"Dove Tutto Iniziò"
Clark continuava a camminare con passo costante all'interno del tunnel e quando finalmente arrivò alla fine del percorso, notò che da esso si intravedeva il posto in cui qualche sera prima era seduto, lo riconobbe subito, e allungò il passo e mise il primo piede fuori dal cerchio.
Stava finalmente rientrando a casa.
Quei pochi giorni sembravano secoli, la solitudine oramai era stata lasciata lí, in quella piccola spiaggia dove si era avventurato.
Non gli parve vero, era tornato, quindi il suo sogno era reale?
Dopo essere uscito fuori dal cerchio, questo si richiuse e scomparve nel nulla e Clark si trovò lì da solo senza proferire alcuna parola.
Il passato ha lasciato spazio al presente.
In quel momento sentì delle voci, si girò e vide sua mamma che lo chiamava: "Clark, ti aspettiamo a tavola, sbrigati."
Clark rimase impietrito. Ma come era possibile? Ma se sono stato via diversi giorni e qui non hanno sentito la mia mancanza? Si fece diverse domande.
E allora la mia solitudine non aveva senso pensó.
Sua mamma continuava a chiamarlo:
"sbrigati Clark, si raffredda tutto".
Un pó demoralizzato Clark si avvio verso casa e andó a pranzare con la promessa di non raccontare niente ai suoi perchè non avrebbero creduto alle fantasie di un ragazzo.
Ma sarebbe ritornato subito in spiaggia perchė i suoi dubbi ancora erano tanti...una spiegazione doveva esserci a tutto.
Sedutosi a tavola, finì il suo pranzo, taciturno e silenzio, la sua testa era altrove.
Anche i suoi genitori lo notavano ma non dettero peso all'espressione silenziosa di Clark.
Bene, Clark come buona abitudine, educatamente chiese il permesso ai suoi per alzarsi dalla tavola dicendo loro che sarebbe stato in spiaggia a passare il pomeriggio.
Consenso accordato e Clark andò via.
...continua
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