La notte era giá scesa e Clark era immerso in quella bellezza divina, la luna era talmente luminosa e dava luce all'isoletta, ma quella luce notturna fece scoprire a Clark ben presto un'altra meraviglia.

Clark era appoggiato con la schiena al muretto del pozzo, si girò di fianco per appoggiargli il braccio e vide che quel nero, quel nulla da lì dentro ero scomparso, dal pozzo si intravedeva una sottilissima luce, la luna aveva fatto il suo passo, aveva permesso a Clark di capire che laggiù, in quel profondo buio vi era qualcosa di misterioso, affascinate.

Quella sottilissima luce permise a Clark di scrutare il fondo del pozzo, ma ahimè era troppo profondo; ma questo destò a Clark una curiositá oltre la sua paura, doveva sapere cosa vi potesse essere laggiù.

Purtroppo era notte fonda, e non volle azzardarsi a scendere fin giù senza un minimo di sicurezza, lo avrebbe fatto all'alba del nuovo giorno.

Si appoggiò in un abbraccio fraterno al muretto del pozzo e si addormentò.

La luna e le stelle vegliavano su di lui.

                                                  ...continua