19
Il lunedì è arrivato mentre noi eravamo ancora svegli.
E nel letto abbiamo aspettato il martedì.
Appena arrivati a scuola tutti parlavano della festa.
Qualcosa era cambiato davvero dopo quella sera.
Le cheerleader non si trovavano più al loro posto, ora si erano posizionate molto lontano dal l'armadietto di derek, se ne stavano vicino alle macchinette degli snack.
Con passo fermo e sguardo di ghiaccio cammino verso il mio armadietto pedinata da derek.
Spero vivamente di aver vinto la guerra,
e non solo una battaglia.
Volutamente mi giro verso di loro.
Devono capire che non è stato un episodio eccezionale, se mi pestano di nuovo i piedi non esiterò a rifarlo.
La malcapitata ha il naso gonfio e viola, il livido si estende fino agli occhi, facendola sembrare molto stanca.
Mi guarda, mi sfida, a perdere però è lei che abbassa per prima lo sguardo.
<ragazzi, che aria che tira oggi a scuola! >
Sally arriva tutta frizzante e si spiattella sugli armadietti di fianco al mio.
<ciao Sally... piccola, vado un attimo da pep>
<certo! > si sta per girare ma lo prendo per la maglia e lo attirò a me stampandogli un sonoro bacio sulle labbra.
<woooo... Anch'io voglio un fidanzato>
Mi dice Sally mentre Derek si allontana sorridendo <vuoi un abbraccio? >
Gli chiedo in modo scherzoso, ma dalla sua faccia da cucciolo capisco che non scherza, lo vuole veramente.
<e va bene, vieni qua... >
Allargo le braccia e la stringo forte
<va meglio? > <si ma non vale! Non hai messo la passione che ci hai messo con Derek! > si lamenta <Sally... Derek mi da qualcosa che tu non potrai mai darmi... >
<dici bene! Ti ricordo che sono una ragazza, non ho un pene! >
<SALLY! AMORE! INTENDEVO L'AMORE! >
<e infatti, non so se lo sai ma quello serve a fare l'amore! Sai l'ape, che vola sul fior>
Sono sbigottita, come sempre quando parlo con lei.
Scuoto il capo e chiudo l'armadietto.
Dietro di esso si nasconde una ragazza, molto minuta, con i capelli neri con ciuffi verdi. Tiene gli occhi bassi.
<hai bisogno? > chiedo gentilmente
<scusa, io non volevo disturbarti... Mi chiamo bhettany> la guardo curiosa.
<volevo dirti grazie>
<ma perché tutti mi ringraziano!? Senza che io abbia fatto niente! >
La guardo frustrata.
<scusa, non farci caso >Sally rincuora la ragazza che sembra intimorita.
<volevo ringraziarti per averle cantate alle cheerleader... Se lo meritavano... Nessuna aveva mai avuto il coraggio prima di te>
Mi fa una tenerezza assurda questa ragazza <cosa ti hanno fatto? >
<oh, non solo a me... Metà ragazze della scuola ti ringrazia... Loro sono perfide e cattive> finalmente la campanella suona.
Derek si precipita da me lasciandomi un bacio veloce <ho anatomia... Ci vediamo dopo ti amo> saluta Sally e la ragazza, che diventa rossa come un peperone.
Lo guarda allontanarsi come se avesse sognato quel saluto.
<non fare quella faccia stupita! ti ha semplicemente salutata, derek non è lo stronzo che si vocifera... Comunque, non l ho fatto per voi, io rivendico ciò che è mio e non mi faccio mettere i piedi in testa da nessuno>
Lo so che posso sembrare stronza e cinica, ma lo faccio per loro
<dovete incominciare a farvi rispettare>.
Le lascio entrambe e mi avvio in classe.
Le ore di trascinano lente.
Le vacanze hanno rallentato tutta la voglia di fare qualcosa, compresi i professori.
È stata una giornata alquanto bizzarra.
Dopo la prima ragazza, ne sono venute altre a ringraziarmi.
