Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

32


Mi siedo su una panchina del parco.
È ghiacciata, mi bagna i jeans, ma non mi importa, il freddo che sento dentro non è paragonabile a niente.
L'agente Parker, Kevin, Se n'è andato circa mezz'ora fa.
Prima di salire in auto mi ha chiesto mille volte se stessi bene, e se volessi un passaggio.
L ho ringraziato per tutto, promettendogli di stare bene.
Non so se parlo al presente, o al futuro.
Ora come ora non so come sentirmi.
Voglio dire, tutto quello che mi ha rivelato è sconvolgente, ma mi ha rassicurata dicendomi che non corro nessun pericolo.
Però sono molto incazzata, delusa e amareggiata.
Come fanno a farmi del male anche dopo che se ne sono andati?
Dovrei non pensarci più e continuare, o iniziare, la mia vita.
Invece no. Sono qua a rimurginarci sopra ogni giorno.
Mi chiedo come sia possibile che non mi sia mai accorta di niente.

Ricapitolando.
Partiamo dalla fine.
Il tizio che mi chiamava in strada è un agente di polizia.
Mi ha riconosciuta perché era in casa mia il giorno della morte di stev.
E pensare che io l ho scambiato per un barbone ubriaco.
A mia discolpa, ne aveva l'aspetto.
Ma l'agente Parker mi ha spiegato che era là per tenere d'occhio uno.

Poi mi ha detto delle carte sull'assicurazione.
Mia madre era a conoscenza di tutto.
La casa è sempre rimasta intesta a lei, cosa a me sconosciuta, e non erano nemmeno sposati, ecco perché non ho il cognome di stev!
Appena successo il fatto sono riusciti a rintracciarla, e lei, senze chiedere di me, delle mie condizioni o di come stessi, ha firmato e rispedito tutto tramite fax.
Pensavo che il problema fosse stev, che mi avesse abbandonata per causa sua, ma ora ho la completa certezza che non è così.
A lei di me non è mai importato niente.
E ho capito anche che mi sta bene così.
Non posso elemosinare amore.

Altra cosa importante è che Stev non si è suicidato.
Particolare che avevo già intuito da sola.
Ora, dopo tutte le indagini ne sono convinti.

E qui arriva la parte più scioccante.
Stev faceva parte di una gang, se così vogliamo definirla.
Parker mi ha spiegato a grandi linee, per non coinvolgermi troppo, che un gruppo di mafiosi gli affidava dei compiti, scomodi e presumibilmente illegali.
Non so cosa, e neanche voglio saperlo.
La polizia ha il presentimento che nel suo ultimo  "lavoro" stev abbia sbagliato qualcosa, o si sia rifiutato.
E quindi abbia dovuto pagare con la sua stessa vita.
Lo tenevano d'occhio già da un paio di mesi.
Questo "lavoro" spiega i debiti saldati e i soldi messi da parte.

Però ci sono ancora troppi pezzi del puzzle che non combaciano.
Perché mia madre assicurò la casa?
Solo un anno fa poi?!
Sono dieci anni che se n'è andata!
La mia casa era malconcia, e vecchia.
Come si può assicurare, su qualsiasi tipo di danni, una catapecchia?

Altro, perché la polizia teneva d'occhio stev senza fare niente?

Perché non sono stata avvisata formalmente dei fatti?
Non sono mai stata sotto interrogatorio.
Mi hanno solo fatto delle domande semplici e banali.

Ora ho bisogno di capire, non so neanche come mi sento, non riesco a mettere a fuoco i miei sentimenti, le mie emozioni.
L'unica persona che potrebbe capirmi e anche l'unica che vorrei tenere all'oscuro di tutto.
Si preoccupa fin troppo per me, e non voglio gravarlo di altro peso.

Allora ho deciso, non gli dirò niente, almeno finché non riuscirò a capire certe cose che non mi tornano.

Non sono così sconvolta come credevo, sarà più facile mentirgli.

Quando, dopo aver preso un taxi, entro in casa e mi metto a preparare la sacca per stasera.
D'improvviso mi ricordo di aver spento il cellulare dentro alla caffetteria.
Lo riaccendo immediatamente, già pronta alle mille chiamate e messaggi di derek.
In realtà trovo una chiamata e due messaggi.
La chiamata e il primo messaggio sono da parte sua.

"ciao, ho provato a chiamarti ma era spento, tutto ok? arriverò più tardi del previsto, ho detto a Marc di passarti a prendere, io vi raggiungerò in palestra, ti amo"

Il secondo messaggio è proprio di Marc.

"hei, passo per le 19. A dopo"

Rispondo a lui con un semplice ok.
Invece a derek rispondo che va tutto bene, e che lo aspetterò in palestra.

Mi metto a preparare uno spuntino, visto che oggi non ho toccato cibo.
Dopo aver mangiato un sandwich e sgranocchiato delle patatine mi butto sui libri per un paio d'ore.
Quando rialzo la testa sono quasi le 19.
Mi vesto, prendo il borsone e scendo in strada ad aspettare Marc, che arriva pochi minuti dopo.

