20
Era uscito per comprare un albero di natale!
Io stavo per chiamare la polizia e lui era uscito a comprare un albero!!
Lo vorrei uccidere.
<dai Debby mi dispiace! >
<dovrai farti perdonare! > metto su un finto broncio.
L ho già perdonato.
<oh... Conosco mille modi per farlo... Nessuno implica che tu debba tenere i vestiti addosso... >
Alzo gli occhi al cielo e lo lascio in cucina.
Voglio fargliela pagare, almeno per mezz'ora, non resterei di più.
<manda un messaggio a lucas> gli grido dalla camera <perché? > si affaccia alla porta <perché l'ho chiamato per sapere se eri con loro>.
<vedi?! È tremendo non sapere dov'è finita la persona che ami... È quello che ho provato io quella mattina che mi sono alzato e tu non c'eri >
<io ti ho lasciato un biglietto!! >
<si, che ho notato un ora dopo! >
<ok, siamo pari, ma non farlo più! >
<va bene >.
L'albero che ha comprato è veramente bello, molto grande e folto di rami, ma non abbiamo neanche una decorazione.
Per adesso se ne sta in un angolo della cucina vicino alle rose che mi aveva regalato derek un mese fa.
Le ho fatte essiccare a testa in giù, come mi ha spiegato Katrina.
Gli ho chiesto un consiglio perché volevo tenerle e non buttarle.
Sono un po' sbiadite, ma hanno conservato il loro fascino, e il loro significato.
<dovremmo comprare delle decorazioni>
<è quello che stavo pensando in questo istante... > guardiamo entrambi l'albero spoglio mentre mangiamo delle bistecche.
<domani mattina possiamo andare a prenderle> <certo... > derek mi squadra con un cipiglio tra le sopracciglia
<che hai piccola? > <scusa, ho mal di testa... Lavo i piatti e mi metto a letto>.
La paura provata quando derek non era in casa non mi ha abbandonata.
Mi ha provocato un peso sullo stomaco e ho già un gran mal di testa dovuto al casino del centro commerciale.
Sistemo la cucina e mi stendo nel letto.
Derek arriva dopo pochi istanti e si sdraia vicino a me, mi accarezza dolcemente i capelli
<vuoi un analgesico? >
<no, non ce n'è bisogno> accende la lampada da comodino e prende un libro
<cosa leggi? >
<Amleto, di shakespeare>
Gira qualche pagina e incomincia a leggere qualche passaggio ad alta voce
<Dubita che le stelle siano fuoco, dubita che il sole si muova, dubita che la verità sia mentitrice, ...>
<ma non dubitare mai del mio amore.>
Mi guarda e sorride
<l'ho letto anch'io... >
<va un po' meglio? > <un pochino... >
<vieni qui... > apre le braccia per far incastrare il suo corpo al mio.
Mi rannicchio al suo fianco e inspiro il suo profumo.
Mi addormentato così.
Quando mi risveglio non sono in camera.
Mi trovo sul balconcino della cucina.
L'aria è gelida, ma non mi da fastidio, è un freddo secco.
Il silenzio che c'è mi rimbomba nelle orecchie.
Nel cielo nero della notte sembra che ci sia un velo rosso a sovrapporsi.
Non sono come sono finita qua.
Entro in casa, ma non è come la ricordo, l'arredamento è diverso, l'albero non c'è.
Vado in camera, ci sono due persone nel letto, uno è derek, l'altra è una ragazza che mi somiglia, ma non sono io.
Sento un gemito leggero, in una culla vicino al letto c'è una neonata.
"chi è quella ragazza... E Quella bambina..."
Comincio a girarmi intorno, confusa e sconvolta. Le pareti si ricoprono di foto di derek con la neonata e quella ragazza.
Un conato di vomito mi risale in gola.
Sono nel panico.
Incomincio a correre, ma sembra che la porta si allontana sempre di più, come se il corridoio fosse infinito.
Appena apro la porta mi piego in due per il dolore allo stomaco.
Quando mi rialzo sono in strada.
Ma non è la via della casa di derek, sono nella mia strada, dove vivevo con stev.
Intorno non ci sono case. C'è solo la mia, mezza bruciata che cade a pezzi.
Vado nel giardino sul retro.
L'unica cosa intatta è l'altalena, mi siedo e mi dondolo piano.
Vedo stev e mia madre seduti sul patio.
"è colpa tua Debby..." continuano a ripetere
"cosa ti aspettavi... Sei strana, non sei buona a nulla! Sei inutile" ridono di me.
Sento le risate sempre più forti finché
Un rumore mi distrae.
Un gatto fa cadere il coperchio di un bidone dell'immondizia.
Di colpo mi sento terribilmente stanca, appoggio la testa alle corde dell altalena.
Il miagolio mi tiene sveglia, apro gli occhi e il gatto è sul letto.
Mi guardo intorno, la stanza è vuota e derek non è nel letto.
Sono confusa.
Poco fa ero sull altalena.
Sento la porta di casa aprirsi, derek sorride, mi saluta con la mano ed esce.
Il gatto sul letto si avvicina e incomincia a fare le fusa contro il mio petto.
