"La Spirale D'oro"
Il piccolo ometto cercava di capire come arrivare su quell'isoletta, non la conosceva, era la prima volta che la vedeva su quella pergamena, su quel mappamondo.
E la domanda che si poneva in continuazione era sempre quella:
"Come faccio, come faccio, se mi trovo qua in una stanza di questo bel castello? Dove sarà mai questa isoletta?
Sarà vicina? Lontana? Sarà qua dietro?
Non lo so proprio!?"
Per diverse volte Clark si alzò e si sedette, si portava le mani i capelli e se li grattava.
Quasi quasi gli faceva male la testa.
Pensò di fare una piccola pausa, era un po' stanchino e quindi si appisolò sul tavolo e le sue braccia conserte gli fungevano da cuscino.
Qualche oretta dopo si svegliò, era affamato, era da un pezzo che non metteva qualcosa sotto i denti ma non voleva rinunciare a quel grattacapo.
Insonnecchiato si rimise a guardare la Pergamena e nel frattempo la sera calava anche il quel nuovo mondo.
Per il piccolo 14nne era troppo quel bel pensare ma non demordeva.
Ad un tratto, in una frazione di secondo gli salì una rabbia per non poter trovare una soluzione che sbattè la mano aperta sulla Pergamena.
Mannaggiaaaaa...disse.
E fu lì, in quel frangente che succedette qualcosa. La mano di Clark sbattuta sulla Pergamena aveva innescato in essa una reazione, una bella reazione per l'animo di Clark.
La Pergamena incominciò ad illuminarsi di polvere d'oro, tutta intorno si alzava questa splendida polvere e nel punto dove si trovava l'isoletta incominciò ad aprirsi una spirale.
La spirale era anch'essa fatta di polvere d'oro e man mano che si apriva, cresceva e sembrava inghiottire in un vortice dentro di sè tutto quello che vi era attorno ovvero il tavolo stesso, la sedia e quanto altro ancora.
Clark inizialmente era spaventato, pensava che quella spirale lo avrebbe attirato dentro facendolo scomparire, ma nello stesso momento capì per istinto che quello era il modo per arrivare all'isoletta, farsi trascinare dentro.
Rimase immobile, la sua mente parlava per lui, lasciar fare alla spirale, in quel mondo fantastico aveva capito che si ci poteva aspettare qualsiasi bella sorpresa, solo belle e sensazionali scoperte.
Non tardò la spirale ad avvicinarsi a Clark e in un nano di secondo fu risucchiato dentro quel vortice, al centro della spirale e, scendeva, scendeva così veloce che non aveva neanche il fiato per gridare.
Dentro quella spirale pareva che quei attimi, quei secondi sembravano rallentare la mente di Clark, dal non aver fiato si ritrovò in una discesa che lo cullava, lo dondolava.
...continua
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