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Capitolo 1

"Julio! Dove sei? Avanti dobbiamo andare: il nonno deve riposare, Julio!"
"Ros, l'hai trovato?" Chiese qualcuno dietro la ragazza.
"Mark! No, niente. Quel ragazzino uno di questi giorni mi ucciderà." Disse Rosaline Black mentre cercava il bambino nel giardino del suocero. Julio era scomparso e nessuno riusciva a trovarlo.
Mark Wilson la guardò per un istante, poi si girò verso il cancelletto della villa: non era chiuso. Sospettoso, l'uomo si avvicinò con al seguito la ragazza di suo fratello. Mark si sentì male a quell'appellativo ma non lo diede a vedere.
"Rosaline, corri, vai a chiamare Luke, forza!"
Mark Wilson non era mai stato un tipo ansioso, ma in quel momento sentì l'aria farsi più pensate e lo stomaco contorcersi nell'attesa. L'aria si infranse sulla sua faccia e, forte come uno schiaffo, lo fece tornare alla realtà. Un brivido gli percorse la schiena e tutto gli parve limpido.
Nessuno aveva sentito il ragazzino per tutta la serata e adesso non si trovava. La situazione pareva alquanto sospetta.
Julio era un ragazzo pieno di problemi adolescenziali, ma, secondo Mark, non sarebbe mai scappato. Nei suoi anni passati con l'arma aveva ormai capito che in quelle situazioni c'era qualcosa di inquietante. Un bambino che non si trovava da ore non era mai stato, nel lavoro dei Wilson, un buon segno.
Sembrò che il tempo si fosse arrestato nell'esatto momento in cui realizzò.
E adesso come avrebbe fatto a dirlo ai genitori? A Ros, soprattutto. Dopo ormai vent'anni, Mark sentiva ancora qualcosa per lei ma aveva perso decisamente le speranze: lei non sarebbe stata mai la sua ragazza o tanto meno sua moglie semplicemente perché non l'avrebbe mai guardato come guardava suo fratello, ovvero suo marito, Luke Wilson. Conoscendo quest'ultimo, Mark rabbrividì: Luke non era di certo quel ragazzo calmo e paziente! Luke Wilson era sicuramente tutto il contrario e non si sarebbe mai calmato davanti a questo problema.
Serena Wright, intanto, gli arrivò dietro silenziosamente e vedendolo in silenzio se ne preoccupò. Quanto lo odiava! Il suo nemico peggiore si rifaceva avanti dopo oltre vent'anni e lei, inconsapevole, gli stava andando incontro.
Aveva sempre avuto bisogno di scostarsi dalla gente e di rimanere in silenzio, questo fin quando non era successo tutto.
Serena Wright toccò leggermente la spalla del suo amico Wilson, come per chiamarlo. L'uomo si girò lentamente con gli occhi spalancati dal terrore.
"Qui non c'è!" Disse allora, con paura nella voce. Mark Wilson se ne rammaricò: se fosse davvero successo qualcosa al nipote avrebbe dovuto essere lui stesso a tenere la calma, ma proprio non ce la faceva. Pensare a Julio, in quel momento, lo faceva sentire male.
Dopo tutto quello che avevano passato i genitori non riusciva a pensare alla loro reazione.
"Come non c'è?! E dove si trova? Ah, ho capito ci state facendo un vostro solito scherzo, vero? Vi avviso: non è per niente divertente!" Disse l'amica mentre un senso d'ansia si impadroniva di lei. Non era solita parlare con Mark di Julio o di qualsiasi cosa riguardasse la famiglia: quando si incontravano (quelle poche volte), parlavano in generale senza entrare nei particolari.
"No Ser, niente scherzi, Julio non è qui!" E così dicendo si avvicinò ancor di più al cancello "Il cancello non era aperto e se Julio non c'è il mio pensiero è uno solo." disse Mark raggiunto dalla coppia Wilson.
"L'avete trovato?" chiese Ros intrepida mentre Luke, al suo fianco, restava in silenzio opprimente.
Rosaline Black non era mai stata una ragazza intelligente in quell'ambito ecco perché, dopo anni di studio, si era laureata in psicologia. Amava restare dietro le quinte senza doversi esporre troppo e per questo odiava la sensazione che alleggiava ogni singolo giorno nella sua casa. Luke Wilson, suo marito, diventato poliziotto, rientrava a casa sempre stanco e oppresso dalla paura di essere riconosciuto. Rosaline passava la sua giornata da casa a studio, dedicando alla famiglia solo un piccolo spazio e odiava ciò. Luke, invece, a casa, mancava per giorni interi e alcune volte rendeva le cose quasi impossibili. A restare solido era, sicuramente, il loro amore che li mandava avanti superando tutte le difficoltà.
"No... Rosaline, ecco, non lo troviamo. Luke vieni a vedere qui!" Mark non li guardò, ma il suo tono grave arrivò alle orecchie del vecchio trio.
All'entrata della villa Wilson non vi era nessun segno evidente a occhio nudo, così Mark si era avvicinato al suolo per altre prove evidenti che niente era successo. Sperava che l'ipotesi fosse giusta ma che Julio non si trovasse, gli metteva più ansia che calma.
Mark aveva sempre odiato quel ragazzino con gli stessi lineamenti della madre e gli stessi capelli del padre. Era sempre stato lo zio perfido e chiuso che senza un motivo ben preciso odiava Julio.
Mark sapeva molto della vita del ragazzino ed era certo di conoscerlo. Nonostante tutto, Mark sapeva che quel ragazzino di undici anni sarebbe potuto andare via da un momento all'altro, ma che avrebbe lasciato qualcosa per non farli preoccupare. Quindi non tutto tornava.
Luke Wilson, doppio giocchista riconosciuto, poliziotto ricercato da mafiosi, iniziava ad arrabbiarsi. Suo figlio non si trovava e nessuno stava facendo niente. Odiava il senso dell'impotenza da ormai tempo indefinito e sentiva di poter fare qualcosa.
Nessuno aveva spiccato parola e adesso stavano tutti cercando qualcosa di invisibile. Non era possibile stesse capitando di nuovo. Era incredibile come si fossero ritrovati, quel giorno, in una simile situazione.
E mentre questi pensieri scorrevano nelle menti dei quattro, un ragazzino stava seguendo un uomo sconosciuto che solo pochi minuti prima aveva ucciso il povero, signor Lanel.





Spazio autrice.

Ciao a tutti e a tutte! Come state? Spero bene! La storia sta iniziando a prendere forma e sono molto contenta di questo.
Dovevo aggiornare domenica ma essendo 19 marzo non ero in casa e mi è passato di mente.
L'importante, comunque, è che adesso sono qui! Il terzo capitolo è per metà pronto e penso di riuscire a pubblicarlo entro domenica.

Scusate per gli errori che ci saranno ma ho cercato di correggerli tutti tra ieri e oggi. Fatemi sapere se la storia vi sta piacendo attraverso i commenti.

A presto

-lucy387❤

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