Capitolo 7
"Alphonzo Lanel: 54 anni, alto 180 cm, scuro di carnagione, nato il 9 gennaio 1985 in Spagna da madre spagnola e padre inglese. Lanel aveva un fratello più grande: Ayrton Lanel. Suo padre è stato per qualche anno nell'esercito e questo gli è stato d'aiuto quando è tornato in patria. Sua madre, Amalia Carmona, è morta undici anni fa. I colleghi non hanno trovato modo per confermare se sia stato un omicidio o suicidio. La donna è stata trovata morta nella sua stanza dal figlio più grande. Gli inquirenti hanno trovato un contenitore di pillole più che vuoto e questo è stato il primo passo per un suicidio. Successivamente, dopo vari contrasti, vi è stato un secondo mandato di perquisizione, dove si sono trovati vari oggetti che hanno messo in discussione che la donna fosse sotto depressione e che hanno smentito l'ipotesi di suicidio. Il fascicolo non dà riferimenti in più. Dopo la morte della madre avvenuta in Spagna, i due fratelli hanno deciso di venire a vivere in Inghilterra, dove il padre aveva un pezzo di terra. Alphonzo durante questo soggiorno è riuscito a laurearsi e ad entrare nelle forze armate. Ayrton, al contrario, dopo qualche anno è scomparso nel nulla, è quello che dicono le testimonianze dei vicini. La sua fedina penale non è pulita: ha causato varie proteste, rapine, ed è stato accusato anche di spaccio, ma alla fine questa accusa è stata ritirata, a mio avviso, senza un motivo valido. Amalia, a quanto pare, ha lasciato un ricco testamento...ma non comprendeva i figli: solo i genitori e il marito. Per quanto riguarda l'omicidio avvenuto tre giorni fa, siamo sicuri che il corpo sia appartenuto ad Ayrton. Dai referti sappiamo che, prima di morire, aveva assunto sostanze chimiche compatibili con delle droghe molto frequenti. Quasi sicuri, sia l'ecstasy anche da come è stato ritrovato il corpo. Il medico legale ci ha illustrato tutti i sintomi provenienti dalla dipendenza dell'ecstasy e sono compatibili con quello che quell'uomo ha sul corpo. Ancora, dall'autopsia, e penso che questo già lo sappiate, sono state ritrovate delle tracce di qualcun'altro e molti medici e inquirenti hanno pensato, fosse Julio. Tuttavia non possiamo esserne sicuri, fino a quando, non faranno un test di attendibilità. Ayrton Lanel quindi è morto non solo per il colpo, ma anche perché il suo corpo si stava deteriorando per le sostanze che assumeva."
"Quindi quest'uomo spacciava e nessuno ha fatto niente?" Mark chiese. Luke era seduto vicino a lui. I due erano appena tornati dell'attentato e non erano riusciti a scovare il colpevole o i complici.
"Non proprio signore. Come ho già detto Ayrton era stato preso grazie a una denuncia, ma questa è stata ritirata, dichiarando che l'uomo visto non avesse lo stesso aspetto di Lanel. La cosa strana, però, è che Ayrton venne preso dai colleghi del Galles (ai tempi si trovava lì) e uscì di prigione proprio quando il fratello arrivò sul posto per risolvere un omicidio. Non si è sicuri di niente, ma forse è stato proprio Lanel a far uscire il fratello, pagando il testimone per ritirare l'accusa: non sarebbe la prima volta."
Mark si guardò attorno. Appena tornato in caserma aveva dato l'ordine di fare una ricerca approfondita su Alphonzo Lanel e la sua provenienza: quello che ne stava uscendo fuori era interessante, molto.
"C'è altro?" Chiese, ancora sicuro del fatto che il collega non centrasse niente.
"Su Ayrton Lanel no, ma mi sono preso la libertà di cercare il padre e di capire se sapesse della morte del figlio. Il risultato è stato uno svenimento da parte sua. Il padre non vedeva i ragazzi da tempo immemore: da quando lui era riuscito a mettere le mani sulla propria porzione di denaro deliberato nel testamento della moglie. Adesso vive in una sontuosa villa non lontano dagli sguardi invidiosi, certo. Ho chiesto quindi di incontrarci e lo stesso giorno mi ha invitato a casa sua: la prima cosa che ho notato, entrandovi, è che, non vi è nessuna fotografia dei figli o della moglie.
L'uomo comunque ha affermato che con suoi figli ha chiuso i rapporti assicurandosi di non riaprirli. Mi ha detto che era felice così: sospetta che siano stati proprio i figli a uccidere la moglie cosa che, gli inquirenti, non hanno preso neanche in considerazione esponendo che nessun ragazzino avrebbe potuto fare del male alla madre. Il signor Lanel ha affermato che molte volte i figli facevano degli scherzi davvero pensati, a volte, da rimetterci la vita.
Alphonzo, quando è entrando nel corpo dei carabinieri, era davvero contento, così come Ayrton ma per un motivo differente da quello che pensava il padre. I due si erano messo d'accordo: si sarebbero coperti le spalle, l'un l'altro, senza dover ricorrere al motto "mali estremi, estremi rimedi". Il padre lo scoprì soltanto dopo quando vide suo figlio maggiore andare in prigione ma uscirne subito dopo senza avere la fedina penale più sporca del dovuto. Capì subito quello che stava succedendo, ma decise di non dire niente se nessuno glielo avesse chiesto."