<ciao, tutto ok? Oggi sei sparita! >
<ciao, tutto bene... Sono scappata a casa a riposare, a proposito, perché così presto? La gara è alle 20,30!>
<mangiamo prima! >
<ma io non posso mangiare! >
<balle! Io mangio sempre prima di una gara! >
<sarà... >

Al fast food ordina due menu per lui,  io chiedo un semplice cheeseburger, non voglio appesantirmi.

<allora, hai deciso cosa fare per il compleanno di derek? >
<in realtà no... Non so nemmeno cosa regalargli>
<qualsiasi cosa tu decida di fare a lui andrà bene! >
<ci penserò domani, per forza... >

Nel parcheggio della piscina ci sono già molte auto.
Marc parcheggia ed entriamo insieme.
<mi raccomando, stracciale tutte! >
<ci provo, a dopo! >
Ci dividiamo, lui va sugli spalti, io negli spogliatoi.
Saluto le altre ragazze e incomincio a cambiarmi.
Indosso la cuffia in silicone aiutata da Cindy.
Parliamo del più e del meno, e le ascolto "sparlare" delle avversarie.
Io non le ho mai viste perciò non mi intrometto.
Bussano alla porta, tutte ci guardiamo controllando di non essere nude.
<sono il coach... Posso? >
Un coro di "SI" gli da il consenso.
<pronte?... Non vorrei allarmarvi, ma ho visto dei talent scout sugli spalti, di diverse college... Mi raccomando state calme e fate del vostro meglio! Tra due minuti vi voglio in vasca! >
Appena richiude la porta strillii e risatine riempiono la stanza.
Sono tutte eccitate, saltellano abbracciandosi.
Io rimango neutrale, non mi importa dei talent scout, non ho questa aspirazione, in questo momento.
Spero solo che derek arrivi prima dell'inizio.
Quando entriamo in piscina alzi lo sguardo sugli spalti, sono gremito di gente.
Cerco i suoi occhi tra la gente, ma non li vedo.
Noto marc insieme agli altri ragazzi, ci sono anche Sally, Lucas e pep.
Manca solo lui.
Le avversarie stanno facendo degli esercizi di riscaldamento.
Ci togliamo la felpa della tuta e facciamo anche noi riscaldamento.
Dopo un paio di minuti bob viene a chiamarci.
<ragazze siete pronte? Ci siamo! >
Tolgo i pantaloni e sistemo tutto sulla sedia.
I ragazzi mi chiamano per salutarmi. Sono seduti in prima fila, gli basta sporgersi per essere a un palmo dal mio viso
<ciao!! Oddio non vedo l'ora di vederti in acqua! >
Sally batte le mani contenta. Vicino vedo un posto vuoto
<Debby... Ha detto che non fa in tempo ad arrivare... Mi dispiace... >
Marc indica il posto vuoto, alludendo a derek.
<oh, non fa niente... Ora vado>
Ci speravo proprio che arrivasse prima della prima gara.
Sottotono mi dirigo verso il coach.
<bene, ci siamo, la prima gara è la più importante, metà dei talent scuot sono qui per lei... >
Indica con la testa una ragazza della Smith's school, Susanne.
<e la prima a gareggiare sarà proprio lei della sua squadra, insieme a quella vicino, invece per quanto riguarda quelle della Kennewick saranno loro le prime> indica due ragazze.
Delusa e amareggiata per la mancanza di derek, mi posiziono sul bordo, nella mia corsia.
Abbasso gli occhialini e mi preparo per tuffarmi.
Butto un ultima occhiata sugli spalti, il posto ancora vuoto.
Al primo fischio mi abbasso.
Faccio un respiro profondo.
Secondo fischio.
Mi slancio in avanti più forte che posso.
L'impatto con l'acqua per me è duro, come schiantarsi contro una parete, un muro di ricordi che lascio sgretolarsi dentro di me, nella testa.
Lascio che il corpo faccia da solo, ricordandogli solo di riprendere fiato.
Non penso a come nuoto, lo faccio e basta.
Cerco di ricordare i litigi di stv e mia madre, so che c'è dell'altro, oltre a quello che mi ricordo.
"il mio lavoro è importante" diceva sempre lei, ma che lavoro?!
1.
Tengo il conto delle vasche.
Stev in quel periodo lavorava in azienda edile, ma lei?
Non so che lavoro faceva, non l ho mai sentita parlare di ufficio, negozio...
Niente a qui possa ricollegarmi.
Quando tornavo da scuola lei c'era sempre, al mattino mi accompagnava.
2.
Lavorava da casa?
A questo punto è la spiegazione più plausibile.
Devo tornare a casa mia.
Ci sarà qualcosa che mi riconduce a lei.
Anche se stev ha tolto ogni foto, o ogni cosa che la riguardava, spero di trovare qualcosa, in soffitta, in camera di stev o nel capanno degli attrezzi.
Sono tutti posti che non ho mai visto, stev mi vietava di entrarci, chiudendo tutto con dei lucchetti.
3.
Non la voglio trovare, voglio solo fare chiarezza, penso che sia lecito da parte mia.
Ma non posso mentire a derek, ho bisogno di supporto e di consigli razionali.
Stop.
Riemergo dall'acqua e alzo gli occhialini.
Mi guardo intorno cercando di capire dove mi sono piazzata.
Bob da bordo piscina esulta battendo le mani e lanciando il cappellino in aria.
Vedo le altre ragazze toccare il bordo e riemergere.
Susanne sbatte i palmi sull'acqua, mentre Laura, la mia compagna si congratula con me
<grande Debby! L'hai battuta! >
<cosa? >
<sei arrivata prima!! >
Oh, bene, è una cosa buona per la scuola.
Veniamo chiamate ad uscire dalla vasca.
Il coach corre subito da noi con gli accappatoi.
<ragazze, che gara! Debby sei stata fantastica! Laura bravissima! Era dura, ma siete state entrambe pazzesche! Primo e terzo posto! >
Laura mi abbraccia, ricambio contenta per lei.
Sento dei fischi molto forti venire dagli spalti.
I ragazzi sono in piedi e applaudono.
Derek!
È appoggiato con le mani sulla ringhiera.
Mi guarda con un gran sorriso.
Mi avvicinò velocemente
<ce l'hai fatta! >
<a dire il vero, sono qui da prima che iniziasse... >
Si gratta la nuca a disagio
<cosa? Ma scusa Marc ha detto che>
<che non facevo in tempo... È stata una sua idea, secondo lui avresti gareggiato meglio... >
<ti uccido! >
Grido verso marc
<hei, calma, calma! Hai vinto no?! Avevo ragione! >
Derek si sporge e mi bacia.

