Quello scenario inabissato sotto il pozzo faceva crescere in Clark una voglia fremente di conoscenza al di lá di ogni cosa.

Più si addentrava in quell'immenso mondo fantastico e più si rendeva conto di quanta bella potesse essere quella realtá magica.

Dopo essersi soffermato per qualche attimo a scrutare l'ambiente che lo circondava incominciò a passi lenti la sua camminata all'interno della caverna.

Arrivò al centro di essa, un grande lago dormiva, quello specchio di acqua era cosi calmo, piatto che potevi camminarci sopra.

Si specchiò sul lago e dopo tanti giorni passati rivide il suo volto, un volto curioso, gioioso e, con i capelli scombinati.

Clark se li toccò per sistemarseli e sorride. Lui che aveva tenuto sempre una pettinatura rigida adesso si ritrovava con quei capelli alla classica maniera di un adolescente svogliato.

Girò attorno al lago e mentre lo faceva contemporaneamente non poteva che notare quanti cunicoli vi erano attorno quella caverna. La caverna era alta ed a ogni passo che faceva rimbobavano all'interno.

Vi era un eco pazzesco, ogni parola o suono che Clark faceva dava vita a una soave melodia, si tenne compagnia così per un pò.

Dopo aver girato attorno al lago chissá quante volte si fermò a pensare quale sarebbe stata la sua prossima scelta (in quel frangente gli tornò in mente quando si trovò dinanzi alle dieci porte).

Prima di intraprendere la sua prossima scelta volle curiosare ancora lì dentro ma non dimenticandosi che al di fuori del pozzo vi era un'isola da scoprire, aveva fatto tanto per arrivare lì.

...continua