<stupido gatto...lasciami alzare... Devo andare da derek....>
qualcosa di caldo e mordibo si appoggia sulla mia guancia
Il gatto continua a sfiorarmi la guancia
<vai via gattaccio... io, derek devo... > farfuglio mettendomi un cuscino sulla testa
<hei dormigliona... Stai sognando! >
Butto il cuscino e apro un occhio
<derek... > non era un gatto, era la sua bocca <buongiorno piccola, come stai>
< ho fatto un incubo... >
<ho sentito... Gridavi il mio nome>
<io?! > .
<si...la maggior parte delle cose che hai detto non le ho capite... Ho sentito solo, bambina, derek e gatto... Volevi mandare via un gatto>
<non mi ricordo niente> non ho un ricordo preciso dell incubo,ricordo solo il gatto e derek che esce chiudendo la porta.
<vieni, devi vedere una cosa... >
Mi bacia la fronte e mi tende una mano.
Alzo il busto e mi stiracchio prima di prendere la sua mano.
Mi guida fino alla finestra, poi tira la tenda.
<DEREK!! NEVICA!>
Dei fiocchi enormi cadono dal cielo, la prima neve ha già attecchito al suolo colorando tutto di bianco.
<già, hai visto che bello?! >
È bellissimo. La strada non ancora trafficata è pulita e liscia, qualche bambino è già in strada a giocare con la neve.
<è il giorno perfetto per fare l'albero di natale... > <già... >.
<dai facciamo colazione che è già tardi, poi usciumo a comprare le decorazioni>
<d'accordo... Ma che ore sono? >
<quasi le dieci> <cosa?! È tardissimo! >
<dormivi che era una meraviglia, non volevo svegliarti, poi quando hai iniziato a gridare ho deciso di chiamarti ... >
Lo seguo in cucina e ammiro lo spettacolo che si vede dal balcone.
Mi piace la neve, la purezza con qui ricopre tutto mi ammalia
<tu rimani a guardare il panorama, preparo io da mangiare > <a te non piace la neve?>
<preferisco guardare te... >
<o ma dai...al mattino tiri fuori il meglio di te, sei così romantico... >
rido e lo aiuto a preparare.
Dopo colazione ci siamo vestiti e siamo scesi in strada.
<derek, andiamo a piedi? > <ok... >
<grazie! > lo bacio e saltello per la felicità.
<guarda! > mi sento una bambina che vede per la prima volta la neve, faccio grandi passi per lasciare le mie impronte sul suolo ancora immacolato.
Derek mi tiene per mano e scuote la testa divertito.
Passeggiando per il viale abbiamo scoperto tramite un volantino che in centro c'erano i mercatini di natale.
Ovviamente non ha saputo resistere alla mia espressione da cucciolo.
L ho trascinato per ogni stand, fermandomi in ognuno per comprare un pezzo artigianale da mettere sul nostro albero.
Li abbiamo scelti tutti insieme tranne due.
Ognuno ha scelto qualcosa che rappresenta l'altro.
Abbiamo istituito questa nuova tradizione.
<ogni anno compreremo un addobbo diverso> quando ha detto queste parole il mio cuore è esploso... "ogni anno".
Io mi ci vedo a passare ogni anno così, con lui.
La giornata è trascorsa tra risate e baci.
Mi sento leggera, e l'angoscia della sera prima è sparita.
Una volta a casa abbiamo decorato l'albero
<derek.... > <dimmi piccola>
<non potremmo metterlo in camera?! >
L'albero è talmente bello che vorrei vedere le lucine che illuminano la stanza di notte
<come vuoi tu > piano lo trascina per la stanza, io lo aiuto tenendo i cavi delle luci.
Una volta sistemato lo accende.
<avevi ragione, sta molto meglio qui>
La palla, metà argento e metà nera che ho scelto per lui, luccica vicino alle luci, creando riflessi sulle pareti.
La sua, che ha scelto per me, è perfettamente in tono con il resto.
È una pallina di cristallo trasparente, dentro c'è un cuore rosso anch'esso di cristallo.
Derek si avvicina e mi abbraccia da dietro.
<a natale mia mamma ha detto se vogliamo andare a pranza da lei...gli ho detto che te l'avrei chiesto>
<per me non c'è problema... >
<a dire la verità un problema c'è >
<cioè? > <ci sarà anche mia zia, sua sorella... Con i figli e il marito... >
Un natale in famiglia?! Ho già il panico.
<Debby non siamo obbligati... >
<no, no, va bene... Solo, lo sai quanto sono timida, non ti crea imbarazzo? >
<a me? No, certo che no! Anzi sarà meglio, mio cugino è un tale cazzone...>
<scusa, quanti anni hanno i tuoi cugini? >
<robert quindici, e l'altro, Harry il cazzone, diciassette ... >
la sua espressione è cambiata
<perché lo chiami così? >
<perché lo è! È sempre dentro in qualche guiaio, è spavaldo e arrogante... >
<mi ricorda qualcuno... > sorrido e lo prendo in giro <no Debby... Lui è... Pericoloso, non fidarti di lui e non dargli troppa confidenza... È in giro periscoloso> è serio
<se non vuoi andarci non ci sono problemi, sto benissimo anche qui con te, da soli>
<lo faccio per mia madre> la capisco Katrina, non dev'essere bello non avere il figlio al pranzo di natale.