"Mi stai dicendo che ho avuto sempre ragione?" Chiese Luke arrabbiato.
"Per quanto possa valere, sì."
"Quindi Mark? Adesso che facciamo? Lasciamo al caso anche il rapimento di mio figlio solo perché tu hai mal riposto fiducia negli uomini sbagliati?"
"Calmati, che ne sapevo io?"
"Spero tu stia scherzando, continua."
"Dopo che me ne sono andato, quindi, ho fatto delle chiamate ai colleghi per capire qualcosa in più. Ed è proprio vero. I due si erano messo d'accordo sin dall'inizio. Quando Ayrton si metteva nei guai, il fratello si faceva vivo e lo andava a prendere. Ma ultimamente qualcosa è cambiato: Ayrton è stato arrestato tre mesi fa e nessuno è andato a prenderlo; Alphonzo non ha mosso un dito. Quando è uscito, precisamente due mesi fa, quando ha scontato la sua pena per aver rubato, è tornato a Londra, dal Galles.
Suo fratello probabilmente è stato il primo ad essere avvertito della presenza del fratello, ma non ha detto niente a nessuno, come ovvio. Ho scoperto inoltre dai tabulati telefonici che le ultime chiamate fatte da Ayrton al fratello risalgono a qualche settimana prima dell'omicidio e durano più di dieci minuti. Le celle telefoniche distano di troppi chilometri per poterli intercettare.
Sappiamo con certezza che entrambi si trovavano a Londra nelle maggior parti delle volte. Infatti Alphonzo nell'ultimo mese non ha mai lasciato il paese perché era impegnato qui, ma per assicurarmi che fosse vero, ho controllato se avesse preso quantità ingenti di denaro e non l'ha fatto. Ayrton, invece, è partito un paio di volte in Galles, ma è tornato subito."
"Bene, oltre alla sua vita, hai scoperto qualcos'altro sulla sua morte?"
Il ragazzo di fronte ai due prese una cartellina che aveva e l'aprì. Vi lesse qualcosa prima di prendere un profondo respiro.
"Ayrton è stato ucciso il 22 ottobre, lo stesso giorno del rapimento. La sua vita è finita a causa di un pallottola che gli trapassato un polmone e,per come è caduto, il colpo è stato fatale. La pallottola, difatti, si è spostata su, verso il cuore. Ha sbattuto la testa contro il marciapiede a dirsi dalla ferita abbastanza profonda alla nuca. Da quello che possiamo intuire, il corpo è riuscito a tenersi in equilibrio prima di cadere e per questo il colpo inferto non ha agito subito. Aveva un appiglio ma troppo basso per rimanere in equilibrio ed è caduto a terra quando questo appiglio si è divincolato. Sarà inciampato sui suoi passi prima di cadere lasciando libero l'ostaggio che si è mosso solo dopo qualche minuto. Questo è l'ipotesi più appropriata ed è stata anche spiegata. Sappiamo che Julio, se è realmente lui, non è potuto scappare, ma la forza dell'uomo è stata sicuramente manomessa dall'uso della droga e questo ha fatto sì che il corpo cadesse lentamente, appoggiandosi a qualcuno basso. Ora, questo appoggio, non alto più un metro e trenta centimetri, non poteva spostarsi facilmente, ma così facendo avrebbe fatto cadere prima il cadavere. Mettendo che fosse un ostaggio, la paura è stata più forte del coraggio ed è rimasto fermo, ma non stabile. Quando l'uomo è caduto, pensiamo che Julio, sempre, ribadisco,se fosse lui, non si è mosso di una virgola e qualcuno l'abbia spinto via da lì con la forza e che chi l'abbia fatto non si sia accorto di averlo fatto quasi cadere: la suola non era bagnata, ma ha strisciato contro il suolo lasciandoci del materiale."
"Perfetto, quindi vuoi dire che c'era realmente un ostaggio? Dobbiamo aspettare solo le prove del DNA per la compatibilità?"
"Sì, e dato che abbiamo priorità di trovare un assassino, un rapitore (che forse sono la stessa persona), e Alphonzo Lanel, i risultati dovrebbero arrivare in giornata."
Luke guardò Mark. Lo stesso fece lui.
"Allora potremo dare una svolta ai casi entro oggi." Rispose Luke.
"E se siamo fortunati, potremmo capire perché il caso di Kate sia stato riaperto e soprattutto perché non ne sapevamo niente." Rispose Mark.
Luke gli rivolse un piccolo sguardo di odio e di scuse allo stesso tempo.
Non vedeva l'ora che tutto quello finisse. Al meglio, che finisse tutto bene.
Spazio Autrice.
Sappiate che sono sia piaciuta per tutta questa attesa, ma mi sono soffermata su quello che mi interessava di più ed è stato complicato far coincidere tutto. Spero che vi piaccia.
Mi raccomando, votate, ma soprattutto COMMENTATE.
A presto,
-lucy387♥️
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