Sono stupita e imbarazzata, non capisco come queste ragazza abbiano potuto subire tutte le calugne delle cheerleader senza mai reagire.
Mi hanno raccontato che hanno subito cose tremende, e allora mi devo ritere fortunata.
Sia perché a me non hanno fatto granché fin che non mi mettevo con derek, e perché dopo ho saputo reagire.
Ma tutto ciò mi fa anche pensare che sono estremamente cattive, e che non si arrenderanno facilmente.
Ho minato la loro reputazione, ora me la faranno pagare sicuramente.
<Debby, che diamine hai combinato? >
Coach bob fissa la mia mano fasciata.
<non è niente, ho preso una botta, ma sto bene non mi fa male>
Oggi è il primo allenamento.
Dopo le lezioni io e derek abbiamo mangiato da molly, poi mi ha accompagnato qui in piscina.
Tornerà finito l'allenamento, anche se ho insistito che sarei tornata a piedi oppure mi sarei fatta accompagnare da marc.
Ho già il costume e sono pronta, ma sono in anticipo, perciò aspetto vicino al coach.
Quando dopo cinque minuti arrivano tutti vado subito vicino a Marc.
<hei nana! > <non chiamarmi nana>
<dai! Voglio trovarti un soprannome! >
<io non voglio un nomignolo! >
<ok, allora rimane rambo... >
<Marc!! > ride e mi mette un braccio sulle spalle. Devo dire che sono un tantino imbarazzata, siamo in costume da bagno e questa vicinanza mi fa arrossire.
Bob incomincia a parlare, spiga cosa faremo oggi e ci divide a coppie.
Grazie al cielo ci fa indossare i pantaloni della tuta, visto che il rascaldamento è fuori acqua.
Ho constatato che non sono brava in questo. Mi annoio terribilmente a fare addominali, piegamenti e squats, almeno c'è Marc che mi fa ridere.
Dopo un ora tocco acqua.
Appena mi immergo sento il mio corpo rilassarsi.
Incominciamo a fare vasche all'infinito.
Non so neanche quanto tempo sia passato quando il coach ci fa fermare.
<benissimo ragazzi, ora ci divertiremo>
A quelle parole metà gruppo si avvicina a Marc, l'altra metà corre vicino a me.
<che succede? > chiedo a Vivian, mi pare,
<oh... Quando il coach dice così... Facciamo una gara, due gruppi>
<che gara? > <staffetta!! >
Mi spiega in cosa consiste.
Due squadre si sfidano a chi porta per primo dall'altro lato della piscina un oggetto, ovviamente nuotando.
Comunque ancora non capisco perché siano venuti vicino a me.
Bob si avvicina con due paia di occhialini in mano <bene, questa sarà la vostra staffetta, vedo che avete già scelto le squadre, bene, tutti in acqua>
Ci dividiamo in due corsie.
Marc mi sorride con aria di sfida.
Il mio gruppo decide che sarò l'ultima a nuotare, contro marc. Ora capisco.
Al fischio i primi due partono, intanto gli altri si preparano.
Siamo in quattro per squadra.
Quando i primi stanno per tornare indietro, gli altri si preparano. Siamo il leggero svantaggio, e infatti il secondo del mio gruppo parte dopo quello di Marc.
Come prima i terzi si preparano, appena si scambiano gli occhialini parte anche il terzo. Dopo toccherà a me e marc.
Siamo ancora in svantaggio, che nel frattempo è aumentato.
Marc si prepara <ci vediamo qui, quando avrai finito... Non metterci troppo> ride e parte appena gli passano gli occhialini.
Faremo perché voglio partire anch'io.
Dopo circa dieci secondi anche la mia squadra mi passa gli occhialini.
Mi immergo e incomincio a sbattere mani e piedi in modo frenetico.
L'unico pensiero che ho è derek.
La nostra prima volta insieme.
L'eccitazione mi spinge a nuotare più veloce. Tocco il bordo con i piedi e torno indietro. La voglia di vederlo mi fa spingere ancora più forte.
