono egocentrico>.

Finete le lezioni dico a derek che ho bisogno del coach Bob, così, tallonata da lui vado a cercarlo, lo trovo ovviamente in piscina.
<coach! >
Derek si ferma a parlare con i ragazzi della squadra di palla nuoto.
<oh, ciao Debby! >
<ho bisogno un favore, domani vorrei saltare l'allenamento... Posso fermarmi ora se per lei va bene? >
<per me non c'è problema, tanto non abbiamo gare per questo week end >
<perfetto! Allora vado a cambiarmi! >
Torno da derek per avvisarlo.
<starò un ora, se vuoi andare a casa e tornare a prendermi non c'è problema>
<no resto, vado da bob nel frattempo >

Apro il mio armadietto e mi cambio velocemente.
Quando rientro in piscina i ragazzi si stanno allenando fuori acqua, mi guardano tutti, abbasso la testa e cammino dritta fino la vasca.
<Debby, io vado da loro>
Bob indica i ragazzi
<terrà il tempo per te derek>
<ok, grazie >

<perfetto! Hai fatto ancora meglio di prima! >
Dopo un ora mi sento sfinita.
Derek ha segnato tutti i miei tempi, dicendo che miglioravo qualche centesimo di secondo a ogni vasca.
È entusiasta, più di me.
<ok, ora mi cambio e andiamo>.

<mi prendi quello? Non ci arrivo! >
Siamo a casa, voglio  cucinare del pollo per stasera, ma data la mia altezza non arrivo ai mobiletti più alti della cucina.
Derek se ne sta seduto sulla sedia a guardarmi, si alza e viene verso di me.
Mi schiaccia tra il mobile e il suo corpo, alzando le braccia per prendere la pentola.
La mia faccia è a un centimetro dal suo petto, indugia qualche secondo prima di abbassare le braccia con la pentola in mano
<tieni... >
Me la porge, la prendo appoggiandola sul bancone
<al diavolo... >
Gli salto in braccio e mi fiondo sulle sue labbra. Mi tiene dalle coscie muovendosi per la casa, verso la camera.
Si lascia cadere sul letto, sorregendosi con le mani, le bocche sempre attaccate.
Slaccio i jeans tirandoli giù fino a metà coscia, poi cerco di togliergli la maglietta, si stacca da me togliendola del tutto, facendola volare insieme ai miei jeans, nel frattempo mi tolgo il maglione.
<quanto sei bella... >
Gli scocco un sonoro bacio e allaccio le gambe dietro la sua vita, spingendolo di più contro il mio corpo.
Lo voglio, ora.
Mi metto al centro del letto togliendo anche l'intimo.
Si allontana, mantenendo gli occhi fissi nei miei, anche mentre si toglie i jeans e i boxer.
Il suo corpo mi incanta, mi lecco le labbra famelica.
Sale sul letto in ginocchio, mettendosi tra le mie gambe, il corpo preme leggermente sul mio, mandandomi una piccola scarica di adrenalina, già pregusto quello che succederà tra poco.
Le labbra mi sfiorano il mento, succhiano il collo e poi scendono, calde e umide sui seni facendomi innarcare la schiena per il piacere, una mano finisce in mezzo alle mie gambe, sul punto più sensibile.
<derek... Non così...>
Imploro volendo di più.
Si scosta leggermente, apre il cassetto...
In mezzo minuto è dentro di me.
Rilascio un lungo sospiro, mentre si muove dolcemente sopra di me.
Siamo un corpo unico, i petti appiccicati fra loro, le bocche che respirano insieme, i gemiti che si mischiano.
Mi stringo forte al suo corpo, mentre aumenta il ritmo, pronta a farmi trasportare in un'altra galassia.
"toc, toc"
Qualcuno bussa alla porta di casa.
<derek , hai sentito? >
Bisbiglio cercando di fermarlo
<si, ma non mi interessa... >
Rimango guardinga per una manciata di secondi, ma non sento più niente.
Quando finalmente lascio perdere, il suo cellulare suona
<e che cazzo!! >
Sbuffa e inveisce contro il cellulare.
Restando sopra di me prende il cellulare.
"che cazzo vuoi!... Tra dieci minuti. Aspetta giù"
Quando chiude la chiamata lo butta sul comodino.
<chi è? >
<Marc... Non ti azzardare! >
Mi blocca quando capisce che mi sto alzando
<il coglione aspetta... Tu no>
Mi bacia e ricomincia da dove si era interrotto, con un ritmo decisamente più veloce e profondo.
Non gli ci vuole molto a portarmi al limite, e ovviamente a infrangerlo.
Mi mordo la mano per attutire i gemiti, sentendomi a disagio nel sapere che marc è giù.
Derek mi raggiunge dopo qualche spinta, non curandosi minimamente del fatto che qualcuno lo possa sentire.
Dopo un minuti di beatitudine si alza rivestendosi velocemente.
<ci metto poco... Quando torno su ti voglio vedere ancora li, esattamente così... >
Sorrido e mi copro col lenzuolo.

