Ammaliati da quella luce si avvicinarono ancor di più sul ciglio del lago e ad un tratto la stella lucente si volatilizzò lasciando i due ragazzi molto perplessi.

Cosa significava tutto ciò?

La risposta non tardò ad arrivare.

Era stata la Dea Tempia che notando nel cuore della notte l'improvvisa alzata di Speranza volle seguirla.

Nel seguire lei e Clark e vedendo la sfera aveva sin da subito capito che una breccia per il mondo terreno si stava aprendo e la fece scomparire.

Anche lei rimase perplessa perchè non era possibile che un'entità estranea ad essa era capace di far mettere in contatto il mondo Blumooniano con uno esterno.

Clark ignaro di ciò si voltò d'istinto e notò infatti Tempia che aveva ancora le mani alzate fumeggianti di blu.

Si avvicinò a lei e volle spiegazioni su quello che avevano visto tutti e tre ma non ricevette risposta se non quella di sentirsi dire di rientrare subito con tono autoritario al villaggio.

Speranza senza proferire alcuna sillaba e chinando la testa prese la mano di Clark e assieme si avviarono al villaggio.

Clark quella notte non riuscì a chiudere occhio.

Pensava e rimurginava su quella sfera, sul perchè Tempia l'aveva fatta volatilizzare e sul fatto di non aver ricevuto risposta alla sua domanda.

Con il tramonto alle spalle si addormentò lasciandosi accarezzare ancora una volta dalla splendida alba che sorgeva.

Speranza invece in cuor suo volle pensare che quella scena era stata una delle tante cose fantastiche che si potevano vedere su Blumoon e non destò più di tanto rancore verso la madre.

Ma nello stesso tempo pensava al suo amato che poco prima lo aveva lasciato giù di corda e non vedeva l'ora che si svegliasse per rincuorare quel suo animo leggermente tormentato da tanti ricordi passati.

Quando il sole già picchiava alto nel cielo Clark si destò e la prima cosa bella che vide furono gli occhi di Speranza.

Speranza era rimasta accanto a lui in attesa del suo risveglio.

Un abbraccio, qualche bacio e qualche carezza e per Clark era una cura alla sua ansia.

Nel pomeriggio tornarono verso il lago ghiacciato e affrontarono nuovamente la tesi di poter ritornare sulla terra.

Speranza incoscia di altri mondi stuzzicava Clark senza secondi fini ad azzardare il viaggio a ritroso pregandolo di parlare con Tempia e trovare assieme un modo, anche per un solo secondo affinchè potesse rivedere i suoi ancora una volta.

Clark stavolta convinto ad affrontare la tesi di Speranza voleva parlare al più presto con la Dea Regina.

                                                  ...continua