È come se sento la sua presenza. So che è qui. Quando riemergo, mi giro verso Marc, che sbatte i pugni sull'acqua, creando schizzi ovunque <cazzo! >
La mia squadra mi abbraccia.
<grande Debby!! Non avevamo mai vinto contro di loro! > oh, abbiamo vinto?!
<Marc, non metterci troppo ad uscire dall'acqua... > lo prendo in giro.
Poi come sotto un incantesimo mi giro verso gli spalti. Derek se ne sta seduto con un grande sorriso stampato in faccia.
Usciamo dalla piscina e salutiamo il coach. Mi avvicino a derek, tallonata da un marc sconfitto. <ma non potete mettervi un costume normale?! > derek fissa marc schifato <si, perché no! Da domini nuoto con i pantaloncini da basket! Comodi no?>
<dammi cinque minuti e arrivo! >
Corro nello spogliatoio femminile e li lascio lì.
Le ragazze sono molto socievoli, e si complimenta o con me.
Non faccio la doccia perché voglio andare subito da derek. Infilo tutto nella borsa e scappo fuori salutandole.
<già fatto? > derek sta ancora parlando con Marc <non fai la doccia? >
<speravo di farla a casa... > lascio la frase sospesa, divento rossa come un peperoncino perché c'è ancora Marc vicino a noi.
<andiamo> dice serio derek.
Saluto Marc con la mano e seguo derek verso l'uscita.
La doccia con Derek è stata tutto tranne che rilassante.
Ma è quello che volevo.
I giorni sono trascorsi molto velocemente dopo il primo allenamento.
Abbiamo continuato a sfidarci a staffetta.
E ci siamo divertiti molto.
A scuola non è successo granché.
Il mio polso è tornato come prima nel giro di una decina di giorni.
Le cheerleader sembrano essere in stallo.
Io e derek... Noi siamo noi.
Non ci siamo separati un minuto a casa, nel vero senso della parola.
Ogni volta che apriamo la porta di casa la passione esplode, fino al mattino.
E poi ci sono state molte gare per derek.
Sono sempre andata con lui, e non ci sono state più risse da parte mia.
Sally e io siamo sempre più unite.
Finalmente oggi iniziano le vacanze natalizie. Quando l'ultima campanella suona mi precipito fuori dalla porta.
Derek è appoggiato alla parete, come ogni giorno. <piccola...> mi bacia come se non mi vedesse da giorni.
<andiamo?> mi prende per mano e usciamo da scuola.
Sally è appoggiata alla macchina di derek.
<piccioncini!> ci saluta.
Sia io che derek sorridiamo e saliamo in macchina, sui sedili dietro si siede Sally.
Oggi io e lei andremo al centro commerciale per comprare i regali di natale. Prima ci incontriamo con gli altri per mangiare qualcosa da Molly.
Che gioia! Appena apro la porta del locale vedo la mia cameriera preferita.
Barbara mastica come al solito un chewingam.
Quando gli passiamo vicino mi blocco e prendo derek per la maglia e lo bacio.
Magari capisce che deve tenere la sua scollatura lontano da lui.
Derek ride e riprende a camminare
<mi piace quando mi baci senza motivo >
<oh no, un motivo c'è. Tu sei mio e quella gommosa deve capirlo>
ah... La gelosia.
Ancora non ho imparato a conviverci.
Non penso lo farò mai.
Questa volta penso abbia recipito il concetto perché quando prende le ordinazioni non si sporge sul tavolo, rimane dritta come uno spillo, e non elenca la zuppa del giorno.
Dopo un ora, quando abbiamo finito, ci alziamo e usciamo.
<allora, Sally mi raccomando alla mia bambina... >marc fa mille raccomandazioni a Sally per l'auto che gli sta prestando. <marc, sei pesante>
<ehi ragazzina... Guardo che vi lascio a piedi! > derek tira fuori le chiavi della sua macchina e me le lancia
<vai piano piccola> tutti rimangono a bocca aperta, e come al solito non capisco il perché.
Sally fa una linguaccia a marc e batte le mani saltando come un folletto strafatto.