Le altre gare sono andate benissimo.
Abbiamo portato a casa altri due primi posti.
Io sono arrivata seconda nell'altra gara, dietro alla mia compagna, mentre nella staffetta le abbiamo stracciate.

Dopo la premiazione siamo andate a cambiarci.
Bob ci ha detto di rientrare in piscina perché dei talent scout volevano parlarci, ma la prima cosa che faccio è correre da derek.
<ehi! Sei stata grandiosa! >
<grazie, com'è andata oggi? >
<tutto bene... Tu? >
<ti racconto a casa... >
<Debby?! >
Il coach Bob mi chiama. Sta parlando con degli uomini.
Prendo derek per mano e mi avvicinò a loro.
<buonasera>
Saluto tutti gentilmente.
<Debby vero? Io sono della... >
Bla bla bla...
Il primo ha parlato ininterrottamente per cinque minuti, spiegandomi cosa offre il loro college, la borsa di studio, i corsi e mille altre cose.
Quando ha finito il discorso il mio
<grazie ma non mi interessa>
L ha spiazzato, facendo però illuminare gli occhi agli altri.
<mi scuso con tutti voi, ma non sono interessata, le altre ragazze della mia squadra sono molto più brave e preparate di me. >
Giro i tacchi e mi avvio con derek verso l'uscita.
<Debby! Debby aspetta! >
Bob ci rincorre tutto trafelato
<non vuoi neanche ascoltare gli altri? È una grande opportunità per te! Ragiona! >
<Bob non mi interessa, ma se ci tieni tanto fatti lasciare le brochure, darò un'occhiata >.

<sono stanca morta! >
Mi butto sul letto scalciando le scarpe.
Ho le gambe e le braccia indolenzite.
Derek si avvicina e mi toglie le calze.
<grazie mille! Non riesco a muovere un muscolo! >
<vieni qui>
Si siede sul letto e batte la mano sul materasso.
Mi aiuta a togliere tutti i vestiti e poi si sfila la maglia, facendola indossare a me.
Sa quanto mi piace farlo, il suo calore, il profumo, inebriano i miei sensi.
Si spoglia anche lui.
Sotto le coperte mi avvinghio al suo corpo.
<allora, racconta cos'hai fatto oggi! >
<bhe, oggi... Insomma ti ho mentito>
Gli racconto ogni cosa.
La visita dell'agente Parker, le sue rivelazione, le mie paure e i mille dubbi.
A ogni parola si irrigidisce, diventa freddo.
<lascia perdere Debby, dimenticati tutto... Ormai non ci sono piu>
Questa è stata la sua risposta.
Sono un po' sorpresa, pensavo che avrebbe reagito in modo diverso.
<ok... >
Mi giro dall'altro lato del letto e lascio perdere, non ho voglia di litigare.
<cazzo, piccola, voglio solo che tu stia bene, e continuare a rimuginare su questa storia non ti farà bene, lo dico per te... Comunque io ci sono sempre per te, non voglio che incontri persone o ti metti a frugare da sola! >
<grazie, ho bisogno di te, ti amo, buona notte>
<notte piccola, ti amo >.

Non è stata una buona notte, ho fatto molti incubi, ma ho avuto una rivelazione durante la notte, un piccolo particolare che ho sognato.
Spalanco gli occhi e mi alzo di colpo.
<un tatuaggio!! >

"ciao! Mi raccomando lascia un commento per farmi sapere cosa ne pensi e metti una bella ⭐" grazie!!
See you soon 🚀

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro