"Le Pagine Del Grande Libro"
Oramai il piccolo avventuriero era rimasto li da solo a guardare solo l'ombra della Dea che si allontanava.
Il Grande Libro per le mani pesava e qualche lacrimuccia scivolava su per la copertina.
Ancora una volta Clark era rimasto da solo, immerso nella sua piu grande confusione, uno stato di angoscia lo assalì; avrebbe voluto buttare tutto in aria e ritornare da dove era venuto.
Ma aveva detto si, aveva fatto una promessa dinanzi alla bellissima Dea e ora piu che mai non poteva venir meno alla parola data.
Ritorno un attimo in se e guardò il Grande Libro, adesso aveva un fardello in più da trasportare, ingombrante e per di più pesante.
Il tramonto calò in quel mondo che tanto lo aveva affascinato e pertanto l'unica cosa da fare era cercare di riposare, schiarirsi le idee, rimettere insieme alcuni pezzi mancanti di un puzzle mai completato e ricomimciare da dove non si sapeva cosa aveva lasciato.
Trovò un posticino al caldo attorno ad un fuocherello, un bel po di morbide foglie fungevano da materasso e come cuscino usò il Libro.
Quella notte passò in fretta, il Libro parve affievolire i brutti pensieri e l'angoscia che assaliva l'ometto, portò a Clark un benessere interiore che lo fece addormentare davvero come un neonato in fasce.
La mattina seguente una dolce melodia lo destò, aprì gli occhi e ancora con la testa appoggiata sul libro vide in lontananza in mezzo all'erbetta un'arpa.
Strano disse, un'arpa che suona da sola?
Beh Clark non si meravigliò piu di tanto, tutto poteva succedere in quel mondo e tutto talvolta non poteva essere capito o svelato.
Quella melodia era talmente bella e soave che pure l'ambiente attorno ad essa sembrava un'orchestra che suonava una sinfonia mai sentita prima.
Si alzò di schiena e rimase seduto con accanto il Libro ad ascoltare amorevolmente le note che fuoriuscivano dall'arpa misteriosa.
Una bella giornata capì che aveva iniziato.
...continua
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