"Polvere D'oro e Povera Polvere" - parte 3
Clark inizió a riscendere da quella scaletta girotondo e stavolta non perse tempo, si affrettò per raggiungere l'altra parte del corridoio.
Stava pensando cosa lo aspettava in quella stanza dove proveniva quella polvere luccicante.
Arrivó dinanzi la porta e nuovamente ammirò con stupore quanta era bella quella scena, tutta quella polvere d'oro attorno ad essa la rendeva ancor più misteriosa e fantastica.
Ancora Clark sentiva la povera polvere dentro le narici, quell'odore non lo aveva abbandonato ma, ben presto la dimenticó. In quella stanza sicuramente le cose avrebbero cambiato.
Pian piano incominciò ad aprire la porta luccicante e, come per incanto, non appena la aprì rimase esterrefatto, non aveva parole, era bellissima quella stanza.
Ma quella stanza non era piccola come la precedente, pareva enorme, immensa e profonda, piena di luce.
Non vi era nessuna cosa fuori posto, tutto luccicava, tavoli, sedie, quadri, brillava tutto, anche questa stanza doveva appartenere a qualcuno di importante pensò Clark.
Mentre Clark, curiosava tra dei libri posti su di un tavolo, in lontananza vide una pergamena. Era posta in fondo alla stanza, appoggiata su un'enorme sedia con dei braccioli, sembrava il classico trono di un Re.
Clark abbandonò i libri e si avvicinó a quella sedia incuriosito da quella pergamena.
Non la prese, la guardava, scrutava e si lasciò guidare dall'immaginare per cosa poteva esserci scritto sopra.
Perchè lasciata su un trono?
Aveva pensato di sedersi su ma un qualcosa nella sua mente diceva di non farlo. Come se avrebbe mancato di rispetto a chi non lo sapeva manco lui, come un suddito che disubbidisce alla sua Regina.
Come se quel trono appartenesse ad una persona cosi speciale da non poter essergli infedele, anche al sol pensiero di non rispettare la regola di sedersi su.
Perchè aveva quella sensazione?
Come mai quella pergamena stava lì?
...continua
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