<derek, tu mi conosci meglio di chiunque altro, sai che non sono una persona loquace e socievole... >
<infatti, di te mi fido ciecamente... >
<dove abitano? > <Seattle...prima andavamo spesso io e mia mamma a trovarli... Poi dopo che sono successi un po' di casini con harry non ha più voluto andare, ora sembra che si sia calmato, ma non mi fido>.
Mi sembra strano vedere derek preoccupato.
<cos'ha potuto combinare di così grave a soli diciassette anni?! > mi guarda pensieroso <non so se lo vuoi sapere veramente piccola... > ora la mia curiosità ha toccato il picco più alto
<lo voglio sapere! Voglio sapere con chi avrò a che fare! > deglutisce rumorosamente e mi fissa indeciso.
<penso che faccia parte di una gang, non ne sono sicuro... Ma è stato un anno in riformatorio per furto d'auto, a quattordici anni, un paio di risse... Ma la cosa più grave che l ha tenuto in riformatorio fino al mese scorso è... > fatica a parlare, gli trema la voce <ha drogato una ragazza>
Spalanco gli occhi e lo fisso sbalordita
<quel bastardo l'ha drogata e stava per...
Fortunatamente non ci è riuscito, sono intervenuti prima che potesse fargli qualcosa, se l è cavata perché è successo in una discoteca, e la ragazza era ubriaca, la sua tesi è che lei era consenziente... L hanno sbattuto in riformatorio non per la tentata aggressione, per quello non l'hanno neanche indagato, è andato in riformatorio perché gli hanno trovato addosso delle pastiglie di dogra>
parla con ripudio nella voce.
Questo elemento non mi piace, non mi serve conoscerlo per capirlo.
<mia zia e mia madre non sanno la storia della ragazza... Sarebbe un brutto colpo per loro, io lo so perché con mio cugino più piccolo mi sento spesso, lui si confida con me, come se fossi io il fratello maggiore... Nella sua scuola ne parlavano tutti... L hanno preso di mira>
<che storia... Raccapricciante... >
<è per questo che non voglio più vederlo, quel bastardo prima o poi combinerà una cazzata bella grossa... >.
Non voglio fargli vedere che sono preoccupata, ha già abbastanza pensieri in testa.
Voglio cambiare discorso per alleggerire la tensione.
<saluteremo, mangeremo, e torneremo immediatamente a casa per stare insieme nel letto... Così apriremo i regali, qui da soli... Ti piace questa idea?! >
<mhmm... La adoro... Ma il mio regalo lo posso scartare anche ora>
Il suo sguardo cambia, come ogni volta che ha bisogno di sentirmi vicina.
Tira giù la zip della mia felpa e la butta a terra <questo intendi per "scartare" il tuo regalo?! > lo prendo in giro
<si, tu sei il mio dono più grande>
Sfila la maglia e la butta da qualche parte.
Ora sono io che ho bisogno di toccare la sua pelle.
Presa da una foga inaspettata mi metto a cavalcioni su di lui e gli tolgo il maglione.
Porta le mani sul mio sedere e lo stringe.
Gli spingo il petto per farlo sdraiare.
Bacio ogni centimetro di pelle, calda e liscia. Gli sbottono i jeans. Lo voglio, ora.
Neanche il tempo di pensarci, che ribalta la situazione. Troneggia su di me con uno sguardo da predatore.
Mi accarezza piano il ventre, lentamente mi toglie pantaloni e mutande.
Bacia ogni gamba con estrema lentezza.
<derek... Ti prego! > dico frustrata.
È un agonia.! Lui mi provoca
<cosa vuoi piccola... >
<dai... Voglio te! > <mi hai già!... >
Al diavolo! Non resisto più!
<voglio te! Voglio tutto di te... Voglio sentirti dentro di me... >
Non provo più imbarazzo.
<basta chiedere! >
Nel giro di un minuto è nudo.
Nel momento in cui lo sento, dentro di me, so di essere la persona più fortunata del mondo ...
L'amore che mi trasmette non lascia dubbi alle incertezze.
Sono cambiata, sto migliorando per lui.
Perché voglio che provi le stesse emozioni che lui da a me.
Come sempre mi perdo in lui.
La mia mente si disconette, non riesco a pensare a niente che non sia piacere puro.
La dolcezza che rimpiazza con la bramosia mi manda in pappa il cervello.
Lui l'ha capito, che lo preferisco quando è più "rude".
Infatti, appena mi prende la coscia e intensifica i movimenti il mio orgasmo esplode.
vengo gridando il suo nome.
Lui mi segue baciandomi ferocemente.
<dio... Derek... > ansimo stesa sul letto con lui appoggiato al mio corpo.
<dio derek mi piace come soprannome... >
Non so se e quanti dio esistano...
Ma sicuramente lui è quello del sesso.
"ciao! Mi raccomando lascia un commento e metti una bella ⭐"
See you soon 🚀
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