<ma che cazzo! > dicono in coro i tre ragazzi <gli lasci guidare la tua macchina?! > sembrano sorpresi
<chiudi la bocca Lucas! >
<brutto bastardi! A me hai fatto fare a piedi da casa a scuola una volta per non darmi la macchina! >
<Pep, a te non darei neanche la mia bicicletta... > ridiamo tutti.
Lui mette su un finto broncio.
Do un bacio a derek e saluto tutti.
<portami a casa coglione> dice a Marc.
salgo in auto e sistemo il sedile.
Metto la cintura e giro la chiave.
Sally è ancora super agitata.
I ragazzi ci guardano allibiti, derek sorride.
Metto la retro e parto sgommando, dallo specchietto retrovisore vedo derek che ride.
Appena mi immetto in strada torno seria e guido in modo sicuro.
<alloooora> Sally tira fuori da una tasca del giubbotto un foglietto.
Il centro commerciale è strapieno di gente.
Oggi è il venti dicembre, perciò tutte le persone sono agli sgoccioli con i regali di natale, come noi.
<vediamo... > sulla lista ha scritto tutti i nomi delle persone a cui deve comprare qualcosa, mi sporgo e leggo di sfuggita qualche nome
<ma scusa, anche mamma e papà?! Sei seria? >
<ho mille persone! Se non li scrivo va a finire che me li dimentico! >
Io non ho questo problema.
Ho sette persone sulla mia lista mentale.
Che comprendo, lei, Marc, Lucas, pep, la mamma di Derek e coach Bob, perché ovviamente vivendo con katrina non posso non prendergli niente.
E poi c'è derek. Anche se ho già organizzato qualcosa voglio comunque prendergli un pensiero.
Fortunatamente trova più della metà dei regali in solo negozio.
Compra cappelli per tutti.
Mi viene da ridere perché ne prende uno anche per derek, che secondo me non indosserà mai.
<che dici?! > <Sally... Non penso che sia adatto a derek... >
Ha in mano un berretto di lana marrone, con paraorecchie, è molto bello, ma non molto giovanile
<ma è carino! >
<si, per un uomo di cinquant'anni che fa il boscaiolo... > mi guarda allibita.
<cruenta >
<scusa... Non volevo offendere i tuoi gusti, ma non voglio che spendi dei soldi per niente... Se vuoi tu aiuto>
<va bene! >.
Ho trovato qualcosa che è più appropriato a derek, un berretto semplice, di lana verde.
È d'accordo anche lei sul fatto che è più da derek.
Non ribatti invece quando sceglie quello per Marc. Un terribile berretto rosa con alberi di natale ricamati.
<mia mamma lo obbliga a indossare i regali che riceve... > ridiamo a crepa pelle
<ben gli sta! Almeno impara a trattarmi meglio! >
È solo una ripicca, perché come vero regalo gli ha preso una felpa che lui voleva.
Io invece ai ragazzi, compreso derek, prendo lo stesso regalo.
Un braccialetto in cuoio con scritto il loro nome.
Per bob prendo il cappello che lei voleva regalare a derek.
Mi manca solo Katrina e un altro regalo per derek.
Giriamo altri tre negozi dove lei compra sempre qualcosa.
<allora? Non hai trovato ancora niente? >
<non lo so...vorrei qualcosa di... Particolare> in mezzo alla galleria ci sono degli stand di artigiani.
Noto subito una bancarella che potrebbe fare al caso mio.
La signora dietro di esso sta intagliando qualcosa in una candela.
<buongiono> <buongiorno ragazze, posso aiutarvi? > gli chiedo se ha qualcosa con dei fiori e mi mostra molte candele a forma di fiori. Ma non è quello che cerco.
<ho anche qualcosa di questo genere>
<perfetto! > scelgo una candela di grande dimensioni, con dei fiori veri al suo interno, tutta intagliata.
<quando l accendera l'ombra dei fiori farà dei giochi di luce stupendi! >.
Io ho praticamente finito, manca solo derek, ma so già cosa prendergli.
Dopo due ore e settandue sacchetti anche Sally ha finito.
