Qualche giorno era passato da quando Blumoon era in festa per la scelta di Clark e si avvicinava il tempo del compiere il tanto agoniato destino.

Clark quei giorni li passò tra gioie e rimpianti.

Nel dì presente quando il sole era già alto nel suo cammino Tempia andò da Clark per riferirgli che il momento era giunto.

Il destino si doveva compiere in quel giorno, dopo il mezzogiorno e prima del tramonto.

Clark era in uno stato di ansia tremante ma non dette cenni di ripensamenti.

A quelle parole annuì con la testa e seguì Tempia per farsi mostrare il da farsi.

Seguirono un percorso alquanto contorto sotto l'alta montagna.

Questo percorso oltrepassava la grande catena montuosa per andarsi a ricongiungere in un'altra caverna posta nelle vicinanze di un grande lago ghiacciato.

Il lago ghiacciato era lo specchio di Blumoon; tutti gli abitanti di quel posto andavano da esso per rivivere i giorni trascorsi e vivere i giorni futuri.

Era legato al fuoco blu; se la linfa vitale non fosse stata ancora una volta attivata, esso come Blumoon sarebbe scomparso.

Il miracolo partiva da lì, il lago ghiacciato attraverso le sue lunghe venature che si diramavano per tutte le montagne dava forza, vitalità e memoria a Blumoon.

Come anche il fuoco blu; se avesse finito di ardere, Blumoon si sarebbe spenta e la forza della magia svanita.

Dinanzi l'uscita della caverna Clark ammirò la grande distesa ghiacciata e su di essa pareva che una grande nebbia miracolosa o magica faceva da coperta a quel lago.

Tempia spiegò a Clark cosa doveva fare.

Non era niente di estremo intanto perchè già parte di quel destino era stato affrontato e consisteva nella tanto decisione sofferta di rimanere lì e non vedere più i genitori.

Clark doveva solo imparare alcune parole nella lingua di Tempia e come in una messa cantata doveva gridarle sul lago ghiacciato per far arrivare l'eco di esse verso la caverna dove era custodito il fuoco blu.

La grande distesa ghiacciata doveva fungere come un grande piatto d'orchestra facendo si che le sue vibrazioni arrivassero sino al braciere.

Clark imparò le parole e da suo sacco di viaggio tirò fuori l'Arpa, grande amica melodica.

L'Arpa lo avrebbe aiutato a concentrarsi.

                                                  ...continua