Mi sono alzata, dopo un paio di minuti ho deciso di vestirmi e preparare da mangiare, visto che ci vorrà un ora per la cottura.
Quando ho finito di pelare e tagliare le patate derek rientra in casa
<oh, sei qui! E vestita... Meglio>
Riapre la porta e lascia entrare Marc
<ciao Debby... Scusa per l'interruzione>
Si gratta la nuca sorridendo, io divento paonazza, e balbetto "sto solo cucinando".
Guardo derek sorridere sotto i baffi, ma in un secondo diventa serio, serissimo anzi.
<che succede? Tutto bene? >
<no, stasera dovrò uscire... >
<oh... Ok>
Dico senza aggiungere altro.
Vorrei chiedergli di più, ma con Marc qui non voglio fare la fidanzata invadente.
<passo per le nove... Ok? >
Marc, evidentemente a disagio si rivolge a derek tenendo la testa bassa
<no, vengo con la mia macchina, prima finiamo, prima torno... >
<derek, se andiamo tutti insieme è meglio, lo sai... Non sappiamo come sarà...e quanti saranno... >
A quelle parole la mia testa scatta verso derek
<cazzo! >
Si muove per la casa con la testa tra le mani, è indeciso, lo capisco perché si morde il labbro inferiore.
<la porto. >
Dichiara verso marc.
<cosa? Ma sei pazzo? Non puoi portarla! Se succede qualcosa saremo tutti nei cazzi! Lo sai com'è quella gente... Non si ferma davanti a niente >
Ho il presentimento che parlano di me.
<dai cazzo derek, ragiona! Non puoi farla venire con noi! >
Marc mi indica con un braccio.
Ora ho la conferma che parlano di me, e lo fanno come se io non fossi in questa stanza insieme a loro.
Non oso dire niente comunque, derek sa quello che fa.
<non ti preoccupare, non succederà niente... Andremo insieme se vuoi... Venite qui alle 9>
Chiude il discorso, senza spazio per ribattere.
Marc afflitto, sbuffa e dice un flebile "ciao" prima di aprire la porta e uscire.
Aspetto qualche secondo prima di parlare
<derek, non è necessario >
<si che lo è! Non sei al sicuro nemmeno qui, figuriamoci da sola! Preferisco che vieni con me, così sarò più tranquillo >
<ok, ma cosa succede?! Vorrei capirlo>
<è complicato... >
<con te è sempre tutto complicato! >
Sbuffo esasperata.
<non ti succederà niente>
<certo, ma se mi dici cosa faremo... >
<Debby, meno sai meglio è! Resterai chiusa in macchina finché non tornerò io... >
<cosa? >
<è più sicuro>
<ah, funziona così adesso?! Io devo dirti ogni singola cosa, sono un libro aperto per te... Tu invece... Con te devo essere sempre all'oscuro di tutto! Ti dico una cosa... Non sono un oggetto che puoi chiudere in macchina, e non sono così ingenua come credi, e smettila di trattarmi come una bambola di porcellana! >
Grido delusa e amareggiata.
Lui non fa una piega.
Arrabbiata vado in bagno, mi chiudo dentro sbattendo la porta.
Accidenti quanto mi fa girare quando mi tratta così!
Se non vuole farmi sapere le cose è inutile che mi tira in ballo.
Ma pensa veramente che mi può chiudere in macchina, o in casa a suo piacimento?!
Penso di avergli dimostrato che comunque un po' me la so cavare.
<Debby... >
Mi chiama da dietro la porta
<VAFFANCULULO >
sono troppo arrabbiata per ragionare.
Una vita piena di segreti l ho già vissuta, sono stata all'oscuro di tutto per troppo tempo ora basta.
<ti prego apri>
<derek lasciami perdere... Vai con i tuoi amichetti a giocare ai supereroi... >
<smettila di fare la bambina es esci, ti spiego tutto... >
Ah si?! Bambina?! Ora ti faccio vedere io come fanno le bambine!
Apro la porta di scatto facendolo quasi cadere
<finalmente, ora ti spiego>
<bhe sai che c'è? Ora non lo voglio più sapere! >
Metto le scarpe e prendo la giacca
<dove vai?! >
<lasciami stare>
Esco di casa più incazzata che mai.
Stavolta ha esagerato.
Mentre scendo le scale sento la porta di casa sbattere, e i passi di derek farsi sempre più vicini.
<ti prego fermati!... Debby! >
<ho bisogno di stare da sola! >
<piccola, non stasera... Ti prego>
<MA CHE CAZZO SUCCEDE?! >
Grido nell'androne delle scale, facendo rimbombare la mia voce.
Lo guardo, il suo sguardo vacilla, il labbro stretto tra i denti.
<senti se non vuoi pa->
<harry... Mio cugino è qui... Con la sua banda di amici... >
<Harry?! E che ci fa qui? E cosa vuole da te? >
<è complicato, te l ho già detto... Ora se rientri in casa ne parliamo>
Cosa faccio?! Ho fatto la pazza fino a un secondo fa, e ora lo seguo in casa?
Si, visto che le mie gambe hanno deciso per me, muovendosi sulle scale.
Quando torniamo in casa rimango con il giubbotto, pronta ad andare se prova a dirmi una mezza verità.
<vai, volevi parlare?! Fallo>
<Debby, non posso dirti tutto quello che è successo... >
<alt, allora non dirmi niente. Non voglio sentire una storiella campata in aria solo per farmi tranquillizzare...
O tutto o niente, decidi... >
È combattuto, indeciso.
sarebbe davvero disposto a lasciarmi andare piuttosto che raccontarmi quello che è successo?
Lo precedo, scegliendo io per lui.
Afferro la maniglia ed esco.
Questa volta non mi segue.

"ciao! Mi raccomando lascia un commento per farmi sapere cosa ne pensi e metti una bella ⭐" grazie!!
See you soon 🚀

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