<ok, allora ci dividiamo, ci rivediamo qui tra... Un ora?! > abbiamo deciso di prenderci i regali oggi, perciò ci separiamo per non rovinarci la sorprasa
<solo un ora? > <Sally! Un ora è più che abbastanza! > <ok, ok, a dopo >.
Non so cosa mi prenderà, spero non un cappello!
Io ho deciso di prendergli un album fotografico, al luna park derek ci ha scattato delle foto mentre eravamo sulle giostre, le stamperò e le metterò nell'album.
Dopo dieci minuti ho già acquistato tutto. E ho anche fatto stampare le foto che saranno pronte in mezz'ora.
Ora vado a prendere qualcosa per derek.
A dire la verità sono due le cose che vorrei prendergli, una personale, e l'altra...
In gioielleria scelgo le vetrine luccicano per i brillanti e i diamanti esposti.
Un signore molto formale mi chiede cosa vorrei vedere.
<vorrei una fedina per il mio ragazzo, qualcosa di fine... >
Mi mostra molti modelli bellissimi.
Sono indecisa tra due modelli.
Mi prendo la collana che mi ha regalato derek e la porto alle labbra.
Mi rilassa. <va bene questa! >
<vuole una frase incisa? >
<si può fare?! > <certo! >
Mi passa un biglietto per scrivere quello che voglio incidere e mi dice di aspettare una quindicina di minuti.
Quando ha finito me la mostra. Rimango senza parole.
Fa un bel pacchetto e me la porge.
Dopo aver pagato ringrazio e mi fiondo a ritirare le foto.
Finito tutto ho ancora dieci minuti prima di rincontrare Sally, anche se so già che sarà in ritardo.
Riesco a scegliere velocemente l'ultimo regalo per derek e corro da Sally, che ovviamente non è ancora arrivata.
Nella speranza che arrivi presto ordino due cioccolate calde al bar.
<finalmente! > <scusa, c'era coda un cassa> prende la sua cioccolata e da un genoroso sorso.
<Sally, ho bisogno di un'ultima cosa, però ho bisogno di te... >
<dimmi tutto! >
<devo prendere una stampante>
<hai chiesto alla persona giusta! >
Dopo mezz'ora e un gran mal di testa siamo un macchina.
La accompagno a casa aiutandoli a scaricare i mille sacchetti.
<ci sentiamo domani! > <ok! Ciaoooo>
Saltella tutta felice.
Quando entro in casa le luci sono spente
<derek? > non ricevo risposta
<deeereek... > niente.
Sarà uscito un attimo.
Ne approfitto per sistemare i regali e fare una doccia.
Dopo un ora ancora niente.
Prendo il telefono e lo chiamo.
Sento la sua suoneria dalla cucina.
Il telefono e sul ripiano.
Il panico mi assale.
Mi vesto velocemente e provo a chiamare marc. Non risponde.
Sblocco il suo telefono e chiamo Lucas.
<ciao sono Debby... Derek è lì con te? >
<ciao, no non c'è... L'abbiamo lasciato a casa dopo che ve ne siete andate... È successo qualcosa? >
<sono tornata un ora fa, lui non c'è... Il suo telefono era in cucina, sono preoccupata, non uscirebbe mai senza telefono... >
<stai tranquilla, sarà andato a farsi un giro... Chiamami tra un ora e fammi sapere > <ok ciao>.
Dopo dieci minuti bussano alla porta.
Mi precipito ad ad aprirla <DER-... >
<scusa piccola...> sento la sua voce arrivare da dietro un enorme abete.
Lo appoggia a terra e si pulisce i jaens
<perché piangi? > viene di corsa da me
<io, ero preoccupata... >
<mi dispiace, sono uscito ma mi sono accorto di aver lasciato il telefono a casa>
<non farlo piu> tiro su col naso.
<piccola, dove vuoi che vada senza di te>
Mi abbraccia forte e mi bacia la testa.
<e comunque, tornerei sempre da te...>
"ciao! Mi raccomando lascia un commento e metti una bella ⭐"
See you soon 🚀
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